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Autore: Chia_084    31/08/2016    1 recensioni
raccolta di Flashfic con il titolo legato all'iniziale di ogni giorno della settimana e a seguire ispirate a fan art!
dal primo testo:
- LEAVE ME ALONE
Artù non tardò molto ad arrivare < Merlino, mi dispiace, è stato un errore… >
< baciare lei o baciare me?! > gli occhi blù del mago si incatenarono a quelli del principe che rimase in silenzio .
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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LA RUNA BIANCA 
 
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Correre, doveva assolutamente correre, il giovane Grifondoro si fece largo tra gli altri studenti intenti a cambiare aula per la lezione successiva << accidenti, questa volta Piton mi uccide >> si disse mentre con un ultimo balzo raggiungeva l’aula di pozioni. 
<< mi scusi signore, ho fatto tardi alla lezione successiva, poi ho sbagliato corridoio e… e poi non è colpa mia se alle scale piace cambiare proprio quando ci sono sopra! >> esclamò il biondo entrando nella piccola e lugubre sala piena di calderoni << signor Pendragon, la lezione è terminata 20 minuti fa! Non tollero più la sua insolenza, 20 punti in meno a Grifondoro! >> disse il prof. Piton facendo svolazzare il suo mantello nero e superando il povero Arthur ancora ansimante per la corsa. 
Arrivato quasi davanti alla porta l’insegnante si voltò verso il biondo e, con lo sguardo più truce di cui era capace disse << ah signor Pendragon, il preside vuole vederla… forse questa è la volta buona nella quale mi libererò per sempre di te, sei quasi più fastidioso di quel tuo compagno… come si chiama...? >>
<< Potter? >> 
<< si proprio lui! E adesso vai, sparisci dalla mia vista! >> così dicendo Piton aprì la porta e fece segno ad Arthur di uscire.
Nel frattempo in un’altra ala di Hogworts Merlin era concentrato nella lettura di un tomo su la zootecnia del mondo magico, materia che, da bravo Corvonero, studiava autonomamente no essendo insegnata nella scuola di magia e stregoneria << Merlin, il preside vuole vederti >> disse Morgana apparendo improvvisamente davanti al mago in tutto il suo splendore di Serpeverde << per la barba di Merlino! io non ho fatto nulla!! A meno che… >> il corvino andò in panico e cominciò a straparlare << ehi calmati genio! Non penso ti cerchi per punirti… in giro dicono che Silente ha bisogno di te per un caso disperato… ti conviene andare subito >> disse la corvina prima di lasciare un bacio sulla guancia del moro e sparendo tanto velocemente com’era apparsa. 
Arthur bussò un paio di volte alla porta dell’ufficio del preside Silente, si sentiva il cuore in gola << avanti >> disse una voce da dentro la stanza, il mago si asciugò le mani sudate sulla sua uniforme ed entrò.
<< bene bene Arthur, vieni, siediti pure qui, il nostro secondo ospite tra un po’ dovrebbe arrivare >> disse Silente accarezzandosi la lunga barba bianca << secondo ospite?! >>
<< permesso… >> un’altra voce risuonò all’interno della stanza << ho trovato la porta aperta e sono entrato, forse prima avrei dovuto bussare, mi perdoni >>
<< oh, non preoccuparti Emrys, vieni, siediti sull’altra sedia >> il moro ubbidì e si sedette accanto al biondo << bene ragazzi, vi ho chiamato qui perché c’è una cosa che mi preoccupa… allora signor Pendragon, i suoi voti in erbologia, pozioni e studio delle antiche rune sono ben sotto la media accettabile, se continua così entro la fine di quest’anno sarò costretto ad espellerla da Hogworts >>
<< posso rimediare! >> disse il Grifondoro spostandosi una ciocca di capelli dalla fronte << su questo non ho dubbi, ma penso che le serva un piccolo incentivo… ed è qui che entra in gioco lei signor Emrys, lei sarà il tutor del signor Pendragon . Dopotutto è un Corvonero e potrei scommetterci il mio amatissimo cappello che farebbe di tutto per tirare su quel brutto volto in volo >> disse il preside sorridendo << no la prego signore, non puù mettermi come tutor Merlin “studioanchemntredormo” Emrys >> si lamentò il Grifondoro << non ha scelta signor Pendragon, o si fa aiutare o sarò costretto ad espellerla! Ora uscite di qui e accordatevi su come studiare! Fuori! >> detto ciò Silente alzò la bacchetta e, con un movimento fluido, spedì i due apprendisti fuori dal suo ufficio.
Una volta chiusa la porta il Pendragon si lzò dirigendosi verso il suo dormitorio << aspetta! >> disse Emrys raggiungendolo << cosa vuoi!? Già devo sopportarti più del dovuto abbi almeno la decenza di non assillarmi >>
<< volevo solo sapere quando avevi intenzione di cominciare, ma fa nulla… mandami un gufo o una strillettera quando avrai deciso... >> detto ciò Merlin girò i tacchi e sparì borbottando un “ asino “ fra se e se. 
Dopo questo episodio passarono alcuni giorni e molti maghi tornarono a casa per le vacanze estive << non è giusto Morgana! Perché tu puoi tornare a casa e io no! non voglio passare tutte le vacanze estive con Emrys! >>
<< non ti lamentare di lui Arthur! È un ragazzo simpatico e anche molto dolce… il tuo tipo insomma… poi anche per lui non dev’essere facile restare bloccato qui a far studiare uno zuccone come te >> rispose la Serpeverde con un ghigno << Morgana smettila, io non mi metterei mai con un tipo come lui! Scommetto che non indossa mai qualcosa che non sia la divisa… è noioso! >> si lamentò il Pendragon << pensa quello che vuoi, però prima o poi dovrai contattarlo per studiare >> così dicendo la corvina raccolse la valigia e salì sul treno per tornare a casa.
Arthur attraversò i binari e si diresse verso l’uscita, era quasi arrivato quando sentì una voce conosciuta << devi proprio tornare a casa per le vacanze Gwain!? >>
<< lo sai Merls com’è fatta mia madre… mi manda ancora i maglioni fatti a meno! Non accetterebbe mai un no come risposta… >> 
<< ma tu sei l’unico amico che ho in questa scuola! >> 
<< non puoi proprio lasciare la scuola? Avevo già organizzato un sacco di scherzi da fare a quel babbano di mio cugino… lo so quanto li ami… a volte sei veramente subdolo >>
<< magari Gwain magari! Ma Silente mi ha incastrato per benino… devo far studiare quell’asino di Arthur Pendragon, ma vuoi sapere la cosa più bella!? Lui non mi ha ancora cercato! Potrei anche passare qui tutte le vacanze senza concludere nulla. Quindi mi dispiace veramente tanto… amo fare scherzi a quell’antipatico di tuo cugino! Com’è che mi aveva chiamato l’ultima volta? >>
<< faccia da checca credo…>> 
<< già… peccato che poi la sua faccia sia diventata delicata come la porcellana… o era veramente di porcellana… non ricordo >> 
i due amici risero a crepapelle ricordando quell’episodio fino a quando il fischio del treno non gli avvertì della partenza << ora vado Merlin, e stai tranquillo, prima o poi si farà sentire… lo sai come sono i Pendragon >> disse Gwain prima di abbracciare l’amico e salire in carrozza. 
Nei giorni successivi Merlin ricevette molte richieste di aiuto da parte di studenti indietro con il programma da recuperare ma nessuna era quella che veramente aspettava… 
<< allora Moldred, cosa dobbiamo studiare oggi? >> chiese Merlin tirando fuori i suoi appunti << oggi devo studiare gli animali fantastici, faccio un po’ di confusione con Ippogrifo e Grifone >> disse il giovane Serpeverde avvicinandosi più del dovuto al Corvonero. 
Erano un po’ di giorni che il riccio richiedeva sempre più frequentemente l’aiuto del moro e quest’ultimo stava cominciando a pensare che ci fosse qualcosa in più del semplice “ studiare insieme “ almeno da parte del suo studente, Moldred era un ragazzo simpatico, ma nulla di più << allora un Grifone, come dice la parola, è un insieme di due animali che i babbani chiamano grifo e leone, la parte che va dalla testa alle zampe davanti appartiene al rapace mentre la parte sottostante appartiene al felino. Tutto chiaro fin qui? >> chiese Merlin alzando gli occhi dal libro e trovandosi davanti quelli ghiaccio dell’altro “ troppo vicino “ pensò continuando ad osservare l’altro ragazzo che focalizzò il suo sguardo sulle sue labbra, era sempre più vicino… << scusa se t’interrompo Moldy ma ti devo rubare il secchione, ordini del preside >> disse una voce alle sue spalle << Pendragon… quante volte devo dirti di non chiamarmi MOLDY!!!? >> sbottò il più giovane << come vuoi… Merlin, andiamo. Ciao MOLDY >> Merlin si riprese dal suo stato di schock, raccolse i suoi appunti e dopo aver propinato una serie di scuse al Serpeverde si precipitò dietro ad Arthur.
Dopo quell’episodio i due ragazzi si incontrarono spesso per studiare insieme, o meglio; provare a studiare…
<< estrai una runa >>
<< Fehu… evoluzione >>
<< no asino non vedi che è Uruz?! >>
<< ah già magia, ammagliamento >> 
<< NO! destino! Fato! >> 
<< È colpa tua che usi questi metodi idioti per spiegarmi le cose! >> 
<< sono 24 lettere Arthur 24!! >> .
Le cose non andarono meglio per quanto riguarda le lezioni di volo…
<< allora Merlin, non è difficile proviamo a far sollevare la scopa guarda, così… Su! >>
<< su! Non funziona… >>
<< è perché sei un idiota! Anche la scopa lo capisce >>
<< simpatico, sempre meglio non saper cavalcare una scopa che essere un asino borioso e arrogante come te! >>
<< vabbè, dai impegnati! >>
<< SU! Ahi! >>
<< ahahahahahaha >>
<< cosa c’è di divertente!? >>.
Grazie all’aiuto di Merlin Arthur riuscì a superare il primo dei suoi testa quello di pozioni, stupendo perfino il professor Piton, quel super nerd di un Corvonero stava cominciando a stargli simpatico, doveva metterlo.
Tutto sembrava filare liscio, gli appuntamenti per studiare erano sempre più frequenti e i due non perdevano occasione per punzecchiarsi a vicenda, fu proprio durante una delle loro sessioni di studio che successe …
<< guarda Arthur una Strillettera! >>
disse e Merlin afferrando la busta << è indirizzata a me…>> con un movimento veloce la lettera cominciò a parlare << Arthur Pendragon è un mezzo sangue! >>, poco dopo altre lettere vennero aperte e per tutta la scuola rimbombarono incessanti le voci delle messaggere cartacee.
Arthur sbiancò e raccattando le sue cose cominciò a correre per i corridoi sotto lo sguardo canzonatorio dei compagni rimasti alla scuola << Arthur aspetta! >> una voce alle sue spalle, quella di Merlin, lo fece rallentare per pochi secondi per poi riprendere la sua corsa verso un posto tranquillo e deserto.
Il corvino non si lascia scoraggiare, aumentò la sua andatura e raggiunse il biondo prendendogli la mano << ti fidi di me? >> chiese guardando negli occhi ottenendo un accenno di consenso << allora seguimi >> detto ciò il Corvonero cominciò correre tirandosi dietro il Grifondoro fino ad arrivare in un’ala del castello che Arthur non aveva mai visto << questo mio posto segreto è qui che vengo quando voglio stare da solo >> 
<< perché mi ci hai portato >> chiese il biondo con il cuore che batteva forte un po’ per la corsa un po’ per la mando il corvino che non aveva ancora lasciato la sua << pensavo che avessi bisogno di stare da solo >> 
<< non sono comunque da solo >> gli fece notare Arthur << se vuoi me ne vado >> disse Merlin facendo per alzarsi <>
<< ti va di raccontarmi cosa successo >> il Grifondoro si lasciò andare ad un veloce racconto: 
<< Devi sapere Merlin che il mio padre era uno dei più grandi maghi mai usciti dalla scuola di Hogwarts un po’ come il padre di Potter per intenderci, lui era da sempre destinato a sposare la madre di Morgana, come poi è successo, ma era anche innamorato di mia madre, una donna babbana dai capelli color dell’oro e gli occhi come due pozze d’acqua, lui continua a dire che sono la sua fotocopia…
Tornando al discorso, dal loro amore nacqui io, mia madre morì dandomi alla luce, sono sempre stato diverso dagli altri bambini… Nel mondo dei babbani ero quello strano così quando mi arrivò la lettera per Hogwarts decisi che non avrei detto a nessuno della mia del identità, poi però arrivatò anche mordere… Lui mi conosce da sempre e… Sono certo che è stato lui a mandare le strillettere … Adesso tutti cominciano a prendermi in giro di nuovo… Io… Io non ce la faccio…>> le guance di Arthur si rigano di lacrime, Merlin alzò una mano per pulirle e lascia una moda carezza sul tuo viso << finché sarò al tuo fianco nessuno oserà prenderti in giro, io ci sono per te Arthur, ho imparato a conoscerti da poco, ma già sento che non posso fare a meno di te. 
Per quanto mi riguarda potresti essere anche babbano al 100% per me resterai sempre il mio asino >> 
a queste parole biondo sorrise e lasciò un bacio sulla guancia candida nel corvino che arrossì fino alla punta delle orecchie << grazie Merlin… >>.
Rialzandosi dalle scale dalla tasca di Merlin cadde una runa, un sassolino bianco, senza nessun disegno sopra… La runa di Odino; vuota e bianca, la fine e l’inizio, runa della totale fiducia considerata come stimolante esperienza con il vero destino, che senza posa si rigenera come la fenice dalle proprie ceneri. 
La runa bianca richiede un'azione di coraggio, un salto nel buio, una richiesta di fede nulla è predestinato, gli ostacoli lungo il sentiero possono diventare le porte di ingresso verso nuovi inizi.
Sorridendo il mago raccolse il sassolino che gli era caduto, se lo rinfilò in tasca e corse dal Grifondoro che già lo stava aspettando in fondo alla scalinata, un capitolo delle loro giovani vite stava iniziano e loro l’avrebbero affrontato insieme. 

ok... ne aprofitto per ricordarvi del concorso e chiedervi di partecipare numerosi, un abbraccio 

Chia
 
  
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