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Autore: Clara_Oswin    02/05/2017    0 recensioni
La storia è ambientata durante il percorso di crescita dei protagonisti, che vuole in qualche modo giustificare quell'innamoramento in maniera più graduale e non durante 6 secondi di clip.
TRAMA: Odette all'età di quindici anni viene a conoscenza del patto stipulato da suo padre Re Guglielmo e la regina Uberta e che per il bene dei loro regni dovrà sposare quel bambino smorfioso con cui è costretta a trascorrere tutte le estati. Poco a poco i due cambieranno il loro modo di vedersi e cresceranno insieme, non mancheranno i litigi e le incomprensioni e perché no... anche una terza figura che metterà alla prova il vero amore dei due con un triangolo d'amore per nulla scontato!
Spero di avervi incuriosito un pò ;)
AGGIUNTI NUOVI CAPITOLI COME ATTI .5 INTERMEDI
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Derek, Odette
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Fiducia - Atto 3.5

Era passata circa una settimana, i due ragazzi non si parlavano, Odette cercava in tutti i modi di evitarlo e ci riusciva, a tavola o nei momenti in cui c’erano anche altre persone presenti si limitavano a parlare poco e niente. La situazione non era delle migliori e nei giorni a seguire le cose non stavano migliorando. Quando si incrociavano per i corridoi del castello si ignoravano e nemmeno si salutavano.

Quella mattina Odette si era svegliata di buon umore, la giornata era soleggiata e in cielo non vi era una sola nuvola, le sarebbe piaciuto molto fare una passeggiata nei giardini reali, quelli che vi erano a palazzo erano davvero molto belli, stava giusto passeggiando nel corridoio quando decise di parlare ad una giovane guardia

 –mi scusi, - non era solita fare queste cose ma ultimamente aveva sofferto molto la solitudine, non avendo neppure Derek con cui parlare le giornate si erano rivelate più noiose del previsto, tutto quello che voleva era solo scambiare due parole con qualcuno.

La guardia, un ragazzo abbastanza giovane la guardò profondamente stupito, lui come tutte le altre guardie controllavano le varie aree del palazzo nel caso fosse successo qualunque cosa, erano lì a sicurezza degli abitanti del castello e anche ovviamente della famiglia reale. Specialmente della famiglia reale. – credo di essermi confusa, non ricordo più dove devo andare per raggiungere il giardino. – Perciò quando la principessa in persona gli rivolse la parola, cosa più unica che rara, questi si sciolse come il burro al sole.

- sarei ben lieto di accompagnarla personalmente – disse tutto gentile il ragazzo.

-non è troppo disturbo vero?- rispose lei – non vorrei distrarvi dai vostri compiti -

- assolutamente no principessa, insisto, questo castello è pieno di corridoi, rischia di smarrirsi… – sorrise quello di rimando.

Odette gli rispose gentilmente e fu felice di intrattenere per un po’ una conversazione con qualcuno, stava giusto parlando della varietà di fiore che più preferiva quando, proprio davanti all’ingresso del giardino, Derek la fissava con sguardo pensieroso.

-Possiamo parlare ? – si avvicinò cauto il ragazzo.

La guardia che sentì di non interrompere quel particolare momento, (nel castello giravano molti pettegolezzi su un avvenuto litigio, l’ennesimo, che i due ragazzi avevano avuto) si congedò gentilmente e lasciò i due ragazzi da soli. Quella sera sarebbe stato un bel vanto parlare al bar dei gusti della principessa, il suo amico Stanley avrebbe dovuto ammettere la sua bravura una volta tanto…

Odette rimasta da sola si girò verso Derek esortandolo con lo sguardo a parlare.

- mi dà fastidio questo tuo atteggiamento…- il suo tono sembrava irritato.

- non capisco di cosa tu stia parlando … -

Il ragazzo mosse qualche passo in direzione del giardino e lei lo seguì senza fare storie.

- mi riferisco al tuo fare civettuolo… - disse tranquillamente lui

-civettuola io?- Odette fu sbalordita – continui ad offendermi, e dopo questo non dovrei più rivolgerti la parola –

-Sai bene che ai nostri genitori importa solo che tu dica un certo “si, lo voglio” in un determinato momento. –

Nonostante fosse irritata non potè fare a meno di scapparle un mezzo sorriso al solo pensare ai loro genitori

- ed è proprio perché a me importa il contrario che sono qui. – aggiunse lui.

- importa anche a me -

- stavi civettando con quella guardia. Conosci questo castello bene quanto conosci me; - il castano fece una pausa, stava ammettendo una cosa che non si sarebbe aspettato di dirle tanto facilmente, ovvero che lei lo conosceva bene.

- è vero. – ammise lei

Derek non ci poteva credere, gli aveva dato ragione? E per di più senza discussioni! Dov’era il trucco?

– mi sentivo sola. Avevo voglia di un po’ di compagnia, cosa c’è di male? –

- di male niente, ma ci sono io – il ragazzo si avvicinò e senti quasi spontaneo offrirle il braccio per passeggiare più vicini. Lei lo accettò con sua sorpresa, forse entrambi erano sulla strada giusta.

-che intendi dire? – questa volta niente fraintendimenti, Odette voleva sentire chiaramente cosa stesse pensando il ragazzo con cui stava passeggiando.

- dico solo che se ti annoi puoi sempre venire a bussare alla mia porta, sai dove sto… oppure hai bisogno che ti disegni una mappa? –

- ma perché dovrei farlo? Non abbiamo mai fatto nulla del genere in tutta la nostra vita, - guardò loro due che si prendevano a sotto braccio, se solo avesse immaginato una cosa del genere l’anno precedente si sarebbe chiesta se non fosse impazzita.

-lo so è vero, noi non siamo mai stati in ottimi rapporti però – la guardò – vorrei essere io la compagnia di cui tu hai voglia, perché è giusto così.  

Odette era sbalordita, chi era quel ragazzo? E cosa ne aveva fatto del bambino pestifero con cui era cresciuta? Davvero le persone potevano cambiare così radicalmente o forse era una fase della crescita?

-se non ti conoscessi bene penserei che –

Derek l’interruppe. – tu non mi conosci così bene come credi. Non sono più quel bambino, come tu non sei quella bambina. – si avvicinò di più a lei prendendole le mani – stiamo cambiando, stiamo entrambi crescendo e dobbiamo prenderci le nostre responsabilità, -

- non stai parlando solo del nostro matrimonio, non è vero? – lo guardò seria.

- no infatti, sto parlando della situazione dei nostri regni, a breve inizierai a studiare anche tu per il compito che insieme andremo a svolgere, ma credimi se ti dico che effettivamente è la migliore cosa che noi possiamo fare. Miglioreremo la vita di moltissime persone. Ma per fare questo dobbiamo fare squadra. Se continueremo a farci la guerra non otterremo niente, dobbiamo superare il passato e andare avanti. – prese una pausa, non pensava che avrebbe parlato così a lungo, ma Odette non l’aveva interrotto e non aveva detto una sola parola per contraddirlo.

In realtà Odette era affascinata da quello che le aveva detto, non aveva parlato da ragazzino era come se per un momento fosse riuscita a vedere il Derek del futuro, un sovrano che pensa prima al bene del suo popolo. Era questa la via giusta allora? Accettare quell’unione e non contrastarla in nessun modo? Non avevano diritto anche loro di trovare l’amore?

Proprio come se Derek le avesse letto nella mente parlò. – voglio farmi conoscere da te e voglio conoscerti meglio, e si, magari ti infastidirò, capiterà che io ti prenda in giro e la stessa cosa vale per te. -

Odette lo guardava con i suoi grandi occhi blu e non sapeva cosa pensare. Lui continuò a parlarle dolcemente, lei non potè che rimanere estasiata davanti a quella persona diversa che aveva davanti – dovremo comunque sposarci no? Tanto vale provarci, cosa abbiamo da perdere? – Odette era ancora titubante, non riusciva a capire se facesse sul serio o la stesse prendendo in giro come al solito, eppure sembrava così sincero… – Principessa, aprimi il tuo cuore. – le sussurrò all’orecchio. La giovane sussultò sentendolo così vicino, non era mai stata così vicina ad un ragazzo, e mai pensava che quel ragazzo potesse essere Derek

– allora, che ne pensi?

Odette guardava quel ragazzo davanti a lei, lo guardava e non lo riconosceva, oltre ad essere cambiato fisicamente, stava mostrando un lato che lei in dieci anni non aveva mai visto. Si potevano davvero cancellare anni di scherzi, prese in giro e ostilità in quel modo? Poteva davvero fidarsi ?

-Io non so se ne sono in grado… - Insomma fino alla settimana prima litigavano per ogni sciocchezza e adesso doveva provare a comportarsi come una fidanzatina innamorata? Non credeva di poter cambiare così da un giorno all’altro.

Derek rifletté su quanto le aveva detto, forse con tutti quei discorsi l’aveva spaventata.

- lo so che può sembrare difficile ma è più semplice di quanto sembri… parlo per esperienza personale. –

Odette si fermò bruscamente – stai dicendo che sei già stato con un ragazza prima di me?! –

- se ti dicessi di sì saresti gelosa? – le fece un sorriso scaltro tentando di decifrarla. Ma la ragazza non aveva proprio bisogno di essere decifrata, perché lasciò all’istante il suo braccio e tornò indietro sul sentiero.

- Ehi Odette! Aspetta – le corse dietro fermandola appena in tempo, era piuttosto seccata – stavo scherzando, ti stavo solo prendendo un po’ in giro. –

- beh, devi proprio smetterla di farmi scherzi o un giorno di questi giuro che potrei davvero lasciarti. –

Il ragazzo rise. – beh, dall’età di 4 anni ho avuto una sola fidanzata in vita mia quindi non c’è motivo di essere gelosa, e poi dopo tutti questi anni di fidanzamento hai ancora dei dubbi sulla mia lealtà? –

Lei rise - è davvero troppo divertente punzecchiarci, non sono sicura di poterne fare a meno per ora. –

Il ragazzo castano fu colto alla sprovvista per la prima volta, Odette riprese a passeggiare – io credo che dovremmo rimandare il Discorso a tempi più maturi. Siamo giovani, io sono giovane. Per ora posso solo provare ad esserti amica – sottolineò lei. – per favore, non chiedermi di più adesso –

Il principe stava riflettendo su quello che lei gli aveva detto, avevano ancora un paio d’anni davanti, sarebbero bastati a sistemare il loro rapporto? Ora come non mai il tempo gli sembrò volare.

Odette gli si parò davanti distogliendolo dai suoi pensieri – abbiamo raggiunto una tregua? – lo guardò speranzosa, tutto questo serviva a farle prendere del tempo, sparando che lui accettasse di non torturarla più e farle trascorrere il resto dell’estate in pace.

-tregua – le strinse la mano delicatamente. –

Quell’estate fu davvero l’estate della tregua, durante le apparizioni pubbliche evitavano di punzecchiarsi a vicenda e dietro le mura del palazzo anche se i due trascorrevano molto tempo separati quando si ritrovavano insieme cercano sempre di non darsi sui nervi e parlavano di quello che avevano fatto di recente o di interesse comune, come gli amici solitamente facevano. Derek ogni volta che poteva usciva a caccia con Bromley o si buttava a capofitto negli allenamenti, voleva approfittare delle belle giornate e della stagione di caccia per fare più pratica possibile. Odette invece passava i suoi pomeriggi nella biblioteca reale a leggere, leggeva e rileggeva ogni libro le capitasse sottomano, e se qualche volta capitava di chiacchierare con qualche guardia non si sentì minimamente in colpa, dopotutto, fidanzato o no, Derek non poteva impedirle di parlare con le persone mentre lui poteva andare in giro con il suo amico Bromley!

Quella forse fu per lei l’estate più tranquilla che aveva passato negli ultimi dieci anni, come a solito fu una gran gioia quando suo padre le comunicò il rientro a palazzo.
Ci fu la solita festa d’addio e il momento in cui i due ragazzi dovettero salutarsi pubblicamente.

Derek le fece il baciamano – “Fate buon viaggio principessa tira libri”-

-spero di naufragare lontano da qui – disse sorridendogli lei. I sudditi da lontano chissà cosa pensavano si stessero dicendo i due promessi sposi.

- anche se dovessi naufragare, verremmo cercarvi, lo sai.-

-Affogherò prima che tu possa arrivare –

- non cambierai mai; sei ancora una bambina. –

-  Disse quello che non sa neanche tirare con l’arco! -

-l’anno prossimo ti farò vedere! – l’accompagnò fino alla salita della nave.

-non scrivermi lettere – disse lei entrando.

- nemmeno tu – furono le ultime parole di Derek.

Anche quell’estate era passata, adesso avevano un intero inverno davanti in piena tranquillità. Rimanevano ancora tre anni prima del diciottesimo compleanno della principessa, poi i ragazzi si sarebbero dovuti rincontrare e come tutti si aspettavano, sposarsi.

  
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