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Autore: _Akimi    31/10/2016    1 recensioni
Raccolta di flashfic con protagonista Romano e nazioni estratte casualmente.
I. [Sud Italia - Polonia]
II. [Sud Italia - Austria]
III. [Sud Italia - Stati Uniti d'America]
IV. [Sud Italia - Svezia]
V. [Sud Italia - Russia]
VI. [Sud Italia - Paesi Bassi]
VII. [Sud Italia - Francia]
VIII. [Sud Italia - Grecia]
IX. [Sud Italia - Inghilterra]
X. [Sud Italia - Spagna]
XI.[Sud Italia - Canada]
XII. [Sud Italia - Turchia]
"Romano si china vicino a lui, si ritrova ad arrossire senza un motivo preciso, ma mantiene lo sguardo perché non vuole mostrare nessun segno di debolezza; non ne fa una questione personale, non prova pietà per quell'uomo, ma semplicemente vuole dimostrargli di essere in torto, che solo il Dio dei cristiani è fonte di verità e perdono.
«Adoro i vostri insulti, siete sempre creativi.»"
Genere: Malinconico, Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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{1571 – Coste Italiane}


Romano non riconosce il gusto della vittoria, quando raggiunge la cella in cui suo fratello e Antonio hanno rinchiuso e torturato un prigioniero ottomano.
Ha affondato così tante imbarcazioni turche da non dare più peso ai cadaveri visti galleggiare in acqua; la guerra è così, e si convince di essere nel giusto poiché è una questione che va ben oltre ad una semplice conquista, è una lotta contro gli eretici.
Nonostante ciò, non trova nulla di blasfemo nello sguardo spento di Sadik Adnan; l'uomo è appoggiato alla parete fredda della proprio cella, il petto è segnato da ferite fresche che prima o poi spariranno e non pare intimorito dall'arrivo di Romano davanti a lui.
«Sei venuto a contribuire, oğlan
Il ragazzo si stupisce del ghigno divertito che è dipinto sul volto bruno dell'altro; dovrebbe essere un prigioniero, eppure appare tranquillo e per nulla infastidito al pensiero di poter essere colpito di nuovo.
Forse è uno sprovveduto – questa è l'unica spiegazione che Romano riesce a darsi, forse è convinto che il suo falso dio lo aiuterà a salvarsi dalla morte, ma l'italiano vuole insegnargli una lezione che non scorderà mai.

«Sono venuto a liberarti, idiota di un turco.»
Romano si china vicino a lui, si ritrova ad arrossire senza un motivo preciso, ma mantiene lo sguardo perché non vuole mostrare nessun segno di debolezza; non ne fa una questione personale, non prova pietà per quell'uomo, ma semplicemente vuole dimostrargli di essere in torto, che solo il Dio dei cristiani è fonte di verità e perdono.
«Adoro i vostri insulti, siete sempre creativi.»
Sadik decide di alzarsi solo quando la porta della sua cella viene aperta, Romano rimane immobile e lo osserva fare qualche passo per abituarsi all'idea di essere di nuovo un uomo libero.
«Loro non lo sanno, vero?»
Un'espressione cupa si dipinge sul volto di Romano, odia il modo in cui il turco lo stia sottovalutando; lo capisce dalla sua risata e dal disinteresse che si legge dai suoi gesti: per lui è solo un ragazzino, un ragazzino che ha deciso di disubbidire agli adulti che lo comandano.
«Posso prendere le mie scelte, tu preoccupati solo della tua libertà.»
Romano si irrigidisce nel vedere l'altro avanzare verso di lui; Adnan sfiora il suo mento con la mano e le sue dita affondano contro la sua pelle, stringendogli le guance paffute.
«Dovresti venire in Turchia un giorno.»
Il viso di Sadik ora si è fatto più vicino, Romano strizza gli occhi non appena le loro labbra si sfiorano, ma è solo un sospiro ad infrangersi sul suo volto e pochi attimi dopo il soldato è già lontano da lui.
«Non farti più vedere qui.»
L'italiano lo vede percorrere il lungo corridoio in pietra, pare ignorare il suo richiamo, ma prima di scomparire si volta e lo saluta con un ultimo sorriso beffardo.
«Non posso giurarlo e non farò del mio meglio. Arrivederci, küçük İsyancı





 
Note:
Buongiorno; ecco questa ultima fanfic che conclude la raccolta.
Avevo voglia di un Sadik che stuzzicasse un po' Romano che – tutto sommato – è sin troppo bravo in questa occasione.
La data è quella della battaglia di Lepanto, famosissima ed iconica; è piuttosto divertente che le persone ne parlino ancora oggi come grande vittoria contro l'islam, non sapendo che le religioni sono sempre un pretesto.
Inizialmente volevo descrivere la scena di tortura con Feliciano e Antonio, ma ho immaginato che Romano non sarebbe intervenuto a favore del turco perché per la Chiesa era una normalità trattare i presunti eretici con azioni violente.
Ho citato anche Spagna perché la battaglia fu combattuta dalla Lega Santa e siccome il Sud Italia faceva parte dell'Impero Spagnolo non avrebbe avuto senso escludere Antonio.
A parer mio la Repubblica di Venezia è una delle cose più fighe della nostra storia, davvero, e mi immagino un super badass Feliciano che odia i turchi, quindi Sadik rimane una delle nemesi più grandi per gli italiani.
Ovviamente il loro non è un addio, basti pensare alla guerra Italo-Turca per il dominio della Libia all'inizio del 1900.


Note linguistiche -
Oğlan – Significa letteralmente “ragazzo”, ma nel linguaggio slang è un modo per indicare una persona omosessuale (fondamentalmente il passivo, penso.); ho preferito comunque usare questo termine perché penso che il doppio significato sia una cosa recente.
Küçük İsyancı – Piccolo ribelle.
Il titolo significa "Libertà".


Con questo vi saluto! Penso che farò un'altra raccolta del genere prima o poi; sono indecisa che personaggio scegliere, quindi ci penserò un po' su.
  
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