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Autore: layla84    30/04/2009    10 recensioni
Buon compleanno Annaly, questa ff è tutta per te :) “Non sto scherzando Harry, non sai quanto mi dispiace dirtelo ma… a quanto pare hai perso tutti i ricordi legati a questi ultimi 5 anni” Un Harry Potter che cerca di rimettere insieme i ricordi di cinque anni spariti nel nulla.. ma che ci fa Malfoy al suo capezzale?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccoci al primo capitolo, anzitutto grazie mille per i commenti: addirittura 10 recensioni. Dire che sono contentissima di questo è riduttivo^^ quindi un grazie a chi ha commentato o inserito la ff nei preferiti, perché mi fate venire ancor più voglia di scrivere questa storia.
Poi, come di consueto, un grazie immenso ad Annaly, la mia adorata beta a cui è dedicata questa storia, che fa un lavoro stupendo con le mie storie e trova sempre il tempo di betarle^^

Piccolo annuncio: Per motivi che non sto qui a spiegarvi, non so quanto potranno essere rapidi i prossimi aggiornamenti sia di questa che delle mie altre storie, ma non preoccupatevi, io ci sto continuando a lavorare e c’è già diverso materiale pronto. Ovviamente è una cosa passeggera che non durerà molto, ma ci tenevo ad avvisarvi, visto che seguite con cosi tanto interesse le mie ff^^

 

 

 

 

Le parole di Hermione rimbalzavano nella sua testa, senza che lui ne afferrasse il significato: tutto quello che gli stava accadendo, non aveva nessun senso.
Lui era lì per una caduta dalla scopa, mentre giocava a quidditch. Punto.
Quella realtà in cui Malfoy si preoccupava per lui, Hermione faceva il medico e chiamava il biondo per nome – e soprattutto si aspettava lo facesse anche lui – era troppo assurda per poter essere vera.
Spostò lo sguardo verso la riccia, osservandola per un istante, cercando di mettere a fuoco i suoi ultimi ricordi. Niente da fare.
“Harry ascolta, capisco che sia difficile da accettare, ma adesso devo sottoposti ad alcuni test, per capire l’entità del danno e fino a che punto la tua memoria sia andata persa.”
Il tono era professionale, ma lo sguardo preoccupato della ragazza smentiva la calma con cui aveva cercato di pronunciare quelle parole.
“Hermione non è possibile. Tu, Malfoy, tutta questa situazione: non ha senso, è assurdo.”
“Harry...” iniziò lei, sedendosi sul bordo del letto e prendendo una mano tra le sue.
“Harry, niente! Non è possibile che io mi sia dimenticato di cinque anni della mia vita. Cinque… interi… anni!”
“Lo so che è molto difficile da accettare, ma non puoi non esserti accorto di quanto sia tutto diverso da prima. Io stessa sono cresciuta e sono diversa dall’Hermione di anni fa, non l’hai notato?”
Harry sbatté più volte le palpebre cercando di mettere a fuoco il viso dell’amica e, da quella distanza, le sembrava effettivamente diversa. Senza i suoi occhiali, però, non avrebbe saputo dire con certezza cosa ci fosse diverso in lei.
Hermione sembrò seguire il suo stesso ragionamento, poiché si sporse a prendere qualcosa posto sul comodino di fianco al letto e, dopo pochi istanti, sentì il peso familiare dei suoi occhiali sul viso.
Quello a cui non era preparato era il “quanto” l’amica fosse cambiata: la ragazzina che conosceva fino a pochi minuti prima, aveva lasciato il posto ad una giovane donna, dall’aria professionale nel suo completo da Medimago.
Il viso era più maturo di quanto ricordasse e ricoperto da un sottile strato di trucco che non ricordava aver mai visto su di lei.
Anche il corpo aveva subito cambiamenti: nonostante fosse seduta, si capiva fosse decisamente snella, pur avendo sviluppato notevoli forme, di cui si sarebbe sicuramente accorto in passato.
Solo i capelli castani, lasciati liberi nei soliti ricci ribelli e gli occhi dorati, erano rimasti immuni da quel cambiamento radicale.
Sicuramente Hermione non aveva più l’aspetto della ragazzina che ricordava. Quello era poco ma sicuro.
La donna dovette notare il suo stupore perché, mentre Harry cercava di venire a patti con la verità, continuò a stringergli la mano, come avrebbe fatto ai tempi della scuola.
Per fortuna il cambiamento, a quanto pareva, riguardava solo l’aspetto esteriore perché, per tutto il resto, sembrava la solita Hermione di sempre.
Questo permise ad Harry di riacquistare un minimo di lucidità e di chiederle ulteriori spiegazioni.
“Quindi è tutto vero. Cinque interi anni sono passati e io non ne ho il più vago ricordo. Com’è possibile?”
“Harry tranquillo, davvero. In casi di forti traumi alla testa, è possibile una momentanea perdita della memoria. Nel tuo caso non ci avevo pensato perché non è la prima volta che hai una commozione celebrale e non avevi mai riportato nessun tipo di lesioni. Questa però deve essere stata più forte delle altre e adesso dobbiamo stabilire l’entità del danno che ha procurato.”
“Ma recupererò i miei ricordi, vero? Oddio mi sembra così assurdo tutto questo...”
“Di solito l’amnesia causata da traumi alla testa è momentanea. Il problema è che non possiamo stabilire con esattezza quando i ricordi torneranno; potrebbe volerci un giorno, una settimana, oppure..”
“Oppure?”
“Oppure anni. Potresti svegliarti un giorno, tra dieci anni, e ricordare tutto così, senza un motivo apparente. Il cervello umano è molto delicato Harry e ogni caso di amnesia è diverso dagli altri. Cose del genere non sono prevedibili, nemmeno con la magia.”
Vide l’amica torturarsi le dita, mentre si mordeva un labbro, sintomo che gli stava nascondendo qualcosa.
“Ma i ricordi torneranno, prima o poi, vero?”
“Harry...” iniziò lei, con aria sconsolata, “di solito i ricordi tornano, ma come ti ho detto ogni caso è diverso dagli altri: possiamo fare esami per capire l’entità del danno, ma il rischio che tu possa non riprendere più i tuoi ricordi, c’è.”

Ci fu un attimo di silenzio, in cui Harry cercò di assorbire tutte le scioccanti notizie ricevute, prima che un singhiozzo di Hermione echeggiasse per la camera.
Un attimo dopo la ragazza gli stringeva le braccia attorno al collo, piangendo.
“Oh, Harry. Non hai idea di quanto sia dispiaciuta di tutto questo.”
Non riuscì a formulare un solo pensiero, mentre stringeva a se Hermione e cercava di scendere a patti con quella che, a quanto pareva, era la sua nuova realtà.
Non riusciva a capacitarsi…ma perché tutte le cose più assurde capitavano a lui?

Se è un incubo, vi prego, svegliatemi.

Poco dopo la riccia si staccò da lui e si asciugò le lacrime con la manica della veste da Medimago, abbozzando un leggero sorriso verso di lui.
“Scusa Harry. Sei tu ad essere finito in questa situazione e ti tocca anche consolarmi, quando invece dovrebbe essere il contrario.”
Harry in tutta risposta sorrise: il primo, vero, sorriso, da quando si era risvegliato.
“Tranquilla. Questo è l’esatto comportamento dell’Hermione che ricordavo. E’ bello vedere che nonostante tutto, alcune cose non siano affatto cambiate.”
Hermione rispose al suo sorriso e si alzò dal letto, schiarendosi la voce con un colpo di tosse e raccogliendo la cartellina ancora a terra.
“Adesso vado a preparare il necessario per gli esami e a contattare uno specialista, tu stai tranquillo e riposati.”
“Ok...” fissò la schiena dell’amica mentre si allontanava ma quando la ragazza mise la mano sulla maniglia della porta, non riuscì a trattenersi dal farle una domanda che gli ronzava in testa già da un po’. “Perché Malfoy era qui?” chiese alla fine, senza giri di parole.
Hermione lasciò la presa sulla maniglia, voltandosi lentamente nella sua direzione e si appoggiò stancamente alla porta.
“Sinceramente penso sia meglio te lo dica lui stesso. Se vuoi lo faccio entrare”
Harry la guardò per un attimo, confuso, per poi scuotere la testa deciso.
“Al momento ho fin troppe cose a cui pensare. Per adesso ho già fatto il pieno di notizie scioccanti”, disse, trattenendo a stento uno sbadiglio, mentre si accomodava comodamente sul morbido cuscino. “In più sono stanchissimo. E poi qualunque sia il motivo della presenza di Malfoy qui, non sarà di certo più importante di quello che ho già scoperto, giusto?”
Mentre il sonno prendeva il sopravvento, gli sembrò quasi si distinguere un gemito strozzato, provenire dall’amica in risposta alla sua domanda, ma probabilmente era frutto soltanto della sua stanchezza e sinceramente, in quel momento, non era del tutto sicuro di poter dar retta a quello che il suo cervello registrava.

 

 

Si risvegliò dopo un tempo imprecisato.
Nell’aprire gli occhi notò che la stanza era in penombra, segno che doveva aver dormito per tutto il giorno. Cercò a tentoni i suoi occhiali e li trovò in prossimità del cuscino: probabilmente Hermione glieli aveva tolti mentre dormiva, cosa che evidentemente gli aveva fatto recuperare le forze, visto che riuscì a metterseli senza troppi problemi.
Solo in quel momento le parole dell’amica gli tornarono alla mente e si ricordò del casino, l’ennesimo, in cui era finito. Quella volta però era diverso, decisamente; aveva perso per strada un pezzo, un bel pezzo a dir la verità, della sua vita.
Sbuffò e spostò lo sguardo attorno a se: la stanza, in penombra, sembrava meno rassicurante di come gli era sembrata solo poche ore prima e ciò aumentò l’agitazione che si stava risvegliando in lui.
Agitazione che arrivò ai picchi massimi, quando il suo sguardo incontrò la figura addormentata di Malfoy, seduta a fianco del suo letto.
Il biondo se ne stava lì, con le gambe stese e le braccia incrociate, con la testa che doveva essersi reclinata su un lato durante il sonno.
Non poté non notare quanto il Serpeverde fosse cambiato, rispetto al ragazzino dal viso appuntito che si ricordava; quello che si trovava di fianco era un uomo ormai: lo si capiva dai tratti del volto, che erano più delineati, dalle spalle larghe e dal corpo muscoloso ma snello ed Harry non riusciva a ricondurre il ragazzo che aveva davanti al Malfoy che conosceva.
Anche i capelli erano diversi. Lunghi fino a metà del collo e lasciati liberi dal gel, formavano ciocche che andavano a ricadere un viso. Il colore, almeno quello, era sempre il solito: biondo, quasi bianco, così come la carnagione pallida, che contrastava contro la poltrona scura su cui era seduto.

Lo stava ancora osservando, quando gli occhi del ragazzo si aprirono di scatto ed Harry si ritrovò il grigio argentato dello sguardo dell’altro su di se.
Mentre pensava a qualcosa di sensato da dire, Malfoy lo precedette, avvicinando la poltrona su cui sedeva al letto: “Come ti senti?”
Fu il tono, incerto e preoccupato, a stupire Harry, molto diverso da quello presente nei suoi ricordi e che lo fece rispondere, quasi senza pensarci.
“Meglio. Però devo ancora abituarmi all’idea di non ricordare gran parte della mia vita.”
Si girò verso il biondo, cercando una posizione più comoda, visto che la spalla e la gamba bloccate non gli davano molta libertà di movimento e perse così lo sguardo triste che il biondo rivolgeva lui.
“Allora Malfoy, dimmi...” iniziò, notando come le spalle dell’altro si tendessero, alla pronuncia del suo cognome. “Che ci fai tu, qui? Hermione pensava fosse il caso che me lo dicessi tu, quindi lo vorrei sapere, visto che non riesco a trovare una spiegazione logica alla tua presenza.”
Il biondo si stropicciò gli occhi con le mani e la voce risuonò ovattata.
“Davvero non ricordi nulla?” E ad Harry parve di scorgere in quelle poche parole una nota di tristezza – o disperazione – che lo stupirono. Cercò nei suoi ricordi, ma mai, mai, Malfoy aveva manifestato dei sentimenti, nemmeno con il tono di voce, che era sempre stato strascicato e insopportabilmente altezzoso.
Stupito, quindi, rispose in tutta sincerità all’altro: “Niente di niente. L’ultimo ricordo risale ai tempi di Hogwarts, durante una partita di quidditch. Grifondoro contro Serpeverde, in cui ho fatto un volo spettacolare. Poi il buio.”
“Oddio...”
Il biondo si prese la testa tra le mani, come alcune ore prima, per poi riprendere a parlare. Ogni parola sembrava tirata fuori a forza dalle sue labbra.
“Quindi non hai idea di quello che è successo dopo. Hai dimenticato ogni singola cosa.”
“Non l’ho fatto di proposito” si difese lui, colpito dal comportamento dell’altro.
“Ti sei dimenticato di me” ma questa volta non sembrava un’accusa, piuttosto una pura costatazione, sebbene detta con il tono in cui si emette una condanna a morte.
“Mi ricordo di te, Malfoy. So benissimo chi sei.”
A quelle parole l’altro alzò di scatto la testa e puntò gli occhi magnetici nei suoi; un misto di rabbia e dolore li rendeva più scuri, eppure il tono con cui parlò era solo carico di tristezza.
“Ti ricordi di me come Malfoy. Ma non come Draco.”
Harry rimase un attimo a d osservarlo, senza capire. Perché mai lo avrebbe dovuto chiamarlo per nome?

“Perché dovrei chiamarti per nome?” tradusse in parole i suoi pensieri, mentre pregava che l’altro gli facesse capire in fretta cosa fosse successo, in quegli anni, tra loro, tanto da passare dal disprezzo, al chiamarsi per nome.
“Noi non ci siamo mai sopportati”, concluse poi, in tutta sincerità.
Vide Malfoy passarsi le mani tra i capelli biondi, in un gesto disperato.
“Prima. Prima non ci sopportavamo è vero. Poi le cose sono cambiate.”
“Quando?”
“Un paio di anni fa. Dopo che sei diventato un Auror. Ci siamo incontrati ad un ricevimento formale, abbiamo parlato e abbiamo deciso che era fosse l’ora di mettere da parte i nostri rancori.”
“Quindi” cercò di capire Harry “Adesso noi saremmo amici?” disse, anche se le sue stesse parole sembravano assurde, alle sue orecchie.
“No” fu la risposta diretta di Malfoy.
“Ah, ecco!” disse, decisamente sollevato, Harry: quello sarebbe stato troppo, anche per lui.
Il biondo però parve non sentirlo, perché riprese a raccontare.
“Lo siamo stati per un po’, siamo anche usciti diverse volte tutti insieme: noi, Herm, Ron, Pansy e Blaise, ma poi le cose sono cambiate...”
“Noi, cosa? Grifondoro e Serpeverde uscire insieme? Non prendermi in giro Malfoy!”
Il ghigno che si formò sulle labbra del biondo gli ricordò terribilmente il vecchio Malfoy, cosi pure il tono amaro che usò.
“Se non credi a questo, dubito crederai al resto, allora.”
“D’accordo” disse Harry, conscio che quando aveva visto Hermione e Malfoy insieme, gli era parso ci fosse un rapporto amichevole tra loro. “Eravamo amici. Ok. Posso accettarlo. Continua... e poi?”
“Poi... poi è successa una cosa che ha fatto cambiare tutto”, disse Malfoy, fissandolo con espressione incredibilmente seria.
“E- e sarebbe?”
Quello che vide e sentì in quel momento, lo sconvolse come niente era riuscito a fare in quelle poche ore, perché Malfoy, con gli occhi lucidi che si notavano anche nella penombra, lo fissò con una tale intensità che lo spaventò, per poi trovare il coraggio di parlare:
“Ci siamo innamorati. E ci siamo messi insieme.”

Seguì un silenzio lunghissimo, in cui il biondo distolse lo sguardo ed Harry, senza altri pensieri se non le parole di Malfoy nella testa, riformulò nuovamente la sua preghiera.

 Se è un incubo, vi prego, svegliatemi!

 

 

 

Le risposte alle recensioni:
Per Annaly: *_* Ovviamente comincio dalla mia adorata betaaa^^ Che onore un tuo commento ^_^ E’ merito tuo se le mie storie non hanno “orrori” di ortografia e battitura, quindi dedicarti una fanfiction per il compleanno era il minimo.. anche perché senza il tuo incoraggiamento non l’avrei mai pubblicata^^ Ps: tranquilla, tanto non ho fretta e di cercarmi un'altra beta, anche solo per questo breve periodo, non se ne parla proprio!!:)
Per Debora93: Grazie mille, spero ti piaccia anche questo primo capitolo, fammi sapere^^
Per emogirl in pink: Hehe.. mi sa che per la prima parte ci hai azzeccato :P La seconda.. chissà ^^
Per PAMPAM: Grazie mille per i complimenti, spero ti piaccia anche questo chapter. Tenterò di aggiornare in tempi abbastanza rapidi, ma non vi posso assicurare niente^^;
Per Azzusam: Grazie mille.. eh si per Harry è difficile e pure per Draco.. le cose si cominceranno a capire meglio nei prossimi capitoli.. fammi sapere se come proseguo la storia ti piace, mi raccomando^^
Per Andy14: Spero di non averti fatto aspettare troppo^^ Cmq sono contenta la storia ti piaccia ;)
Per sssweety: Grazie mille, spero ti piaccia anche questo primo capitolo^^
Per cipri: Grazie mille per il commento ^^ Ecco il primo chapter, spero di non averti fatto  spettare troppo e che ti piaccia, fammi sapere^^
Per Little Fanny: Eh, si sono stata cattiva con entrambi.. fammi sapere se anche questo cap è all’altezza del primo ;)
Per Ocatarinetabelasciscix: Questo capitolo ti avrà incuriosito ancora di più dell’altro ;) Si, Harry è proprio sfigato, ma più avanti verrà spiegato meglio l’accaduto tranquilla^^

 

 

 

  
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