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Autore: myki    21/05/2009    11 recensioni
Scritta per raccontare la mia Hermione. Ma soprattutto per raccontare quello che successe dopo il suo primo bacio. Perchè dopotutto quello fu solo l'inizio.
CAPITOLO 10: IL TEMPO CHE RESTA
Ginny mi fissò incrociando le braccia al petto e portando il peso su di una gamba sola.
“Sei ancora bagnata”
“Già…” –pigolai.
“E sei nuda” –puntualizzò Harry.
Vidi Ron al mio fianco arrossire completamente, come prendendo consapevolezza di qualcosa.
“Ho un asciugamano” –borbottai tenendomelo stretto al petto.
“A mamma non basterà come scusa”
...Perchè se servono 7 anni per capire di amarsi non si può risolvere tutto con un bacio
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per una volta, ho pubblicato dopo un periodo decente.

Dopo solo 11 giorni… credo sia il mio record.

Spero che siate contente come lo sono io^^

 

CAPITOLO 8: INCUBI DI LUNA E ABBRACCI (QUASI) FRATERNI

Strinsi forte la maniglia e mi affacciai all’interno della stanza. Era tutto buio. Sapevo che Ron non stava dormendo, e camminai dritta verso il suo letto, mettendomi a sedere. Sentii il materasso piegarsi sotto il mio peso, il corpo di Ron spostarsi per allontanarsi da me. Da sotto le coperte spuntava la sua testa rossa, invitante. Allungai il braccio per accarezzarla. Lentamente, lasciai che le mie dita scivolassero tra i suoi capelli, cercando con quel gesto di trasmettergli tutto il mio amore. Lui non si muoveva minimamente, e la sua freddezza mi spaventava. All’improvviso si girò, trovandosi con gli occhi rivolti al soffitto.

Al soffitto.

E non a me.

"Perdonami. Perdonami perché non sono abbastanza coraggiosa.. abbastanza forte per tutto questo. La guerra mi ha distrutto. Mi ha ferito più a fondo di quanto immaginassi.. e ogni speranza porta nuovo dolore. Perché il futuro mi spaventa tanto quanto il passato, e dirti che sono innamorata di te.. potrebbe sconvolgere le uniche certezze che mi sono rimaste a questo mondo"

Probabilmente trattenne il respiro, perché non ne sentii più il suono. Mi afferrò la mano che avevo lasciato scivolare dalla sua testa al cuscino, e la strinse con forza.

                                                                               

                                                                                  [Immobili. Forse per non spezzare il filo invisibile che li legava.]

                                                                                 [Silenziosi. Per non distrarre i loro cuori dal battere all’unisono.]

 

Improvvisamente lui si alzò a sedere, avvicinandosi pericolosamente. I suoi occhi erano lucidi come dopo un pianto, e il mio cuore si strinse a quella vista. Portai lo sguardo sulla sua fronte alta, sui capelli scompigliati, abbastanza lunghi da accarezzargli il collo. Sulle labbra che non tanto tempo prima erano state sulle mie.

Mi strinse forte. In un abbraccio che conteneva mille parole, quelle che volevo dirgli io, ma che non ero mai riuscita a esprimere, quelle che avrebbe voluto dire lui, se solo io glielo avessi permesso. Sapevo che quelle parole un giorno ci sarebbero state. Credo lo sapesse anche Ron. Ma entrambi, come in tacito accordo, sapevamo che non sarebbe stato quello il giorno. Ci bastava quell’abbraccio, quel togliersi il respiro a vicenda, consci di non esser mai stati così vicini, così temerari. Gli avevo appena detto che lo amavo, ma lui sapeva che nonostante questo non ero ancora pronta per un noi. Per uno che non comprendesse anche Harry, ma che fosse solo per lui e me.

"Raccontami il tuo incubo"

Gli sussurrai piano.

E lui cominciò a raccontare, senza smettere di respirare nel mio collo, stringendomi forte.

"Non è.. un ricordo, come il tuo. È qualcosa che non è mai accaduto, e che durante la notte mi appare come reale. Vedo la tua morte, quella di Harry. Guardo il corpo riverso di Ginny sulle scale del dormitorio. Sento gridare, ma non vedo nessuno. Soltanto corpi vuoti.. ingombrano il pavimento, sono dappertutto. Ci sono mia madre, mio padre, i miei fratelli. Tutti morti. Poi scompaiono, si vaporizzano come se non fossero mai stati. E io rimango. Da solo. E quando mi sveglio.. è ancora peggio. Perché scopro che qualcosa di quel sogno è divenuto realtà"

Sapevo a cosa si riferiva. La morte di Fred bruciava ancora, e anche se non voleva ammetterlo, sapevo che per lui era stata un duro colpo.

Tornammo a guardarci negli occhi, a cercare di guardare l’uno nell’altro, per trovare le risposte che non avevamo.

Perché?

Perché adesso, perché a noi..

Ci chiedevamo il perché della guerra, delle vite spezzate, di quelle distrutte..

Il perché dei ricordi, dei sogni, dei silenzi.

Il perché del buio e del vuoto.

Ma se delle risposte c’erano, a noi non l’hanno mai detto.

 

                                                                                                      *

Da quella notte però non ci furono più i silenzi assordanti, né le flebili grida d’aiuto. Mi accordai con Ron, e la sera seguente, dopo cena, chiesi a Ginny di venire con me nella camera dei ragazzi. Appena entrata notai lo sguardo stupito di Harry, che seguiva con gli occhi i movimenti della rossa. Non sapevo cos’ era successo tra loro dopo il bacio in corridoio. Ero stata troppo occupata da me stessa per chiederle qualcosa, e lei non aveva accennato all’argomento. La vidi sedersi dall’altra parte della stanza, vicino al tavolo. Sorrisi istintivamente. Il tavolo era pieno di libri, vecchie pergamene, camicie appoggiate che aspettavano di essere riposte, incoscienti del fatto che le loro speranze erano vane. Oggetti su oggetti posti alla rinfusa, lasciati in balia del Caso e del Tempo. I letti rifatti da qualcuno che si era preso la briga di distendere tutte le pieghe, erano l’unica cosa ordinata là dentro, ma anche l’unica fuori posto. Notai con sorpresa che tutto quello mi era mancato. Avanzai verso uno dei letti e mi sedetti. Provocai volutamente delle pieghe lungo il lenzuolo, prima di cominciare a parlare.

E parlai.

Parlammo, tutti quanti.

Buttando fuori tutto quello che ci eravamo tenuti dentro, raccontando i nostri incubi, i nostri sogni, le speranze perdute e i desideri acquistati. Parlammo di sangue e di ricordi. Di notti trascorse a rievocare un passato che non avremmo potuto cambiare.

Avevo creduto che Harry, o Ginny, si sarebbero rifiutati.. che avrebbero preferito il silenzio che li avrebbe dilaniati dall’interno, invece di sfogarsi. Ma non dovetti pregarli più di tanto. Entrambi erano allo stremo delle forze, e avevano bisogno di un appoggio.

 

                                                                                             …Perché la vita è anche questo, una vita che tocca un’altra vita.

                                                                                                                                                                  John Updike

Ginny descrisse la sua paura per il buio, e per le ombre. Raccontò dei suoi sogni in cui non esistevano più i colori, ma tutto era eternamente nero. Harry parlò della solitudine. Della rabbia. Della colpa… e di un’innocenza smarrita troppo presto per essere ritrovata.

E parlammo. Tutta la notte.

La luna splendeva nel cielo alta e bella, e illuminava il mondo di luce riflessa. I respiri, le parole, si confondevano, in un miscuglio di sentimenti e paure.

Da quella notte…

Da quell’istante…

Capii che nessuno avrebbe mai potuto separarci. Avevamo condiviso qualcosa di così grande e forte che niente ce lo avrebbe portato via. Né il tempo, né la morte.

Nel lasciarli, prima di andare a letto, li abbracciai tutti. Saltai al collo di Harry, cercando di trasmettergli tutto il mio affetto. Strinsi forte Ginny, baciandola sulla fronte, per farle capire l’importanza della nostra amicizia. E mi buttai tra le braccia di Ron, lasciando che lui mi sostenesse, afferrandolo stretto, sperando che non mi lasciasse mai.. sperando che capisse che lo amavo più di quanto una donna potesse amare un uomo.

 

Fine…XP

Che dire… certe volte divento un po’ smielata. Penso dobbiate sopportare…

X SiJay: Fiuuuuh… mi hai tolto un peso! Speravo davvero che la storia non risultasse banale, nonostante l’uso di alcune delle cose sempre presenti nelle storie su Ron e Hermione (come gli scacchi…XD) …per la frase di Ron… bè, pensa che ha sorpreso anche me! La verità è che questi personaggi mi stanno sfuggendo di mano sempre di più… diciamo che fanno quello che vogliono loro, e io lascio campo libero! 1 bacio

X sba: Grazie 1000… sono contenta che ti sia piaciuta! E poi vedrai… Hermione se la caverà benissimo…

X MaryMatrix: Sai che invece sono contentissima che ti abbia colpito Bellatrix? Devo ammettere che sono stata moooolto indecisa su come rappresentarla. Se ci pensi, è la mia prima "cattiva", perché nelle mie storie non si era mai presentata l’occasione di rappresentare una cosa del genere. E, lo ammetto, ne sono fiera. Per una poco cattiva come me mi è parso un successone! No, davvero, sono stata veramente pignola per questo inizio, e sono contenta che ti sia piaciuto. Per quanto riguarda Ron devo dirti che HAI SEMPRE RAGIONE! Effettivamente, il suo comportamento è più da ragazza che da ragazzo. E purtroppo è un mio difetto comune, perché tendo a rendere i maschi un po’ troppo romantici… qualcuno mi ha detto che dovrei fargli fare il contrario di quello che farei io, ma non ci riesco!! In ogni caso, devo dire che non avevo mai saputo descrivere così bene il mio problema… e sono strafelice che tu me lo abbia fatto notare. Ora… nonostante la lunghezza di questa risposta non posso fare a meno di copiare la tua visione di Ron, che mi è parsa incredibilmente profonda. Dici che "sembrava un eroe. Un eroe stanco che rimpiange il passato glorioso e che più che rimorsi ha dei rimpianti". E hai ragione, non l’avevo vista in questo modo. Però… però la tua visione si è incastrata perfettamente in tutto quello che io penso di Ron, in tutto quel coraggio che non ha mai avuto l’occasione di dimostrare, perché in fondo non era lui l’eroe a cui toccava risolvere la situazione. Ma che non per questo smetteva di essere un eroe. Grazie mille per tutto, non so davvero come farei senza tutto il tuo aiuto…^O^

X isina4everyoung: Come promesso, per una volta sono riuscita a pubblicare prima che passasse un mese^^ Ehhhhhhh lo so, anche a me Ron fa tanta tenerezza… anche se… non voglio anticipare niente, ma credo che nel prossimo capitolo la metterò un po’ da parte… dopotutto sono anche convinta che sia un tipo passionale XD grazie di tutto!! Baci

X erikappa: Allora sono davvero contenta che ti piaccia, dato che storie con questa coppia non le segui!! In un certo senso mi sento orgogliosa O_O E non finirò mai di ringraziare te e tutte le altre! Grazie per i complimenti^^

X Tigerlily: In effetti è vero, sto dando sempre più spazio a Ron. La verità è che anche se ho scelto di vedere le cose dal punto di vista di Hermione mi dispiace che l’evoluzione di lui passi in disparte… mi sembra quasi di fargli un torto^^ Per quanto riguarda la cioccolata era indubbio che ti piacesse l’idea! Un milione di grazie per tutto, anche per le recensioni alle altre storie… odio i tuoi ritardi ma era ovvio che non potevo pubblicare questo capitolo senza la tua recensione!! Ti voglio bene

X ClaireBlack: Piacere di conoscerti^^ Sono felice che ti piaccia Hermione, e che anche tu l’abbia immaginata così… ho voluto sottolineare come fosse la mia Hermione proprio perché ovviamente non tutti la interpretano in questo modo, ma sono contenta che non sia vista diversa da quella del libro. Spero tanto che la storia continui a piacerti!

 

  
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