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Autore: Kushina Namikaze    07/10/2016    1 recensioni
Salve! Forse sarò pazza a pubblicare una seconda storia a capitoli quando la prima non è ancora finita, ma ci provo. Questa volta ho deciso di raccontare la storia di Minato e Kushina dalla notte di quel famoso salvataggio fino alla loro morte. Volevo pubblicarla in un unico capitolo ma è venuta più lunga di quanto pensassi! Racconterò di come si sono conosciuti meglio, come si sono innamorati e i guai che hanno passato.
Dal Testo: “Credi davvero che mi importi? Anche se sei una forza portante non cambia ciò che sei veramente. Io ti amo e poco importa se dentro hai un demone o meno. Vorrà dire che il Kyuubi farà da terzo in comodo ogni volta che staremo da soli.”
Spero di avervi incuriosito ;)
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fugaku Uchiha, Kushina Uzumaki, Mikoto Uchiha, Minato Namikaze | Coppie: Minato/Kushina
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
Capitoli:
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“Minato…”
“Dimmi”
“Mi vuoi sposare?”
 
Non so come quelle parole uscirono dalla mia bocca. Da tanto ormai pensavo a me e Minato come marito e moglie, ma mi sono sempre detta che era ancora troppo presto, però, ora che ci penso meglio, viviamo insieme, stiamo per avere un bambino, viviamo già come se fossimo sposati, il matrimonio in se rimane una questione burocratica, però ho sempre sognato quel tappeto bianco ricoperto di petali di rosa che mi conduce verso l’altare dove ad aspettarmi vi è il mio amato Minato. Gli eventi hanno fatto si che bruciassimo alcune tappe, eppure non mi pento affatto di tutto ciò che è successo in passato e delle scelte che ho preso.
Ti ho chiesto di sposarmi e tu sei rimasto senza parole, ancora mi guardi con il viso sorpreso , la bocca aperta per lo stupore e i tuoi occhi sognanti che mi guardano. Anche tu stai immaginando quel tappeto bianco ricoperto di petali?
“Ti prego Minato di qualcosa?”
“Ecco…io…”
Ecco lo sapevo non è ancora pronto! Solo ieri ha già dovuto accettare di diventare padre, forse sto accelerando troppo i tempi per lui.
“Ok, come non detto! Fa finta che non ti abbia detto niente!”
Che stupida sono stata!
Mi giro dall’altra parte del letto e chiudo gli occhi per non far uscire le lacrime. Non voglio piangere.
“Kushina. Io voglio sposarti. Non farti strane idee in quella tua testolina agitata. Io voglio vivere il resto della mia vita con te e con i nostri futuri bambini. Solo che mi hai colto di sorpresa! E Hai rovinato un piano perfetto a cui lavoro da tempo.”
“Di che cosa stai parlando?”
“Jiraya-sensei è tornato a Konoha per consegnarmi una cosa che purtroppo qui non ho trovato.”
Alle mie spalle sentì i movimenti di Minato e il rumore del cassetto del comodino che si apriva, mi girai dall’altra parte del letto per vedere cosa stava facendo. Quando mi misi a sedere Minato aveva in mano una scatolina viola molto malandata.
“Uzumaki Kushina io voglio sposarti, voglio stare con te per sempre! Tu mi vuoi sposare?”
Aprì quella scatolina e al suo interno vi era un piccolo anello in oro bianco con al centro un diamante a forma di rosa. Non riuscivo a parlare, le parole si bloccavano nella gola, le lacrime iniziarono a cadere incessanti, riuscì solo ad annuire con la testa. Minato mi regalò uno di quei suoi sorrisi favolosi. Prese la mia mano sinistra e con delicatezza mi mise l’anello al dito e mi baciò. Sembrava quasi il nostro primo bacio, sentivo il cuore scoppiarmi dentro il petto, mille pensieri andavano e venivano nella mia mente, mi mancava il respiro.
Quando vidi meglio l’anello notai che aveva una lieve sfumatura rossastra.
“Il diamante è stato lavorato con il chakra. Reagisce al tuo stato d’animo e cambia colore in base a come ti senti. Li crea un fabbro lontano da Konoha e non potendomi allontanare ho chiesto a Jiraya-sensei di prenderlo per me. Quando oggi sei arrivata me lo aveva appena dato, quindi ti ha distratta in modo che non ti accorgessi di niente. Volevo che lo avessi dopo una serata memorabile, magari dopo una cenetta e una serata romantica solo tutti e due.”
“Ti ho rovinato tutto vero?”
“No, forse è stato meglio così! Tutti possono dire di aver ricevuto la proposta di matrimonio dopo una serata romantica, ma non credo che molti possano dire lo stesso della nostra storia.”
“Si hai ragione! E poi noi siamo diversi da tutti gli altri!”
 
Trascorsero i giorni, la notizia della mia gravidanza e delle nozze si diffusero per tutto il villaggio. Io e Minato durante le ore libere andavamo in giro cercando la nostra casa ideale. A entrambi sarebbe piaciuta con un giardino immenso dove poter giocare con il nostro bambino e coltivare i nostri fiori preferiti magari anche con delle grandi stanze, tre sarebbero state perfette, così se il piccolo avesse avuto un fratellino o una sorellina in futuro la stanza non sarebbe mancata e intanto poteva usarla Jiraya-sensei quando veniva a farci visita. Non fu facile ma finalmente, dopo tante ricerche, la trovammo! Era nella periferia di Konoha a due passi dal nostro campo di allenamento segreto, era un po’ lontano dal centro ma grazie alla tecnica di Minato era facile muoversi.
Ottenemmo il prestito dai fondi di Konoha, che avremmo ripagato quando saremmo riusciti a vendere l’altra casa. Nella casa nuova vi erano un po’ di lavori la fare, si doveva sistemare il pavimento e si dovevano riparare e ridipingere le pareti, ci sarebbero voluti mesi se ce ne fossimo occupati solo io e Minato ma fortunatamente tutti  i nostri amici ci aiutarono, inclusi i tre allievi di Minato. La casa fu pronta nel giro di una settimana, mancavano solo i mobili e la pittura della cameretta del nostro bambino, che non abbiamo pitturato di proposito perchè volevamo prima scoprirne il sesso, e poi ci saremmo potuti trasferire.
Sembrava procedere tutto per il verso giusto, e, poiché noi abbiamo una certa attrattiva verso la sfortuna, la tabella di marcia per gli acquisti si dovette interrompere, e pensare che avevamo quasi finito di scegliere l’arredamento, mancava solo il salone!
Quel giorno sembrava essere iniziato normalmente, io che preparavo la colazione e Minato in bagno che faceva la doccia, fin quando non bussarono alla porta. All’inizio pensai che era il maestro Jiraya venuto a salutare Minato per un suo viaggio improvviso per le sue “ricerche”. Quando andai ad aprire mi ritrovai davanti alla donna che più temevo al mondo: capelli rossi molto corti tirati indietro, pesanti occhiali neri, dal fisico molto esile e rigido coperto da un abito nero abbastanza formale…Mia madre!
“Mamma buongiorno!”  sfoggiai il mio finto sorriso più vero “Questa si che è una bella sorpresa, accomodati pure!”
“Buongiorno a te Kushina! Almeno vedo che senza di me non hai perso le buone maniere, nonostante tu sia una kunoichi!”
“Che vorresti dire con questo?”
“Che spesso le kunoichi diventano dei maschiacci senza educazione, proprio come tutti gli shinobi che ho conosciuto”
“Ma che bello mamma, sei qua da meno di dieci secondi e hai già umiliato sia me che Minato!”
“Quando l’ho conosciuto il giovane Minato era un ragazzo molto gentile ed educato.”
“Bhè lo è tutt’ora!”
“Ma non ha avuto rispetto per la volontà dei suoi genitori!”
“Non mi pare che tu abbia avuto molto rispetto per la mia di volontà quando decidesti di venire qui e farmi sigillare un mostro dentro di me.”
“Ma mia cara se non lo avessi mai fatto non avresti mai conosciuto Minato! E poi è stata un’occasione d’oro per lasciare il nostro vecchio villaggio che cadeva a pezzi.”
“Forse no o forse si. Ho conosciuto tanti shinobi di altri paesi, se era destino lui non avrebbe fatto eccezione!”
“A proposito di Minto, dov’è non lo vedo? Non sarà mica scappato quando ha saputo della gravidanza vero? Perché è lui il padre del bambino giusto?”
“Si che è lui il padre e non è scappato, si sta solo preparando per l’allenamento con i suoi allievi.”
La cosa si fa sospetta, solitamente Minato si prepara molto velocemente, questa volta invece ci sta impiegando un’eternità!
“Stavamo per fare colazione. Vuoi qualcosa anche tu mamma?”
“No grazie ho mangiato prima di venire qui.”
Con mia madre le conversazioni sono sempre imbarazzanti, questo perché siamo totalmente diverse, sia in fatto di gusti che di carattere, l’unica cosa in cui siamo andate d’accordo era sul fatto che diventassi una kunoichi, in modo che potessi aver più controllo sul kyubi, per lei, io invece volevo semplicemente intraprendere la carriera del ninja. All’inizio vi furono dei problemi anche quando gli presentai Minato, problemi che andarono riducendosi quando lo conobbe bene.
Finalmente anche Minato fece la sua comparsa in cucina intensificando ancor di più la tensione che vi era in quella camera.
“S-signora Uzumaki, è un piacere rivederla!”
“Ma tu guarda, Minato! Non dovresti far aspettare la tua futura moglie così tanto per la colazione, non fa bene ne a lei ne al mio nipotino!”
“Così sa anche che ci stiamo per sposare? Potevi anche aspettare prima di dirglielo Kushina”
“Non me l’ha detto lei, l’ho capito da sola! Insomma state per avere un bambino è normale che vi sposiate, inoltre, l’anello che mia figlia porta al dito sembra proprio un anello di fidanzamento. Devo dire che hai buon gusto Minato!”
“Grazie signora!
“Piuttosto come mai non hai neanche accennato al matrimonio nella tua lettera?”
“Bhè Minato mi ha fatto la proposta proprio il giorno in cui ho spedito la lettera, durante la sera. Aspettavo una tua risposta prima di dirtelo ma tu sei venuta direttamente qui.”
Quel battibecco cauto durò per almeno un’ora, Minato fece tardi all’allenamento e io venni richiamata dall’Hokage, quel giorno dovevo fare dei lavoretti d’ufficio dal momento che la sua assistente si era ammalata. Fortunatamente la nuova casa era quasi pronta perché già mia madre aveva avuto da ridire sulla grandezza della casa di Minato. Mi tratta sempre come una bambina delicata che non sa badare a se stessa, questo da quando hanno sigillato il kyubi dentro di me, una vena protettiva aumentata quando mi rapirono quegli shinobi del villaggio della nuvola. Prima non era così, mi lasciava molto più libera di vivere, non che abbia molti ricordi della mia vita nel mio vecchio villaggio. Ricordo solo che trascorrevo le giornate al sole, correndo nei prati.
 
Fortunatamente trascorsi molte ore a fianco dell’Hokage, così che potei liberarmi dei pensieri su mia madre. Erano già le 18.30 e prima di andare a casa andai in ospedale per prenotare la prossima visita medica. La settimana dopo avrei fatto l'ecografia per controllare lo stato avanzato della gravidanza, da li si sarebbero decise quali altre analisi eseguire.
Quando tornai a casa trovai Minato ai fornelli e mia madre che parlava animatamente con Jiraya in cucina.
“Kushina, bentornata! Non mi hai mai detto che Minato è un ottimo cuoco, anche se gli ho dovuto dare qualche dritta.”
“Bhè la cucina di una madre è sempre la più buona!”
“Sono contenta che la pensi così. Mia figlia non ha mai voluto imparare! È sempre stata un disastro in faccende femminili!”
“Mamma sono proprio qui! Guarda che ti sento!” Dissi mentre toglievo il giubbotto ninja e il coprifronte.
“Dovresti vestirti in modo più femminile quando vai a lavoro!”
“Che pretendi! È la divisa da jonin, sono stata a fianco dell’Hokage tutto il giorno a prendere e posare un’infinità di documenti!”
“Non dovresti lavorare nel tuo stato attuale!”
“Sono solo incinta non sono malata! E poi la dottoressa ha detto che mi fa bene camminare e oggi praticamente non ha fatto altro. L’Hokage mi assegna compiti che sono approvati dal mio medico, quindi stai tranquilla!”
“Su Kushina, tua madre si preoccupa solo per te e per il suo nipotino” disse Jiraya.
“Jiraya-sensei per favore non inizi anche lei a farmi la predica!”
“Non credo che vi dobbiate preoccupare, Kushina sa prendersi cura di se stessa e sa che non deve strafare.” Riprese Minato
“Bravo Minato diglielo anche tu che non c’è bisogno che si preoccupano per me!” dissi mentre mi avvicinavo ai fornelli.
“Qui ti serve una mano?”
“No non ti preoccupare! Tu vatti a cambiare.”
“Visto che insisti ne approfitto per farmi un bel bagno caldo.”
La serata proseguì abbastanza bene, Minato che mi difendeva dagli attacchi di mia madre, Jiraya-sensei che tirava fuori tute le sue tecniche di seduzione con mia madre, della quale non ne funzionò neanche una. La cena cucinata da Minato era buonissima, tanto che mangiai per tre volte, anche se non so se l’appetito che avevo sia dovuto al bambino. Era strano dover pensare che dentro di me stava crescendo una nuova vita che avrei dovuto accudire e crescere. Mi madre quella notte dormì a casa nostra, per fortuna è una donna minuta quindi non ha avuto problemi a sistemarsi nel divano.
Era notte fonda quando mi svegliai di soprassalto, avevo particolarmente sete e mi sentivo agitata per cui andai in cucina a prepararmi una tisana, quando entrai nella stanza vidi mia madre seduta vicino al tavolo che guardava un album di fotografie.
“Mamma, cosa ci fai sveglia?”
“Bhè potrei chiederti la stessa cosa?”
“Mi sono svegliata agitata, volevo prepararmi una tisana, ne vuoi un po’?”
“Si, ti ringrazio!”
“Come mai guardi quelle foto?”
“Bhè scusami! Solo che non riuscivo a dormire così ho preso questo pensando che fosse un libro e ho iniziato a guardarle. Se ti da fastidio lo riposo subito.”
“Nessun problema.”
Mi avvicinai al tavolo con due tazze di tisana fumante e iniziammo a vedere insieme quelle foto. Era un album creato da me e Minato che le foto di noi e dei nostri amici.
“Sembrate davvero felici, tu e Minato.”
“Lo siamo e mi ama davvero.”
“Lui sa del…bhè hai capito!”
“Del Kyubi? Si che lo sa! È stata la prima persona a cui l’ho detto, allora mi disse che non gli importava, con il tempo ho scoperto che è la verità. Mi ama davvero per quel che sono e solo quando sto con lui mi sento felice. Quando ho scoperto del bambino ero terrorizzata e lo sono tutt’ora! Ammetto che avrei meno paura ad affrontare una missione di classe S!”
“Lui come l’ha presa?”
“Aveva forse anche più paura di me, ma non lo ha dato a vedere per non farmi andare ancora di più nel panico.”
“E adesso hai ancora paura?”
“Si e non so se riuscirò a superarla!”
“Bhè, Kushina se capisci come farla svanire dimmelo, perché io continuo ad avere paura, ma ho imparato a conviverci! Adesso hai paura di essere madre, ma quando questo bambino o bambina che sia nascerà avrai paura della sua crescita, avrai paura quando inizierà a camminare, quando giocherà a fare il ninja con gli altri bambini, avrai paura quando inizierà l’accademia e quando dovrà affrontare le missioni. Ho smesso di essere una kunoichi quando sei nata e non me ne pento, perché ti ho vista crescere e diventare la donna che sei oggi. Io ho ancora paura per te, molta di più da quando mi sono trasferita! Non hai idea con quanta ansia attenda una tua lettera, so che sei una kunoichi e anche fra le migliori da quel che ho sentito dire in giro, ma i conflitti aumentano sempre di più e ho paura che potresti essere presa di mira per quel mostro sigillato dentro di te!”
“Non mi succederà mai niente! E poi solo Minato e altri pochi shinobi fidati sanno del Kyubi, inoltre non penso che tornerò tanto velocemente sul campo di battaglia. Se ti preoccupi tanto ti prometto di scriverti più spesso e di venirti a trovare di tanto in tanto, potresti portare con te uno dei kunai di Minato così sarà facile raggiungerti in qualunque momento.”
“Sarebbe davvero magnifico!”
“Credo che adesso sia meglio dormire. Domani ho la giornata libera, ti andrebbe di fare compere per il piccolo con me? Ci sarà anche una mia cara amica, voleva venirmi per consigliarmi dal momento che lei ha già un bambino, ma potrei anche seguire i consigli della mia mamma una volta tanto!”
“Mi farebbe davvero piacere!”


Ciao a tuttiii!! Scusate se vi ho fatto aspettare troppo ma sta venendo piuttosto complicato scrivere la fic. So bene che piega fargli prendere alla storia, ma non so come scriverla. Mi sento incasinata "^_^

Spero che vi sia piaciuto questo capitolo, ovviamente si accettano sempre consigli. A PRESTOOOO


 
  
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