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Autore: Lilith_supernatural    14/12/2016    2 recensioni
Salve! Vi avverto, ho dato libero sfogo alla mia fantasia; una fantasia da molti anni tenuta nascosta.
Nella storia i due protagonisti, Hermione e Tom Riddle, saranno costretti ad affrontare sentimenti strani e bizzarri per loro. Non c'è bisogno di dire che i due si odieranno a morte, ma sarà solo quello? O qualcosa di più? Chi lo sa ;) Leggete e scoprirete tutto.
Mi raccomando fate tante recensioni per farmi sapere se vi piace la storia e, se volete, scrivete nei commenti quello che vorreste vedere nel capitolo dopo, forse riuscirò ad accontentarvi.
Sono nelle vostre mani. Divertitevi e godetevi la lettura.
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Tom O. Riddle, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più contesti
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{Un saluto speciale va a gattabianca che ha recensito i primi due capitoli. Grazie mille!!! Sono contenta che ti piaccia, spero che continuerai a leggerla e commentarla ;). Grazie davvero}
 
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Le parole della sua nuova amica continuavano a rimbombare nella sua mente. Non era possibile. Quel bel ragazzo, raffinato e misterioso era davvero il futuro Signore Oscuro, colui che non deve essere nominato. Da un lato se lo poteva immaginare data la sua eleganza nel camminare e la superiorità che mostrava negli atteggiamenti che aveva potuto osservare mentre lo guardava allontanarsi da loro, ma dall’altro non poteva ancora crederci. A dire la verità si aspettava qualcuno più come Draco Malfoy: strafottente, ma a differenza di lui più intelligente. Per metà aveva indovinato. Fatto sta che non riusciva più a toglierselo dalla mente e questo risultava essere un grosso problema e il solo pensiero di doverci parlare e diventare possibilmente sua amica, non faceva altro che peggiorare la situazione.

“Hermione? Tutto apposto? Ci sei? Dai andiamo” disse Lily, scoppiando in una sottile risata vedendo la ragazza completamente immersa nei suoi pensieri; le afferrò un braccio che subito scosse l’amica, facendola tornare nel presente con la mente e velocemente uscì con lei dalla Sala Grande.
Dopo una serie di minuti entrarono nel dormitorio. Per Hermione non fu difficile imparare a memoria la parola d’ordine visto che era il nome di una delle materie che più detestava in quella scuola: Divinazione. Da quando era stata “insultata” dalla professoressa al terzo anno davanti all’intera classe, umiliandosi così davanti a tutti, quella materia era diventata semplicemente inutile, sciocca ed irritante.
Appena entrata notò che nemmeno questa stanza sarebbe cambiata nel corso degli anni e questo era decisamente a suo favore, sapeva come muoversi senza essere vista o sentita. L’unico problema adesso erano i venti occhi puntati su di lei dagli altri ragazzi che si trovavano nella Sala Comune dei Grifondoro. Era così imbarazzante che avrebbe preferito di gran lunga sprofondare nella bava di lumaca. Per fortuna che con lei c’era Lily. Si girò versa la ragazza che le rivolse un debole sorriso e la condusse via da quegli occhi, ma qualcosa le fermò. Una voce.

“Ciao, io sono James Potter. Benvenuta nei Grifondoro e perdonaci se ti abbiamo messo in imbarazzo” disse un ragazzo dalla voce calda e poco più alto di lei. L’unica cosa a cui pensò non appena alzò lo sguardo, incrociando così il suo, fu ad Harry. Quello era il padre del suo migliore amico. Aveva da un lato e di fronte a sé i genitori del prescelto e le sole cose che le venivano da fare era piangere e stringerli tra le braccia, ma si limitò soltanto a rivolgere al ragazzo con gli occhiali un piccolo sorriso di ringraziamento, sparendo poi nella camera dove si era appena intrufolata Lily.

“Carino eh?” chiese la piccola roscia con un tono divertito e malizioso nella voce, girandosi verso di Hermione che non riuscì a trattenersi, scoppiando quindi a ridere, contagiando alla fine anche lei.

“Sì, carino ma non è il mio tipo” rispose asciugandosi le lacrime dovute a quella grossa risata. Si trovava proprio bene con lei ed era felice di conoscerla. Lo faceva soprattutto per Harry. Pensare a lui in un momento come questo, dopo aver conosciuto entrambi i suoi genitori, faceva male. Le si stringeva il cuore solo al pensiero, ma doveva farci l’abitudine e doveva assolutamente trattenersi dal rivelargli qualunque cosa o la guerra sarebbe scoppiata subito, senza nemmeno passare dal via.
Proprio quando l’amica stava per risponderle, qualcuno bussò alla porta. James era alla porta e le invitava a seguirlo per una passeggiata pomeridiana nei corridoi insieme ad un gruppo di Grifondoro curiosi di conoscere la nuova arrivata. Accettarono entrambe ed uscirono dal dormitorio, riversandosi nei corridoi, cercando di non fare troppo chiasso per rispetto a tutti i ragazzi che, a differenza loro, erano costretti a frequentare le lezioni.

Era un pomeriggio abbastanza soleggiato e il prato accanto al castello, prima dell’inizio della Foresta Proibita, era così invitante che nessuno dei ragazzi si trattenne dal non sedercisi sopra. Come pensato da tutti quell’erba era molto morbida al tatto con le mani e i loro fondoschiena ed era la giusta occasione per rilassarsi o per, come Hermione, pensare a come muoversi per conquistare la fiducia del suo nemico che aveva incontrato solo una volta.

Ma una bella giornata come quella si può rovinare facilmente. Infatti, non molto distanti da loro, un gruppo di serpi era pronta a dargli fastidio con prese in giro o con i loro soliti insulti.
Narcissa, la sorella di Bellatrix, si affrettò a raggiungere il gruppo tranquillo dei grifondoro e con un sonoro colpo di tosse attirò la loro attenzione, anche quella della giovane Hermione.

“Guarda guarda chi abbiamo qui. La novellina della scuola. Non hai fatto nulla e sei già famosa, ma stai tranquilla. Le voci spariranno presto e tornerai ad essere un’insignificante studentessa” disse rivolgendosi naturalmente ad Hermione. Ovviamente la ragazza stanca delle continue prese in giro che era costretta a sentire nella sua epoca, riteneva insulse queste rivolte dalla serpe ma non voleva passare per la ragazza bersaglio anche qui. Perciò si sbrigò a rispondere, utilizzando il so stesso sarcasmo e tono di voce.

“Un po’ come te allora” con quella semplice risposta pietrificò tutti, sia le Serpi che i Grifoni, attirando però l’attenzione di Tom Riddle su di sé che in silenzio e in leggera disparte le stava ascoltando. Soddisfatta della reazione provocata in tutti i suoi compagni, distese le labbra in un ampio sorriso rivolto soprattutto alla ragazza che l’aveva appena insultata e che non accennava a rispondere con tono. Lasciò scivolare l’attenzione anche sulle altre serpi e, per sua sorpresa, erano rimasti immobili come la prima ragazza. Lucius era divertito poiché finalmente qualcuno aveva avuto il coraggio e la faccia tosta di ribattere l’insulto, mentre Bellatrix era rimasta muta, divertita anche lei ma per l’espressione scioccata della sorella.
Lo sguardo si posò infine su Tom. per suo grande stupore notò che anche lo sguardo del mago era rivolto verso di lei; uno sguardo però attento e indagatore. “È così bello…Ma cosa diavolo stai pensando!! Lui è Lord Voldemort!! Torna in te Hermione Jean Granger!” si ripeté nella mente, ma i suoi pensieri vennero interrotti dal ragazzo stesso.

“Impressionante, i miei complimenti. Nessuno mai era riuscito a zittirla.” Era un miraggio. Non c’era altra spiegazione. Lo era di sicuro, ma sul volto del ragazzo era appena apparso un sorriso divertito rivolto a lei. Tom Riddle le aveva sorriso. 
   
 
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