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Autore: Alexiochan    15/09/2016    3 recensioni
In un normalissimo e monotono giorno dopo la finale calcistica a Falam Orbius, Fey e Wandaba decidono di fare una visita ai loro amici della Raimon, ma l'orsetto androide non ha considerato il suo strano raffreddore...spero vi piacciano i gatti, gli incendi e le scene yaoi "hot", soprattutto preparatevi psicologicamente alla disintegrazione dei vostri neuroni perchè dopo aver letto questa fic perderete la capacità di fare sinapsi.
ATTENZIONE:
Alexiochan non si ritiene responsabile in caso di depolmonazione, svomitamento o altri disagi vari, avete scelto voi di continuare a leggere. Dopo queste raccomandazioni pressoché inutili/agghiaccianti/facilmente scambiabili per minacce vi auguro buona lettura ;)
Genere: Commedia, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru, Matsukaze Tenma, Shindou Takuto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutti tornarono negli spogliatoi per farsi una bella doccia rigenerante. 
-No! Non voglio andare sotto l'acqua!- strillò Tenma ancora in boxer mentre tentava di fuggire via. 
-Tenma! Smettila di divincolarti e fatti la doccia! Sei sudato!- gli urlò Tsurugi che lo teneva per i fianchi nel tentativo di bloccarlo. Il castano strillò poco virilmente quando il fidanzato lo trascinò sotto il getto d'acqua. Non si spiegava il perchè, ma la sensazione di quella sostanza tiepida sulla sua pelle gli provocava brividi spiacevoli, anzi, terribili. Miagolò disperatamente, volendo solo levarsi dalla doccia e asciugarsi il pelo, cioè i capelli e la coda. 
-Tenma, sembri un gatto mestruato.- sbottò il blu visibilmente seccato, gli altri ragazzi si stavano già insaponando con dei sorrisetti divertiti. Tutti tranne Kariya. 
-BARBIE, LASCIAMI SUBITO O TI STACCO LA "SPADA" A MORSI!- urlò il turchese divincolandosi come fosse posseduto. Kirino gli stava insaponando la testa con una mano mentre con l'altra gli circondava la vita per impedirgli di scappare via. Stava facendo una fatica tremenda, sembrava di aver a che fare con un bambino di cinque anni che faceva i capricci. Per sbaglio tirò un orecchio felino al quattordicenne e Kariya lanciò un gridolino stridulo per il dolore.
-Mi fai male, porca miseria!- 
-Sei tu che continui a muoverti! Sta fermo!- 
-Eh, gli fai male, Kirino.-
-Hamano, non sei d'aiuto!- 
-Preferisci che venga lì a fare una cosa a tre?-
-Hamano!- 
Dopo circa venti estenuanti minuti, Kariya e Tenma si erano imbozzolati con i loro asciugamani e fissavano tremanti i rispettivi fidanzati. 
-Ti odio.- sbuffò il turchese a Kirino, che si limitò a roteare gli occhi mentre raccoglieva i capelli ancora umidi in una coda alta. Lui e Tsurugi erano ancora piú affaticati degli altri per aver dovuto fare il "bagnetto" ai due semimici. Shindou si avvicinò con il phon a Tenma e cominciò ad asciugargli i capelli dopo aver selezionato l'intensità media. Subito le orecchie del castano si drizzarono e lui sussultò per la sorpresa, poi si rilassò con gli occhi chiusi, lasciandosi coccolare dall'aria calda che lo spettinava dolcemente. Riservò lo stesso trattamento a Kariya e anche lui si rilassò, lasciandosi pure spazzolare i morbidi capelli turchesi. Gli altri ragazzi erano completamente basiti di fronte a quelle reazioni, le loro bocche spalancate ne erano la prova.
-Come ci sei riuscito?- balbettò Kirino. Era pronto ad inginocchiarsi e venerare il suo migliore amico, avrebbe sicuramente messo una statua votiva in casa sua. 
-A fare che?- 
Shindou non riusciva a capire e lo guardava confuso, non si era accorto degli sguardi increduli dei compagni.
-A non farli scappare via! Hai pure spazzolato i capelli a Kariya, se mi avvicino io con la spazzola in mano mi lancia un coltello!- 
Il moro ridacchiò divertito ma senza cattiveria. 
-È semplice: ho due gatti a casa e sono molto capricciosi. Ci sono abituato, tutto qui.- 
-Quindi sai come non farli sclerare?- domandò Tsurugi impassibile. 
-Noi non scleriamo!- protestò Tenma, Kariya annuiva concorde. In tutta risposta Hamano si avvicinò quatto quatto ai due e batté rumorosamente le mani sopra le loro teste. Tenma strillò virilmente come al solito e cadde dalla panchina per lo scatto istintivo che lo aveva colto; Kariya saltò così in alto che si era potuto appendere al condotto dell'aria attaccato al soffitto e adesso guardava i presenti terrorizzato. 
-Peró sei stronzo.- disse Kirino con un sorrisetto divertito mentre guardava il fidanzato appeso al tubo metallico rettangolare. Quest'ultimo gli fece la linguaccia, indispettito. Hamano stava ancora ridendo dandosi delle pacche sulla coscia, aveva le lacrime agli occhi e sembrava non riuscire nemmeno a respirare sufficientemente. Hayami si avvicinò mormorando delle scuse per il comportamento infantile del fidanzato e trascinò via il pescatore provetto che ancora non smetteva di ridere. Shindou scosse la testa sconsolato.
-Dammi solo un momento.- disse al blu prima di mettersi in piedi su una panchina e tendere le braccia a Kariya.
-Dai, vieni giú.-
-Va al diavolo.- borbottò il turchese.
-Guarda che lo so che sei bloccato lì.- disse l'ex capitano della Raimon con lo stesso sguardo che potrebbe avere un padre quando tenta di convincere il figlio. Kariya sbuffò scocciato, preferiva morire piuttosto che accettare l'aiuto di quello spazzolone per pavimenti con il difetto di fabbricazione. Ma una vocina insistente dentro di lui gli diceva che non sarebbe mai sceso senza aiuto e d'altronde Shindou era l'unico in quella stanza che sapeva quello che faceva, perciò si staccò prima con le gambe e poi con le braccia dal tubo del condotto dell'aria. Shindou accennò un piccolo sorriso mentre lo afferrava per i fianchi e lo calava delicatamente a terra.
-Devi insegnarmi.- commentò Kirino. Shindou ridacchiò nuovamente e annuì.
-Quando vuoi.- 
Tsurugi prese Tenma per mano e si diresse all'uscita delle sede. Il castano si era messo il cappuccio della felpa sulla testa e la coda dentro i pantaloni per non dare nell'occhio. 
-Ciao a tutti!- esclamò sorridendo gioioso come al solito, si poteva sempre contare sulla sua spensieratezza in ogni situazione.
-Chiamatemi pure se avete bisogno di aiuto.- disse Shindou prima che sparissero dietro le porte scorrevoli. 
-Andiamo anche noi?- domandò Kirino al turchese che stava litigando con i propri pantaloni per nascondervi la coda all'interno, aderente ad una gamba. 
-Sì.- rispose mettendosi il cappuccio e le mani in tasca, camminando a passo svelto verso la casa del rosa. 



Tana del disagio

Shiao a tutti! :)
Eccovi il secondo capitolo di questa storiella (dovrebbe averne solo cinque), spero vi sia piaciuto. 
Shindou è puccio e se ne intende di gatti dato che ne ha due, Diesis e Libretto, adoro i loro nomi *^*
Siccome è il personaggio preferito di una mia amichetta su EFP, dedico il capitolo a tutti i fan di Shindou e a lei: _Son Hikaru  :)  
Un abbraccio e un chu, 

Alexiochan <3
   
 
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