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Autore: nigatsu no yuki    14/12/2016    2 recensioni
Raccolta di nove oneshot a tema natalizio, ognuna su una coppia diversa e con prompt diversi. Spero possano piacervi :3
1) Silent night | Ukatake
2) Brithday night | Kagehina
3) Warm night | Tsukkiyama
4) Bitter night | Iwaoi
5) Santa Claus' night | Asanoya
6) Funny night | Levyaku
7) Lonely night | Kuroken
8) Endless night | Daisuga
9) Magic night | Bokuaka
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Queste storie partecipano al contest “Christmas Game – Puzzle Time” a cura di Fanwriter.it!
[All'interno link dell'evento]
Genere: Angst, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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One shot | Kagehina | 1500 parole | Prompt 26 "Pattini da ghiaccio"
 


Birthday night



Le disposizioni da parte del direttore scolastico erano state chiare: dato che quella era l'ultima domenica prima della sospensione delle lezioni per la pausa natalizia, la palestra sarebbe rimasta chiusa per riparare una perdita del tetto, causata con ogni probabilità dai numerosi giorni di mal tempo.
Quindi la squadra non si sarebbe allenata prima del lunedì dopo e Kageyama non aveva quasi fatto caso quando, nel primo pomeriggio di quella domenica stranamente soleggiata, Hinata gli aveva chiesto di accompagnarlo al centro commerciale perché aveva bisogno di comprare un nuovo paio di scarpe da allenamento. 
Non ci aveva fatto caso perché quale seconda intenzione avrebbe potuto leggere dietro a quella richiesta? Esatto, nessuna.
Eppure in quel momento stava maldicendo se stesso con forza, non potendo semplicemente prendersela con l'altro ragazzo.
Era vero: erano andati nel negozio sportivo del centro commerciale, Hinata ci aveva messo secoli a decidere un paio di scarpe che insieme fossero abbastanza comode, ma del colore giusto. Non che fosse dispiaciuto a Tobio: di sicuro non era la persona giusta da andare a fare shopping - non di sua spontanea volontà almeno, sua madre doveva sempre obbligarlo, ma in quel caso aveva potuto curiosare tra scarpe, ginocchiere e palloni nuovi.
Il problema si era presentato dopo, quando Hinata, calata la sera, appena dopo aver mangiato una ciotola di ramen al volo, senza che lui opponesse neanche così tanta resistenza, l'aveva condotto appena due isolati più verso il centro città, davanti all'ingresso della pista da ghiaccio montata per la stagione, in una delle piazze più affollate.
A Kageyama si era gelato il sangue nelle vene, la temperatura scesa ancora un po' però, non ne sembrava la causa.
 
«Kageyama!» l'urlo arrivò dall'altro lato della pista ghiacciata «ti vuoi muovere?»
Tobio era paralizzato: che possibilità di scamparla aveva? Ci aveva pensato attentamente mentre allacciava più volte i lacci dei pattini, mettendo in quelle azioni semplici e meccaniche tutto il tempo che poteva. Voleva evadere e non aveva scampo.
«Non urlare idiota» lo riprese l'alzatore «questi pattini sono difettosi!»
Shouyou frenò vicino al compagno di squadra, facendo stridere il metallo contro il giacchio; si appoggiò alla ringhiera che delimitava la pista, rinforzata da un'imbottitura morbida per evirate qualsiasi incidente. In ogni caso Kageyama era sicuro che neanche quella l'avrebbe salvato se avesse deciso di mettere un piede in pista.
Non poteva permettere che l'altro scoprisse che non era in grado di pattinare sul ghiaccio. Ne andava del suo orgoglio.
Dall'altra non poteva neanche rifiutarsi arrivato a quel punto, non senza destare qualche sospetto nel piccolo centrale.
«Sto arrivando, ti conviene continuare a scaldarti o la gara la vinco io» gli ripeté Kageyama, senza effettivamente guardarlo - non del tutto sicuro che il suo dissimulare fosse invisibile.
Hinata, che mai si sarebbe tirato indietro di fronte ad una sfida, ghignò divertito «Ti farò mangiare la polvere!»
Raggiunse finalmente la pista, ben attento a non staccare una mano dell'appoggio alla sua destra: poteva superare tutto quello, l'importante era non staccarsi dalla balaustra. Quando fu sicuro di essere abbastanza stabile su quei dannati pattini si prese un momento per ricercare Hinata sulla pista: il piccoletto sfrecciava veloce e leggero tra le persone, era straordinariamente elegante, anche quando frenò di colpo per aiutare una bambina caduta a rialzarsi.
Kageyama non capì perché sentì il volto scaldarsi pian piano, quando lo realizzò abbassò lo sguardo subito dandosi dell'idiota e chiedendosi che razza di pensieri il suo cervello stesse formulando. Hinata carino? Tutto quel ghiaccio doveva avergli dato alla testa.
Con un sospiro, conscio anche che il compagno di squadra si trovava lontano dalla sua portata, decise di provare a lasciare il corrimano e testare se effettivamente riusciva a rimanere in piedi senza aver nessun tipo di appoggio.
Capì solo più tardi che il suo tempismo era davvero pessimo: riuscì solo a sentire come l'altoparlante avesse finito di riprodurre una delle ultime hit del momento per iniziare a riempire la pista con una melodia molto più natalizia, poi sentì Hinata che urlava ridendo il suo nome ed infine si ritrovò sdraiato sul ghiaccio, l'altro ragazzo disteso su di lui.
Impiegò qualche secondo per realizzare che quell'idiota gli si era lanciato addosso senza remore e successivamente per arrossire senza spiegarsi davvero il perché. 
«Kageyama perché sei caduto? Potevi benissimo fermarmi senza farci cascare entrambi» iniziò il centrale a lamentarsi, sfregandosi il gomito su cui era atterrato «non ti sei fatto male, vero?»
Il cervello di Kageyama ci impiegò qualche secondo per ragionare su come i fatti sembravano essersi evoluti a suo favore, si fece scappare uno di quei suoi ghigni - che a detta di tutti erano spaventosi - poi lo sostituì subito con la sua peggiore espressione omicida «Razza di cretino!» sbraitò contro Hinata «sei caduto sulla mia caviglia!»
Il piccoletto si alzò di scatto ed iniziò a sudare freddo «Mi-mi s-spiace Kageyama-kun, non essere arrabbiato con me» piagnucolò, già immaginando che se il compagno di squadra avesse perso le staffe rischiava come minimo un pugno in faccia.
Tobio esultò mentalmente: era fatta, se fingeva di essersi fatto male sarebbero finalmente andati via da quella dannata pista di pattinaggio e la sua montatura non sarebbe crollata miseramente rivelando come sul ghiaccio fosse un incapace con i fiocchi.
Quando alzò lo sguardo su Hinata lo trovò sull'orlo delle lacrime e rimase sconvolto; l'altro si fece coraggio, lo afferrò per un braccio per poi passarselo intorno alle spalle ed aiutarlo a rimettersi in piedi.
A Kageyama sembrava di non avere peso, era troppo concentrato a cercare di leggere attraverso l'espressione del compagno di squadra; si lasciò tirare su, quasi non badò al fatto che era sul ghiaccio senza nessun appiglio che non fosse Hinata. Ed era strano perché nonostante non si potesse reggere alla balaustra sentiva che non sarebbe scivolato.
«Hai ragione per questa volta Kageyama, sono un idiota» iniziò il più basso guardando fisso davanti a sé «solo che stavo pensando che fra tre giorni è il tuo compleanno e... beh avevamo questa domenica libera così ho pensato "Perché non possiamo uscire come farebbero due amici?" Insomma, mia mamma mi ha detto che sarebbe stata un'idea... carina»
Tutte quelle informazioni mandarono in sovraccarico la mente dell'alzatore che si ritrovò a distogliere lo sguardo, sembrava che la temperatura si fosse alzata improvvisamente e capì che il suo volto stava andando a fuoco senza che potesse realmente controllarlo. Si sentì di nuovo lui l'idiota: perché stava reagendo in quel modo? Che Hinata fosse fin troppo strano ed a volte espansivo tanto dal rasentare l'inopportuno era appurato, ci era abituato. Però quelle parole, a quelle non era abituato anche perché era la prima volta che quella parola - amico - veniva fuori con così tanta naturalezza.
Avrebbe dovuto farlo sentire bene, pensare che il centrale fosse un compagno di squadra era un conto, ma un amico, la sua mente non aveva mai sentito il bisogno di spingersi così oltre. Ora però, quella verità sbattuta in faccia con forza, gli procurava una strana sensazione che dall'apice dello stomaco gli stava stringendo tutto l'addome in una morsa: gli stava stretta, la sua mente per un attimo, pensò che quella parola non fosse abbastanza.
«Quindi scusami Kageyama» concluse intanto Hinata, che non si era accorto del conflitto interiore che l'altro stava vivendo nel suo animo «volevo solo portarti in un posto che mi piace davvero tanto, ho pensato che dato che a tutti e due piace così tanto la pallavolo forse anche questa cosa avrebbe potuto essere in comune e ci tenevo a condividerla con te, per il tuo compleanno. Ma ho finito per incasinare tutto... e se la tua ferita fosse grave? Oddio, abbiamo i nazionali dopo le feste, Daichi-san mi uccide se scopre che ti ho fatto infortunare e poi...»
«Tappati la bocca!»
Le parole uscirono fuori troppo brusche, in ogni caso Kageyama riuscì a frenare la crisi nascente in Hinata che si ritrovò ad alzare lo sguardo su di lui «Non mi sono fatto così male idiota smettila di blaterare a vanvera.»
Hinata montò su il broncio senza però far sparire dal suo volto l'espressione preoccupata che vi era dipinta sopra.
Kageyama sospirò sentendo di nuovo le guance andare a fuoco «Ti ringrazio» sussurrò piano, lasciando che le parole fluissero fuori, senza aver modo di fermarle «nessuno aveva mai fatto qualcosa di simile per me.»
Calò uno strano silenzio tra i due e Kageyama si maledisse subito, stava già cercando qualcosa da aggiungere, per togliersi da quell’imbarazzo, ma Hinata lo anticipò - come ormai faceva di sovente.
«Ghwaaaaa!» esclamò e senza tante cerimonie abbracciò il ragazzo più alto «sono felice che ti sia piaciuto, uscendo possiamo prendere una cioccolata calda a quel chioschetto vicino alla pista e andare a vedere l'albero che hanno addobbato vicino alla biblioteca» cominciò a parlare a raffica come al suo solito per poi stopparsi all'improvviso. Non si staccò da quella posizione così imbarazzante perché aveva le guance arrossate e un sorriso spropositato a decorargli il volto. Non sapeva che se avesse alzato la testa avrebbe trovato un altrettanto imbarazzato Kageyama che pur di non fissare lui guardava il cielo scuro - e quello che decorava il volto dell’alzatore, poteva scommetterci tutto, era un vero sorriso.
 
 
 
[«Ehi Kageyama non potevi dirmi prima che non sei capace a pattinare sul ghiaccio? Avremmo fatto qualcos’altro!»
«Eh? Che dici idiota? Sono totalmente in grado di pattinare sul ghiaccio!»
«Davvero? A me non sembrava proprio.»
«Idiota di un Hinata stai...»
«Scherzo, scherzo! Comunque Kageyama...»
«Che vuoi ancora?»
«Buon compleanno!»]












 
Angolino
Come avevo preannunciato (anche se spero che nessuno di voi segua con costanza i miei scleri su twitter) torno oggi con questa seconda os :D
Come ho già scritto nell'introduzione ho intenzione di trattare tutte coppie diverse, quindi ecco a voi cara gente una Kagehina bruttina che va sempre bene!
Sono una persona orribile che fa gli auguri in anticipo, ma questo è anche un piccolo omaggio aal compleanno del caro Tobio-chan, che spero perdonerà l'avventatezza di far uscire questa cosa prima del 22 dicembre :3
Ho un rapporto davvero strano con questa coppia: sono stati i primi che ho shippato con tutto il cuore guardando l'anime e ancora oggi non riesco a vederli in un modo che non sia puro, innocente ed un po' idiota ^w^ ( che è un modo articolato per dire che non ce la faccio a vedere nulla di "rosso" tra questi due bimbi belli - e anche se l'avessi potuto vedere, non potrei scriverlo perché ho questo rapporto inesistente e complicato col raiting rosso.... mamma mia quanto mi vergogno).
Come al solito mi sto dilungando inutilmente, grazie a chi ha letto fin qui, a chi ho inserito in lista questa piccola raccolta e a chi mi ha lasciato il suo parere per la prima fic (grazie ancora çwç).
Vi posso già avvisare che prima del weekend non potrò pubblicare la nuova shot (che devo ancora cominciare a scrivere, ma dettagli) e che molto probabilmente sarà online da lunedì!
Comunque, sempre della serie "un po' di spoiler", spero abbiate apprezzato il sottogenere fluff di questi primi due lavori... ditegli addio perché solo un'altra shot sarà fluff, poi ci saranno solo tragedie - natalizie certo, ma sempre tragedie °w°
Alla prossima! :3
   
 
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