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Autore: Alexiochan    15/09/2016    3 recensioni
In un normalissimo e monotono giorno dopo la finale calcistica a Falam Orbius, Fey e Wandaba decidono di fare una visita ai loro amici della Raimon, ma l'orsetto androide non ha considerato il suo strano raffreddore...spero vi piacciano i gatti, gli incendi e le scene yaoi "hot", soprattutto preparatevi psicologicamente alla disintegrazione dei vostri neuroni perchè dopo aver letto questa fic perderete la capacità di fare sinapsi.
ATTENZIONE:
Alexiochan non si ritiene responsabile in caso di depolmonazione, svomitamento o altri disagi vari, avete scelto voi di continuare a leggere. Dopo queste raccomandazioni pressoché inutili/agghiaccianti/facilmente scambiabili per minacce vi auguro buona lettura ;)
Genere: Commedia, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru, Matsukaze Tenma, Shindou Takuto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ne, TsuTsu vieni qui?- domandò speranzoso Tenma utilizzando una voce da bambino. Si sporse da sopra il divano solo con gli occhi, le orecchie feline tese per sentire la risposta del blu. 
-Sei adorabile.- disse quest'ultimo sedendosi sul divano. Tsurugi si stupì di se stesso per ciò che aveva detto, ma il sorriso carico di felicità da parte del fidanzato mise fine ai suoi pensieri. 
-Yay!- strillò allegro Tenma prima di fiondarsi tra le sue braccia, sdraiandolo di schiena sul divano. Il maggiore si concesse un piccolo sorriso intenerito quando Tenma iniziò a fare le fusa per i grattini sotto il mento che gli stava facendo. Il castano sorrise e alzò di più il viso per incitarlo a continuare con le coccole, il petto vibrava rumorosamente. 
-E pensare che a me i gatti non piacciono...- mormorò sovrapensiero Tsurugi. Tenma sgranò gli occhi e si mise seduto a cavalcioni sul ragazzo.
-M-Ma come no?! Sono così adorabili!- 
-Finiscono sempre sotto una macchina, si fanno i cavoli loro dalla mattina alla sera e ti distruggono le tende.- 
-Non è vero!- Tenma gonfiò le guance pronto a difendere i suoi amici felini a spada tratta. -I gatti sono adorabili, stanno per conto loro perché sono indipendenti e se finiscono investiti di sicuro non hanno colpa! E poi sono anche molto intelligenti, è definita "empatia" perchè sentono le emozioni di chi gli sta intorno; se sei triste vengono subito a coccolarti e ti fanno le fusa per consolarti; se sei felice si accucciano vicino a te. Sono animali fedeli e con dei sentimenti molto forti!-
Tsurugi sbattè le palpebre un paio di volte, sorpreso dalla reazione del fidanzato. Ma d'altronde era sempre stato così: Tenma potrebbe anche fare da scudo con il proprio corpo ad un animale. Li adora e ha il cosiddetto "pollice a quattro zampe". Sorrise appena.
-E va bene. Mi redimo e chiedo perdono ai gatti.- 
Tenma annuì soddisfatto, poi tornò a farsi coccolare dal ragazzo. 
-Meow~-
Il blu ridacchiò diverito da quell'improvviso miagolio felice. Gli pizzicò le orecchie feline e Tenma sussultò abbassandole di colpo e ribaltandosi dal divano.
-Tenma?- lo chiamò preoccupato il ragazzo, ma l'altro stava ridendo sdraiato a pancia in su sul tappeto. 
-Mi fai il solletico!- 
Tsurugi ghignò malizioso.
-Ma davvero?- 
Gli saltò addosso bloccandolo a terra con il proprio bacino, poi prese a pizzicargli le orecchie senza metterci troppa forza per non fargli male. Tenma si contorceva sul tappeto come prima sotto la doccia, solo che stavolta rideva a crepapelle. 
-Pietà! Mi arrendo!- supplicò il castano e Tsurugi smise di torturarlo. 
-Cattivo!- 
-E non hai ancora visto niente.- disse Tsurugi pizzicandogli la punta della coda per solleticarlo nuovamente. Ma dalla bocca di Tenma non uscì una risata, bensì un gemito d'eccitazione. Sgranò leggermente gli occhi per la sorpresa, il viso del minore era diventato rosso per l'imbarazzo. 
-S-Scusa Kyou...- balbettò guardandolo quasi mortificato. Era davvero un peccato che Tenma non fosse scappato subito a chiudersi in una camera qualunque approfittando dell'effetto sorpresa, perché il suo fidanzato era un seme in fase ormonale bello tosto. Tsurugi sorrise compiaciuto e pizzicò di nuovo la punta della coda. Tenma gemette nuovamente, tappandosi la bocca e strizzando gli occhi con il viso in fiamme. 
-Fregato.- disse solo il blu un attimo prima di avventarsi sulle labbra del ragazzo. Tenma mugolò sommessamente, se già si era eccitato per quei pizzichi adesso era proprio sulla via del non ritorno. Soprattutto quando Tsurugi si avvolse la sua coda attorno al polso e la tirò indietro con più forza. Il castano gridò mentre le scariche di piacere gli percorrevano la spina dorsale quasi dolorosamente. Tsurugi si affrettò a tappargli la bocca con le proprie labbra per non richiamare l'attenzione dei vicini. Tenma non riusciva ad articolare nemmeno una parola di senso compiuto, non riusciva a pensare a qualcosa di logico e sensato. La sua mente era totalmente annebbiata dall'intenso piacere che gli stava dando il compagno. Soltanto quando il terzo dito entrò il lui capì quello che stava succedendo. 
-K-Kyou...!- gemette sulle sue labbra. Lo sguardo languido di Tsurugi fu sufficiente a far sparire ogni dubbio su quello che stavano facendo. Tenma si girò di schiena, sorreggendosi con i gomiti sul tappeto e coprendosi la bocca con l'avambraccio. Il blu tirò indietro la coda del fidanzato con la stessa velocità e forza con cui lo penetrò. Tenma inarcò la schiena ed emise un forte miagolio carico di eccitazione che non fece altro che accelerare i movimenti già abbastanza irruenti del compagno. Tsurugi gli strinse i fianchi, cercò quasi bisognoso le labbra del castano, come se non potesse respirare senza di esse e in effetti era così. Il bacio durò solo qualche minuto, ma nel momento esatto in cui si staccarono, entrambi raggiunsero l'apice del piacere gemendo sonoramente nella bocca dell'altro. Ansimarono per riprendere fiato, stretti in un abbraccio come due piovre. Tsurugi soffiò nell'orecchio di Tenma, facendolo rabbrividire, le guance rosse e il viso accaldato. 
-Ti amo, Kyou.- mormorò il piú piccolo quando Tsurugi uscì da lui e si stese al suo fianco. 
-Anche io, ma non lo ammetterò mai in pubblico.- rispose l'interpellato con un mezzo sorriso ironico. Tenma ridacchiò e gli schiaffó scherzosamente in faccia un cuscino del divano. Tsurugi rovesciò la testa all'indietro e rise. Erano rare le volte in cui rideva e ne era quasi sempre il castano la causa. Quest'ultimo, contagiato dalla bella risata del proprio fidanzato, si mise a ridere a sua volta, una risata che conteneva imbarazzo, felicità, ironia e spensieratezza. Quando entrambi si calmarono Tenma tese le braccia a Tsurugi.
-Abbraccio?- chiese speranzoso utilizzando una voce da bambino, le orecchie feline abbassate. Il blu roteò gli occhi con finta esasperazione e lo attirò a sè, stringendolo tra le braccia forti. Tenma si accoccolò appoggiando il viso sul suo petto e lasciandosi cullare dalla battito cardiaco di Tsurugi. 
-Adoro questo suono.- commentò chiudendo gli occhi per ascoltarlo meglio. Il maggiore lo sollevò in braccio e si diresse nella propria camera, stendendosi a letto con lui. Tsurugi iniziò a passare le dita di una mano tra i capelli leggermente riccioli del fidanzato, abbassando le palpebre a sua volta.
-Notte, Ten.-
-Sognidoro.-

Tsurugi si svegliò sentendo la porta sbattere e scattò seduto. Suo fratello era tornato, cosa gli avrebbe detto?! Disperato, si alzò e cercò i suoi vestiti, ricordandosi poi che erano rimasti all'ingresso.
Perfetto: era fottuto. 
Si voltò verso Tenma e lo vide dormire con espressione serena, un piccolo sorriso gli illuminava il viso. Sospirò prendendo dei vestiti e cambiandosi velocemente. 
-Kyou?- domandò Tenma con la voce ancora impastata dal sonno, mettendosi seduto e sbadigliando. Il blu gli si avvicinò e lasciò un leggero bacio sulle labbra del compagno, ancora solo in boxer e maglietta. In quel momento la porta si spalancò rivelando la figura snella di Yuuichi con la mano sulla maniglia.
-Ho interrotto qualcosa? - domandò il maggiore dei Tsurugi aggrottando la fronte divertito per l'imbarazzo di entrambi, specie di Tenma che sembrava stesse collassando. 
-NO! - urlarono entrambi, paonazzi.
Yuuichi si limitò a ridacchiare, così Kyousuke prese parola, doveva pur spiegare cosa fosse successo.
-Ecco, posso spiegarti tutto, vedi, Tenm-- venne interrotto dal fratello che, sempre ridacchiando, scosse la testa, vedere Kyousuke imbarazzato era sempre divertente.
-So già tutto.-
-E come lo sai?- domandò accigliandosi il blu.
-Ho incontrato Shindou per strada e mi ha spiegato cos'è successo. Per fortuna si risolverà presto.- disse accennando con il mento a Tenma, che stringeva la coperta per coprire le parti discutibili, l'espressione da cane bastonato. Kyousuke sospirò esasperato passandosi una mano sul viso, poi annuì. 
-Fantastico...-
-Beh, io adesso vado a preparare la cena, andate a raccogliere i vestiti che avete lasciato per terra.- detto ciò sorrise ed uscì dalla camera, lasciandoli annegare nella loro vergogna. 



Tana del disagio

Eeeeeeeh! Io vi avevo detto che questa storia disintegra i neuroni; altro che bomba nucleare, bastano le mie storie per commettere un genocidio XD
La parte "spinta" poi...non potete immaginare il mio imbarazzo, non tanto nel scriverla ma nel pubblicarla. Per farvi capire la mia vergogna immaginate che io sia o Tenma o Tsurugi quando suo fratello li scopre XD
Questo capitolo lo dedico alla mia compagna-in-scleri-sulla-Kyouten (siglata C.I.S.S.K), DolceZeref :)
Vado via che è meglio, anche perchè ho una Ranmasa "hot" da scrivere, pregate per me (e per la nostra sanità mentale). 

Alexiochan <3
   
 
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