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Autore: Tinucha    08/11/2016    1 recensioni
Isabella era ancora una bambina, eppure aveva bisogno di essere salvata.
Lui le avrebbe donato un po' della sua eccessiva luce.
Lei l'infinità della sua oscurità.
Un bacio e finalmente fu per sempre.
L'incastro perfetto di due corpi e fu straziante.
Uno sguardo e beh, lì fu amore.
Isabella si fingeva forte agli occhi del mondo quando in realtà la notte si rannicchiava nel suo letto con la paura che lei tornasse.
Edward aveva paura, paura di farle del male, eppure nonostante fosse la persona più pericolosa al suo fianco era l'unico che sapeva ridarle i sorrisi. L'unico capace di proteggerla.
“Completami, Edward”
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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«Perché l'hai toccata?» Domanda infervorata Rose, piazzandosi al mio fianco.

«Non cominciare, Rosalie, mi stava scappando, ed io odio che le mie prede scappino»

«Edward, lo capisci che non puoi avere un rapporto con la tua cantante? La uccideresti, il suo sangue ti attira, richiamandoti a se come il canto di una sirena, basterebbe così poco ad ucciderla»

Ringhio.
«Io non la ucciderò, non sono un animale, sono stato umano anch'io, so controllare me stesso, non ho bisogno di badanti.»

«Ho visto i tuoi occhi rossi quando quell'ondata di vento le ha spazzato via i capelli»

«Smettetela di tenermi sotto controllo, posso farcela da solo, senza il vostro aiuto» Digrigno i denti, fermando l'auto nella foresta ed aprendo lo sportello vago nel terreno ricoperto da terra e foglie. Le mani infilate nelle tasche dei jeans aderenti, le labbra gonfie ed affamate. 

«Edward»

«No, papà, smettetela di trattarmi tutti come se fossi un mostro» tutte le mie paure sembrano riemergere in quell'istante, porte ad offuscarmi la vista e la ragione. La paura di non sapermi controllare, di fare del male o addirittura uccidere qualcuno. Mi volto a guardarlo. «Non lo sono più, ma sono stato umano anch'io, so bene cos'è il dolore» Sibilo, indurendo la mascella. «..ed odio procurarne. Anche se ho un cuore di pietra, morto anni fa.»

«Mi hai chiamato papà» Sussurra sorpreso.

Lo guardo. «E allora?»

«Non lo avevi mai fatto» Sussurra sorridendo e dandomi una pacca sulla spalla. «È proprio come temevo, Alice aveva ragione, Isabella è la tua cantante. Il suo sangue ti attrae, come il canto di una sirena, ma il problema più grosso è che in un'epoca lontana lei è stata la tua regina, soddisfacendo il tuo corpo assetato d'amore.»

Schiudo le labbra sorpreso, scuotendo il capo e deglutendo rumorosamente. «Questo cosa vuol dire?»

«Vuol dire che è tutto nelle tue mani, Edward, dovrai saper controllare la tua sete, del suo sangue..e del suo corpo»

«Puoi spiegarmi il nostro passato?»







“Signorino Edward, vostra madre vi desidera nelle sue stanze” Annuisco vigorosamente, guardando Demetri e sorpassandolo, dirigendomi in camera dei miei genitori. Rimango sorpreso nel constatare che seduta su quell'enorme e spazioso letto vedo Isabella, costretta in abiti succinti e con gli occhi insanguinati. 
“Isabella, cosa ci fate qui?” I suoi occhi puntano ai miei, respira faticosamente, un vortice si crea dentro di me e la vista sembra offuscarsi nel vederla così bella, ma indebolita.
“Aron, è stato lui, Edward, mi ha costretta a seguirlo, umiliandomi lì davanti alla gente del paese, non è vero quel che ha detto sul mio conto. Io non mi sono mai donata ad un uomo”
“Ti vuole” Constato con un filo di voce. “Lo fa perché se non può averti lui non dovrà mai averti nessuno” Sussurro straziato. “Chi ti ha fatto questo?” Continuo, indicandola da capo a piedi. 
Singhiozza.
Si alza.
Mi stringe. 






Scuoto il capo, ridestandomi dai miei ricordi mai vissuti. 
«Era una schiava?» domando a Carlise, guardandolo.

«No, era solo una non nobildonna, trattata da schiava da un uomo più potente di lei.» Spiega, sospirando. «Tu l'hai salvata, in ogni modo umanamente e non umanamente possibile, l'hai resa donna. L'hai resa mamma. L'hai resa amata, Edward.»

«Ho dei ricordi, ma io..non li ho vissuti» Confesso, afferrandomi il capo, confuso.

«No, lo abbiamo vissuto tutti, a te è stata rimossa la memoria perché eri quello più emotivamente coinvolto. Bella ti è stata strappata via quando Aron ha usato i suoi poteri per separarvi.» Alzo lo sguardo, incontrando un'Alice dalle braccia incrociate al petto, sospirante.

«Dovrei-dovrei salvarla anche in questo mondo? È questo quello che hai cercato di dirmi finora?»

«Vedi, Edward..Isabella vive una vita abbastanza complicata. Sua madre non è una donna facile, e per troppo tempo è stata strappata dalle braccia di Charlie» Carlise sospira. «Sì, devi salvarla, proprio come ti ha spiegato tua sorella. Tu sarai la sua luce, lei la tua oscurità.»








ANGOLO AUTRICE
E quattromilanovecentosettantaquattro anni dopo aggiornò..*corre a nascondersi dietro un angoletto*, so che la storia non è molto quotata però ho già spiegato che non amo molto lasciare le cose a metà, e spero che con il tempo possiate appassionarvici. Si evolverà con il tempo, a seconda di ciò che la mia mente malata elaborerà, e spero possa piacervi.
Ho scoperto Twilight un paio di anni fa(?) o tre(?) non ricordo bene quando, e me ne sono subito innamorata. A chi non piacciono le storie d'amore? E poi soprattutto a chi non piacciono i film d'amore in cui sono presenti anche degli scopabilissimi attori? OKAAAY, FORSE È IL CASO CHE LA SMETTA.
Vorrei ringraziare chi ha recensito e letto la mia storia mettendola tra preferite-seguite-da ricordare, per favore continuate a farmi sapere che ne pensate.❤️❤️

Baci,
Tinucha.❤️
   
 
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