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Autore: Mitsuki no Kaze    15/06/2017    2 recensioni
[IwaOi]
~ Raccolta partecipante all'iniziativa “Caffè o Tè?” a cura di Fanwriter.it! ~
Piccoli stralci di vita quotidiana di Tooru e Hajime una volta presa la decisione di vivere assieme ♡
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Le inaspettate conseguenze di una tazza rotta
 
Prompt: Tazza 15
Numero parole: 1202

Non era certo una novità che Oikawa Tooru fosse una persona particolarmente ordinata, forse al limite del patologico. Un’altra certezza era la sua abitudine a fare le pulizie domestiche con la musica di gruppi idol a volume definito da Hajime illegale, infatti il moro non perdeva l’occasione di defilarsi da casa non appena il suo ragazzo nominava le pulizie. Oikawa non lo voleva tra i piedi, non mentre si districava tra aspirapolvere, stracci, secchi e vetri da tirare a lucido.

Il connubio tra faccende domestiche e vocine acute su musiche ritmate però a volte mieteva delle vittime. Molti vasi e lampade da tavolo erano stati urtati da un gomito durante un improbabile passo di danza che, fatto da una ragazza minuta era assolutamente kawaii, ma replicato da un ragazzone di un metro e ottantaquattro centimetri, giocatore professionista di pallavolo, non aveva proprio lo stesso effetto.

Quella volta il sacrificio d’arredamento offerto al gruppo idol del momento fu una tazza di Iwaizumi.

No, non una tazza qualunque.

Ma la tazza preferita di Hajime, quella con Godzilla.

Tooru aveva pregato tutto il pregabile. I Kami, altre divinità dai nomi impronunciabili appartenenti ad altre religioni che conosceva solo per sentito dire, la colla nel tentare di ricomporre LA tazza, il sito internet del negozio nerd in cui l’avevano comprata… ma niente.

Godzilla era in pezzi e anche sold out.

 

Quando Iwaizumi tornò a casa la trovò stranamente silenziosa. Oikawa lo aspettava accanto kotatsu e sul tavolo giacevano, raccolti in un fazzoletto, dei frammenti bianchi e verdi.

Hajime non chiese nulla, bastò l’espressione affranta di Tooru che rimbalzata dai frammenti al suo viso. Il moro non pianse mentre buttava i resti della sua tazza di Godzilla, perché lui era un uomo. Un vero uomo, stoico e incorruttibile. Riempì d’insulti Oikawa solo perché sapeva che se non l’avesse fatto, la situazione sarebbe risultata davvero grave e lo sguardo colpevole del suo ragazzo lo aveva ferito più della perdita della preziosa tazza.

Perché infondo era solo una tazza, LA tazza di Godzilla certo, ma non poteva davvero arrabbiarsi con Tooru per quello.

 

Oikawa si sentiva in colpa. Mortalmente, irrimediabilmente, dannatamente in colpa.

Gli era arrivata una bella lavata di capo da Iwaizumi, ma sapeva che Hajime era stato fin troppo clemente con lui. Doveva rimediare in qualche modo.

La soluzione scese su di lui come una benedizione un pomeriggio in cui era libero dalle lezioni e dagli allenamenti, mentre era pigramente abbandonato sul divano con il pc in grembo. Tra i suggerimenti di un negozio on-line che usava di tanto in tanto comparve il regalo giusto per farsi perdonare da Iwa-chan.

Una tazza per una tazza.

 

Una settimana dopo, con grande sorpresa di Iwaizumi, arrivò un corriere. Tooru firmò la ricevuta ed entrò in soggiorno con una scatola in mano, fischiettando.

Pessimo segno.

- Iwa-chan! - trilló. - Ti ho preso una cosina on-line, sai per scusarmi dell’incidente con la tazza di Godzilla. -

Hajime notò come la voce di Oikawa si era affievolita nel pronunciare le ultime parole e non trattiene un grugnito. Quella era una storia chiusa, perché quello stupido ci pensava ancora?

Tooru però aveva allungato il pacchetto verso di lui e non poté far altro che accettarlo.

Aprì la confezione, tolse la carta di imballaggio e si ritrovò faccia a faccia con una tazza bianca, sulla quale un'elegante scritta in corsivo recitava:

My husband is hotter than my coffee”.

Il suo viso cominciò ad arrossarsi e le sue mani a tremare, tanto da dover posare la tazza sul tavolo basso che aveva davanti.

Oikawa doveva essersi reso conto della sua reazione e istintivamente fece un passo indietro.

- Scusa Iwa-chan! Lo so che non è la tua tazza con Godzilla, ma non ne ho trovato una uguale! E poi non sarebbe stata la tua tazza! Perciò ho pensato di prenderne una simpatica! - cominciò a straparlare, gli occhi che guizzavano per tutta la stanza, incapace di fissare il suo volto paonazzo. - Ok, lo so che non ti piacciono le battute piccanti, ma è per scherzare! Se non ti piace la restituisco e ne prendo un’altra! Anzi la prendiamo assieme, così scegli tu come la vuo… -

Tooru non riuscì a finire la frase perché Hajime si era alzato in piedi, nonostante le gambe sembrassero malferme, e gli si era avvicinato. Aveva ripreso la tazza con movimenti misurati e accorti, e gliel’aveva porta.

-La devo prendere come una proposta seria? - gli chiese mentre un dito indicava la parola husband.

 

Venti anni dopo

 

- Aki, vieni qua! Aiutami a svuotare le scatole della cucina! -

- Arrivo, Tousan! -

La ragazzina dai capelli neri raggiunse Hajime e cominciò rovistare tra i pacchi che trovò sul tavolo.

Tooru fece capolino dalla porta.

- Sto portando gli scatoloni con le cose delle camere al piano di sopra! -

- Stai attento al ginocchio! - esclamarono i due in coro.

Dopo un attimo di stupore generale, tutti e tre scoppiano a ridere.

-Ehi! Voi due Iwaizumi non siete mica mia madre! - ridacchiò io castano prendendo la prima scatola e dirigendosi verso i gradini.

- Io sono per metà Oikawa! - sottolineò la ragazzina, affacciandosi sulle scale e facendogli una boccacia.

Quando tornò nella cucina, Hajime non riuscì a staccarle gli occhi di dosso, osservando con attenzione i suoi movimenti.

La loro vita era cambiata circa quindici anni prima quando, a causa di un intervento al ginocchio, Tooru era stato ricoverato in ospedale. Nelle lunghe ore di attesa tra una visita e un’altra Hajime si era ritrovato al reparto di neonatologia e lì aveva scoperto che era stata abbandonata una bambina appena nata. Un’infermiera del reparto cercava volontari che l’accudissero per evitare un ritardo dello sviluppo fisico a causa della carenza di affetto e di contatto fisico. Seppur imbarazzato e tentennante, Hajime accettò di tenere la neonata in braccio per qualche minuto, ma non appena l’infermiera la mise tra le sue braccia, l’uomo scorse il visino arrossato della bambina, i suoi pungnetti minuscoli e il rado ciuffetto di capelli.

Non aveva mai visto niente di più bello.

Aveva trascorso ore con la bimba tra le braccia, le aveva dato il biberon, le aveva cambiato il pannolino, tutto sotto il controllo dell’infermiera, ed infine aveva chiesto di poterla portare nella camera di Oikawa.

Non servirono parole.

Non appena Tooru lo vide varcare la soglia della stanza con la bambina in braccio, i loro sguardi si incrociarono ed entrambi sappero con certezza che avrebbero fatto di tutto per adottarla. Si erano sposati cinque anni prima in Inghilterra e il loro reddito era più che sufficiente per adottare un figlio.

Nel giro di un anno Aki divenne ufficialmente loro figlia.

Ed anche in quel momento la loro vita stava cambiando ancora una volta. Erano tornati a Miyagi, lasciandosi alle spalle la caotica Tokyo, perché la ragazza aveva voluto frequentare l'Alba Jousai. Quindi avevano riaperto la vecchia casa degli Iwaizumi.

- Oddio, questa di chi è? -

Il filo dei suoi pensieri fu spezzato dalla ragazzina. Teneva in mano una tazza bianca.

- Fa’ vedere… - le chiese avvicinandosi.

Aki la voltò verso di lui e Hajime, non appena la riconobbe, si schiaffò una mano sulla fronte.

“My husband is hotter than my coffee”

- Purtroppo è mia. -

- Un regalo di papà Tooru, immagino - rise la ragazza lasciandogli la tazza in mano.

- Brava, speravo di proteggerti dai suoi regali imbarazzanti ancora per qualche anno. -

- Ti ho sentito! - gridò Oikawa dal piano di sopra facendo ridere entrambi.

- Sai… - riprese Hajime osservando con sguardo dolce la scritta nera che ornava la ceramica bianca. - Con questa tazza mi ha chiesto di sposarlo. -


Angolo AutriceEcco l'ultima storia di questa raccolta! Ringrazio Fanwriter.it per questa bella iniziativa che mi ha aiutata ha superare un periodo difficile per la scrittura! Spero che le mie storie siano state di vostro gradimento ♡
Un bacione (e spero!) a presto!
~ Mitsuki ♡
   
 
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