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Autore: Domi_chan    13/05/2009    7 recensioni
I protagonisti delle fiabe si dividono in due categorie: buoni e cattivi.
La bella principessa vestita di colori pastello rappresenta l’emblema della bellezza e della bontà, mentre il lupo cattivo è il suo opposto. Il suo contrario. Perfido e scuro, nei colori e nell’animo.
Ma se vi avessero mentito?
Se fosse tutta una bugia?
Se la bella principessa dai capelli caramellati fosse in realtà una strega pronta a tutto per ottenere ciò che desidera?
Se il lupo cattivo fosse in realtà un povero agnellino capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato?

[SasuSaku - ShikaIno - NejiTen - NaruHina]
- MOMENTANEAMEMENTE SOSPESA -
Genere: Romantico, Avventura, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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The War of the Worlds


CAPITOLO IV






Accadde tutto in un attimo.
Non furono necessari parole d’intesa o gesti prestabiliti. Neji si mosse con un rapidità che Sakura non credeva possibile, piombandole alle spalle in una frazione di secondo.
-Mi occupo io di te- disse atono, accarezzandole l’attaccatura dei capelli con quel fiato troppo freddo anche per lei.
-Sarà un immenso piacere uccidere uno Hyuuga- rispose a tono, mentre con una sola occhiata rosso sangue comunicava a Sai, impassibile al suo fianco, il cambiamento di programma.
-Certo- inclinò leggermente un angolo delle labbra verso l’alto, freddo e sarcastico, facendo intravedere i canini bianchi -… Cominciamo.-
Sakura ebbe appena il tempo di voltarsi, gli artigli che le si conficcavano nelle mani strette a pugni, indispettita dalla sicurezza con cui la dava già per spacciata, che sentì il palmo dell’avversario premere con forza contro il suo costato. Con troppa poca forza, pensandoci bene. Arretrò di un paio di passi, poggiando la mano destra sul punto colpito, e guardandosi contemporaneamente intorno. Ino e Sai erano spariti. Evidentemente anche i loro scontri avevano avuto inizio.
-Ti consiglio vivamente di pensare alla tua, di pelle- decretò, mesto, inclinando leggermente il capo dai lineamenti eleganti verso destra -Forse non ci sei ancora arrivata, ma quella che rischia più di tutti sei tu- sorrise, maligno, fiondandosi su di lei, i palmi delle mani ben in evidenzia.
Sakura, rapida, riuscì a schivare i primi tre attacchi, indietreggiando, ma non riuscì a fare lo stesso con l’ultimo: un colpo, anche questo stranamente debole, andato a segno poco più a destra del precedente.
Mugugnò, decisamente più infastidita per lo smacco che per il dolore, che tardava ancora ad arrivare.
-Non c‘è gusto a combattere contro i tipi come te- sospirò Neji scocciato, portandosi dietro l’orecchio un’unica ciocca corvina che, dispettosa, era sfuggita dall’ordinata coda bassa -Non riesci a difenderti, non riesci a contrattaccare, e in più non ti rendi nemmeno conto della gravità delle tue ferite-
Sakura sgranò a malapena gli occhi sanguigni, colta all’improvviso da un conato di vomito. Portò rapidamente le mani alla bocca, premendole con forza contro di essa. Non gli avrebbe dato anche questa soddisfazione. -Bastardo…- mugugnò, asciugando con il dorso della mano il rivolo scuro che aveva iniziato a scorrere dal labbro -Che cosa…?-
-Oltre che debole sei anche stupida- la interruppe, algido ed altezzoso, guardandola quasi con disgusto con i suoi occhi bianchi -Il tuo clan di basso livello non ti ha mai spiegato in cosa consiste la tecnica del “pugno gentile”?-
Sakura si drizzò facendo leva sulle ginocchia, punta nel vivo, concentrando una grande quantità di chakra nel pungo destro -Pugno gentile o meno- sbraitò, digrignando i canini puntuti -Non ti conviene sottovalutarmi-
Si scagliò contro di lui, testa alta e sguardo tipico del combattente più fiero, cercando di indirizzare verso quel volto tanto saccente il suo miglior destro. Fallendo però miseramente.
Neji la scartò, agile più di lei nei movimenti, senza rinunciare a quel mezzo sorriso sghembo che sembrava avere la capacità di farla infuriare ancora di più.
Sakura odiava chi si prendeva gioco di lei, e lui, con quell’espressione sempre più irritante, lo stava facendo apertamente.
-Evidentemente non lo ha fatto- sentenziò, alla fine, torcendole dietro le spalle stanche e affaticate lo stesso braccio che avrebbe dovuto colpirlo e ferirlo, dopo averlo diligentemente immobilizzato.
Era un ottimo guerriero Neji Hyuuga. Il migliore probabilmente. -Perché se tu avessi saputo che la tecnica del “pugno gentile” unito al mio byakugan mi permette di individuare e danneggiare il flusso circolatorio del chackra di cui tutte noi creature sovrannaturali siamo provviste, ci avresti pensato più di una volta prima di attaccarmi in una maniera tanto impudente- la sbeffeggiò, serafico -A quanto pare ti è sfuggito il fatto che il combattimento ravvicinato è il forte di noi Hyuuga-
Scalciò, inviperita, sentendo le forze abbandonarla e contemporaneamente aumentare il dolore al petto. -E’ inutile sforzarti- sospirò stancamente Neji, limitandosi a rafforzare di un poco la pressione sul suo braccio destro, ormai livido -Non mi sembra che tu abbia molte alternative… Forse, se non avessi combattuto contro di me avresti avuto qualche possibilità in più. Chissà… Ma ormai il destino ha deciso così.- sussurrò pensoso, abbassando le palpebre lentamente, con l’intento di chiudere la visuale ai suoi occhi per alcuni istanti e decidere il modo più veloce ed efficace per eliminare quel problema che continuava a dimenarsi sotto la sua stretta, imperterrito.
Concentrò la sufficiente quantità di chakra per trapassarla da parte a parte nel palmo destro, annoiato. La missione era ormai al termine e non si era neppure divertito. -Addio-   


-Non credevo che gli Hyuuga si circondassero di individui cosi deboli- borbottò contrariato Sai, allentando lentamente la presa dal collo della propria preda. Avvicinò il volto della ragazza al proprio, flettendo leggermente il braccio destro, per soffermarsi ad osservarne meglio gli occhi ridiventati castani, ormai quasi fuori dalle orbite. Sorrise, falso come solo lui era in grado di essere, mentre percorreva con lo sguardo ancora sanguigno le numerose cicatrici che ne sfregiavano le guance bianche e rotonde. -Eri carina…- disse, caustico, gettando il capo all’indietro.
Ritrasse gli artigli conficcati in quel corpo ancora caldo, abbassando ulteriormente l’arto, fino a permettere alle punte dei piedi della ragazza di sfiorare il cemento martoriato. Aguzzò lo sguardo ed iniziò a prestare attenzione anche al minimo rumore. Le sue compagne probabilmente non avevano avuto la stessa fortuna.
-Sakura saprà come cavarsela. Meglio andare da Ino…- pensò a voce alta, senza smettere di fissarla -Sei d’accordo brunetta?- incurvò le labbra verso l’alto, maligno, come in attesa di risposta. -Di solito chi tace acconsente, quindi…-
Un lampione, a pochi metri da loro, illuminava flebilmente il vicolo cieco all’interno del quale avevano finito per concludere il loro scontro. A tenergli compagnia insieme alla luna che brillava alta nel cielo, solo le gocce di sangue di lei, che ticchettando copiose avevano finito per imbrattare il suolo.
Allentò completamente la presa, lasciando che quel corpo ormai privo di vita si afflosciasse velocemente al suolo, accompagnato da un tonfo ovattato.
-E che cazzo.- sbottò irato, gettando uno sguardo alle scarpe sportive che ormai annegavano in una pozza di sangue nero come l’inchiostro -Erano nuove!- Si passò una mano tra i capelli corvini, accompagnando quel movimento fluido con uno sbuffo sonoro.
-Questa me la pagat…-
Torse il capo verso sinistra, riacquistando immediatamente la giusta concentrazione. L’odore di altro sangue vampiresco andava diffondendosi velocemente nell’aria, accompagnato da un cattivo presagio.
Arricciò in naso, insospettito, riducendo contemporaneamente gli occhi a due fessure.
-Sakura…- sussurrò immediatamente, mentre la mano destra, ormai libera da qualsiasi ostacolo, correva nella tasca dei jeans sdruciti ad afferrare il cellulare. Compose velocemente un numero di cui evidentemente ricordava le cifre a memoria, per poi portare l’apparecchio all’orecchio spazientito, in attesa di una risposta dall’altro capo. -Shikamaru.- scattò, perentorio, al primo segno di risposta -Abbiamo avuto dei problemi. Un gruppo di Hyuuga ci ha attaccati appena prima di raggiungere il rifugio- parlava veloce, senza nemmeno prendere fiato. Non che ne avesse bisogno, naturalmente. -Ci hanno separati. Io sto bene, ma non sono sicuro di poter dire la stessa cosa anche di Ino e Sakura. Ci servono dei rinforzi. Immediatamente.-  
Seguirono attimi di silenzio, ma Sai poté benissimo giurare di sentire attraverso la cornetta gli ingranaggi del cervello dell’amico muoversi forsennati. -Arriviamo.- rispose alla fine, senza gli immancabili sbuffi che lo contraddistinguevano.  
-Ah. E porta anche quel botolo di Inuzuka con te… C’è un cadavere di cui sbarazzarsi.- aggiunse, prima di chiudere definitivamente la conversazione.
Ripose l’apparecchio al suo posto, gettando un’ultima occhiata distratta al cadavere. Non poteva -non doveva- lasciarla li, da sola. Qualche umano avrebbe potuto trovarla, e allora si che sarebbe stati guai. Ma non poteva nemmeno abbandonare i suoi compagni al proprio destino.
-Al diavolo le regole- sibilò, muovendosi a passi spediti verso l’uscita del vicolo.
Iniziò a correre per le vie della città, fortunatamente deserta per l’ora, guidato solo dall’olfatto. Se ci fosse stato l’Inuzuka lì con lui -dannato botolo- probabilmente sarebbe riuscito a rintracciarla in un arco di tempo decisamente inferiore.
Rapido, saettò con uno scatto verso il cornicione di un edificio, percorrendolo in tutta la sua lunghezza in poco più di due falcate. Avere l’agilità di un felino aveva sempre avuto i suoi vantaggi. E in più, dall’alto avrebbe avuto di sicuro una migliore visione della scena.
-Trovati- sussurrò monocorde, individuando due ombre distinte che si fronteggiavano senza esclusione di colpi a poche centinaia di metri di distanza, nella stessa area in cui le aveva lasciate poco prima di essere distratto dal proprio avversario. Balzò al suolo, aggraziato, appena un istante prima di essere visto dalla proprietaria dell’appartamento in questione, insospettita dall’insolito rumore.
-Resisti- biascicò, digrignando i canini al sentore che l’odore di sangue versato diventava sempre più forte -Resisti Sakura-
Prese velocità, ritornando a balzare furiosamente da un tetto all’altro degli edifici, senza usare un minimo di prudenza. Era notte inoltrata, ma chiunque avesse alzato il naso all’insù in quel preciso momento non si sarebbe di certo lasciato sfuggire l’immagine di una sagoma scura che trotterellava baldanzosa da un edificio all’altro.
-Resisti- continuava a sussurrare, ormai vicino alla meta.
-Resisti- mancava poco, troppo poco.
-Resisti- mugugnava, mentre con un solo scatto ritornava al suolo.
-Resisti… Resisti!-

-Addio-
Quello che Sakura riuscì a percepire l’istante dopo fu solo un dolore indescrivibile all’altezza del petto. Come se un qualcosa di imprecisato l’avesse attraversata da parte a parte.
Sentì i muscoli delle gambe cedere, impossibilitati a continuare a sostenere il suo peso, le braccia afflosciarsi lungo i fianchi, attratte dalla forza di gravità diventata improvvisamente insostenibile, il capo gettarsi in avanti.
Era già morta. Conosceva il significato del vero dolore. Ma non riuscì ugualmente ad evitare che un’unica, solitaria e dispettosa lacrime riuscisse a fuoriuscire da quelle pupille ormai ritornate al loro colorito originale. Quasi a farle pesare che la Sakura debole e piagnucolona che era stata in vita continuava a persistere anche adesso, in un angolino non meglio precisato del suo cervello.
È la fine
Finalmente le ginocchia fasciate dai jeans scuri riuscirono a toccare il suolo, accompagnate da un tonfo sordo.
Che senso ha aver imparato ad usare il chakra curativo se adesso non posso nemmeno salvarmi?
Si lasciò cadere in avanti, in preda al dolore, chiudendo definitivamente le palpebre diventate improvvisamente troppo pesanti, pronta ad impattare contro il suolo.
Impatto che però non avvenne.
Avvertì chiaramente la presenza di un corpo freddo alle sue spalle, circondarle con urgenza la vita e tirarla su, trascinandola velocemente a distanza di sicurezza. Riuscì a percepire che una delle due braccia che un istante prima l’avevano tirata in salvo si era spostata sotto le ginocchia, sollevandola un poco.  
Ebbe appena il tempo di riaprire gli occhi, riuscendo a sopraffare il dolore che martellante persisteva, e scorgere un volto dai lineamenti sfocati, che però non tardò a riconoscere.
-S-sai…?- sussurrò, debole.
Il ragazzo rafforzò appena la presa, limitandosi ad annuire deciso. Facendo leva sulle ginocchia, si abbassò al suolo, poggiandola con delicatezza sul marciapiedi, mentre contemporaneamente analizzava la ferita che le squarciava il petto con occhio critico. -Dovresti essere in grado di curarti- dedusse alla fine, per nulla sollevato -Cercherò di tenere a bada lo Hyuuga. Fai quello che puoi per migliorare le tue condizioni, e appena sarai grado di muoverti bevi la prima persona che trovi e vai a dare una mano a Ino- disse, pragmatico, sul volto dal colorito cadaverico nemmeno l’ombra del solito sorriso sarcastico.
Lei si limitò ad annuire debolmente, ormai abituatasi al dolore. -V-vai tranquillo… io sto già meglio- sussurrò, sorridendo lievemente nel sentirlo afferrarle la mano destra e portarla al torace
-Non perderti in chiacchiere e sbrigati e rimetterti in piedi.- lo sentì sussurrare, prima di vederlo scomparire definitivamente. Concentrò quel briciolo di chakra rimastole in corpo nella mano che poco prima l’amico aveva provveduto a posizionare sulla ferita ancora sanguinante, facilitandole i movimenti.
Avvertì distintamente il giaccone nero, ormai fradicio per il sangue che continuava a fuoriuscire copioso dalla ferita che le squarciava il petto, farsi sempre più pesante, e con un gesto secco strappò via i bottoni, aprendolo. Poi, con più delicatezza sta volta, iniziò a richiamare il chakra nel palmo della mano destra, imponendosi di mantenere quella calma e quella concentrazione che Tsunade-sama nel corso dei decenni le aveva sempre ordinato di non dimenticare. Si dedicò per prima cosa ai canali interni del chakra, danneggiati non irrimediabilmente per fortuna, limitandosi però a ricomporre solo le parti in condizioni peggiori ripromettendosi di ultimare il lavoro solo dopo che si fossero calmate le acque, per poi passare velocemente ai tessuti esterni, a cui dedicò le stesse attenzioni: rigenerazione rapida, per evitarsi di cadere al tappeto al primo colpo dell’avversario, e blocco dell’emorragia, perché senza quel liquido denso e scurissimo non sarebbe potuta arrivare nemmeno dietro l’angolo della strada. Il suo unico obbiettivo in quel momento, insomma, era non sentire dolore.
-Adesso va decisamente meglio…- borbottò, gettando contemporaneamente un‘occhiata in direzione di Sai. Lui e lo Hyuuga non si erano ancora mossi dalle loro posizioni di partenza, impegnati a discutere di non riusciva a capire cosa l’uno di fronte all’altro, separati solo da pochi metri. Nessuno dei due sembrava voler fare la prima mossa, anzi chi li avesse visti avrebbe potuto benissimo pensare a dei conoscenti che chiacchieravano ad una distanza proibitiva, nulla di più.
Notando il volto del nemico, rigido e austero per natura, improvvisamente sconvolto -gli occhi, non ancora avvalsi del byakugan, divisi tra il terrore e la sorpresa, e la bocca stranamente spalancata in un tondo quasi perfetto- capì d’istinto che avrebbe dovuto darsi una mossa o molto probabilmente tutto il chakra del mondo non sarebbe stato in grado di rimetterla in piedi.
Poggiò il palmo con il quale fino a pochi secondi prima era intenta a curarsi sull’asfalto, scattando in piedi con molta meno fluidità del solito -quella ferita le avrebbe dato noia per un bel po’, lo sentiva- mentre un tonfo particolarmente rumoroso l’avvertiva dell’inizio dello scontro. Si chiese per un istante come avrebbero fatto a giustificare le lesioni e i danni che sicuramente avrebbero creato alla maggior parte degli edifici della zona, quando l’immagine di Sai che, colpito in pieno petto, veniva sbalzata quasi fosse una bambola di pezza dall’altra parte della strada, la fece desistere dal porsi ulteriori inutili quesiti. L’indomani forse ci avrebbe pensato.
Scattò rapida lasciandosi guidare solo dall’olfatto, alla ricerca di Ino e completamente dimentica della preda di cui avrebbe assolutamente dovuto cibarsi, prendendo sempre più velocità mano mano che proseguiva nella corsa. Istintivamente si sfilò il soprabito, ormai di impiccio, gettandolo con foga per strada prima di svoltare a sinistra ad un incrocio, l’odore di Ino sempre più forte. D’istinto, avvertendo altri odori conosciuti vicinissimi a quello della compagna, sorrise sollevata, mentre il vento la sfregiava le guance pallide.
Adesso si che avevano una buona possibilità di cavarsela senza gravi menomazioni fisiche.
Spiccò un balzo, ormai vicina alla meta, avvertendo una leggera fitta al ventre nello stesso momento in cui i talloni ritoccarono il suolo, alla sinistra di quelli di Ino.
-Sai è stato previdente.- si limitò a mugugnare la bionda, senza darle il tempo di intervenire, prova evidente che si aspettava da un momento all’altro il suo arrivo, esibendo un profonda ferita all’avambraccio destro che sanguinava copiosamente -Ha chiamato i rinforzi…- sorrise sollevata, indicando con il capo Shikamaru che, aiutato da Choji e Shino, aveva messo con le spalle al muro il lupo e si apprestava a finirlo -Manca solo quel botolo di Inuzuka all’appello- spiegò -Si sta occupando del cadavere del terzo Hyuuga, una ragazza a quanto pare-
Sakura si limitò ad annuire, pensierosa, gettandosi un’occhiata circospetta alle spalle -Curati quel braccio.- disse alla fine -E poi vammi a cercare qualcuno da mangiare. Non credo che potrò resistere ancora per molto-. E, senza aspettare una possibile risposta, scattò in avanti gettandosi a capofitto nello scontro.
-Due braccia in più non possono che fare bene!- la accolse Shikamaru, gettandole un occhiata di sbieco mentre approfittava del fatto che il nemico si stesse riprendendo da un attacco cumulativo particolarmente forte -Questo bastardo non vuole saperne di cedere- borbottò, osservando il lupo rialzarsi senza nemmeno troppa fatica da terra -Ha la pelle dura…-
Era raro vedere Shikamaru Nara scendere direttamente in prima linea, ed era ancora più raro che i suoi occhi si colorassero innaturalmente di rosso, preannunciando battaglia. -Copri il lato destro insieme a Shino- li limitò a mugugnare, assottigliando gli occhi.
Sakura avrebbe annuito, concorde con il piano del Nara, e successivamente si sarebbe gettata nella mischia senza pensarci due volte, come era solita fare. Peccato che un’onda d’urto generata dal nemico le avesse appena concesso il tempo di inclinare leggermente il capo, per poi sbalzarla a diversi metri di distanza senza possibilità di scampo. Impattò violentemente contro un edificio, sgretolandone l’intonaco, per poi scivolare di rimbalzo al suolo. -Ma è un vizio?- sbraitò, indolenzita, scuotendo il capo mentre la nuvola di polvere cui la sua caduta aveva dato vita si andava liberando nell’aria. Richiamò il poco chackra rimasto nelle gambe, tirandosi in piedi velocemente e ruotando appena il capo per notare che anche gli altri avevano subito lo stesso trattamento. E, cosa peggiore, il tutto non era passato inosservato: poté chiaramente avvertire -il suo udito raramente si sbagliava- scattare i primi interruttori della luce, segnale più che chiaro che avevo poco tempo per eliminare definitivamente il Sabaku, recuperare Sai e sgomberare la zona prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
-Shikamaru!- chiamò perentoria individuando la sagoma del moro che a qualche metro di distanza si risollevava a fatica, liberato finalmente dal peso costituito dalle macerie di un balcone -Dobbiamo sbrigarci! O qui ci rimettiamo i canini!-
-Ottima intuizione, sanguisuga…- ghignò mellifluo Sabaku no Kankuro, balzandole davanti senza preavviso. Incrociò le braccia muscolose al petto, osservandola con sufficienza dall’alto dei suoi cinquanta centimetri di vantaggio sbarrare gli occhi vermigli per la sorpresa -Peccato che lo Hyuuga ti abbia ridotta cosi male- proseguì, soffermando gli occhi castani pagliuzzati di dorato sulla macchia scura che le sporcava la maglia. Inclinò leggermente il capo, sollevando la mandibola fattasi più pronunciata, le zanne affilate e patinate di giallo in bella mostra, quasi in contrasto con i piccoli e bianchissimi canini della ragazza -Sarebbe stato divertente combattere contro di te… almeno credo!-  
Sakura, per la seconda volta in pochi minuti si ritrovò ad essere impossibilitata a ribattere al proprio interlocutore, questa volta colpita direttamente al torace, nella stessa zona danneggiata dallo Hyuuga. Percepì distintamente, mentre veniva sbalzata per l’ennesima volta a metri di distanza, i canali del chakra da poco riparati e per questo ancora troppo deboli distruggersi a seguito del colpo, e la ferita aprirsi di nuovo, ricominciando a sanguinare copiosamente.
Adesso si che non poteva più aspettare. Avevo bisogno di una preda, e subito.
Quando si dice la fortuna.  
Intravide con la coda dell’occhio la villetta unifamiliare contra la cui parete sarebbe finita nel giro di pochi attimi. Impossibilitata a fermarsi o perlomeno a rallentarsi, perché troppo debole.
Serrò le palpebre, psicologicamente pronta, nello stesso momento in cui capo, che sfiorava quasi il suolo, andò a colpire qualcosa di stranamente troppo morbido per essere una parete. Se lo trascinò dietro in quel volo folle, fino ad urtare finalmente il muro di mattoni. Una volta toccato il suolo, anche se indirettamente -era atterrata sopra l’oggetto non ancora identificato-, risollevò velocemente le palpebre, guardandosi intorno mesta: alla sua destra, scomposta e non indefinita, un’informe massa bionda le sfiorava il ventre solleticandola leggermente, mentre sotto di lei, qualcosa di scuro tentava di muoversi, per liberarsi del peso che lo opprimeva.
-Cazzo!- balzò in piedi immediatamente, maledicendo i canali del chakra ormai andati a farsi benedire che avevano impedito al suo olfatto di solito infallibile di individuare quei due mortali.
-Cazzo. Cazzo. Cazzo.-    
E adesso? Non avrebbe potuto di certo lasciarli li, testimoni troppo scomodi, ma non aveva nemmeno la forza per reggersi in piedi senza barcollare, figurarsi se sarebbe riuscita a tenere a bada quelli che sembravano essere due ragazzi in piena età dello sviluppo. Per di più a pochi metri di distanza c’era un lupo mannaro che continuava ad infierire senza pietà su quello che rimaneva dei suoi compagni.
Guidata dall’istinto -o dalla follia?- li afferrò entrambi per la vita, gettandoseli in spalla per poi iniziare a camminare a passo spedito -correre era ormai un’utopia- prendendo una direzione diametralmente opposta da quella d’arrivo.
Fermatasi d’improvviso, li scaraventò mentre ancora faticavano a riprendere conoscenza, al di là di un di una bassa recinzione metallica, gettandosi un’occhiata circospetta alle spalle, per poi poggiare il palmo destro sopra la stessa inferrata e dandosi una spinta con le ultime forze rimaste in corpo, raggiungerli.
Si inginocchiò al suolo, scostandosi una ciocca dispettosa dalla fronte, mentre iniziava ad osservarli con occhio critico: non poteva fare alcun affidamento sull’olfatto e di conseguenza si ritrovò a doversi fidare incondizionatamente della vista. Si ritrovò a pensare che il bruno, alla sua sinistra, pur essendo davvero bello veniva tradito dalla carnagione un po’ troppo pallida, che forse lasciava intendere uno stato di salute non proprio ottimale. Il biondo, invece, placidamente addormentato alla sua destra, dava tutto un’altra impressione.
O la va o la spacca.
Si abbassò con decisione su quest’ultimo, puntando i canini appuntiti dritti alle carotidi della vittima designata, pronta a ristabilirsi.

























*appare in un nuvoletta di fumo*

Ebbene si: dopo più di un mese sono tornata ad aggiornare! So di avervi fatto aspettare più del dovuto, ma tra acciacchi vari, ispirazione datasi latitante fino ad una settimana fa ed esami in dirittura di arrivo, sono riuscita a finire il capitolo solo ieri notte.
In compenso però è bello corposo XD
Forse mi sono lasciata un po’ troppo andare, ma spero comunque che la lettura non risulti pesante o monotona.
Per qualsiasi dubbio su eventuali morti/questioni che non sono riuscita a rendere chiare/altro io sono qui. Basta chiedere *smile*

Passando ai ringraziamenti, per prima cosa devo stritolare in un enorme e collettivo abbraccio virtuale le sei gentilissime personcine che hanno recensito il capitolo AVVISO, dimostrandomi affetto e comprensione: NaruYondaime, kry333, RBAA, Hika_chan, Lisey91 e hachi92. Grazie ragazze *O*

Ma anche chi, secoli fa XD, ha commentato il terzo capitolo:

Kry333: visto? L’assaggino (ino-ino XD) SasuSaku c’è stato. Avrei voluto svilupparlo molto di più direttamente in questo capitolo, ma non volevo allungare ulteriormente il brodo. Cosi ho deciso di lasciare tutto al prossimo, con tanto di sempre bene accetta suspance XD. Sono cattiva? Chissà! Per quanto riguarda Hinata, credo che dovremo aspettare ancora qualche capitolo: però sappi che per lei ho in mente un qualcosa di molto particolare, con tanto di finale a sorpresa.
Grazie ancora per la recensione tesoro *O* un bacio!

Serysaku: beh, Sakura è forte, anche se in questo capitolo sembra tutt’altro XD. Purtroppo però ho avuto la testardaggine di farla combattere contro un avversario che, obbiettivamente, era qualche superiore di qualche spanna. E questo, purtroppo ha finito per influire anche sullo scontro con Kankuro (la ragazza era ormai al limite u.ù). Ma si rifarà, te lo garantisco!
Grazie ancora per le belle parole *_*

Tenny93: tu ami le NejiTen… *coff coff* anche io le amo, ma purtroppo ho dovuto far fare una brutta fine a TenTen in previsione degli eventi futuri. Spero che comunque continuerai a seguirmi, anche perché seminerò i prossimi capitoli di flashback YingYangiosi.
Grazie per il commento, a presto!

Nomiemi: cara *O* ci si rivede anche qui!Per prima cosa, grazie per i complimenti Noemi (posso chiamarti per nome, vero?) e le belle parole: mi fanno sempre un immenso piacere, specie se vengono da una lettrice fidata come te! Sono felice che il terzo capitolo ti sia piaciuto, e spero sia lo stesso ance per questo: ti assicuro che è stato un parto. Plurigemellare XD. Che ne dici dell’incontro tra Sakura e Sasuke? Beh, in effetti non può essere definito nemmeno “incontro” visto che praticamente Sakura lo ha travolto e ha anche rischiato di scegliere lui come futura preda! Ma questi sono solo dettagli XD.
Grazie ancora, al prossimo capitolo. Un bacio!

Ainsel: questa era più o meno la mia faccia quando ho letto il tuo nik tra le recensioni: ò.ò. Credo che basti ad esprimere tutta la mia sorpresa, senza nemmeno bisogno di aggiungere altre parole. Tralasciando tutto questo XD, sono felice che la storia ti piaccia anche se non ha proprio tutte le tue coppie preferite (per quanto riguarda la NejiHina… non posso spoilerare niente, peròòòò… ti dico solo che la morte di TenTen porterà a degli imprevisti inaspettati u.ù anche perché lo Hyuugacest non mi dispiace per niente *smile*), e che ne abbia apprezzato lo stile e anche la formattazione XD (nemmeno a me va giù più di tanto il fatto che la maggior parte delle storie sembrino un quadro astratto ç_ç).
Sasuke innocente? Naaa XD non sarebbe da lui, e poi non credo che nemmeno piacerebeb a tutte le sue fans! Io ho una teoria: più bastardo diventa meglio è XD
E dopo questa perla di saggezza non mi resta che salutarti! Grazie ancora per i complimenti cara *O*

Sasusaku11: mi dispice, ma almeno fino a questo punto sembra essere Neji ad avere la meglio (anche sul povero Sai XD). Grazie comunque per la recensione, a presto!

Sakusan: eccoti servito il quarto capitolo ^^ scusa per l’attesa!

Lisey91: grazie per i complimenti cara! Per la NejiTen non mi esprimo XD il capitolo parla da sé, senza bisogno di aggiungere altro! Ma non preoccuparti: i prossimi capitoli saranno piani di flashback su loro due, cosi non ne sentirete la mancanza *_* E la NaruHina arriverà, con il tempo, ma arriverà!
Grazie ancora cara! A presto!

Iander94: grazie ^^ spero ti sia piaciuto anche questo capitolo!

Terrastoria: Ale *O* ci sei anche tu! Non preoccuparti tesoro, fai con calma: la storia (a meno di catastrofi virtuali o roba simile XD) non scappa dal fandom XD
Un bacio grande *_*

E un grazie anche a tutti i lettori silenziosi XD
Al prossimo capitolo!
 
*sparisce in un puff*
                                                                                                                                                                                                                                                         
  
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