Prima ancora delle risposte, mi interrogo sulle sensazioni, desidero provare qualcosa e dentro, lucida, percepisco il nulla, tutto il vuoto che mi circonda.
Ho costruito un muro di altezzosa freddezza per sopravvivere, i sogni dimenticati, cammino senza meta, solo a me stessa devo rendere conto, ieri e oggi sono sola con le mie paure..
Li ho persi.
Mio figlio e il mio amore..
Mi stendo supina sull’erba, gambe e braccia allargate a forma di stella, tutto riaffiora, un gioco di specchi, memorie rovesciate, profumo di rose e glicine..
Sulla mia spalla ho tatuata una piccola ancora blu, un approdo, io che sono stata una pellegrina, una sorta di Ulisse, un curioso Olandese volante per tutta la mia vita di imperatrice,,
-Mio caro …- Un ricordo, nell’evocare Andrassy, il mio amore..I suoi occhi votati all’assenza, ti sentivi come uno straccio buttato via, lontano dal tocco delle mie mani, per cosa abbiamo combattuto, se non per la terra ungherese e la sua indipendenza,..
Ero divina nella mia avvenenza e tu mi hai reso mortale, carne e sangue..
Ora resta solo l’assenza..
E il mare mormora, come un incantesimo, una magia da lungo obliata..
L’età dell’oro, le mie armature cadute, tutti nel regno degli Inferi..
Voglio l’oblio, la terra dei Lotofogi, l’oblio ..
Ma Io non vi dimenticherò ..
La morte sarà l’ultimo ostacolo e noi vivremo nel ricordo..
E voi intanto nel mio ..
Un momento di luce,,
e intanto il buio..
E le rose e i gelsomini fioriscono....
Ho costruito un muro di altezzosa freddezza per sopravvivere, i sogni dimenticati, cammino senza meta, solo a me stessa devo rendere conto, ieri e oggi sono sola con le mie paure..
Li ho persi.
Mio figlio e il mio amore..
Mi stendo supina sull’erba, gambe e braccia allargate a forma di stella, tutto riaffiora, un gioco di specchi, memorie rovesciate, profumo di rose e glicine..
Sulla mia spalla ho tatuata una piccola ancora blu, un approdo, io che sono stata una pellegrina, una sorta di Ulisse, un curioso Olandese volante per tutta la mia vita di imperatrice,,
-Mio caro …- Un ricordo, nell’evocare Andrassy, il mio amore..I suoi occhi votati all’assenza, ti sentivi come uno straccio buttato via, lontano dal tocco delle mie mani, per cosa abbiamo combattuto, se non per la terra ungherese e la sua indipendenza,..
Ero divina nella mia avvenenza e tu mi hai reso mortale, carne e sangue..
Ora resta solo l’assenza..
E il mare mormora, come un incantesimo, una magia da lungo obliata..
L’età dell’oro, le mie armature cadute, tutti nel regno degli Inferi..
Voglio l’oblio, la terra dei Lotofogi, l’oblio ..
Ma Io non vi dimenticherò ..
La morte sarà l’ultimo ostacolo e noi vivremo nel ricordo..
E voi intanto nel mio ..
Un momento di luce,,
e intanto il buio..
E le rose e i gelsomini fioriscono....