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Autore: Ragdoll_Cat    27/08/2016    4 recensioni
È passato poco più di un anno dal crollo dello S.H.I.E.L.D. e Steve ha deciso di ritornare a Washington.
Purtroppo non è riuscito a trovare Bucky, ma una nuova sfida lo attende.
In quest'avventura però non sarà da solo.
E ricordate che certe cose, per fortuna, non cambiano mai!
Attenzione: La mia storia non seguirà la storyline del MCU.
Quindi non ci saranno riferimenti ad AoU o altro.
Dal testo:
[...]-E tu non hai ancora finito di faticare?- gli domandò, voltandosi lentamente verso di lui e guardandolo per la prima volta in faccia.
-No...
Sei tu l'unica cosa buona che mi sia capitata da quando ho deciso di cercare Bucky, perciò non voglio che tu resti coinvolta in tutto questo, ma allo stesso tempo ti chiedo scusa per aver tentato di importi qualcosa contro la tua volontà- continuò lasciandole il polso -io accetterò qualsiasi tua scelta, sia che tu decida di rimanere o di andartene comunque, per via del mio comportamento di poco fa.-
Selene non disse nulla, ma si limitò ad annullare la distanza che li separava, tuffandosi letteralmente fra le braccia di Steven.

Vi auguro una buona lettura!
[CONCLUSA]
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, Nuovo personaggio, Sorpresa, Steve Rogers
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Accidere ex una scintilla incendia passim'
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L'uomo non è fatto per la sconfitta. Un uomo può essere distrutto, ma non può essere sconfitto.
(Ernest Hemingway)
 

 
*
 
 
Steve era disteso sulla schiena e nella sua mente vari ricordi si accavallavano l'uno sull'altro.
Era stato definito da Fury come il più grande soldato della Storia. 
Come no!
Si era ripromesso solo una cosa, tenere Selene al sicuro e aveva fallito.
Il suo piano era semplice: entrare, liberarla e portarla in salvo.
Ma aveva fallito.
 
-Vogliamo scoprire se la tua ragazza ti vorrà ancora, dopo che avrò rovinato il tuo viso?- il fiato marcescente di Rumlow era un'arma biologica letale.
 
A Steve non era mai importato nulla del proprio aspetto fisico, né prima né dopo il trattamento di Erskine; c'erano cose ben più importanti a cui pensare.
Tipo adesso, doveva escogitare un nuovo piano per far uscire Selene da lì sana e salva.
 
Steve cercò inutilmente di togliersi di dosso Crossbones, in quanto il Soldato d'Inverno gli teneva ferme le gambe.
Con un colpo secco Rumlow tagliò la cinghia del casco, che gli venne tolto, con uno strattone, subito dopo.
Quando la lama penetrò nella pelle della fronte, si lasciò sfuggire un grido di dolore.
 
-STEVEN!-
 
La voce di Selene arrivò chiara alle sue orecchie oltrepassando la cortina di sofferenza causatagli dal pugnale di Rumlow.
Con un enorme fracasso lo scudo finì alla sua destra, ma era troppo lontano per essere raccolto.
Se solo fosse riuscito a liberare il braccio, avrebbe potuto attivare i magneti e richiamarlo a sé.
 
Udì la beffarda voce di Rumlow, insultare Selene, -quella Testarda gli aveva disobbedito e si era esposta per aiutarlo- e approfittò del diversivo che lei gli aveva fornito.
 
-Forza Steven! Spaccagli le ossa!-
 
Con molto piacere!
 
Colpì Rumlow con sufficiente forza da toglierselo di dosso e con un gesto atletico, utilizzando solo i muscoli addominali e al contempo inarcando la schiena, ritornò in posizione eretta, pronto a lottare.
 
Captain America era entrato in gioco e le sorti dello scontro avevano subito un mutamento non indifferente.
 
Rumlow tentò di trafiggerlo grazie ad una lama delle sue protesi meccaniche, ma quel fendente -che avrebbe dovuto ucciderlo- si infranse contro la superficie metallica del suo fidato scudo.
Steve restituì il favore con un poderoso calcio che mozzò il respiro al suo avversario, impedendogli così di dare alcun ordine al Soldato d'Inverno.
 
Schiumante di rabbia Crossbones, iniziò a perdere lucidità ed attaccò Steve senza uno schema ben preciso, mosso solamente dal risentimento e dall'odio.
Tuttavia riuscì a notare, seppur con la coda dell'occhio, i movimenti di Selene che avrebbero portato alla distruzione del cilindro di vetro che avrebbe dovuto fungere da contenitore per il Tesseract.
Né Rogers né tanto meno quella stronzetta avrebbero mandato in fumo il piano della sua Madeleine, di conseguenza berciò: -Soldato! Uccidila!- con tutta la rabbia che aveva in corpo.
 
Bucky si mosse immediatamente per eseguire l'ordine. Raccolse da terra lo scettro e si diresse verso Selene.
 
-Bucky! FERMO!- un grido disperato uscì dalle labbra di Steve, ma non poteva fare nulla, perché il combattimento contro Crossbones era al suo apice.
 
-Guarda Rogers!
Il tuo migliore amico sta per uccidere la donna che ami! E tu non puoi fare nulla! Puoi solo vederla morire!-
 
La storia ha il vizio di ripetersi…” le parole di Selene avevano un che di profetico.
 
Tre anni prima, Loki aveva ucciso l’agente Coulson e ora Bucky stava per fare lo stesso con Selene. Di nuovo lo scettro e una vita innocente in pericolo.
 
Steve era impegnato a schivare i colpi e i fendenti di Rumlow e intanto tentava disperatamente di pensare a come agire.
Riuscì a tramortire il suo avversario per pochi secondi, che gli furono sufficienti per alzare lo sguardo verso il suo migliore amico.
L'impensabile prese forma e forza nel suo cervello.
Se necessario, avrebbe colpito Bucky per salvare Selene.
Prima che Steve potesse muoversi in una qualsiasi maniera tuttavia, il cilindro andò in pezzi e l'energia magica travolse Selene e Bucky.
 
Steve alzò un braccio per proteggersi gli occhi e quando riuscì a mettere di nuovo a fuoco l'ambiente avrebbe tanto voluto non averlo fatto.
Bucky e Selene erano a terra, innaturalmente immobili.
 
Furente si voltò verso Rumlow e con voce dura gli disse: -Hai ragione! Questa volta è personale!-
 
Spaccagli le ossa!”, la voce di Selene gli ritornò in mente con prepotenza.
 
Con la mente annebbiata dal dolore e dalla disperazione, colpì Rumlow con un calcio, spedendolo così dall'altro lato della stanza e quando lo vide alzarsi, lo attaccò nuovamente, questa volta con un calcio al volo dopo aver compiuto una ruota laterale a mezz'aria.
 
Sbatte le palpebre un paio di volte ed è pervaso da un senso di pace, a dispetto della confusione e del caos che regnano intorno a lui.
Sì, anche se la testa gli rimbomba e alle sue orecchie i rumori giungono tutti indistinti, si sente bene.
Nota in quel momento che la ragazza che ha di fronte ha aperto gli occhi.
I suoi invece sono impegnati a scrutare l'ambiente; vede dei pezzi di vetro accanto ad uno scettro dorato, il cui gioiello incastonato sulla sommità sprigiona una luce bluastra che va attenuandosi. 
Istintivamente, serra le palpebre con forza nel tentativo di riportare ordine nella sua mente e con sua grande sorpresa ci riesce.
Il caos mentale è sparito quasi completamente, per la prima volta dopo tanto tempo è perfettamente lucido e padrone di sé.
Il suo nome è James Buchanan Barnes.
Un tocco gentile sul braccio lo costringe a riaprire gli occhi venendo così accolto da un sorriso timido, ma sincero.
La ragazza misteriosa lo chiama per nome, lo chiama Bucky.
 
-Come sai il mio nome?- la voce è strana, come se non la usasse spesso, ma è la sua, la riconosce, gli appartiene -Ci conosciamo?-
 
-No. Ma conosco Steve.-
 
-Steve?-
 
-Sì! Devi aiutarlo! Bucky, salva Steve!-
 
James si volta e vede Steve intento a combattere contro Rumlow.
 
-Crossbones...- mormora.
 
-Già! Ti prego Bucky, aiuta Steve!-
 
-Aiutarlo? Dovrò salvarlo, altroché!- le riserva un sorrisetto e si alza -È sempre a caccia di risse!-
 
Selene non riesce a non sorridere a sua volta mentre lo osserva raggiungere l'amico.
In qualche modo il Tesseract doveva aver interagito con il potere dello scettro, liberando così Bucky e restituendogli il pieno controllo delle sue azioni.
Lei lo aveva capito subito, perché adesso gli occhi di James erano tornati normali, segno inequivocabile che il maleficio era stato spezzato; dopo tanto tempo il potere dello scettro si era rivelato utile per fare del bene.
Si scostò le ciocche sudate da davanti gli occhi -l'elastico che le teneva legate ed in ordine chissà dov'era finito- e posò lo sguardo smeraldino su Steven e Bucky, i due gladiatori di Brooklyn, trattenendo a stento un sorriso compiaciuto.
 
Steven nonostante la maggiore resistenza e il miglior addestramento era in difficoltà, in quanto non ragionava con lucidità e a causa delle scorrettezze di Rumlow.
Crossbones infatti aveva un asso nella manica, anzi due: dei teaser, con un voltaggio cinque volte superiore rispetto a quelli che aveva usato durante la lotta nell'ascensore.
E facevano male!
 
Steven stringeva i denti, ma le scariche gli arrivavano al cervello troppo rapidamente per permettegli di pensare.
 
Poi all'improvviso, la quiete.
 
-Ehi! Prenditela con uno della tua taglia!-
 
Bucky?
 
Grazie al braccio bionico Bucky riuscì ad allontanare Crossbones da un incredulo Steve.
 
-Bucky?-
 
-A volte penso che ti piaccia essere preso a pugni!-
 
-L'avevo messo alle corde...-
 
-Ho visto...-
 
Quello scambio di battute, che a prima vista poteva apparire sciocco, in realtà era l'esternazione del profondo legame che li univa.
 
Ma non era ancora finita.
 
Selene si ritrovò ad essere l'unica spettatrice di uno spettacolo incredibile.
Steven e James combattevano come un sol uomo contro Crossbones.
Steve era nuovamente Captain America al massimo delle sue potenzialità e Bucky, pur avendo ritrovato se stesso, non aveva dimenticato le sue abilità da Soldato d'Inverno.
Sembrava quasi che non avessero fatto altro per tutta la vita; lo scudo passava da Steve a Bucky rapidamente, per poi tornare indietro, senza il minimo errore o sbavatura.
Erano perfettamente affiatati, quasi non fossero stati divisi per così tanto tempo.
 
Finalmente Crossbones finì a terra, vinto e i due amici poterono guardarsi negli occhi.
 
-Bucky sei davvero tu?- domandò titubante. Non osava sperare di aver di fronte il suo Bucky dopo tutto quello che era successo.
 
-Credo di sì...-
 
Un fumogeno venne lanciato all'interno della stanza, seguito da una bomba acustica.
 
Madeleine era ritornata con altri soldati al seguito, non aveva alcuna intenzione di perdere.
List fu svelto ad afferrare lo scettro e a correre lungo il corridoio e verso la salvezza.
Madeleine dal canto suo minacciò Selene con una pistola e la trascinò via con sé, verso la porta che le avrebbe condotte alle scale e di lì al tetto, dove c'erano due elicotteri pronti a partire.
 
-STEVEN!-
 
Purtroppo Steve non riuscì a seguirle immediatamente a causa dei troppi soldati che gli bloccavano la strada.
Ma Bucky era al suo fianco e in un battibaleno erano riusciti a metterne fuorigioco la maggior parte.
 
-Vai!- gli ordinò Bucky -Ti copro io, fino alla fine. E non fare niente di stupido!-
 
-E come potrei? La stupidità rimane qui con te!- gli urlò di rimando mentre iniziava a correre per liberare Selene dalle grinfie della Zola.
 
List salì a bordo del primo elicottero che aveva già i rotori in movimento, mentre Madeleine salì sull'altro.
La Zola era alquanto tesa, perché Captain America aveva stravolto i suoi piani.
 
-Stai ferma!- intimò a Selene, che non aveva smesso di divincolarsi nemmeno per un istante, prima di urlare al pilota -Quanto ci vuole ancora?-
 
Il nervosismo aumentò quando notò che l'altro velivolo, ormai in volo, si stava allontanando nella direzione opposta a quella stabilita.
 
Tramite le cuffie chiamò immediatamente List:
“Dove stai andando? Non erano questi gli accordi!”
Sto tornando a Sokovia, da Strucker. La nostra collaborazione finisce qui, Madeleine...” 
“Lo scettro era mio!” 
Era solo un prestito!
Addio!” e con queste parole List chiuse la comunicazione.
 
Madeleine era furiosa, era andato tutto in fumo, per colpa di Captain America e di quell'impicciona della Lowell, e che adesso la stava fissando con un'espressione beffarda: -A quanto pare non sei molto brava a scegliere i tuoi collaboratori...
A tal proposito molto probabilmente Crossbones dovrà cambiare il suo nome in Crackbones, perché dopo la lotta contro Steven e James dubito che gli sia rimasto un solo osso intero in corpo.-
 
-Ma non stai mai zitta?-
 
-NO!
E sai una cosa? Steven non arrenderà mai!
Prima o poi riuscirà a distruggere completamente l'HYDRA!-
 
-Lo vedremo!-
 
Nel frattempo l'elicottero aveva iniziato ad alzarsi, ancora pochi istanti e sarebbero partiti.
 
Steven stava salendo lungo le scale il più velocemente possibile, temendo di non fare in tempo.
Aprì la porta che conduceva sul tetto e vide con orrore che un elicottero si stava già allontanando, quando la sua attenzione fu catturata dall'apparecchio che si trovava alla sua sinistra.
 
Corse, corse come non aveva mai fatto in vita sua e con un agile salto riuscì ad aggrapparsi ad uno dei pattini. 
Il suo peso fu sufficiente ad inclinare il mezzo permettendogli così di toccare nuovamente terra con la suola degli stivali, però la potenza del motore lo stava trascinando verso il bordo del tetto.
 
Selene all'interno della cabina non aveva perso un solo movimento di Steven.
Quando l'avevano interrogata, nel tentativo di proteggerlo e nello stesso tempo di non mostrarsi debole, aveva sminuito il loro rapporto, quando in realtà sapeva benissimo quali erano i sentimenti che Steven provava per lei e pronunciare quelle parole era stato più doloroso che essere sottoposta al trattamento mnemonico.
Grazie alle luci della pista, riusciva a vedere i lineamenti del viso di Steven contratti fino allo spasimo, mentre lottava con tutte le sue forze per salvarla.
 
Steven con una mano stretta alla sbarra che limitava l'area di decollo, non dava alcun segno di cedimento, mentre con l'altra tratteneva ancora l'elicottero, che ormai era sospeso fuori del perimetro del palazzo.
 
-Perché non riusciamo a prendere quota?- domandò furente Madeleine.
 
-Captain America ce lo impedisce!- le rispose il pilota con tono leggermente isterico.
 
-Com'è possibile? È solo un uomo!-
 
Sia lei che il pilota si sbagliavano, perché non era né Captain America, né un semplice uomo ad impedire loro la fuga.
 
Era Steven, il ragazzo di Brooklyn che in quel momento stava lottando con le unghie e con i denti per salvare il suo più grande tesoro.
Il Super Siero da solo, in quel frangente non sarebbe di certo bastato; era l'amore per Selene che gli dava la forza per lottare e per resistere.
Digrignando i denti per lo sforzo, Steven iniziò a trascinare l'elicottero verso di sé, incurante della ferita che si trovava sulla sua schiena e che andava lacerandosi sempre più, non avrebbe mai mollato.
 
-Hai visto? Lui non si arrenderà mai!-
 
A quel punto Madeleine fece la cosa più stupida che potesse fare: smise di pensare.
 
Furiosa come non mai, aprì il portellone e gettò fuori Selene.
 
Steve agì come un fulmine; lasciò andare l'elicottero e prese Selene al volo, la storia non si sarebbe ripetuta, non quella volta!
 
-Ti tengo! Non guardare giù! Guarda me!- le disse tenendola per mano, mentre erano entrambi a penzoloni nel vuoto.
 
Trasse Selene a sé, permettendole così di aggrapparsi al suo collo con tutte e due le braccia.
Ruotò su se stesso e afferrò la sbarra del tetto anche con l'altra mano, riuscendo così ad issare entrambi oltre il bordo, al sicuro.
 
Madeleine però non si era ancora arresa ed esplose un paio di colpi con la sua pistola, che si infransero contro lo scudo di Steve, agganciato saldamente alla sua schiena, in quanto il suo proprietario si era frapposto fra Selene e il pericolo.
La Zola non riuscì a fare di più, perché il pilota aveva compiuto una manovra improvvisa, volta ad evitare la collisione con il quinjet dello S.H.I.E.L.D. appena sopraggiunto.
 
-Andiamocene!- ordinò perentoria, non poteva farcela, non da sola, ma non era ancora detta l'ultima parola.
Aveva un conto in sospeso con Captain America e tutta la sua squadra.
 
Il quinjet nel frattempo era atterrato sul tetto e dal portellone abbassato uscì una coppia in tenuta d'assalto.
 
Steve istintivamente continuava a proteggere Selene con il proprio corpo, ma i nuovi arrivati non erano una minaccia.
 
La donna alta e bionda, che indossava una tuta simile a quella di Natasha, si presentò: -Capitano Rogers, siamo gli agenti Morse e Hunter dello S.H.I.E.L.D., siamo qui per aiutarla.-
 
-Chi vi ha contattato?- indagò, sospettoso.
 
-Abbiamo ricevuto un messaggio da parte della signorina Lowell...-
 
-Selene...? Ma come...?- le domandò perplesso, mentre si voltava leggermente verso di lei.
 
-Grazie a JARVIS! Ti spiegherò dopo...-
 
L'edificio sotto i loro piedi tremò sensibilmente in seguito ad un esplosione avvenuta al suo interno.
E Bucky era ancora dentro!
 
Steven fissò Selene, combattuto. Cosa doveva fare?
Rimanere con lei o rientrare a cercare Bucky?
Fu Selene a decidere per lui.
 
-Vai! Non mi succederà niente, mi hai salvato, ora sono al sicuro!- gli disse dandogli un colpetto sulla spalla, incitandolo a muoversi.
 
Steven annuì una sola volta prima di rientrare nel palazzo.
Hunter e Morse fecero salire la ragazza all'interno del quinjet e decollarono immediatamente; tuttavia non andarono molto lontano, in quanto atterrarono lungo la strada -ora transennata- che si trovava di fronte allo stabile.
 
Confusione e caos regnavano incontrastati lungo i corridoi e nelle varie stanze.
I neon tremolanti non erano di molto aiuto e la polvere di cui era permeata l'aria lo faceva tossire pesantemente; in più gli faceva bruciare fortemente gli occhi, ma non avrebbe perso Bucky un'altra volta.
 
-BUCKY!- lo chiamò -BUCKY!-
 
Dei gemiti provenienti da un cumulo di macerie catturarono la sua attenzione.
Incurante dei pezzi taglienti che avrebbero potuto ferirlo iniziò a spostare i detriti.
Con sua enorme sorpresa trovò Rumlow ancora in vita seppur piuttosto malconcio.
Il traditore gli riservò un sorriso beffardo: -Non sono chi ti aspettavi che fossi, Captain America?- gli domandò con fiato corto a causa delle costole rotte -Pensavi forse che non avessi un piano di riserva?-
 
L'esplosione dunque era stata causata da Brock; seppur furioso, Steve se lo caricò in spalla e lo portò fuori.
 
Dopo averlo depositato -non proprio gentilmente- sulla superficie d'asfalto della strada, gli disse con tono ironico, godendo internamente nel vedere l'espressione confusa di Rumlow: -Non c'è di che, Crackbones!- prima di rientrare nell'edificio pericolante.
 
Selene nel frattempo era scesa dal quinjet e osservava tutto quello che stava succedendo. 
Le persone erano indistinte macchie in movimento intorno a lei, così come i suoni.
Non pensava a niente, aveva la mente completamente vuota, mentre il cielo ad Oriente andava schiarendosi, segno inequivocabile che Nyx, la Notte, stava lasciando spazio ad Eos, l'Aurora.
 
Tutta la sua attenzione era riservata alla porta d'ingresso, mentre le labbra recitavano incessantemente una muta preghiera.
 
Dov'erano?
Dov'erano quegli occhi azzurri e quei capelli d'oro?
 
La speranza la teneva in piedi, non si sarebbe lasciata andare allo sconforto.
Lui le aveva promesso che sarebbe tornato da lei, e lui manteneva sempre le promesse!
 
Selene sbatté le palpebre un paio di volte, per essere sicura di non essere vittima di un'allucinazione.
 
No! Non era un'allucinazione!
Lui stava uscendo dal palazzo.
 
-Steven!- lo chiamò, mentre iniziava a muoversi verso di lui.
Aveva un aspetto orribile, era sporco, claudicante, con la divisa lacerata in più punti, l'espressione esausta, eppure stava sostenendo Bucky per le spalle perché l'amico era ancor più esausto di lui. Il sangue e la polvere celavano quasi completamente il suo bel viso, ma Selene non vedeva niente di tutto questo, lei vedeva solamente il suo amato Steven.
Aveva le gambe lunghe Selene, perciò corse da lui; aveva fiato, perciò corse da lui; ma soprattutto era innamorata perciò volò da lui.
 
Steven scrutava i dintorni alla ricerca di Selene, ma non riusciva a vederla a causa di tutta quella gente dello S.H.I.E.L.D. che stava coordinando l'intera operazione di arresto dei mercenari di Madeleine.
 
-STEVEN!- la voce gioiosa di Selene arrivò alle sue orecchie, facendolo voltare verso di lei, mentre un sorriso andava a disegnarsi sul suo volto.
La sua Selene stava correndo verso di lui, raggiante, con i capelli che ondeggiavano al vento.
Bucky gli diede un colpetto con la spalla come ad invitarlo ad agire e Steven non se lo fece ripetere due volte; spalancò le braccia pronto ad accogliere Selene, che vi si tuffò come aveva fatto sulla terrazza della Tower.
Tenendola per i fianchi, la fece roteare brevemente, strappandole una risata argentina, prima di stringerla forte a sé e sussurrarle una grande verità: -Ti amo!-
 
-Ti amo anch'io!-
 
Sarebbero rimasti così abbracciati per chissà quanto tempo se Bucky non si fosse schiarito la voce, riportandoli con i piedi per terra.
 
-Selene, ti presento Bucky.
Bucky, lei è Selene- disse Steve.
 
Selene sorridendo abbracciò Bucky, che al di sopra della spalla della ragazza, lanciò un'occhiata a Steve che voleva significare “Mi sta abbracciando, sei geloso?” a cui Steve rispose con un “Non farti venire strane idee in testa, tu!”, però sorridendo.
Sorriso che abbandonò le sue labbra non appena ebbe notato la grossa macchia rossa che andava ingrandendosi sulla maglietta verde di Selene.
 
-Selene, sei ferita?- le domandò con voce tremante.
 
-No! Sto benissimo!- replicò lei abbassando lo sguardo sul suo addome e sollevando al contempo la stoffa -Non è mio questo sangue...-
 
Entrambi riportarono la loro attenzione su Bucky, che era sbiancato di colpo.
Steven fu pronto a sostenerlo, prima che cadesse a terra.
Selene dal canto suo, si voltò verso la strada per chiamare i soccorsi.
 
-Buck, resisti! Ti prego, non posso perderti così!- la voce di Steve trasudava angoscia e disperazione.
 
Bucky, ora disteso sulla schiena, osservava il volto preoccupato di Steve farsi sempre più sfocato e poi...
 
Il buio...
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo dell'Autrice:
 
Salve a tutte!
Sono successe diverse cose in questo capitolo, eh?
Spero che la lettura sia risultata piacevole e soprattutto scorrevole!
 
Avete visto chi è arrivato?
Lo S.H.I.E.L.D.! Nel prossimo capitolo spiegherò tutto per bene, non temete!
Madeleine è fuggita, quindi chissà...
E List ha lo scettro...
 
Quando Steven ritorna in piedi dopo che ha recuperato lo scudo, la mossa è questa.
 
Questa volta è personale!
Quanto è arrabbiato? Tanto!
E quando colpisce Rumlow, invece fa così.
 
Bucky ha recuperato se stesso avete visto?
Ho deciso di usare la Gemma della Mente proprio per questo motivo.
Perché non l'hanno fatto anche nei film?
Ah... giusto... perché altrimenti non ci sarebbero i film...
Ho ripreso alcune battute da TFA come quelle del vicolo e del treno.
Qui e qui.
Senza accorgermene l'avevo fatto pure nel capitolo cinque!
 
Due parole riguardo alla scena dell'elicottero...
Come avrete già capito è una rielaborazione di quella che si vede in CW.
La clip è questa, giudicate voi, se ho fatto un buon lavoro o no.
È da dicembre 2015 che ci penso e ripenso e il risultato lo avete letto.
Dovrei andare a nascondermi?
Oppure riesco a farmi perdonare con un paio di gif gustose?
La prima e la seconda.
E un intero gifset.
 
Ovviamente spero che la vostra reazione sia stata 
Beccati questo Madeleine!
 
E per finire...
Quando Steven è esausto e cerca Selene dopo la battaglia, senza trovarla, cliccate qui per vederlo.
Non li ho fatti baciare perché... le manifestazioni di affetto in pubblico ricordate?
Gli occhi azzurri e i capelli d'oro sono un richiamo alla poesia che ha ricordato Selene nel capitolo nove.
 
E Bucky?
Starà bene?
Chissà...
 
Ora volevo lasciarvi con due parole di ringraziamento.
Il primo capitolo ha superato le 1000 visualizzazioni in poco più di un anno, grazie!
 
A tal proposito ho scritto per voi una one shot, sempre con Steven e Selene protagonisti.
La potete trovare qui e se vorrete lasciare un commento ne sarei davvero felice!
 
In un solo mese, care lettrici siete aumentate moltissimo!
Grazie a shoppingismylife, sirina89, Chrona00 (grazie anche per averla preferita!), Dark_wings2, luxu2 e Astrea9993 per aver scelto la mia storia per la vostra lista delle seguite.
CloveRavenclaw39 per averla ricordata.
 
Lady Windermere, luxu2 e DalamarF16 grazie per le vostre recensioni!
 
Un grosso anzi un enorme grazie a LadyRealgar e alla mia super Sister Ella Rogers!
Loro sanno il perché!
❤❤❤❤❤️
 
Ci risentiamo a settembre, con un capitolo piuttosto corposo e lunghetto!
Non l'ho ancora iniziato, ma so che sarà così!
Un bacione!
Ragdoll_Cat
P.S. Il film dello scorso capitolo era “Indiana Jones e l'ultima crociata”.
  
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