Crystal Carlyle cadetta dell'accademia della flotta astrale e aspirante giornalista ascolta il racconto della prima missione dell'enterpirise NX-01 dalla viva voce dell'ammiraglio Archer.
Genere: Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
“Oh certo, Sarin, il capo della resistenza interna ai sulibani. Poverina...che morte assurda.” Commentò Crys.
Archer si sentì raggelare. Nessuno a parte poche persone all’interno della federazione aveva accesso a queste informazioni. Quella ragazza non era chi diceva di essere, ormai questo era certo.Fissò le sue pupille celesti e per un attimo gli parve che cambiassero colore incupendosi. Ma che sciocchezze gli passavano per la testa? La vecchiaia era davvero una brutta bestia!
”Il risultato del vostro raid su Rigel X fu che lei rimase ferito.” Continuò Crys.
Archer si tasto istintivamente la gamba che era rimasta colpita.”Niente di grave. Quando mi risvegliai il mio primo pensiero fu che T’Pol avesse fatto ritorno a San Francisco anzichè continuare la missione. Ma non l’aveva fatto. Credo sia stato quello il momento in cui ho capito che potevo fidarmi di lei. L’inizio della nostra collaborazione.”
”Il suo aiuto è stato fondamentale nel ritrovare i sulibani che avevano rapito il klingon !” Concordò Crys.
“E’ stato un lavoro di squadra. Ma di sicuro senza T’Pol sarebbe stato molto difficile.”
”Quando lei e Trip vi siete lanciati al recupero del Klingon con una navetta che a malapena sapevate pilotare, non avete pensato che rischiavate la vita?”
”Era una cosa che avevamo messo in conto. Per me in particolare, l’unica cosa che contava, era portare a termine la missione. Anche a costo della vita. Lo dovevo a mio padre. Lui aveva perso la sua ...”
”E fu in quella circostanza che, per la prima volta incontro l’uomo nell’ombra...”
”Crystal per favore, ti ho già spiegato che di questo non posso parlarne.” La rimproverò Archer.
Lei abbassò lo sguardo. Pareva sinceramente rammaricata. Ma lo era...o era semplicemente una recita? Un guaito venne a salvare la situazione. I due umani si voltarono a osservare la bocca del bealgle, esageratamente spalancata, che esibiva i dentini bianchi e aguzzi tra le fauci rosa.
”L’abbiamo annoiata, sbadiglia.”Commentò Crys divertita.
”La povera Aramis ha bisogno di muoversi un pò.”Concordò Archer alzandosi.
”E’ vero si è fatto tardi, forse ho un pò abusato della sua gentilezza con tutte le mie domande indiscrete.” Crys lo stava facendo di nuovo. Fingeva di sentirsi in colpa.”Potremo riprendere l’intervista domani ?”Chiese con occhi supplichevoli.
Lui si trovò a lottare contro se stesso. Da una parte gli pareva di aver detto anche troppo, dall’altra la ragazzina lo incuriosiva e voleva saperne di più su di lei.
“Io credo ...credo che potresti farti viva all’ora del te. Sono stanco di berlo da solo. Voglio dire Aramis gradisce i pasticcini , ma pare che il tè non rientri nei suoi gusti .” Si arrese infine.
Dopo quella battuta Crystal se ne era andata e Archer anzichè provare sollievo per essersi liberato dall’intrusa osservò come la casa pareva vuota e triste. Non vedeva l’ora che venisse il giorno dopo per liberarsi di quei ricordi che opprimevano la sua anima. Se fosse una cosa saggia l’avrebbe deciso in seguito!