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Autore: midori_ninjin    27/01/2017    3 recensioni
Nessuno può sapere meglio di Harry quanto sia sottile quella linea che si dice separi l'amore dall'odio… lui lo comprese meglio di tutti quando si ritrovò nei bagni con Draco… ad aiutarlo senza un vero motivo… ma non avrebbe mai potuto immaginare a cosa avrebbe portato quel innocente eppure assurdo bacio.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La mattina seguente i due furono svegliati da Neville, che cercava rumorosamente la sua rana. Si vestirono e scesero barcollando.
 
-Siete svegli- Constatò Hermione rimettendo il libro che aveva in mano nella sua borsa.
 
-Mmh- Mugugnò Harry mentre Ron si appoggiava al muro per non collassare sul pavimento.
 
-Non dovreste fare tardi… vedete come vi riducete- Affermò guardando i due.
 
-Hermione esageri stiamo alla grande- La rassicurò Ron parlando ad una poltrona.
 
-Lo vedo- Bisbigliò rassegnata lei prima di uscire dalla sala comune seguita dagli amici.
*
Percorsero i corridoi fino alla sala grande, dove i tre si sedettero, come loro solito, al tavolo dei Grifondoro ed iniziarono a mangiare, fra le inutili chiacchierare e le lamentele di Hermione.
Poco dopo, mentre Ron si strozzava con un qualcosa di evidentemente troppo grande per passare lungo la sua gola, i gufi entrarono, dalle ampie vetrate disposte in alto sulle pareti, per distribuire la posta... Hermione ricevette una copia della "Gazzetta del profeta" ma Harry fu più interessato all'enorme gufo nero che adagio un pacco abbastanza grande di fronte a Draco. Il pacco era ricoperto da una spessa carta regalo verde scuro e portava sopra una piccola busta dello stesso colore, legata con un cordoncino dorato e chiusa da una colata di cera rosso cremisi. Harry sentì svariati ragazzi al tavolo dei Serpeverde chiedere a Draco di aprire il pacco e senti anche quest'ultimo rifiutarsi e dire che l'avrebbe fatto più tardi, lo vide separare la busta dal resto e mettersela nella tasca interna.
 
-Secondo te cos'è quel pacco?- Chiese Ron, che era riuscito a scampare al soffocamento, ad Harry.
 
-Non saprei...-
 
-Penso venga da casa sua… infondo chi altro può mandargli un pacco- Intervenne Hermione.
 
-A pozioni gli chiedo cosa contiene- Concluse Harry alzandosi seguito dai due amici, l'occhio gli cadde ancora una volta sul tavolo dei serpeverde dove vide Draco piuttosto indaffarato nel infilare a forza il pacco nella borsa evidentemente troppo piccola.
 
Poi le ore furono alquanto noiose fra le pacate lezioni del professor Vitious e i richiami della Mcgranitt ed Harry le passo con l'unico desiderio di arrivare in fretta alla lezione di pozioni... Non avrebbe mai creduto di sperare una cosa simile ma ora era così, non vedeva l'ora di fare pozioni, perché sapeva che lì ci sarebbe stato lui... Draco.
 
Arrivò pozioni e Piton, più nervoso del solito, disse.
 
-Aprite il libro a pagina 76... Qui è riportata la ricetta per il distillato soporifero... Dividetevi in coppie- Le coppie si formarono quasi automaticamente di fronte agli svariati tavoli con calderone, Harry alla fine poté notare sorpreso che era rimasto solo Draco e vide anche Ron ed Hermione sorridergli complici. Si mise dietro uno dei tavoli e Malfoy lo raggiunse.
 
-Iniziate… avete un ora e ventisei minuti- Disse Piton prima che l'aula si riempisse di rumori di vociare e di coltelli.
 
-E così dovremmo cavarcela noi due- Sussurrò Harry.
 
-Adesso non fraintendere… Ma avrei preferito finire in squadra con qualcuno che sappia la differenza fra distillato soporifero e distillato della morte vivente- Sospiro Draco il più silenziosamente possibile.
 
-Dai nomi scommetto che è meglio non confonderli- Sorrise Henry.
 
-E comunque non voglio avvicinarmi mai più ad un calderone in vita mia- Continuò incrociando le braccia sul petto.
 
-Visto che ci dobbiamo dividere i compiti tu potresti dirmi cosa fare ed io potrei eseguire la ricetta- Propose il castano.
 
-Vuoi dire che seguirai i miei ordini senza controbattere?- Chiese Draco visibilmente attratto dalla proposta -Perfetto allora metti quattro rametti di lavanda e due misurini di ingrediente base nel mortaio…-
 
-Conosci a memori la ricetta?- Chiese Harry sorpreso.
 
-Conosco tutte le ricette utili- Rispose con un sorriso compiaciuto Malfoy.
 
Passarono tutti e ottantasei i minuti in cui Harry seguì alla lettera gli ordini dell'altro che di contro lasciò fare tutto il lavoro al castano, alla fine Piton disse.
 
-Il tempo e finito… adesso passerò fra i tavoli- E così fece… mentre guardava le svariate pozioni si sentivano i suoi commenti pungenti e sarcastici, tranne per quella di Ron ed Hermione, avendo alle spalle l'esperienza con quella preparata per Tiger e Goyle, alla fine raggiunse il calderone di Harry e Draco, giro la pozione con un mestolo, ne osservò attentamente il colore per poi dire.
 
-Passabile- E continuare il suo giro.
 
Quando suonò la campanella le classi si riversarono per i corridoi ed Harry riuscì a trascinare per una manica Malfoy in una delle classi, ormai deserte, per poi lasciargli la divisa.
 
-Passabile? Passabile? Quel Distillato era perfetto- Sbotto il biondo particolarmente infastidito.
 
-Infondo è un complimento- Cercò di calmarlo il castano.
 
-Almeno so che Piton per quanto acido è sempre giusto con i voti- Si calmò Draco.
-Sempre giusto?-
 
-Sempre giusto con i Serpeverde- Si corresse il biondo prima che la porta dell'aula si aprisse ed entrassero Ron ed Hermione.
 
-Di cosa parlate?- Si intromise il rosso
.
-Ci avete seguito?- Chiese Harry.
 
-Si… Eravamo curiosi- Rispose Hermione in fretta.
 
-Ah… Già cosa c'era nel pacco?- Chiese il castano al biondo.
 
-Non penso siano cose che vi riguardano- Disse guardando il rosso e la Grenger con astio pensando che Potter non poteva essere stato così stupito da parlare della relazione con i suoi amici.
 
-Hai qualcosa da nascondere?- Chiese lei.
 
-Si… Sai è un classico dei mangiamorte spedirsi messaggi in pubblico via gufo - Rispose Malfoy.
 
-Ok… Ok… Stiamo calmi… Non litigate ma cosa più importante… Voglio vedere cosa c'è nella scatolo- Disse Harry.
 
-Possibile che vi interessiate tanto ai fatti degli altri…? Comunque se vi fa stare zitti- Concluse Malfoy prendendo il pacco da dentro la borsa, posandolo su uno dei banchi per poi prendere la busta ed aprirla… leggerla con gli occhi e poi guardare la scatola.
 
-Allora cos'è?- Chiese Harry.
 
-È una bomba- Chiese Ron vedendo il viso di Draco.
 
-È un animale- Disse molto infastidito il biondo.
 
-Ti hanno comprato un animale? Cosa c'è che non va?- Chiese il castano.
 
-È un serpente- Concluse Draco.
 
-Allora?- Chiese Harry.
 
-Io… Detesto i serpenti- Ammise il biondo.
 
-Non sembravi averci dei problemi quando me ne hai lanciato uno contro- Intervenne Harry.
 
-Quello era diverso… Non l'ho mica avuto vicino-
 
-Ma il serpente non è l'animale della tua casata?- Chiese Ron.
 
-Quello della tua e il leone… Ti piacerebbe come animale domestico- Lo zittì Draco infastidito.
 
-Noi dobbiamo andare in biblioteca- Intervenne Hermione.
 
-In biblioteca per fare che…- Chiese Stranito Ron.
 
-Studiare… Cosa sennò?- Sviò in fretta lei prima di salutare e trascinare via Ron.
 
-Devi ammettere che la Grenger è una pessima bugiarda- Disse Draco quando i due erano già fuori.
 
-Si… Però ha cercato di rendersi utile, se rimanevi altri tre secondi con Ron penso che l'avresti aggredito con il Crucio- Sorrise Harry.
 
-Non essere ridicolo… Non lo so ancora eseguire… comunque tu gliene hai parlato- Disse consapevole che la stupidità dell'altro non aveva fine.
 
-Cosa ti aspettavi, sono i miei migliori amici- Rispose questo.
 
-Immagino che ormai dovremo fidarci… mal che vada c'è sempre l’oblivion- Concluse Draco avvicinandosi alla scatola per poi continuare -Allora cosa facciamo con quella cosa?- Chiese guardando interdetto il pacco che si mosse leggermente.
 
-Siamo sicuri che non è una bomba?- Chiese Harry.
 
-Se anche dovessero uccidermi non penso userebbero un marchingegno babbano-
 
-Ok… Ho capito- Concluse Harry aprendo il pacco.
 
-Allora?- Chiese Draco vedendo Potter guardare dentro la scatola.
 
-Allora cosa?-
 
-Com'è?-
 
-È… Bellissimo- Disse Harry ammirando l'animale.
 
-Intendevo la razza-
 
-Non so che razza sia... Ma ti assomiglia- Sorrise Harry all'animale.
 
-Dovrebbe essere un insulto?-
 
-No… È molto carino ha gli occhi rossi ed è completamente bianco-
 
-Immagino sia adorabile… secondo te se lo faccio alla brace e fingo sia salsiccia Tiger se lo mangia?- Chiede poi completamente serio.
 
-Tu non ti riporterai questo animale nel tuo dormitorio- Affermò convinto Harry sfiorando la testa del serpente.
 
-Che c'è? In molti luoghi i serpenti si mangiano-
 
-Non trasformerai Vladimir in cibo- Sorrise Harry mentre il serpente si avvolgeva intorno al suo braccio fino a raggiungere la spalla.
 
-Penso ti vogli strangolare-
 
-Non è vero… Magari sta cercando di dirci qualcosa- Disse l'altro sfiorando il mento dell'animale.
 
-Mmh- Mugugnò Draco infastidito.
 
-Che c'è?- Chiese Harry.
 
-Vi devo lasciare da soli?- Chiese in risposta il biondo, facendo sorridere Harry che rimise il serpente nella scatola  e la richiuse.
 
-Sei geloso…? Di un serpente?-
 
-No… capisco come una cosa fredda, viscida e velenosa possa essere adorabile-
 
-Si… Adorabile…- Disse Harry guardando il biondo.
 
-Parli di me?- Chiese Draco.
 
-No…- Disse Harry prima di correggersi -Forse-
 
-E tu sei troppo sdolcinato- Affermò Draco allontanandosi… Non si sentiva a suo agio… non comprendeva tutta quella sdolcinata dolcezza, non era da lui e non era da loro… loro non avrebbero dovuto abbracciarsi… baciarsi… amarsi.
 
-Che c'è che non va adesso?- Chiese Harry avvicinandosi all'altro.
 
-Niente è tutto… perfetto- Sorrise ironico il biondo.
 
-Non ti capisco proprio… sembra che tu non voglia essere… Felice-
 
-Io sono felice…-
 
-Non è vero… Appena senti anche solo il lontano rischio di poter essere felice senti anche il bisogno di torturarti con pensieri del tipo “Prima o poi si verrà a sapere e sarà un disastro”-
 
-Sai quando si dice “beata ignoranza”? È verissimo… tu sei lì con un sorriso da idiota ma io riesco solo a pensare che tutto questo, si è molto carino ma che prima o poi finirà in tragedia- Disse Draco infastidito.
 
-Sei solo spaventato… Non riesci neanche a dire il mio nome… Cos'è hai paura che pronunciandolo la cosa diventerà ancora più seria di quanto già non sia?-
 
-Si…- Alzò la voce Draco per poi continuare  -Ho paura… ho paura di capire quello che già so e di essere obbligato ad accettare questa ridicola situazione… perché ammettiamolo… tu… io… e la cosa più folle che potessimo fare… tutto questo non sarebbe mai dovuto succedere- Concluse Draco più colorito del solito.
 
-Finito?-
 
-Si- Ammise il biondo riprendendo fiato.
 
-Cosa abbiamo detto dei problemi?-
 
-Che li risolveremo- Disse Draco come se fosse un bambino a cui stanno ricordando una lezione.
 
-Sei carino quando ti arrabbi- Ammise poi Potter.
 
-Smettila di scherzare-
 
-Io dico sul serio- Continuò Harry non riuscendo a trattenere un sorriso.
 
-Ma come diavolo fanno Wesley e la Granger a sopportarti?- Gli chiese il biondo calmandosi per poi continuare -Comunque cosa ne facciamo di quel coso?-
 
-Ho detto che si chiama Vladimir- Gli ripeté Harry.
 
-Cosa ne facciamo di Vladimir…? non ci credo che sto chiamando per nome quel coso-
 
-L'amore fa fare pazzie… potresti rispedirlo a casa tua dicendo che apprezzi il gesto ma che fra le tue mani Vladimir finirà probabilmente arrosto- Propose il castano.
 
-Mio padre si infurierebbe-
 
-Allora potresti portartelo dietro come animale domestico- Provò ancora lui.
 
-Chissà perché penso che questa discussione sarebbe molto più produttiva se tu stessi zitto- Sospirò Draco passandosi una mano fra i capelli.
 
-Posso tenerlo io se vuoi- Disse in fine Harry felice di aiutare il biondo ma anche di accudire Vladimir.
 
-Davvero?- Chiese l'altro sorpreso.
 
-Si… non ho problemi con i serpenti… ma ad una condizione… mi devi chiamare Harry-
 
-No- Rispose in fretta Draco.
 
-Perché no? È solo un nome-
 
-Non è solo un nome… è il tuo nome… il nome che usano i tuoi amici… e quelli del Grifondoro… invece Potter e quel cognome che usano tutti gli altri… quelli che non sono tuoi amici… e noi non siamo amici… siamo passati dall'odiarci a questo così in fretta da non essere mai passati per l'amicizia... per questo per me tu sei Potter- Spiegò il biondo non distogliendo il suo sguardo da quello dell'altro.
 
-Forse per noi non è così semplice essere amici… Malfoy- Disse Harry abbassando lo sguardo e sussurrando l'ultima parola, quando la pronunciò gli occhi di Draco si sgranarono leggermente… era assurdo ma non gli piaceva che le labbra dell'altro pronunciassero il suo cognome… gli sembrava quasi di essere tornato al punto di partenza… ma non poteva continuare a chiamarlo Potter e pretendere di essere chiamato Draco infatti disse.
-Vedo che hai capito…- 
 
-Sai una cosa Malfoy…- Lo interruppe Harry per poi continuare -Ormai tu per me sei Draco- Sorrise sorprendendo il biondo.
 
-Ma ho detto che…-
 
-Ti ho ascoltato ma io voglio chiamarti Draco… e voglio che tu mi chiami Harry ma penso che ci sia tutto il tempo- Concluse Harry avvicinandosi.
 
-Il tempo per cosa?- Chiese il biondo.
 
-Il tempo per fare amicizia… potremmo ricominciare da capo- Disse Harry.
 
-Ricominciare da capo?- Rifletté Draco… gli sembrava una buona idea ma gli sembrava anche un modo bello per dire “tornare al punto di partenza”.
 
-Si… su avanti dillo-
 
-Dire cosa?- Chiese il biondo confuso.
 
-“Potter… non vorrai fare amicizia con le persone sbagliate, posso aiutarti io”- Ripeté Harry.
 
-Te lo ricordi ancora?- Domandò sorpreso il biondo.
 
-E stato l'inizio di una grande inimicizia- Sorrise l'altro.
 
-Come vuoi… “Potter… non vorrai fare amicizia con le persone sbagliate, posso aiutarti io”- Disse Draco porgendogli la mano mentre nella mente dell'altro si faceva spazio un déjà-vu… quella stessa situazione con un biondo più piccolo e i capelli tirati indietro da troppo gel, e le scale dove era iniziato tutto e quella stessa mano tesa verso di lui.
 
-“So riconoscere da solo le persone sbagliate, grazie”- Sorrise Harry prendendo quella mano come a seguire le righe di un copione che si era scritto da solo.
 
-Felice adesso?- Chiese Draco nascondendo un sorriso.
 
-Si- Rispose Harry tirando il biondo verso di se e racchiudendolo in un abbraccio.
 
-Basta davvero poco per renderti felice- Sospirò il biondo spostando le braccia intorno al collo dell'altro.
 
-Mi basti tu- Bisbigliò Harry sprofondando con la testa nell'incavo fra la spalla e il collo dell'altro con i biondi capelli a solleticargli l'orecchio.
 
-Io dovrei andare a scrivere ai miei genitori per ringraziarli del disgustoso animale viscido- Disse Draco.
 
-Non userai queste parole, vero?- Chiese Harry alzando la testa e guardando il biondo.
 
-La farò scrivere a Pansy come al solito- Rispose lui.
 
-Parkinson?- Chiese Harry per poi continuare -Perché non Tiger o Goyle?-
 
-Non sono del tutto sicuro che loro sappiano scrivere- Spiegò Draco sciogliendo quell'abbraccio.
 
-Allora io mi porto Vladimir al dormitorio- Disse Harry andando a prendere la scatola, il biondo posò una mano sulla maniglia della porta quando si sentì chiamare da Harry.
 
-Draco!- Disse infatti lui, questo lascio il pomello e voltò la testa da un lato per guardare alle sue spalle cosa volesse Potter, l'istante dopo le loro labbra erano di nuovo a contatto, senza che Draco capisse come o perché, Harry concluse il bacio e gli sussurrò sulle labbra -Solita ora solito posto- Poi aprì la porta e uscì, lasciando Malfoy immobile, confuso e con uno stupido sorriso sulle labbra.
*
Harry camminò per i corridoi di Hogworts per una decina di minuti, sperando di non incontrare nessuno mentre aveva fra le mani il pacco che era evidentemente di Draco con dentro un serpente, arrivò difronte alla signora grassa e attraversò lo stretto passaggio fino a raggiungere la sala comune.
 
-Ehi amico ce ne hai messo di tempo sono le cinque- Esclamò Ron alzandosi dalla poltrona.
 
-Si abbiamo aperto il pacco… e una cosa tira l'altra ho finito per adottare un serpente- Spiegò posando il pacco sul tavolino per poi aprirlo, Hermione si destò dal suo libro e si sporse dalla poltrona per osservare il contenuto.
 
-È un cobra albino, vedete le caratteristiche membrane sul collo? Se disturbato allarga le nervature così da apparire più grande e minaccioso- Spiegò lei.
 
-Sapete non mi piaccio molto i serpenti- Intervenne il rosso allontanandosi di qualche passo.
 
-I genitori di Draco gliel'hanno regalato ma lui odia i serpenti- Disse Harry sfiorando la testa dell'animale.
 
-Harry i cobra sono famosi per essere una delle razze più velenose- Intervenne Hermione.
 
-Vladimir non mi morderebbe mai- Rispose Harry mentre il serpente si avvolgeva intorno al suo braccio fino a raggiungere la spalla e continuare -Io questa sera dopo cena mi vedo di nuovo con Draco… me lo tenete voi?-
 
-Tu torni sempre per le tre e non posso aspettarti fino a notte fonda- Rispose subito Hermione.
 
-Ok dai ci penso io… basta che mi stia lontano- Sospirò Ron.
 
-Perfetto… allora prima di cena abbiamo tutto il tempo per ripassare- Sorrise Hermione.
 
-Vladimir attaccala- Bisbigliò Ron al serpente che però lo guardò per poi dargli le spalle.
 
-Ok… mi serve un ripasso di pozioni- Disse Harry andando a sedersi su di una poltrona.
*
Passarono tutto il pomeriggio a studiare e dopo cena verso l'una, quando tutti erano già saliti nei propri dormitori compresa Hermione, Harry uscì e camminò in punta di piedi fra i corridoi, il mantello lasciato nella sala comune per nascondere Vladimir, raggiunse Draco verso l'una e lo vide appoggiato con la schiena al muro.
 
-Ciao- Sorrise avvicinandosi.
 
-Ciao… perché non sei sotto quello stupido mantello?- Chiese poi il biondo.
 
-Il mio mantello non è stupido- Si lamentò Harry fingendosi offeso.
 
-Già non e giusto dare la responsabilità al mantello per le colpe di chi sta sotto-
 
-Mi stai dando dello stupido?-
 
-Si ma in modo molto velato… comunque dov'è?- Chiese in fine Draco.
 
-Lo lasciato nella sala comune per coprire Vladimir- Spiegò Harry per poi avvicinarsi all'altro, osservare il suo viso e dire -Hai gli occhi arrossati-
 
-Si… sono stato fino ad adesso a studiare pozioni…- Rispose stropicciandosi un occhio.
 
-Anch'io stavo studiando- 
 
-Non paragonare le due cose- Sorrise ironico l'altro prima che Harry lo avvolgesse fra le braccia per portarselo più vicino e schioccargli un sonoro bacio sopra il segno del succhiotto, l'istante stesso sentirono avvicinarsi dei passi e si ammutolirono entrambi, i passi si fecero più rumorosi e veloci, Harry si strinse all'altro contro il muro fra l'oscurità della notte chiudendo gli occhi e sperando per il meglio.
 
-Non ero psicologicamente pronto ad affrontare questo!- Sentirono esclamare alla voce di Ron, si voltarono e videro che lui era lì, con la bacchetta puntata verso di loro che emanava una flebile luce dalla punta.
 
-Ron- Esclamò Harry allontanandosi di qualche passo dal biondo.
 
-Avrò bisogno di psicoterapia… molta psicoterapia!- Disse il rosso con lo sguardo vacuo.
 
-Ron… perché sei venuto qui?- Chiese il castano imbarazzato passandosi una mano fra i capelli.
 
-…Il serpente è scappato!- Disse poi ricordandosi del motivo per cui era lì.
 
-Come scappato?- Intervenne Draco sembrando arrabbiato per poi chiedere ad Harry -Tu hai lasciato il serpente all'idiota?-
 
-Hey mi sono solo appisolato!- Esclamò Ron indispettito.
 
-Vengo a cercarlo… non può essere scappata dal dormitorio- Disse Potter preoccupato per poi continuare -Tu vai… io ti seguo subito-
 
-Mio padre mi uccide- Esclamò subito dopo Draco mentre Ron si allontanava.
 
-Draco io vado nel dormitorio per cercare Vladimir… tu aspettami qui… torno subito!- Disse il castano.
 
-Qui? E se passasse un professore?- Chiese l'altro, Harry ci pensò per qualche secondo per poi dire.
 
-Sai cos'è la stanza delle necessità?-
 
-Cosa?- Chiese il biondo confuso.
 
-Vai al settimo piano di fronte all'arazzo di “Barnaba il babbeo bastonato dai troll” e passaci per tre volte pensando intensamente che hai bisogno di un luogo dove riposarti dopo aver studiato pozioni! Mi raccomando pensa esattamente a “un luogo dove riposarti dopo aver studiato pozioni”- Spiegò Harry in fretta.
 
-Ma di cosa diavolo stai…?- Provò a dire Draco ma il castano lo interruppe.
 
-Fidati ti piacerà! Ora devo andare!- Esclamò lui prima di scappare via verso il dormitorio.
*
Attraversò in fretta il passaggio dietro il quadro e si ritrovò nella sala comune con le poltrone e il camino spento, vide subito Ron inginocchiato ai piedi di una poltrona intento a guardarci sotto.
 
-Niente… non è da nessuna parte!- Esclamò il rosso alzandosi.
 
-Hai visto di sopra- Chiese Harry guardandosi intorno.
 
-Solo nel nostro dormitorio… aspetta vado a vedere in quello femminile!- Esclamò Ron come travolto da un lampo di genio correndo verso le scale.
 
-No Ron!- Provò a dire Harry ma lui aveva già salito i primi sette-otto gradini e poco dopo, come da previsione del castano, le scale si appiattirono e il rosso scivolo all'indietro e ruzzolò fino a ritornare nella sala comune.
 
-Le scale- Sospirò Ron dolorante.
 
-Si… le scale- Ripeté Harry cercando di non ridere.
 
-Si può sapere cosa diavolo state facendo?- Chiese Hermione scendendo di sotto in vestaglia stropicciandosi gli occhi.
 
-Ron si era dimenticato che non può salire nel dormitorio femminile- Spiegò Harry.
 
-Scusa ma perché volevi salire nel nostro dormitorio?- Domandò lei alzando un sopracciglio.
 
-Il serpente è scappato- Sussurrò Ron quasi impercettibilmente ma Hermione lo capì benissimo e infatti urlò.
 
-Cosa!-
 
-Si… deve essersi nascosto-
 
-Di sopra non è salita, non riuscivo a prendere sonno e mi sono messa a leggere… l'avrei sentita se fosse salita… sapete i serpenti non hanno una vista molto sviluppata e utilizzano la lingua sibilante e biforcuta per analizzare le particelle…-
 
-Si abbiamo capito di sopra non ce nessun serpente- Intervenne Ron interrompendola.
 
-Dovremmo cercare un luogo buio e coperto… magari caldo- Spiegò Hermione stropicciandosi gli occhi.
 
-Aspettate… Ron dov'è il mantello?- Chiese Harry guardandosi intorno.
-Lo posato in terra affianco al tavolo quando ho guardato dentro la scatola- Disse lui notando che in terra però non c'era niente.
 
-Se il mantello è diventato invisibile allora vuol dire…- Disse Harry inginocchiandosi in terra per poi tastare il terreno e afferrare l'aria, alzarla e mostrare che lì c'era il mantello e che sotto vi era il serpente arrotolato e con gli occhi chiusi.
 
-Ron!- Lo richiamò Hermione assonnata.
 
-Ops- Sorrise lui imbarazzato.
 
-Si ops- Sospirò Harry per poi continuare -Sono le due… vado da Draco… voi andate pure a dormire-
 
-Si ma prima- Disse Hermione per poi avvicinarsi al serpente e, con la bacchetta in mano, pronunciare un incantesimo, dei filamenti d'argento uscirono dalla punta, si intrecciarono e andarono a creare una cesta argentata.
 
-Già meglio trattarlo bene se è una dei serpenti più velenosi al mondo- Sorrise Harry alzandosi e andando verso il passaggio, mentre l'attraversava sentì Ron dire a Hermione.
 
-Con quel coso non puoi fare una gabbia?-
 
Ignorò la cosa e si diresse verso il settimo piano, per poi passare tre volte di fronte al arazzo pensando “ho bisogno di un luogo dove riposare dopo aver studiato per tutto il giorno pozioni” ed è così che al terzo passaggio comparve una porta ed Harry entrò così dentro la stanza delle necessità.
Questa aveva preso forma circolare con un ampia vetrata sul soffitto che mostrava il cielo stellato notturno, tre candele nere che fluttuavano a mezz'aria erano l'unica luce che illuminava la stanza, al centro della camera vi era un letto, anch'esso circolare, con le lenzuola bianche e numerosi cuscini sparsi qua e là. Il castano si avvicinò di qualche passo e noto che fra le nivee lenzuola c'era un viso ancor più niveo e dei capelli di un biondo chiarissimo… Draco era disteso con la pancia verso l'alto e gli occhi chiusi, come se solo pochi secondi prima fosse stato ad osservare quel cielo limpido, il suo scuro mantello e il maglione di lana erano in terra ai piedi del letto mentre la cravatta verde e argento era leggermente allargata intorno al suo collo.
 
Harry si sedette sul letto e si tolse le scarpe prima di voltarsi verso il corpo addormentato del biondo, allungò una mano e sfiorò la guancia con estrema delicatezza, gli occhi dell'altro si aprirono lentamente, come se le palpebre fossero state pesanti.
 
-Buongiorno- Sussurrò Harry continuando a sfiorare quella guancia pallida.
 
-È notte- Lo corresse il biondo.
 
-Buonanotte- Riprovò il castano.
 
-Ho fatto come mi hai detto ma sinceramente ero scettico… che posto è questo- Chiese lui stropicciandosi gli occhi.
 
-La stanza delle necessità, appare solo se ne si ha davvero bisogno- Spiegò l'altro sporgendosi verso il viso di Draco.
 
-È davvero un posto strano- Sospiro il biondo stiracchiandosi.
 
-Si- Rispose il castano piegandosi sull'altro, e appoggiandosi con una mano sul suo petto, per raggiungere le sue labbra… si allontano di nuovo per poi spostarsi sul collo mentre con la mano cercava di snodare la cravatta, quando ci riuscì si spostò più in basso verso la clavicola e iniziò a sbottonare la camicia mentre lasciava caldi baci lungo la sua pelle.
Si spostò sul letto sopra di lui, continuò a sbottonare la camicia bianca mentre la stanza in penombra si riempiva di così tanti rumori… i respiri di Malfoy… lo sfiorare delle dita contro la stoffa… e delle labbra contro la pelle. Harry sollevo di qualche centimetro il volto dal corpo dell'altro quando sentì un mugolio leggermente più forte e chiese in un sussurro.
 
-Paura Draco?-
 
-Ti piacerebbe- Soffiò lui afferrando le lenzuola e inarcando la schiena e sotto il respiro di Harry…
 
 
*Angolo di chi a scritto questa cosa*
Ok… finito se mi state odiando per il modo in cui ho interrotto allora vuol dire che ho raggiunto il mio scopo ⌒.⌒ e anche se sinceramente adoro scrivere le Drarry non posso continuare all'infinito… per quanto vorrei. Vi sono grata di essere arrivati fin qui e sono lieta se la storia vi è piaciuta, un commento mi farebbe piacere anche solo per farmi sapere se posso migliorare in un qualche modo.
midori_ninijin :-*
   
 
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