Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: fedez_etta    26/08/2016    0 recensioni
Fu quella lettera. Quell'ammasso di parole a far capire a Harry la scelta giusta da prendere. Soprattutto la frase "Io ho bisogno di una persona che stia con me fino a notte tarda e che non si dia per vinto al primo astacolo e credo che lei sia la persona più in grando in questo momento." ha fatto capire a Harry che quella era la strada giusta da prendere. Ma avrebbe mai avuto il coraggio di ricominciare da capo. Una nuova vita, nuovi amici, nuovi progetti, una nuova casa. Avrebbe mai Harry Styles avuto il coraggio di buttarsi di nuovo in qualcosa di più grande di lui? Il vecchio Harry Styles no, il nuovo si.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

STYLES' ANATOMY


Nulla da perdere

Louis era rimasto scosso da quell'immagine. Harry che piangeva, mentre teneva stretta la manina fragile di quel bambino. Molte volte i medici si affezionavano troppo a un paziente, e quando gli accadeva qualcosa di brutto non era mai una cosa facile da superare. Però Louis vedeva nei suoi occhi qualcosa di più, come se quel bambino facesse parte inesorabilmente di Harry. Lasciò il reparto con mille domande, e nessuna possibile risposta. Prese l'ascensore e aveva cliccato il pulsante che indicava il secondo piano. Appena l'ascensore si aprì, vide che dinanzi a lui stava Niall.
< Ehi Louis, hai trovato Harry? > disse mentre uscivo dall'ascensore.
< Si. Ti posso chiedere una cosa? Lo so che c'è il segreto professionale, ma ti prego. Ho bisogno di sapere. Quel bambino della stanza 22, come sta? >
< Mi piacerebbe dirtelo ma non so cosa dirti. So solamente che è arrivato ieri, e con lui è venuto un pediatra che lo segue da tempo. Nessuno sa niente di quel bambino. Ieri sera stesso, sono andato dal pediatra, come si chiama... aspetta ... ehm, ah Alexander Karev. Lui mi ha risposto che i famigliari non vogliono che si diffondano i particolari. Lui è in questo ospedale solamente per questo bambino. Perché me lo stai chiedendo?
>
< Perché... no niente di che. Scusami. Ci si vede. >
Non voleva mentire a Niall, lui era un suo carissimo amico, però, Louis doveva prima capire cosa significava questo per Harry, e poi avrebbe potuto valutare la possibilità di dirlo. Fatto sta che era sicuro che avrebbe passato tutto il tempo a pensare a questo, quello che infondo fece.

***

La giornata in ospedale passò velocemente. Louis aveva appena terminato un intervento che era stato programmato, una rimozione radicale dell' astrocitoma pilocitico che rappresenta il tumore a più favorevole prognosi tra tutti gli astrocitomi . Si tratta del tumore più comune nei bambini. Oltre che nei bambini viene diagnosticato nei giovani adulti di età inferiore a 20 anni e solo raramente viene rinvenuto in adulti più anziani. Il paziente aveva 18 anni, un ragazza simpatica. Louis la seguiva da quando era arrivata in ospedale a causa dei primi sintomi. Si lamentava di nausea, cefalea e atassia, ma nessun medico, nei precedenti ospedali, era stato capace di trovare la malattia. Troppe malattie presentano questi sintomi, e sarebbe stato impossibile per un medico mediocre capirlo. Fatto sta che Louis ci era riuscito. Adesso doveva andare a parlare con la famiglia. L'intervento per sua fortuna era riuscito benissimo e quindi poteva solo dire cose positive alla famiglia.
< Salve Signori. L'intervento è appena terminato ed è andato benissimo. L'astrocitoma è stato rimosso correttamente. Il post-operatorio sarà un percorso difficile da seguire, ma non sarà certo più difficile della malattia in se. > disse Louis, cercando di essere il più comprensibile possibile.
Molte volte quando i dottori parlano con termini tecnici, le famiglie e i pazienti stessi non capiscono. Per questo Louis cerca di evitare questa terminologia, la usa solamente quando erano tra colleghi.
< Grazie mille dottore, grazie sul serio di non essersi arreso con nostra figlia. Lei è in cura da lei da 3 anni e per la prima volta, prima dell'intervento, ho visto un po' di speranza nei suoi occhi. Quindi grazie sul serio. > ringraziò il padre.
Quei commenti davano sempre una motivazione per cui lui avesse scelto medicina. Lui salvava vite, spendeva tempo per persone che contavano solo su di lui. Fece un timido sorriso e si congedò. Vide l'orologio. Erano le 13:04. Andò verso la sala degli strutturandi. Era una stanza dove i medici si cambiavano, si rilassavano. Dopo essersi cambiato, si diresse verso l'uscita. Per i medici, gli infermieri c'era a disposizione una mensa, ma Louis dopo diverse ore di intervento voleva mangiare cibo vero. Andò al bar difronte l'ospedale. Quel bar era la fortuna di tutti i medici. Per chi dopo una giornata no, voleva bere, voleva mangiare, voleva rilassarsi, quel posto sarebbe stato il primo a cui avrebbero pensato. E così accadde a Louis. Lui entrò nel bar e ordinò subito un'insalata e un fettina di carne. Dopo che si sedette, notò che al bancone stava Harry. Aveva vicino a se una bottiglia di barbon mezza piena e un bicchiere. Aveva bevuto tantissimo e si vedeva. A quel punto Louis si alzò e andò verso di lui.
< Harry, che cazzo stai facendo? >
< Ehi, sto qui a pensare. >
< Mi sembra che più di pensare stai bevendo. Puzzi come la merda di un cavallo!
> disse Louis schifato.
< Beh sai, non ho nulla da perdere. La mia vita sta andando a pezzi. >
< Perché dici così? Sei il cardio-chirurgo migliore che io conosca, e sai che se Zayn lo venisse a sapere sarebbe peggio di una donna con il ciclo, quindi sai che sono sincero. >
< Tu non sai niente di me, il fatto che abbiamo passato una notte con te non significa che tu conosca tutto di me.
> disse riempiendosi un altro bicchiere di barbon.
< No, basta! Adesso vieni con me! >
Louis a quel punto gli prese il bicchiere che si stava portando alle labbra e gli prese il polso. Andò da Luke, il proprietario del bar.
< Senti, non mi preparare più il pranzo. Questi sono i soldi della bottiglia di Barbon. Scusami ma stasera questo coglione ha un intervento e abbiamo bisogno di lui. >
< Tranquillo Lou, speravo che venisse qualcuno ha prenderlo. Io non lo conosco e non potevo dirgli niente. >
< Si lo so, non ti preoccupare. Ci si vede.
>
Dopo questo, presi la giacca che avevo appoggiato alla spagliera della sedia, e portai Harry fuori.
< Lasciami stare Lou, tu non sei nessuno per dirmi cosa fare! Sei solo uno stronzo, mi hai lasciato andare. Ti ho detto che per me sei importante. Io non voglio andare avanti senza di te. Lo so che lo fai per Zola e non per la tua fidanzata. Adesso sono incazzato con te ma ho voglia di fare l'amore con te, fregandomene degli altri. Ti prego. Oggi ne ho bisogno. Andiamo o da me o da te e facciamolo. >
Louis rimase immobile. Tutto quello che aveva detto lui era vero, anche lui aveva la voglia, ma Zola, Eleonor.
< Harry, scusami ma non posso. Io... >
< No, non ti scuso.
>
A quel punto Harry si girò e iniziò a camminare verso la direzione opposta. Ma Louis fece una cosa che non avrebbe mai immaginato di fare. Fece una piccola corsa verso Harry, lo fece girare e lo baciò. Le mani di Harry arpiorarono il viso di Louis è approfondì il bacio. Le loro lingue si rincorrevano, prima nella bocca di Louis è poi in quella di Harry.
< Andiamo da te. > disse Louis prendendogli la mano.
E insieme andarono a fare qualcosa che poi, cambierà tutto.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: fedez_etta