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Autore: Hinny109    11/05/2017    2 recensioni
Una forte esplosione mise tutto a tacere... Tre corpi accasciati a terra... Dei passi... Delle urla di terrore... Delle ombre... Delle mani che scuotono con forza uno dei tre corpi... Un gruppo di persone che accorrono e che si mettono in cerchio attorno a quella scena atroce... E poi... Il buio più totale
Genere: Azione, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Tsunade | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Sai/Ino, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Il giorno seguente ai fatti accaduti, a Sakura Haruno venne assegnata una stanza singola dotata di tutte le varie disposizioni di sicurezza dettate dall'Hokage stesso.

La stessa ragazza bionda che il giorno precedente aveva incominciato per prima a prestare soccorso alla rosa, osservava la migliore amica dalla piccola finestrella circolare della porta; di fatti per poter accedere in quella camera bisognava seguire precise procedure di sterilizzazione per evitare che batteri facessero aumentare l'estensione dell'infezione.
Ino Yamanaka posò gli occhi chiari sulla figura minuta dell'amica: non era uno degli spettacoli più belli che avesse visto in vita sua... Il volto pallido della "Bella Addormentata" quasi si confondeva con la federa bianca del cuscino, le palpebre abbassate celavano gli stupendi occhi verde smeraldo e le labbra sottili, di solito rosate, andavano a formare una linea sottile priva di colore. L'unica cosa che risaltava erano i capelli di quella buffa tonalità color confetto che, sparsi attorno al viso della ragazza in maniera sbarazzina, le conferivano un'aria angelica, mentre i battiti cardiaci erano segnalati dalle macchine che la tenevano in vita. Tutto il resto del suo corpo era ricoperto dalle spesse coperte, anch'esse bianche.
Sembrava stesse riposando, ma la verità era un'altra e tutti ne erano a conoscenza. O quasi.
Una mano si posò con leggerezza sulla spalla destra di Ino che non si voltò neanche per capire di chi si trattasse.
< Gli altri due, anzi solo Naruto, richiedono la presenza di tutti... Vai Ino... Qua ci penso io > la voce di Shizune risultò alla bionda stranamente decisa in fondo però, la Yamanaka sapeva benissimo che anche la segretaria del Quinto Hokage stava soffrendo.

In un'altra camera di un'altra sezione dell'ospedale di Konoha, una ragazzo dai capelli biondi e gli occhi azzurri come il cielo, stava chiacchierando e scherzando con il gruppo dei suoi amici più fidati.
< Cane pulcioso stammi alla larga! > urlò la voce soave di un Sasuke Uchiha alquanto irritato per la presenza di tutta quella gente
< Eddai Teme! Akamaru non è un cane pulcioso... Un cane sì, ma non pulcioso.... Vero cagnolone? > rispose Naruto Uzumaki mentre con la mano sinistra scompigliava il pelo dell'animale.
< Quanto cine per un cane... che seccatura! > aggiunse un ragazzo dai capelli castani tenuti alti da una coda ad ananas.
< Ragazzi, Hinata quando arriva? > domandò l'eroe di Konoha
< Credo che tra poco sarà qui Naruto... Come mai ce l'hai chiesto? > Kiba Inuzuka, mentre rispondeva, guardò con uno sguardo malizioso l'amico che arrossì vistosamente guadagnandosi l'appellativo di "Patetico" da parte dell'ultimo degli Uchiha.
In quel preciso istante, Hinata Hyuuga aprì la porta della stanza, seguita dal cugino Neji che pareva fosse un po' più predisposto a parlare.
< N-Naruto -kun... Finalmente ti sei ripreso! > la ragazza tirò fuori, da una borsa che portava a tracolla, un sacchetto contenente tanti cartoncini di ramen quanti erano i presenti.
Il biondo si alzò con qualche difficoltà dal letto e, poggiando la mano sinistra sulla testata del fondo del letto, poiché non aveva più il braccio destro, si diresse verso la ragazza col Byakugan.
Hinata alla vista del ragazzo che si avvicinava, diventò rossa dall'imbarazzo e gli porse una porzione di ramen; Naruto prese il cartone e lo posò su un tavolino e, con sommo stupore di tutti, abbracciò la corvina e poi, dopo averla guardata negli occhi chiarissimi, la baciò sotto lo sguardo basito di Neji. Fu un bacio tenero e casto che al termine, trovò una Hinata Hyuuga svenuta tra le braccia dell'amato.
Naruto sorrise alla ragazza e, quando quest'ultima si riprese, le disse sorridente
< Hinata-chan, te lo dico davanti a tutti perché voglio che lo sappiano anche loro... Io ti Amo! >
Persino Sasuke rimase colpito dall'audacia del biondo che, quando si trattava di ragazze, era negato come ogni maschio... Tranne ovviamente lui: l'ultimo portatore dello Sharingan.

< Hinata, come mai c'è una porzione di ramen in più? > chiese Choji
< L'ho presa per Sakura... Se si dovesse svegliare e avesse fame... > rispose la Hyuga con un piccolo sorriso.
L'aria nella stanza divenne più cupa al sentir solo nominare il nome della rosa < Chissà come sta andando... > sospirò affranta TenTen < Ino dovrebbe sapere qualcosa in più di noi giusto? > s'intromise ad un certo punto Sai
< Per adesso è stabile... Non posso dirvi altro > la voce della bionda Yamanaka rispose a tutti i dubbi degli amici.
Nessuno si era accorta del suo ingresso poiché erano tutti concentrati sulla scena tra Naruto e Hinata.
< Starà bene però, vero? > chiese nuovamente l'ex membro della Radice
< Ve l'ho detto... Non sappiamo nient'altro per adesso > Ino deglutì con fatica e, alzando lo sguardo verso gli altri, fece un sorriso forzato < Comunque Fronte-spaziosa è forte e sono sicurissima che ce la farà > esclamò la ragazza con celata falsità che però non sfuggì a Kakashi. L'uomo spostò lo sguardo sui suoi due allievi notando che i due si stavano rivolgendo uno sguardo colpevole... Il ninja copia sapeva qualcosa, agli altri sconosciuto, che non voleva rivelare.
< Bel braccialetto Ino > disse Rock Lee indicando il polso della bionda < È collegato al macchinario che tiene in vita Sakura. Così l'abbiamo sempre sotto controllo... Lo abbiamo la signorina Tsunade, Shizune, io e altri medici scelti... > Ino spostò lo sguardo degli amici al braccialetto appena nominato e, con immensa agitazione mista a stupore, vide che l'elettrocardiogramma era mutato. Uscì dalla camera senza dare spiegazioni a nessuno e incominciò a correre verso la stanza di Sakura.
Tutti gli altri, alla reazione della bionda, la seguirono velocemente; l'unico che rimase indietro fu Sasuke.

Giunti a destinazione, notarono che una equipe di medici era già a lavoro: tra questi svettava l'Hokage.
Ino entrò senza indugio e incominciò a seguire le direttive della donna dai capelli biondi; coloro che erano rimasti fuori dalla camera erano ignari di ciò che stesse accadendo perciò, decisero di andarsi a sedere sulle panche nel corridoio.

Era passata all'incirca un'ora e mezza da quando i macchinari collegati a Sakura avevano iniziato ad impazzire; tutti quanti erano ancora lì fuori ad attendere impazienti: c'è chi camminava avanti e indietro (Naruto e Lee), chi se ne stava seduto sulla sedia mentre batteva il piede a terra (Kakashi, Sai, Tenten, Choji) gli altri invece (Hinata, Sasuke, Neji e Shilamaru) se ne stavano seduti a fissare il soffitto del corridoio con le mani giunte sulle gambe. Le uniche non presenti erano Ino che se ne stava seduta sulla poltroncina accanto al letto della migliore amica e Tsunade che continuava a controllare ininterrottamente i parametri vitali dell'allieva.

Ad un tratto, due bellissimi occhi verdi da cerbiatto si spalancarono e si puntarono sulla figura della giovane ragazza bionda.
< Oh Kami... S-Sakura! Finalmente ti sei svegliata!! > dopo un po' di incertezza dovuta allo stupore, Ino saltò dalla sedia e andò ad abbracciare l'amica.
< Ino! Evita di strozzarla e falla respirare! >
< Ha ragione signorina Tsunade, mi scusi >
< Sakura, come ti senti bambina mia? > quella era la prima volta che il Quinto Hokage si mostrava dolce e affettuosa nei confronti di qualcuno e ciò non poté che stupire la Yamanaka.
< D-dove mi trovo? Cosa... Cosa è successo? >
< Fronte-spaziosa! Sei in ospedale... Non ti ricordi la guerra, Madara e tutto il resto? Ok che sei stata quattro mesi in coma, ma dovresti ricordare! >
< Sì Ino, mi ricordo quello, ma non ciò che è successo dopo > rispose l'Haruno con qualche difficoltà
< Sakura > la voce materna di Tsunade interruppe l'allieva < dopo la fine della guerra, abbiamo trovato te, Naruto e Sasuke in condizioni pietose... vi abbiamo trasportato subito alle tende e poi, tornati a Konoha vi abbiamo ricoverati >
< Maestra... lei ha detto Naruto e Sasuke... Come stanno loro? >
< Sakura lo sai meglio di me che quei due sono più duri di una roccia... sono senza qualche pezzo, ma per quello abbiamo già la soluzione > la donna bionda fece un dolce sorriso alla rosa per tranquillizzarla; questa sorrise di rimando e, cercando di alzarsi, non riuscì a muovere né le braccia né le gambe
< N-non mi sento gli arti! Cosa diavolo... Non riesco a MUOVERMI! > il tono di voce di Sakura incominciò ad alzarsi sempre di più fino a quando Ino si decise di rispondere tenendo però lo sguardo per terra.
< Quando... Quando vi abbiamo trovato, eravate tutti e tre messi molto male, ma tu... eri quella più, come posso dire, malconcia ecco... > la ragazza si avvicinò di più al letto e, dopo aver allungato la mano verso le coperte che coprivano il corpo della rosa dal collo in giù, gliele tolse scoprendo il busto dell'amica o per meglio dire: ciò che ne rimaneva.
Quello che Sakura vide la colpì come mille anzi, milioni di kunai piantati nel petto.
Al posto del braccio destro c'era il vuoto totale così come per l'avambraccio sinistro; dal basso ventre in giù una specie di tutore le stringeva la parte bassa della pancia fino alle gambe... Le gambe... Non aveva più la parte delle gambe dal ginocchio in giù! Ecco perché non riusciva a muoversi e non le sentiva! Le aveva completamente perse!
Dalle labbra della rosa iniziarono ad uscire dei gorgheggi terrificanti che mano a mano che scorreva il tempo, andavano a trasformarsi in urla di panico e terrore più totale. Nessuna lacrima solcava le guance della ragazza. Solo urla. Le grida di Sakura giunsero persino alle orecchie della comitiva riunita fuori dalla stanza; ognuno di loro sfrecciò verso la finestrella per cercare di capire ciò che stava accadendo, ma tutti poterono vedere che la ragazza dai capelli color confetto aveva iniziato a dimenarsi come un'indemoniata.
Sia Tsunade sia Ino tentarono di calmarla, ma tutto fu vano. Allora, aiutate da circa altri cinque medici, riuscirono ad immobilizzarla e a legarla al letto per evitare di farla cadere al suolo con il rischio di causare altri danni.
Sakura urlò a squarciagola per circa una settimana interna, tranne la notte poiché riuscirono a sedarla almeno durante quei momenti della giornata.
Da quel momento, Haruno Sakura, eroina del Mondo Ninja, allieva della ninja leggendaria Tsunade, neo-ninja leggendaria e medico, passò da ricoverata per ferite, amputazioni e cose simili, a ricoverata per instabilità mentale a causa di uno Shock/Disturbo Post-Traumatico da Stress.


< Hokage-sama, le devo parlare >
< Dimmi tutto Kakashi >
< Riguarda Sakura, Naruto e Sasuke >
All'udire quei nomi, Tsunade Senju distolse lo sguardo dalle innumerevoli scartoffie poste sulla scrivania e diede la sua completa attenzione al Ninja-Copia.





ANGOLINO PICCINO:
Ed ecco qua il secondo capitolo!
Spero vi piaccia e mi raccomando, commentate!
Il vostro
Senju :)
   
 
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