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Autore: Daughters of Darkness    10/10/2016    3 recensioni
“L’allenatore Evans decide di portare i suoi ragazzi in ritiro al mare, cogliendo l’occasione per far conoscere loro la maggior parte dei membri dell’Inazuma Legend Japan e qualche altro soggetto recuperato invece di chi non sarebbe potuto venire.
I più piccoli (specialmente Arion) sono incredibilmente esaltati, la casa è bella, non ci sono maggiori problemi…
Sarà un ritiro totalmente normale… (forse)”
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Jude/Yuuto, Mark/Mamoru, Matsukaze Tenma, Shindou Takuto, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Martedì 1°Parte
Un ritiro totalmente normale
…forse…

Capitolo 5: Sabato (prima parte)


L’alba del sabato mattina venne.
Il sole splendeva sulla spiaggia dorata, facendo risplendere il mare come se fosse pieno di minuscoli cristalli dall’aspetto perlato. I piccoli raggi filtrarono attraverso le tende della residenza estiva dei nostri calciatori, destandoli dal dolce sonno della precedente serata.
Non vi furono disordini, né litigi. Tutto era calmo per una volta. Forse per merito della magia chiamata Saba-
Aspettate, non è successo nulla del genere!
Assolutamente no!
Non si destarono all’alba e neanche a mezzogiorno!
Si svegliarono come se nulla fosse all’alba delle due del pomeriggio, chi prima chi dopo. E senza contare dell’immenso caos che questo provocò.
Aitor, uno dei primi a balzare fuori dal letto, si diresse nella camera di Gabi e Riccardo con una trombetta in mano. E vicino all’orecchio del rosa, la suono, facendolo svegliare di soprassalto e facendogli battere la testa contro il muro.
Poi ovviamente si diede alla fuga, rincorso da un furioso difensore molto noto.
Anche Scott diede la sua parte, prendendo i fantomatici (?) pantaloni di Kevin e portandoli nella stanza di Silvia, Cammy e Celia, mentre si stavano cambiando. Oltre alle urla imbarazzate di queste, non mancarono di volare cuscini, spazzole e sedie armi pesanti .
Questa volta però, tra le operazioni made in “Aitor & Scott s.p.a.”, si mise in mezzo Hurley che, prontamente vestito, decise di fare surf sulle scale della casa, rischiando di investire più volte qualche povero cristiano (?) che scendeva a fare colazione pranzo merenda.
Alla fine però non vi furono vittime.
Quindi, or solo (?), dopo aver mangiato abbondantemente, la ciurmaglia si diede al cazzeggio, mentre Celia continuava a dire in giro di prepararsi per andare al karaoke. L’unico dettaglio che a lei sfuggiva e agli altri (maschi) no, era che il karaoke non avrebbe aperto prima delle 8 di quella sera.
Per cui non ascoltarono la povera ragazza e continuarono a non fare nulla.
In particolare Riccardo che stava sul divano a vedere un film insieme a Gabi. Era abbastanza tranquillo e ancora mezzo addormentato quando Jude gli si avvicinò con una scacchiera in mano e gli occhi cremisi che emanavano uno sguardo di sfida.
-Riccardo, ti va di giocare? - facendo naturalmente cenno alla scacchiera. Al piccolo regista quella pareva una trappola, decisamente. Ma decise comunque di accettare.
Così i due si misero a giocare sul tavolo della cucina, e nessuno osò metterci piede per paura di essere coinvolto in quella battaglia logica che a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinnova la paura! Dante, sei tu?O.o
Ma tralasciando sull’atmosfera in quella parte di casa, successero, come dire, altri casini non molto intelligenti. Per esempio il lancio di un gavettone in casa da parte di, ovviamente, Aitor sul viso del povero Gabi. Almeno così doveva essere in teoria, se il rosa non lo avesse previsto ed evitato abilmente, facendo finire la bomba d’acqua addosso a Nathan, lavandolo completamente. E per fortuna dell’artefice, questi non si arrabbio ma commentò solo con un: -Te la vedrai con Nelly, tanto- per poi andarsene probabilmente ad asciugarsi.
Non passarono nemmeno venti secondi che la ragazza, appunto, mise piede in salotto, il luogo del delitto (?), incavolandosi come non mai e gridando ad una frequenza non udibile quasi agli esseri umani. Aitor scommise persino di aver sentito un bicchiere rompersi mentre lo rimproverava, mentre Gabi ridacchiava soddisfatto.
La sua missione però non era ancora conclusa poiché, in accordo con Scott, aveva ancora molto lavoro da fare per la ditta “Aitor & Scott s.p.a.”. Quindi ritornò in camera per organizzarsi.
Nel frattempo Scott portava avanti l’operazione, cercando qualcuno da tormentare. Per esempio Jordan il quale aveva avuto la pessima idea di appisolarsi, nonostante si fosse svegliato solo tre ore prima, sul divano in salotto. Perciò, approfittando del momento e della propria bassezza, con un paio di forbici si avvicinò ai capelli del verde. Con le forbici tagliò l’elastico che li teneva legati in una coda di cavallo e poi, nella più assoluta segretezza ninja (?) gli ruppe un gavettone in testa pieno di acqua gelata e zucchero, giusto per rendere lo scherzo ancora più divertente. In quell’istante Jordan si svegliò di soprassalto, trovandosi tutti i capelli sciolti e appiccicaticci. Si voltò intorno per vedere chi fosse stato ma non trovò nessuno.
E dalla regia, ci dicono che Scott esultò il compimento della sua operazione con la sua solita risata, prima di sparire anche lui come Aitor.
Mentre quella povera casa si trasformava lentamente ma inesorabilmente in una bolgia infernale Buongiorno Dante <3, soltanto due soggetti mantenevano una parvenza di calma e facoltà mentali. Riccardo e Jude infatti erano ancora alle prese con una partita che sembrava decisamente andare per le lunghe.
Qualcuno ogni tanto si affacciava nella stanza per assicurarsi che il più piccolo fosse ancora vivo, perché conoscevano molto bene la spiacevole tendenza di Jude a sbranare metaforicamente (forse) i suoi avversari e la cosa, sfortunatamente, si sposava male con il carattere di Riccardo.
Contro ogni pronostico, però la partita era in stallo e nessuno dei due riusciva a prevalere sull’altro. Gabi passò con lo specifico scopo di analizzare la situazione e riferire al quartier generale comunemente denominato Celia. La ragazza infatti stava leggendo una rivista, comodamente stravaccata sul divano, e il sol pensiero di alzarsi bastava a causarle una lieve orticaria.
-Allora, mio fratello lo ha ucciso?- sperava intimamente in una risposta negativa. Il contrario sarebbe risultato in un epocale battibecco con suo fratello, di cui, lo sapeva, quella iena di Caleb avrebbe riso per l’eternità.
Gabi si strinse nelle spalle: -Se lo sguardo che gli ha scoccato non ha fatto piangere Ric vuol dire che va meglio di quanto temessi…-
Il ragazzo era a dir poco sorpreso dall’improvvisa spina dorsale trovata dal suo amico, ma non poteva che esserne felice: era già psicologicamente pronto ad agire come consolatore personale di Riccardo. Non che non gli volesse bene, per carità, però il giovane regista poteva, a volte, diventare una risorsa d’acqua salata tale che in confronto l’oceano Pacifico appariva come una pozzanghera. E quando ciò accadeva allora solo l’enorme quantità di fazzolettini di carta che Gabriel si portava dietro per casi come quello avrebbe potuto salvare l’universo. Insieme a un sano barattolo di Nutella. Quel dannato pianista frignone ne ingurgitava cucchiaiate quando era depresso.
Nessuno ebbe mai la più pallida idea del recondito motivo per cui il suddetto giovine musicista nonché riccone regista piagnucolone isterico cominciò a starnutire e a lamentare fra sé e sé un molesto fischio nelle orecchie.
Passarono un paio di ore e i vacanzieri in erba sentirono un certo languorino, lasciato dalla merenda che avevano consumato prima. E dato che erano circa le sette di sera, le ragazze decisero di cominciare a preparare qualcosa di veloce prima di andare al karaoke, con immensa felicità di Celia.
Quest’ultima, insieme a Nelly e Rosie, decise di apparecchiare la tavola, mentre le altre si dirigevano ai fornelli a cucinare (notare che tennero una nota persona lontano dal cibo). Solo che, appena giunte al tavolo da pranzo con già bicchieri, tovaglia e posate in mano, dovettero affrontare un piccolo problema: vi erano ancora Jude e Riccardo che scrutavano la scacchiera e l’avversario, molto concentrati.
Celia scosse la testa e schiarendosi la gola, per richiamare l’attenzione, fece notare: -Scusate se disturbo la vostra amorevole partita, ma questo tavolo ci serve per mangiare-
In risposta il regista più grande le scoccò uno sguardo omicida, senza farsi vedere dalle altre ragazze e da Ric, intento a decidere la sua prossima mossa.
Ma nonostante ciò, si dovettero spostare. Si trasferirono semplicemente sul tavolino in salotto, facendo allontanare la metà delle persone che vi si trovava, dato che intorno a loro regnava una cupa atmosfera.
Comunque sia, i due registi dovettero interrompere la loro battaglia per cenare con gli altri che non ammisero repliche come “Arriviamo dopo, iniziate senza di noi” e “Arriviamo, un attimo solo!” e altre varie ed eventuali.
La cena si consumò quasi in modo civile. Tranne per il fatto che quel giorno Aitor non era capace di impugnare decentemente le bacchette e rischiò più volte di cavare un occhio a Jordan, senza però che questi si arrabbiasse nemmeno un poco; oppure per le mirabolanti avventure di un bicchiere, messo in più per sbaglio dalle ragazze, che finì dalla faccia di Kevin, da un capo del tavolo, fino al piatto (vuoto, si spera) di Nord, seduto esattamente al posto opposto del rosa. Ma questa è un’altra storia (?).
Finirono di mangiare più o meno con calma. Le ragazze ordinarono a quattro poveri sfigati (vedi Darren, Mark, Eugene e Adé) di mettere a posto la cucina, mentre loro nel frattempo si sarebbero cambiate per recarsi al karaoke.
Passò circa mezz’ora e tutti furono pronti per recarsi sul luogo della loro condanna prestabilito per quella sera.
Giunti sulla scena del delitto al karaoke, presero posto e affittarono una stanza abbastanza grande per tutti per un paio di ore, pensando che fosse più che sufficiente. Almeno così speravano i ragazzi.
La stanza era composta da un modesto arredo: sei divani, tre per ogni parete laterale rispetto a quella dove si trovava la porta di ingresso; un televisore molto grande che avrebbe potuto fare invidia a quello a casa di Riccardo o di Jude, posizionato sul lato opposto alla porta; al centro della stanza un piccolo tavolino dove si potevano appoggiare stuzzichini da consumare durante il karaoke.
-Allora chi inizia a stonare?- chiese Caleb, sedendosi su uno dei divani, o meglio, stravaccandosi annoiato.
Anche gli altri presero posto come il sopracitato, soltanto in modo più consono e non come delle vacche accaldate.
-Io direi le ragazze. Dopo tutto lo hanno proposto loro di venire qui- disse vendicandosi Jude, con un sorriso beffardo rivolto verso la sorella, della serie “Lo hai voluto tu, mia cara”.
Celia lo notò e lo guardò subito male. Ma a parte i bisticci fra fratelli, Rosie aveva già preso in mano l’elenco (che stava per esplodere) delle canzoni e subito ne vide una che, a ripensare il testo, si disse adatta per l’occasione. Quindi si avvicinò a Sky e Jade, indicando loro la canzone: -La cantiamo?-
Le ragazze annuirono vedendo il titolo della canzone: “Wonder”. Presero in mano i microfoni, un poco nervose.
-Oh bene, adesso ci divertiamo! - commentò Ryoma, pregustandosi già le battute che avrebbe rivolto loro dopo la canzone.
Sky accese la tv e fece partire la canzone. Subito la base iniziò e la prima che attaccò fu Rosie, cantando la prima strofa:

Dear diary

I saw this guy at the show
He was singing to me
At last I think so
All the world around me stopped when he said
“Hi”
He's the perfect guy
His hair, his eyes, oh I love his smile
When he opened the door
Knew he was worthwhile
He looked so good standing right next to me
So beautiful I know our children will be
This time I know it's true love

E nonostante le apparenze, Rosie sapeva cantare e anche bene, facendo rimanere un poco stupiti i ragazzi più piccoli. Chi si sarebbe mai aspettato che la ragazza più timida avrebbe avuto una così bella voce?
Inoltre mentre cantava quelle parole la sua attenzione era rivolta verso Riccardo, che era rimasto piacevolmente sorpreso, mentre le sue guance diventavano color porpora.
Cantarono insieme il ritornello e la successiva vittima di attenzioni a cantare fu Jade.

Dear diary

Today I found a new guy
With a movie star face and the perfect lines
Knight in shining armor
Hero to rescue me
He'll be so romantic just like in the movies
He'll play the role of a boyfriend for me
Like in "Here on Earth" with Leelee Sobieski
There's just one problem something I might have missed
He's a movie star he doesn't know I exist
This time I know it's true love

Anche lei possedeva una voce molto bella e Ryoma dovette ritirare le battutine sarcastiche. Da un certo punto di vista in effetti quella canzone poteva benissimo sembrare una dichiarazione d’amore. Ma i ragazzi interessati non se ne accorsero poiché o presi a chiacchierare o a pensare alla canzone che avrebbero voluto cantare, oppure ancora a battute successive.
L’ultima a prendere in mano il microfono fu Sky che cantò l’ultima strofa della canzone:

Dear diary
I thought my dreams had come true
Last week I found the one to give my heart to
Told all my friends about him, even tried his last name
Didn't see that to him it was all just a game
He seemed so nice, I've known him for a while week
But my friends didn't like him, didn't know him like me
No more crushes, no more ruses, learn to be satisfied
With being single again - wait who's that guy
You are cute!

Dopo di che la canzone finì e le tre ragazzine vennero accolte con un fragoroso applauso, che scemò non appena si sedettero ai loro posti. Nel frattempo qualcuno aveva ordinato qualche stuzzichino, come patatine e altro per ingannare l’attesa.
Appena Rosie si sedette accanto a Celia, questa le sussurrò: -Sperò proprio che Riccardo abbia ascoltato la strofa che hai cantato-
La ragazzina diventò subito rossa come i capelli di Xavier, qualche posto più in là, e pregò con voce bassissima la più grande di non dire nulla a proposito a un certo moro di nostra conoscenza.

[...]




CONTINUA...



  
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