“Mamma, ho fame!”
Jane non ce la faceva più: fare la madre era il lavoro più difficile di tutti. Erano passati 5 anni dalla nascita di Orvoloson e Bella, i genitori credevano che crescere i figli con amore e pazienza fosse facile, ma si erano sbagliati di grosso. I piccoli erano delle vere pesti e neanche Scorpius era calmo, però era comprensibile; il giovane Malfoy aveva soltanto 13 anni ed era in piena adolescenza: con il tempo, sarebbe ritornato il ragazzo calmo, buono e generoso che era sempre stato. Bella era diventata una bambina carinissima: aveva i capelli lunghi fino alle spalle, neri e lisci, ma con qualche onda; gli occhi erano neri come quelli dei parenti ed aveva un carattere veramente forte. La piccola Riddle era ribelle, permalosa, violenta, pazza e cattiva, solo con i cugini era un po' più docile e tranquilla, soprattutto con Orvoloson; Salazar e Jane pensavano che Bella era l' opposto con Orvoloson perché avevano la stessa età, erano cresciuti insieme e, in un certo senso, si assomigliavano. Infatti, Bella reagiva d' istinto ad ogni cosa, senza pensarci un attimo, invece Orvoloson pensava sempre alle conseguenze delle sue azioni, a volte usava le persone per raggiungere i propri scopi ed era molto intelligente. Lui, invece, aveva i capelli folti e neri e gli occhi dello stesso colore; il carattere era non molto diverso dalla cugina. Oltre ad essere sveglio e manipolatore, era anche un po' riservato e misterioso, ma era anche violento, se veniva provocato e un po' matto. E poi, Orvoloson e Bella sapevano a memoria la storia dei loro nonni, delle loro vite, il loro amore indistruttibile, ecc... ed amavano ascoltare sempre qualche cosa su di loro, prima di addormentarsi, invece di farsi leggere le fiabe della buonanotte. Fatto sta che i genitori non sapevano se i figli avrebbero avuto dei poteri in particolare, come era successo a Cassandra e a Salazar: erano gli eredi di Salazar Slytherin, nipoti di Bellatrix Riddle e Lord Voldemort e uno figlio di Cassandra Turner, l' altra di Salazar Riddle. Dovevano avere per forza dei poteri, non potevano non averli, però i genitori non potevano non preoccuparsi. In quel momento, la piccola Bella aveva molta fame e, da brava madre, Jane le diede una minestrina:
“Non la voglio!”
“Perché non la vuoi, tesoro?”
“Non mi piace. È tutta verde, gialla e piena d' acqua: sembra che qualcuno ci abbia vomitato dentro!”
Jane prese un po' di minestra con il cucchiaio e lo avvicinò alla bocca di Bella:
“Ma ti fa bene.”
“No!!!!!!!!”
Per la rabbia, Bella rovesciò il cucchiaio e il piatto contenente la minestra, scese dal seggiolone e corse via:
“Dai, Bella! Non fare così!” la supplicò la madre, mentre puliva` il pavimento con la magia.
Bella era davvero intrattabile, non si riusciva a capire cosa le passasse per la testa; Jane credette che si fosse nascosta in qualche parte di Malfoy Manor o nel giardino, come faceva quando si arrabbiava in quel modo. La cercò fino al pomeriggio, ma della piccola nessuna traccia e fu allora che, arrivato a casa, Jane raccontò tutto a Salazar:
“Calmati, Jane: la ritroveremo, vedrai.”
“Se non le avessi dato la minestra, sarebbe ancora qui. È tutta colpa mia!” disse tra le lacrime la bionda con lo sguardo basso.
Salazar le tirò su il mento, costringendola a guardarlo:
“Non potevi sapere che Bella avrebbe reagito così, non è colpa tua! Adesso ordino ai Mangiamorte di cercarla e si sistemerà tutto: fidati di me!”
Jane aveva piena fiducia in Salazar e questo organizzò delle squadre per ritrovare la figlia, andarono tutti tranne Narcissa ed Andromeda, che rimasero nella villa per badare ad Orvoloson. Tutti ritornarono a notte tarda:
“L' avete ritrovata?” chiese ansiosa Andromeda, appena li vede rincasare.
Jane: che cazzo hai fatto alla mia bambina!
Io: sta bene, calmati!
Salazar: spero per te che stia bene.
Io: lo è! È andata in un posto stupendo!
Jane: dove, cazzo!!!!!!!!
Io: lo vedrai!