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Autore: I_love_villains    24/02/2017    3 recensioni
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Nigger Island era un magnifico resort, un paradiso esclusivo dove un mago poteva fare a meno della propria bacchetta. Sembrava il miglior posto per trascorrere una piacevole vacanza, ma riservava molte sorprese.
Grayback: "Codaliscia, perché sei vestito da cameriera?"
Presto il terrore era in agguato.
Narcissa: "Lu, è finito il balsamo."
Lucius: "Il mondo non ha più senso!"
Chi sopravvivrà?
Voldemort: "Siamo solo io e te, Bella."
Bellatrix: "No, signore … sono incinta!"
Voldemort: "Io o Rodolphus?"
Dieci piccoli Mangiamorte, la normalità è solo un vago ricordo
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mangiamorte, Voldemort | Coppie: Bellatrix/Voldemort, Lucius/Narcissa, Rodolphus/Bellatrix
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Voldemort si mise in fretta la sua veste e aprì la porta quanto bastava per farci passare solo la testa. Intanto Bella si rivestiva.
“Cosa vuoi, Lucius?”
“Ecco … è suonata la mia sveglia per il cambio di posizione – sa, per non stropicciare troppo i miei capelli - e Draco non era in camera!”
“Sospetti di lui?”
“No! Sono preoccupato! Ho già perso Narcissa!”
“Va bene, calmati. Adesso andiamo a cercarlo.”
Bellatrix si soffermò a leggere la filastrocca.
“Qui ci sono granchi giganti? Perché dovrebbe averlo preso un granchio. Ehi, poi c’è un orso, c’è stata un’ape … vuoi vedere che dietro tutto questo c’è Hagrid?”
“Quell’idiota non è capace di fare niente senza Silente” rispose Voldemort. “Piuttosto, Lucius, non è che tu e tuo figlio siete in combutta?”
“Certo che no, signore!” fece Malfoy, ansioso.
Tutti e tre insieme si dedicarono alla perlustrazione della villa. Durante la ricerca, il Signore Oscuro domandò a Bella cosa stava dicendo prima che venissero interrotti.
“Oh, ehm … che l’ho sempre amata” tergiversò lei.
I Mangiamorte ispezionarono anche l’isola, portandosi dietro delle candele e una scopa per autodifesa. Chiamarono Draco a gran voce, ma non ci fu risposta. Una volta tornati nella villa, Lucius si sedette disperato.
“Questa vacanza mi farà venire i capelli bianchi” commentò.
“Non che ci manchi molto” replicò Bellatrix.
“Secondo me il giovane Malfoy è U. N. O.” dichiarò Voldemort.
“Signore, questa è un’ipotesi tirata per i capelli” lo contraddisse Lucius. “Draco non avrebbe mai torto un capello a Narcissa.”
“Stai per confessare? O accusi uno di noi due?” quasi lo aggredì Bella.
“N- no, io … io semplicemente ne ho fin sopra i capelli di questa situazione” sospirò Malfoy, stanco.
“D’accordo, Lucius” disse Voldemort. “Torniamo tutti a dormire. Domani cercheremo di nuovo tuo figlio e Nagini e troveremo un modo per andarcene da qui!”
Il tono convinto del loro signore riaccese le speranze dei due seguaci rimasti. La notte passò tranquilla, anche se Lucius faticò a riposare. Il mattino dopo l’ispezione si ripeté con i medesimi risultati.
“Signore, crede che U. N. O. l’abbia rapito?” domandò Bellatrix.
“No: o Draco è U. N. O. oppure … controlliamo i cadaveri!”
Purtroppo la sua intuizione non portò a nulla: nessuno dei compagni caduti mancava.
“Allora controlliamo il tavolo!”
Lì ebbero più fortuna. Infatti c’erano solo tre statuine, segno che …
“Rassegnati, Lucius” fece Bella, arrivando a dargli qualche pacca sulla spalla.
“Sono così disperato che quasi mi strapperei i capelli.”
“Ultimamente parli molto dei tuoi capelli …”
“Non mi resta altro!” strillò Malfoy isterico.
“Calmati” sibilò Voldemort. “Non ci resta che cercare di andarcene in anticipo.”
“E come?” chiesero insieme i cognati.
“Beh, ora che ci penso, ci deve essere una qualche tipo di comunicazione fra l’isola e la terraferma in caso di emergenza.”
“Voldy, sei un genio!”
“Altrimenti costruiremo una zattera” proseguì l’Oscuro, facendosi venire in mente altre soluzioni per farsi ammirare da Bella. “Oppure una mongolfiera, o cavalcheremo delfini …”
“Ehm, certo. Tentiamo la prima cosa.”
Così loro due salirono sul punto più alto dell’isola e fecero segnali luminosi con degli specchi, sonori urlando e servendosi di campane improvvisate, di fumo bruciando la carta che trovarono, ma non ottennero nessuna risposta. Bellatrix si mise anche ad agitare pezzi di stoffa come una ponpon, ma si rivelò inutile. Lucius intanto aveva accumulato tutta la legna che trovava, rimanendo sempre a portata di udito dagli altri.
“Bella, tu continua a provare, noi costruiamo la zattera.”
La cosa non si rivelò molto semplice. Dopo quattro ore la legna restava ancora ammassata in modo sconclusionato.
“Pausa pranzo?” domandò Malfoy.
“No, Lucius. Finora abbiamo fatto il gioco di U. N. O., ma adesso basta! Qui non può prenderci alla sprovvista.”
“Capisco, ma abbiamo pur bisogno di mangiare.”
“Saltare un pasto non ti ucciderà. Tuttavia, se hai fame, vai da solo.”
Lucius rifletté: digiunare o non digiunare, questo era il problema. Si risolse per il non digiunare.
In fondo non l’ho mai fatto in vita mia e guarda che risultati! Mentre il Signore Oscuro è … quello che è e Bella sarà abituata a non mangiare a causa di stupide diete.
Con questi pensieri, si diresse nella cucina della villa.
“Signore …”
Bellatrix raggiunse Voldemort.
“Bella, sappiamo entrambi che noi siamo innocenti, giusto?”
“Assolutamente.”
“E dubito che uno sconosciuto abbia potuto fare i propri comodi senza che mai nessuno notasse qualcosa.”
“Quindi è stato Lucius?”
“Per forza. Magari è anche in combutta con il figlio. Presto comunque sapremo la verità.”
   
 
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