Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: CountessMikk    21/08/2016    5 recensioni
... O di quella volta, in cui Eren Jaeger ottenne la sua rivincita.
Attack On Titan / Harry Potter Crossover
Hogwarts!AU
Student!Eren Jaeger x PotionMaster!Levi Ackerman
Genere: Commedia, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eren Jaeger, Levi Ackerman, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Di mocciosi troppo cresciuti, pozioni sbagliate e Serpeverde molesti.


Professore di Cura delle Creature Magiche
 

Hanji Zöe era euforica.
No, definirla euforica sarebbe stato un eufemismo: era eccitata all'inverosimile, come all'inizio di ogni anno scolastico, d'altronde. Ma come non esserlo? Ad attenderla vi erano tante nuove giovani menti che non vedeva l'ora di plasmare e veder sbocciare: tele bianche, vergini, pronte a divenire quadri d'autore.
La maga - orgogliosa Capo Casa di Corvonero, trent'anni compiuti da poco ma lo stesso spirito di quando ne aveva sedici - percorreva il corridoio principale a grandi falcate: gli occhiali spessi – sporchi, come al solito - storti sul naso, i capelli castani raccolti in una coda scompigliata e un sorriso a trentadue denti stampato sul volto. 
Non era bella Hanji Zöe, o almeno, non di quella bellezza capace di stregarti al primo sguardo: era forse un po’ troppo goffa, aveva dei lineamenti estremamente marcati, quasi mascolini ed i suoi vestiti, così come le sue idee, erano perennemente in disordine.

‘Sei un gran casino, Zöe.’ Le ripeteva Ackerman.

Ma a lei stava bene così: dopotutto, aveva un gran cervello, anche quello era affascinante, no? E poi, dove trovare il tempo per sé stessa con così tante vivaci bestioline di cui prendersi cura? Come l’esemplare di Girillacco che se ne stava quieto, avvolto su sè stesso, nella gabbia che teneva stretta al petto: Hanji non vedeva l'ora di mostrarlo alla sua classe quel giorno - un gruppo di Tassorosso del primo anno - e voleva fare dell’inquietante animaletto il suo biglietto da visita.

'Cerchi di non spaventarli a morte, Zöe, non voglio un'orda di genitori imbufaliti nella mia scuola.' 

Il preside Pixis era stato piuttosto chiaro quella mattina, ma lei, caparbia com’era, si era limitata ad annuire e sorridere rassicurante senza realmente dargli ascolto.

‘Stia tranquillo preside, quei pargoletti sono in una botte di ferro con me!’

D’altronde erano sue, le lezioni, e lungi da lei renderle una noia mortale come quelle dell'imbalsamato collega di Pozioni: il suo effetto soporifero sugli alunni era istantaneo.
Ma sì, un po' di brivido non avrebbe potuto far che bene a quelle testoline! Già immaginava le loro facce quando il serpente sarebbe uscito dalla gabbia…
 

  

Professore di Difesa contro le Arti Oscure


Erwin Smith non era certamente un uomo che passava inosservato: le occhiate sognanti che le studentesse lanciavano – in maniera tutt’altro che discreta – all’aitante quarantenne, erano piuttosto eloquenti.
Con le spalle larghe, il corpo ben piazzato sotto la tunica, la mascella squadrata ed il mai fuori moda binomio occhi azzurri - capelli biondi, il Professore di Difesa contro le Arti Oscure, orgoglioso Capo Casa di Grifondoro, aveva mietuto più vittime in dieci anni di carriera scolastica di quante ne avesse mai fatte il Vaiolo di Drago.  
Non solo l'aspetto giocava a suo favore, ma Smith era anche un uomo dotato di un carisma eccezionale, una buona dose di gentilezza e tanta, tanta pazienza con i suoi studenti. 
Le sue lezioni, nonostante fossero per la maggior parte teoriche - considerando i tempi di relativa pace del Mondo Magico - non risultavano noiose, anzi, e il docente non mancava  mai di incantare gli alunni con delle ipotetiche strategie per mettere al tappeto eventuali maghi Oscuri.

Quella mattina poi, Smith era particolarmente di buon umore: nonostante l’ennesimo agguato di Marie - una Tassorosso del quinto anno, perdutamente infatuata di lui, che non perdeva occasione di braccarlo nei corridoi e dichiarargli il suo eterno amore – si ritrovò a sorridere come mai prima d’ora.
Dopo quello spiacevole inconveniente, s’inoltrò a passo spedito lungo il corridoio buio che portava ai sotterranei: con un gesto nervoso, ravvivò la chioma bionda e controllò che la cravatta rosso oro fosse annodata correttamente.
Di lì a poco, una testolina nera sbucò dall’aula di pozioni:

“Springer! Blouse! Dove credete di andare? Riportate immediatamente qua il culo e filate a pulire quella merda che avete lasciato!

"Bentornato, Levi "

"Uh, Erwin. Vedo che non ti sei tosato ancora quelle cazzo di sopracciglia: sono persino più folte di due anni fa. Hai iniziato ad usare il fertilizzante?"

Si disse che quello fu uno dei buongiorno più belli mai ricevuti.


 

NdA: In estremo ritardo pubblico questo piccolo intermezzo, in attesa del terzo capitolo vero e proprio ( che stando ai miei calcoli - si spera esatti -  non dovrebbe tardare molto, dato che sono a più di metà finalmente )
Perdonatemi ma, come ho già risposto più volte alle recensioni ( Ecco, ora finisco di farlo ) combatto quotidianamente con quel fardello che è la sessione estiva - e i suoi simpatici esamoni da dodici crediti -
Potete immaginare in che stato sia ridotto il mio cervello x° 
Alla prossima!

  
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