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Autore: Strega_Mogana    30/04/2009    7 recensioni
Ecco qua, anch'io alla fine non ho resistito ed ecco la mia Big Damn Table é mia, non sono iscritta a nessuna community, é solo un esperimento. Una sfida in più alla mia fantasia.
Ovviamente tutto rigorosamente sulla coppia Severus / Hermione!
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Big Damn Table
# 071 Rotto


Il professore di Difesa Contro le Arti Oscure sedeva dietro la cattedra di Pozioni.
Lumacorno si era assentato per qualche giorno per assistere al matrimonio di un’ex studentessa di cui tesseva le lodi da settimane. Il lavoro in più non lo spaventata e tornare al suo vecchio ruolo gli era sembrato un modo piacevole con cui festeggiare l’allontanamento provvisorio di quel mago che aveva sempre mal sopportato.
A volte si chiedeva cosa avesse spinto la McGranitt a confermare il suo ruolo di insegnante.
Mentre correggeva i compiti del quinto anno di Corvonero, le classi del settimo anno di Grifondoro e Serpeverde entrarono in ordine prendendo posto dietro i banchi.
Quando anche l’ultimo studente ritardatario prese posto iniziò a parlare lentamente.
- Secondo il programma del professor Lumacorno. – disse senza alzare gli occhi dalla pergamena che stava correggendo – Oggi dovrete affrontare un compito.
Ci furono alcuni mormorii di disappunto, ma furono fatti immediatamente tacere con un’occhiata pungente.
- Il compito sarà suddiviso in due fasi. – continuò - Durante la prima ora dovrete preparare la pozione della resistenza, troverete tutti gli ingredienti nella dispensa per gli studenti. Mentre la seconda sarà dedicata alla stesura di un tema dove dovrete descrivere minuziosamente gli effetti della pozione preparata, gli utilizzi più comuni e le eventuali controindicazioni. – alzò di nuovo lo sguardo fulminando uno per uno gli studenti presenti – Il tutto nel più totale silenzio.
Per la prima mezz’ora gli unici rumori udibili furono i coltelli che tagliavano le radici e il lento bollore delle pozioni nei calderoni. Severus teneva gli occhi fissi sul compito che stava correggendo, la penna scorreva veloce sul foglio segnando ogni errore. Assegnò una D con particolare soddisfazione, arrotolò la pergamena e la posizionò alla sua destra assieme ai compiti già coretti. Prima di prendere il compito successivo fece vagare lo sguardo per la classe per assicurarsi che ognuno fosse concentrato solo sul proprio lavoro.
Nel primo banco Hermione stava tagliando gli occhi di tritone. Aveva legato i capelli con un nastro rosso e tolto il mantello che le impediva i movimenti. Era estremamente concentrata, aveva gli occhi socchiusi e le si mordicchiava le labbra.
Era bella.
Le dita di Severus strinsero con più forza la piuma d’oca. Con uno sforzo tornò a concentrarsi sul suo lavoro e prese il compito seguente.
Lesse le prime due frasi, poi tornò ad alzare lo sguardo.
Hermione stava mescolando attentamente il liquido nel calderone, il fuoco le faceva brillare gli occhi nocciola, le gote erano arrossate per il calore. Con un braccio si asciugò il sudore dalla fronte, due ciocche le ricaddero sul volto accaldato.
Era molto bella.
Strinse di più la penna e costrinse i suoi occhi ad abbassarsi.
Dieci minuti. Poi alzò lo sguardo di nuovo.
La strega stava finendo di pulire il banco di lavoro. Un foglio le cadde a terra, si piegò a raccoglierlo e, per un breve istante, la scollatura del maglione grigio e della camicia rivelarono più del necessario.
Era dannatamente bella.
Le dita aumentarono la presa, i denti addentarono l’interno della guancia mentre si obbligava a guardare solo ed esclusivamente il compito.
Una fialetta si infranse sul pavimento.
Severus alzò lo sguardo e fulminò un ragazzo in fondo alla classe.
Cercò di tornare a fissare la cattedra ma i suoi occhi si fermarono su Hermione; era china sulla pergamena, concentrata sul tema.
Aveva sciolto i capelli che le cadevano morbidi sulle spalle. Con una mano si reggeva la testa mentre l’altra scorreva veloce sulla pergamena.
La punta della penna d’oca le sfiorava la pelle diafana della guancia.
Il mago sentì un leggero sapore di sangue in bocca: si era tagliato con i denti.
La mano di Hermione si fermò, le labbra si dischiusero appena mentre rileggeva il tema, la punta della lingua accarezzò il labbro inferiore.
Era troppo bella.
Un rumore secco squarciò l’aria nella classe.
Alcuni studenti sobbalzarono spaventati.
Altri alzarono solo lo sguardo.
Nessuno, però, sembrò prestare molta attenzione all’accaduto.
Il suono della campanella liberò la tensione in aula.
- Lasciate il tema e la fiala della pozione sul banco. Provvederò io a ritirarli.
Gli studenti uscirono dalla classe confrontandosi sulle risposte date nel compito o sulla preparazione della pozione.
Quando anche l’ultimo studente lasciò l’aula, Severus si rilassò sulla sedia.
Osservò con un misto di delusione e fastidio la piuma d’oca spezzata sulla scrivania.
La situazione era più complicata di quanto avesse immaginato.
   
 
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