-Zapping-
Capitolo 62
Un sonoro sbadiglio riempì la stanza. Era del tutto sgraziato e rumoroso.
Pochi minuti dopo, eccone un altro, più duraturo e più forte.
-Che cagata- Mormorò Nami alzando il telecomando, cercando qualcosa di intelligente e divertente da vedere.
-è Sabato mattina...- Spostò lo sguardo sull'orologio il verde -Sono le due del mattino...- Fissò disperato la compagna. -Andiamo a letto?-
-No- Lo bloccò lei. -Non ho sonno...-
-Io si- Mugolò disperato lui con le lacrime agli occhi dovute agli sbadigli di prima.
-Vai a letto allora- Lo liquidò lei cambiando di nuovo canale.
-Senza di te?- Domandò con fare cauto e quasi incredulo.
-mmm...si-
-Con il rischio di prenderle?- La osservò voltarsi.
-Io non ti picchio- Scosse il capo come ferita nell'animo.
-Hai ragione- Annuì lui serrandola forte in un abbraccio-Tu mi massacri-
-OH!- Si illuminò lei vedendo finalmente qualcosa di familiare sullo schermo.
-Oh caro- Mormorò la donna alla tv vestita in stile da corrida -Attendevo la tua proposta da anni ormai...quasi avessi perso le speranze-
-Lo so Carmensita...-Le rispose lui in un suadente tono spagnoleggiante.- Andiamo a cavalcare el toro!-
-CHE PALLE- Urlò Zoro afferrando il telecomando e cambiando canale.
-NOO!- Gridò subito dopo Nami, cercando di afferrarlo dalle mani del compagno -Ridammelo!- Lo pregò salendogli addosso.
-No!- In risposta, cambiò nuovamente canale -Maddai!- Esultò- Giocano i Mugiwara stasera!- Si meravigliò di vedere una partita di baseball.
Nami ormai seccata e sconfitta, sbuffò sonoramente.
-Zoro- Lo chiamò piano.
-Eh?-
-...Andiamo a letto-
Ed il prossimo capitolo è : CAMICIA!
Salve a tutti gente, sono Rolo, e niente, grazie per continuare a seguire questa storia.
Non sto avendo molto tempo libero, sto lavorando come una dannata in questi giorni, ma sono riuscita nei brevi spazzi di tempo, oltre a dedicarmi al mio amato disegno, anche a partorire dei capitoli di questa storia.
Si, che ci crediate o meno.
Mi mancava davvero tanto scrivere.
Spero quindi che quando raggiungeremo il 70esimo capitolo, non vi scandalizziate per il cambio di stile.
Perdonatemi ma cercate di capirmi: si cresce, il lessico cambia e l'autismo ti fa sprofondare nella vecchiaia sempre di più.
Se non dovessi riaggiornare, auguro a tutti buone feste!