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Autore: Chiaroscura69    26/12/2016    1 recensioni
''Ma non c'è un modo per spezzare la maledizione?''chiesi con il cuore in gola.
''Sì, un modo c'è.''
''Cioè?''
''Ucciderti''.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-1960-
Lanchobar aspettava, sapeva che presto si sarebbe fatto vivo.
Dopo averlo pedinato per settimane era certo che per tornare a casa sarebbe passato da lì. Per giorni si era chiesto dove abitasse dato che ad un certo punto del percorso, Artur spariva improvvisamente.
Così una notte di luna piena, aiutato dai suoi sensi sviluppati, aveva seguito le sue tracce fino ad un'imponente quercia e aveva scoperto la sua piccola e nascosta dimora,.
Infida proprio come lui.
Anche quel giorno Artur uscì dal suo ufficio e abbandonò la macchina in una strada deserta, poi con fare circospetto proseguì a piedi fino alla foresta e Lanchobar lo seguì.
Artur si sentiva inquieto e capiva di non essere affatto solo, perciò si voltò improvvisamente giusto in tempo per vedere una losca figura acquattarsi nell'oscurità.
Preso dal terrore iniziò a correre come mai in vita sua aveva fatto sperando di riuscire a scappare, ma non sapeva con chi aveva a che fare.
Non era che un uomo grassoccio e codardo contro un predatore astuto e feroce. Forse il più letale predatore fra i più letali predatori.
Ecco perchè dopo pochi metri Lanchobar lo acciuffò, prendendolo per il colletto della camicia inamidata.
Quella notte era lo scenario perfetto per incutere paura e Lanchobar lo sapeva. La luna era coperta dalle nuvole e solo qualche timido raggio era visibile, velato dalle nuvole.
Nella semioscurità il viso del predatore, di sensuale bellezza, appariva piuttosto minaccioso e inquietante.
''Artur'' sussurrò con un sorriso maligno.
''L-Lanchobar, c-come mai da queste parti?'' balbettò in preda al terrore l'altro, dopo averlo riconosciuto.
''Oh avanti, sai benissimo perchè sono qui'', lo gelò Lanchobar.
''Io veramente proprio non capisco''biascicò l'uomo.
''Vuoi farmi spazientire dopo  i primi cinque minuti? Un uomo saggio come te dovrebbe sapere che non è bene''.
''D'accordo, d'accordo. Sei qui per lo scudo? Puoi anche mettermi giù, sono disposto a parlarne senza fuggire!'' esclamò, indignato per un attimo.
Gli occhi di Lanchobar si ridussero a due fessure ma lasciò andare lo scienziato.
Artur si rialzò borbottando.
''Ebbene?''lo incalzò Lanchobar.
''Finalmente è pronto. Abbiamo posto fine ai secoli di terrore che avete causato, liberandovi dalla maledizione.''
''Come funziona?''
''Lo scudo incanalerà i poteri della Luna, e a quel punto dovrete eliminarlo''.
''Sì ma io non capisco, come avete fatto a crearlo?''
''Noi non abbiamo creato nulla, lo scudo è nato. Noi lo abbiamo solo scoperto.''
''In che senso?''
''Lo scudo è una bambina''.
''Tutto qui? Per porre fine alla maledizione che ha fatto versare sangue a migliaia di persone e condannato la mia famiglia all'isolamento e al dolore, è necessario versare il sangue di una sola bambina?''
''Proprio così. Ma a parte questo, dovrai anche trovarla''.
''E come farò a riconoscerla?''
''Con la sonda. L'abbiamo creata noi.''si lasciò sfuggire lo scienziato.
''Bene, in tal caso ti basterà consegnarmela''disse con voce minacciosa Lanchobar.
Artur deglutì.
''Lanchobar devi capire che io non posso dartela, si tratta di un prototipo, non è ancora stata collaudata...Potrebbe avere gravi effetti collaterali...''tentò di convinverlo lo scienziato.
''Artur, allora vuoi proprio rendermi nervoso'' lo minacciò nuovamente il predatore.
''Insomma, sii ragionevole...''insisitette disperato Artur.
Lanchobar lo prese per il colletto e lo espose a quel timido raggio opaco che la luna metteva a disposizione per poterlo guardare bene negli occhi.
''Stai mettendo a dura prova la mia pazienza, Scienziato'', disse estraendo gli artigli e sfiorandogli la gola.
Lo scienziato deglutì per la seconda volta.
''D'accordo, hai vinto. Te la darò'',sospirò arrendendosi.
Lanchobar sorrise e appoggiò a terra lo scienziato, poi si incamminarono insieme verso la casa-albero.
   
 
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