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Autore: Moon Glow    13/05/2009    6 recensioni
Ecco a voi una storia incentrata su Renesmee, e il periodo della scuola elementare (non ci saresti mai arrivati, eh? xD ).
--> Amori?
--> Amicizie?
--> Che sia già arrivato il tempo delle gelosie per Jake?
Non si sa!
Perchè questa storia la scriverete voi con me! Ribaltate la situazione, o introducete un lato oscuro nella storia!
Whoa, mi sento molto venditrice di pesce al mercatino. xD
Entrate, leggete, recensite, e...continuate! ^0^
SognatriceCullen_182
Tolto l'html errato dall'introduzione. Erika, webmistress di EFP (messaggio eliminabile una volta visto)
Genere: Generale, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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primo giorno Alessia: Eccomi qui a contaminare altre ff!!!!!!!!!!!
Felix: Ma perchè non la smetti? Non ti basta la tua ff? Perchè devi rovinare le altre?
Alessia: Taci!!!!!!!!!!!!!!!!! Perchè tu mi segui pure nelle altre ff?!?!?!?
Felix:Ho firmato un contratto per questo...
Alessia: Vi lascio questo capitoluzzo nella speranza che qualcuno continui la magnifica idea di SognatriceCullen_182!!!!!!

                     Baci e morsetti
                                      Alessia




                      Primo giorno di scuola...

-Uffa!!! A scuola non ci voglio andare!!!-

Non volevo saperne niente... Io a scuola?!?!?! Ma siamo impazziti per caso?!?!

-Nessie, ti prego, non fare capricci... Ci devi andare...- disse papà serio.

Paparino, perchè mi fai questo?

- Perchè in qualche modo devi essere a contatto con gli umani...- disse mentre si chinava per allacciarmi le scarpette.

-Jake!!!! Zia Rose!!!! Per piacere fate qualcosa!!!- urlai scalciando.

Papà sbuffò esasperato mentre zia Rose e Jake correvamo a soccorrermi.
L'unica cosa su cui andavano d'accordo zia e Jake ero io...

-Ha ragione, non la fate andare... C'è Carlisle che le può fare scuola...-

-Non hai il diritto di parlare, cane-
Feci gli occhietti dolci, nella vana speranza di addolcirli, ma nulla.
Mamma mi fece due codini e mi infilò il grembiule.

- Non mi fregi- aggiunse dopo.

-Avrete sulla coscienza una povera creaturina...-

-Sopravviveremo- disse mio padre sarcastico.

Spiritoso...

Papà ridacchiò e mi fece salire nella Volvo.
Dopo poco eravamo davanti la scuola elementare, non potei fare a meno di rabbrividire.

                                                   Elementary School
                                                             Forks

-Ti viene a prendere zio Emmett, okay?-

Annuì solamente mentre entrai nella scuola, vidi l'auto di babbo sgommare e scomparire.
Volendo avrei potuto seminare panico, ma sapevo che mamma e papà me l'avrebbero fatta pagare...
Mi avvicinai ad una bidella e le tirai leggermente un lembo della gonna per attirare la sua attenzione.
La bidella, una signora bionda e di aspetto gentile, si chinò fino alla mia altezza e mi sorrise.

-Ciao, bella bambina, come ti chiami?-

-Renesmee-

-Che strano nome...- mormorò appena per non farmi sentire, ma non sapeva che aveva a che fare con una mezza vampira.

Osservai il cartellino che portava sul grembiule e risposi.

-Ma perchè Bathsheba è un bel nome?- chiesi acida e la bidella mi guardò sorpresa.

Sorrisi innocente.

-Comunque Bathsheba, vorrei sapere dov'è la mia classe?-

La signora non ebbe la forza di rispondere e mi indicò l'aula con la mano.
Mi diressi nell'aula che mi era stata appena indicata, entrai e c'erano un sacco di mocciosi che si divertivano a colorare dei disegni.
Una maestra si avvicinò a me curiosa e si chinò come aveva fatto la bidella, ma perchè lo facevano? Credevano che fossi sorda e che non le sentissi?

Questi sono tutti scemi...

-Ciao, tu devi essere Renesmee, giusto?-

Annuì e la maestra mi sorrise.

-Bene, io sono la maestra Mary- disse senza togliersi quell'irritante sorrisino dalle labbra.

-Piacere- dissi tendendogli la mano.

Mi guardò confusa, forse i bambini muccolosi non sapevano le buone maniere.
La maestra l'afferrò e mi sorrise, di nuovo...

-Va' a sederti lì- disse indicandomi un banco.

Non replicai e mi sedetti accanto una bambina con le trecce, stile Pippi Calzelunghe, che si affannava a colorare il disegno di un rospo.

-Ciao!!!!- urlò.

- Non urlare, ci sento- dissi e lei fece una faccia imbronciata, ma si riprese subito.

-Mi chiamo Lebecca e tu?-

-Lebecca?-

-Sì, Lebecca con la l di lospo...E tu come ti chiami?-

Capì, non riusciva a pronunciare la r...

-Renesmee-

-Bene, Lenesmee, mi aiuti a cololale il lospo?-

Non mi diede il tempo di rispondere che mi passò un pastello rosso.

-Rebecca, la rana non è rossa...-

-No, no, voglio il lospo losso!!!!-

Iniziai a colorare contando i secondi che passavano alla fine della campanella.
Mi trovavo in una scuola elementare, con una bidella che si chiamava Bathsheba, una maestra con una probabile paralisi facciale, un'aula pieni di muccolosi e una bambina con la r moscia...

Voglio tornare a casa!!!!




  
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