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Autore: lele06    20/06/2017    3 recensioni
Salve a tutti. Sono tornato con una nuova storia , nella quale Naruto ed Hinata dovranno condividere un piccolo monolocale.
Tratto dal testo:
. Quando aprì la porta, fu meravigliato di vedere di fronte a lui, una ragazza bellissima, il cui volto divenne subito rosso alla sua vista
< Chi sei? > domandò non riuscendo a ricordare chi fosse
< S-sono la tua nuova vicina di casa > rispose balbettando distogliendo lo sguardo da lui < S-scusa potresti vestirti > chiese balbettando nuovamente con il viso in fiamme. Sentendo ciò il ragazzo abbassò lo sguardo, rimanendo sconvolto da ciò che vide. L’asciugamano che prima teneva legato alla vita, adesso si trovava ai suoi piedi. Imbarazzato si coprì il suo uccello chiudendo la porta
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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                                                       CAPITOLO 16 + EXTRA
 
< Tutto bene, Naruto? > chiese Kiba raggiungendo il ragazzo poggiato con la schiena alla muro che delimitava il balcone della mansarda. Era piuttosto preoccupato per lui, in quanto osservandolo aveva intuito che avesse la testa da tutt’altra parte. Da quando aveva dato inizio alla festa, aveva visto che Naruto si fosse diretto immediatamente sul balcone con sguardo rivolto verso una certa persona, la quale aveva attirato molta attenzione tra i presenti. Nonostante non fosse all’interno della casa, non staccava gli occhi di dosso da quella persona, soprattutto quando arrivarono alla festa gli amici di Kiba e Shino. Nonostante sapesse che questi fossero omosessuali, non era al corrente del fatto che anche i loro amici lo fossero. A causa di ciò, aveva dovuto far uso del suo self control per non allontanare con la forza i ragazzi, i quali si fiondarono su una determinata persona. Ora che aveva capito ciò che provasse per la sua coinquilina, provava un certo fastidio nel vedere altri ragazzi parlare tranquillamente con lei. Abbandonò l’idea di entrare ed informare che Hinata fosse sua, per non creare problemi ai suoi amici ed in più anche perché nonostante avesse capito che Hinata fosse la ragazza giusta per lui, non si era ancora dichiarato. Sebbene poco prima si fossero baciati, non era certo del fatto che Hinata avrebbe dato una risposta affermativa alla sua confessione. Per far sì che la ragazza accettasse di diventare la sua fidanzata, aveva pensato che avrebbe dovuto trovare un modo unico per dichiararsi. Facendo così, secondo lui, Hinata non avrebbe potuto far che accettare. Il problema principale era che purtroppo non riusciva a pensare niente di sensazionale. Stava pensando e ripensando fin da quando era uscita fuori al balcone. Aveva pensato che forse un po' di aria fresca lo avrebbe aiutato a riflettere meglio. Sfortunatamente, fino adesso, non c’era stato nessun cambiamento.
< Naruto > lo chiamò Kiba posandogli una mano sulla spalla < Tutto bene? > domandò manifestando una certa preoccupazione, in quanto non aveva mai visto il ragazzo in quelle condizioni. Nonostante lo avesse chiamato precedentemente, Naruto non si era neanche reso conto della sua presenza, talmente era concentrato per identificare una dichiarazione singolare.
< Si > rispose voltandosi verso Kiba, notando una certa preoccupazione negli occhi dell’amico.
< A me non sembra proprio > lo informò incrociando le braccia al petto, esaminando il volto di Naruto, il quale distolse lo sguardo, in quanto credeva che se Kiba avrebbe continuato avrebbe sicuramente scoperto che stesse nascondendo qualcosa. Purtroppo per lui, il suo comportamento fece intuire a Kiba che il ragazzo avesse qualche problema. < Per caso c’è qualcosa che ti turba? > domandò sperando che questa volta Naruto avrebbe risposta in modo sincero. Sentendo ciò, Naruto pensò che molto probabilmente Kiba avesse intuito che poco prima avesse mentito. Nonostante non volesse consigli altrui, in quanto aveva deciso che quella volta doveva essere tutta farina del suo sacco. Proprio quando stava per rispondere, cercando il suo aiuto, pensò che avrebbe potuto domandare a Kiba come si fosse dichiarato a Shino. Rifletté sul fatto che molto probabilmente ascoltando la sua storia, questa l’avrebbe potuto aiutare.
< In che modo hai confessato il tuo amore a Shino? > chiese tutto d’un fiato, meravigliando Kiba, il quale rimase alquanto colpito dalle parole del ragazzo, in quanto non si aspettava una domanda del genere. Nonostante volesse aiutarlo, non aveva nessunissima intenzione di informarlo di quell’avvenimento, poiché era molto imbarazzante. Non glielo avrebbe raccontato neanche sotto tortura.
< Mi dispiace, ma si tratta di informazioni top secret > rispose con tono deciso, incrociando le braccia al petto, in modo da far percepire al ragazzo che non avrebbe ceduto per nulla al mondo. Sentendo ciò, Naruto decise di utilizzare la sua espressione segreta, grazia alla quale riusciva sempre a farla franca quando commetteva qualche marachella.
< Non funziona questa tua tecnica > affermò Kiba osservando l’espressione da cucciolo bastonato usata da Naruto, il quale sospirò comprendendo che il suo piano non avesse funzionato.
< Sei cattivo > disse assumendo un’espressione imbronciata, la quale fece sorridere Kiba, poiché pensò che in quel momento Naruto si stesse comportando proprio come un bambino di dieci anni, anzi di sette anni.  
< Perché ti incuriosisce tanto sapere questo? > domandò volendo conoscere il motivo del perché di tutta quella curiosità per la sua dichiarazione a Shino.
< Beh > cominciò, cercando di pensare a qualche scusa plausibile, grattandosi con un dito la guancia < Per una semplice curiosità > rispose dopo pochi secondi < Devi sapere che sono un patito delle dichiarazioni. Ogniqualvolta conosco qualche coppia di fidanzati, non posso far a meno di chiedere come abbiano confessato il loro amore > aggiunse auspicandosi che con quella piccola bugia, avesse convinto Kiba a raccontargli tutto. Sentendo ciò, il ragazzo incrociò le braccia al petto per poi inclinare di poco il capo osservando l’espressione di Naruto, il quale credeva di averlo convinto al raccontargli quell’avvenimento importante della sua vita. Sfortunatamente per lui, Kiba non aveva nessunissima intenzione di parlare di quello, in quanto preferiva che rimanesse segreto. Neanche le parole usate da Naruto riuscirono a convincerlo, poiché Kiba aveva capito perfettamente che si trattasse di una bugia, volta ad intenerirlo. L’unica cosa che avesse intuito era che Naruto volesse confessarsi a qualcuno e forse conosceva anche la persona. Infatti aveva notato perfettamente che i due entrarono nel loro appartamento mano nella mano, in più da quando la festa era iniziata Naruto non aveva tolto un attimo gli occhi di dosso da Hinata, nonostante lui si trovasse fuori al balcone.
< Mi dispiace ma non posso colmare la tua curiosità > lo informò osservando Naruto abbassare sconsolatamente il capo. A quella vista sospirò, decidendo che gli avrebbe dato solo un piccolissimo indizio < Ho usato un metodo che si utilizzava alle scuole elementari > aggiunse osservando scattare all’insù il capo di Naruto che grazie a quella piccola informazione, aveva pensato ad un modo per dichiararsi ad Hinata.
< Sei il mio salatore > affermò abbracciandolo, sorprendendo Kiba, il quale non riusciva a comprendere il motivo di tutta quella felicità, in quanto non aveva compreso se Naruto avesse veramente capito come avesse fatto lui a dichiararsi a Shino. < Ti devo chiedere un favore > aggiunse, appena si allontanò da lui, guardandolo negli occhi. Quando era entrato in casa, aveva guardato che in un angolo c’era un oggetto che potesse tornargli comodi. Sperava solo che Kiba fosse d’accordo nell’aiutarlo.
< Cosa dovrei fare? > domandò sperando che non si trattasse di qualcosa di complicato
< Ok, ascoltami bene > rispose per poi metterlo a corrente dell’idea che gli fosse venuta in mente
< Allora anche tu alle volte fai funzionare il cervello > esclamò Kiba appena Naruto terminò di raccontargli ciò che avesse pensato. Doveva ammettere che avesse avuto un’idea geniale e romantica. Fu sorpreso che dalla sua mente fosse uscita una cosa del genere, in quanto credeva che il suo amico fosse un cretino cronico.
< Mi offendi se dici così > osservò incrociando le braccia al petto, alquanto risentito dalle parole di Kiba, in quanto era consapevole del fatto che non avesse una grande intelligenza, ma quando serviva era in grado di ideare cose incredibili.
< Dai non fare così > disse Kiba poggiando la mano sulla spalla di Naruto < Vedrai che domani andrà tutto liscio > aggiunse sorridendo
< Come fai ad esserne così sicuro? > domandò Naruto, curioso di sapere perché Kiba mostrasse tanta sicurezza per la risposta affermativa di Hinata alla sua dichiarazione
< Lo scoprirai domani > rispose facendogli l’occhiolino per poi entrare in casa, prima che Naruto chiedesse altre informazione.

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< Stanca? > domandò Shino porgendo un bicchiere contenente una sostanza analcolica. Nonostante la festa fosse cominciata da non molto tempo, aveva osservato Hinata sedersi sul letto e massaggiarsi le gambe. Pensò che molto probabilmente dovessero dolergli a causa dei tacchi che indossasse. Da questo intuì che la ragazza non indossasse quasi mai scarpe come quelle, quindi rifletté sul fatto che casomai gli avrebbe dovuto fare un regalo avrebbe dovuto optare per scarpe comode. In questo modo avrebbe fatto contenta Hinata, in quanto le avrebbe potuto usare per tutti i giorni e non solo per determinati avvenimenti.
< Un po' > rispose alzando il capo guardando negli occhi Shino, prendendo il bicchiere che questo le avesse gentilmente portato.
< Certo che i miei amici ti hanno riempito di domande > osservò leggermente divertito per quello. Appena erano arrivati, dopo aver salutato i padroni di casa, si erano fiondati vicino ad Hinata riempiendola di complimenti.
< È stato molto imbarazzante > disse prendendo un sorso della sostanza nel bicchiere, volendo scordare l’imbarazzo che avesse provato poco prima. A causa loro era stata per più di mezz’ora in piedi ed ora gli dolevano i piedi, non essendo abituata a portare scarpe con i tacchi alti.
< Ti chiedo scusa io da parte loro > affermò chinando leggermente il capo < Erano soltanto curiosi di conoscerti, in quanto gli abbiamo parlato tanto di te > aggiunse sorridendo osservando lo stupore sul volto di Hinata, la quale non si aspettava una cosa del genere, poiché ritenesse che non avesse fatto niente di così rilevante da spingere Shino e Kiba a parlare di lei ai loro amici. Portò lo sguardo su quest’ultimi, sentendo crescere in lei una certa curiosità
< Posso chiederti una cosa? > domandò augurandosi che Shino avesse risposta affermativamente alla sua richiesta
< Certo >
< Anche i tuoi amici sono omossessuali? > chiese tutto d’un fiato a voce bassa per non farsi sentire dai presenti.
< Non tutti > rispose sedendosi accanto alla ragazza per poi guardare l’intera stanza con l’intento di individuarli. < Quelli che si stanno servendo al tavolo sono omossessuali > la informò indicandoli consapevole del fatto che non sarebbe stato scoperto, in quanto i due fossero troppo presi dal buffet per accorgersi di lui < Mentre quello che sta conversando con Ino è etero > aggiunse puntando lo sguardo verso il ragazzo intento a parlare con Ino , la quale stava flirtando con questo , poiché man mano che conversavano Hinata vedeva che la ragazza si avvicinava sempre di più al ragazzo che indietreggiava , mantenendo una certa distanza con la sua amica.
< Credo che Ino non abbia nessuna speranza con Omoi > fece notare Shino, il quale aveva intuito anche lui che Ino ci stesse provando con il suo amico.
< Perché? > chiese Hinata voltandosi verso l’amico, non riuscendo a capire il perché Ino non avesse nessuna chance con quel ragazzo, in quanto credeva che la sua amica era davvero una bellissima ragazza. Riteneva che Ino fosse in grado di sedurre qualsiasi uomo senza nessun problema.
< Semplicemente perché Ino non è il tipo di ragazza che Omoi gradisce > rispose Shino come se fosse la cosa più semplice del mondo.
< Come mai? > domandò sentendo crescere in lei la curiosità
< Perché Omoi preferisce di più le ragazze introverse > rispose < Non conosco il motivo di questo, quindi è inutile che me lo chiedi > aggiunse velocemente avendo intuito dall’espressione di Hinata che quest’ultima gli stesse chiedendo anche il perché di quello. Quindi per evitare ciò, aveva deciso di anticiparla. La sua curiosità nel sapere queste informazioni, fece pensare a Shino che Omoi avesse attirato l’attenzione di Hinata.
< Per caso sei attratta da lui? > chiese Shino inclinando di poco il capo, osservando con molta attenzione l’espressione di Hinata appena questa avesse sentito le sue parole.
< Sai perfettamente che sono già interessata a Naruto > rispose senza mezze misure, alquanto irritata per quella domanda da parte dell’amico, il quale sorrise al suono di quelle parole, in quanto da quello aveva capito perfettamente che i sentimenti che Hinata provasse verso Naruto erano molto forti.
< Volevo solamente averne una conferma > la informò sorridendo, ma nonostante questo non riuscì a capire il motivo di quelle domande sui suoi amici < Per quale motivo mi hai chiesto dei miei amici? >
< Ho notato che mentre stavo parlando con loro, Naruto ci stava osservando. Ho percepito che non avesse una espressione tranquilla. Quindi mi sono voluto unicamente informare per la loro incolumità. > rispose per la salute degli amici di Shino, in quanto sapeva che se Naruto si fosse arrabbiata, per i ragazzi sarebbe arrivata la loro fine. Sentendo ciò, Shino dedusse che tra i due fosse accaduto qualcosa di positivo per far dire ciò ad Hinata, la quale altrimenti non si sarebbe mai sbilanciata in quel modo.
< Per caso c’è stata un progresso tra voi? > domandò sentendo crescere in lui una certa curiosità per le parole che Hinata avrebbe detto
< Beh > cominciò ripensando a quello accaduto prima che giungessero alla festa dei loro amici. Neanche lei credeva che i fatti accaduto fossero reali. Infatti per controllare che non avesse immaginato il tutto, mentre percorreva le scale mano nella mano con Naruto, si diede un piccolo pizzicotto. Quando percepì doloro, spalancò gli occhi per lo stupore, in quanto quello accaduto poco prima era stato tutto reale. Non si trattava di un’immaginazione come avesse supposto. Ricordò il dolce bacio datole da Naruto per confermare le parole che avesse detto a Rukia. Quando le labbra del ragazzo toccarono le sue, sentì una scossa lungo la colonna vertebrale. Nonostante fosse stato un bacio a stampo, le aveva fatto comprendere che lei amasse veramente Naruto. Quindi decise che si sarebbe dichiarata, in quanto sicuramente dopo quel bacio non sarebbe stata più in grado di nascondere ciò che provasse per lui. Il problema principale era trovare un modo unico per dichiararsi al ragazzo. Credeva che un semplice mi piace non sarebbe basto per convincere Naruto ad accettare la sua proposta, perciò doveva escogitare qualcosa di unico nel suo genere. La difficoltà maggiore era proprio questa, anche se aveva pensato a qualcosa che avrebbe potuto funzionare. Gli rimaneva soltanto una cosa da fare, ovvero quello di chiedere un parere ad un amico. Se questo gli avrebbe comunicato che avrebbe funzionato, allora si sarebbe adoperata per architettarlo al più presto, mentre se avrebbe bocciato la sua idea, avrebbe pensato a qualcosa di nuovo.
< Allora > disse Shino, il quale non riusciva più a resistere dal non sapere. Sentendo ciò, Hinata si riprese dai suoi pensieri
< È accaduto qualcosa > rispose abbassando il capo per nascondere le gote arrossate. < Ho bisogno di un tuo parere su una questione delicata > lo informò alzando il capo con ancora il volto leggermente arrossato, il quale intenerì Shino che vedendo ciò si sentì pronto a tutto per soddisfare Hinata.
< Qualsiasi cosa > disse. Ascoltando ciò, Hinata sorrise per poi spiegargli la sua idea. < Non male, davvero non male > affermò appena la ragazza avesse terminato di illustrargli la sua idea. Doveva ammettere che non fosse affatto male come idea. Sicuramente era migliore rispetto al modo in cui Kiba gli dichiarò i suoi sentimenti per lui.
< Sicuro che vada bene? > chiese Hinata
< Certo > rispose sorridendo, osservando la ragazza tranquillizzarsi con quella parola.
 
Quando la festa finì, appena gli ospiti avevano lasciato la mansarda Shino e Kiba iniziarono a pulire
< Ho una notizia sensazionale per te > esclamò Kiba buttando un bicchiere di plastica nella busta.
< Anche io > gli comunicò Shino sorridendo, voltandosi verso il fidanzata rimasto alquanto sorpreso da ciò, in quanto pensava che non ci fosse niente di più straordinario della sua notizia
< Illuminami > disse Kiba
< Prima tu > controbatte Shino non essendo intenzionato a comunicare la sua notizia per primo
< Ok > disse Kiba < Al mio tre entrambi riveliamo quello a nostra conoscenza > aggiunse credendo che Shino avrebbe accettato ciò
< Bene >
< Uno, due, tre ………………. Naruto/Hinata vuole dichiararsi a Hinata/Naruto > urlarono tutto d’un fiato per poi guardarsi con sguardo meravigliato.
< Non posso credere che abbiano detto alla medesima cosa > esclamò stupefatto Kiba, anche se rifletté sul fatto che la proposta ideata da Naruto avesse qualcosa in più rispetto a quella di Hinata. Quindi considerò il fatto che fosse quella di Naruto la più adatta da realizzare. < Quando avrebbe intenzione di dichiararsi Hinata? > domandò Kiba
< Non me lo ha detto > rispose Shino
< Ok, allora dobbiamo concentrare tutte le nostre forze su Naruto > lo informò < In quanto mi ha detto che lui ha intenzione di dichiararsi domani > aggiunse osservando la confusione sul volto del suo fidanzato, il quale non aveva capito il perché dovessero dedicarsi a Naruto < Ed ha chiesto il nostro aiuto, soprattutto il tuo > continuò comunicandogli quel piccolo dettaglio
< Cosa dovrei farei? > chiese Shino, non comprendendo come potesse aiutare l’amico.
< Se Hinata accetta la sua dichiarazione e noi sappiamo che lo farà, devi usare quella > rispose indicando l’oggetto nell’angolo per poi estrarre dei fogli dalla tasca dei pantaloni, porgendoli verso Shino, il quale quando lesse ciò che stesse scritto sorrise, non riuscendo a credere che Naruto potesse conoscere una cosa del genere.
< Si può fare > affermò sentendo crescere in lui una certa adrenalina. Non vedeva l’ora che arrivasse la sera dell’indomani, in quanto desiderava assolutamente vedere Hinata felice.
< Mentre io andrò a prendere Hinata a lavoro, tu aiuterai Naruto a sistemare qui > lo informò
< Ok > disse

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< Grazie per il tuo duro lavoro > esclamò Iruka voltandosi verso Hinata, la quale era più stanca del solito poiché quel pomeriggio Shino non era venuto a lavoro. A causa di questo, aveva dovuto fare anche la sua parte. Nonostante fosse stanza, aveva deciso che dopo essersi fatta una doccia, si sarebbe recata su in mansarda per vedere se fosse accaduto qualcosa a Shino, in quanto era molto strano che il ragazzo non si fosse recato a lavoro. Solitamente era una persona seria riguardo questo. Quindi se quel giorno aveva preso un giorno libero, voleva significare che gli fosse accaduto qualcosa di grave.
< Certo che non ti lasciano mai sola > osservò Iruka sorridendo osservando Kiba correndo verso di loro. Sentendo ciò Hinata si voltò vedendo il fidanzato del suo amico avvicinarsi velocemente. Rimase un tantino sorpresa nel vederlo, in quanto credeva che non essendoci Shino, quella sera non sarebbe venuto neanche Kiba. Però questo non fu una cosa negativa, poiché grazie a questo avrebbe potuto chiedere del perché Shino non si fosse recato al lavoro.
< Scusa per il ritardo > affermò appena li raggiunse
< Non dovevi venire > gli comunicò Hinata
< Dovevo assolutamente venire, in quanto questa sarà l’ultima volta > la informò sorridendo, mentre Hinata inclinò il capo non capendo cosa avesse voluto dire Kiba con quelle parole. < Adesso dobbiamo andare > aggiunse afferrando la mano della ragazza, cominciando ad incamminarsi verso casa
< Perché tutta questa fretta? > domandò Hinata non comprendendo il motivo del perché stessero camminando con passo veloce. Solitamente se la prendevano sempre comoda nel rincasare, in quanto erano sempre stanchi quando terminavano di lavorare. Purtroppo sembrava che quella sera Kiba volesse rientrare il più presto possibile a casa.
< Boh > rispose alzando di poche le spalle, mentre Hinata era certa del fatto che Kiba le avesse appena mentito. Sicuramente era a conoscenza di quello che stesse accadendo, ma sfortunatamente per lei non voleva comunicarglielo.
 
Quando giunsero alla porta del suo appartamento, Hinata rimase stupita nel vedere Kiba aprirla, ma rimase ancora più colpita nel vedere sul letto posizionato il vestito, usato la sera precedente per la festa, con accanto un biglietto con su scritto “X Hinata”. Lo afferrò aprendolo leggendo il contenuto
                       
                                       “Ti aspetto su in mansarda”          
            
 
< Cosa sta accadendo? > chiese voltandosi verso Kiba, sperando che quest’ultimo le desse delle spiegazioni plausibili per ciò.
< Appena raggiungerai la mansarda lo saprai > rispose sorridendo per poi uscire dalla porta per permettere ad Hinata di cambiarsi. Intanto che la ragazza si preparasse, Kiba finì di sistemare gli ultimi preparativi.
Dopo essersi fatta una doccia veloce, Hinata indossò lo splendido abito presogli da Shino. Fortunatamente questa volta trovò scarpe comode e non scarpe con tacco improponibile. Quando aprì la porta rimase colpita di vedere tutto buoi, ma ancora di più quando abbassò lo sguardo vedendo una striscia di candele illuminare il percorso, in più adagiate sul pavimento si trovavano petali di rose rosse. Le sembrò quasi che fosse un tappeto che le indicasse la strada da percorrere. Si incamminò precorrendo il percorso, il quale la portò come già sapeva in mansarda, dove trovò la porta aperta.
< Permesso > disse introducendo titubante la testa nella casa per controllare se ci fosse qualcuno. Vedendo che nessuno avesse risposto, decise di entrare in quanto aveva notato che il tappeto di petali di rose rosse continuava fino alla finestra, anch’essa aperta. Quando la raggiunse rimase stupita dal vedere steso sul pavimento del bancone un lenzuolo con su scritto

                          “VUOI ESSERE LA MIA VERA FIDANZATA?”
 
Con due caselle, in cui stava scritto “SI e NO”. In più di fianco ai piedi del lenzuolo c’era un pennarello che serviva per sbarrare la scelta di Hinata, la quale sapeva perfettamente chi avesse architettato tutto ciò. Lo aveva intuito appena avesse letto la scritta sul lenzuolo. Nonostante la maggior parte delle persone avrebbe potuto pensare che una dichiarazione del genere fosse infantile, lei invece riteneva che fosse una cosa meravigliosa.
Dopo aver preso il pennarello da terrò, tolse il tappo abbassandosi nuovamente, avvicinandosi vicino alla casella dove fosse scritto “SI” ponendo su di esso una grande X, in più sotto ad essa aggiunse altre due parole che pensò potessero rendere Naruto molto contento quando questo le avrebbe viste. Si alzò tappando il pennarello, voltandosi osservando dinnanzi a lei la figura sorridente di Naruto con in mano una rosa
< Grazie > disse con le gote leggermente arrossate, prendendo la rosa dalle mani di Naruto, per poi spostarsi di lato per permettere al ragazzo di guardare come avesse risposto alla sua dichiarazione. Quando Naruto osservò che la ragazza avesse posto la “X” sulla casella del “SI” tirò un gran sospiro di sollievo, in quanto non era certo del fatto che Hinata avrebbe accettato la sua proposta, ma fu sorpreso ancora di più nel leggere da quello che fosse scritto sotto questa. Appena lesse, si volto verso Hinata, notando ancora un leggero rossore delle gote di quest’ultima. In quel momento pensò che fosse davvero stupendo. Non solo era una ragazza gentile, affidabile, ma era anche una ragazza bellissima. Di slanciò l’abbracciò, volendola ringraziare con quell’atteggiamento di aver scelto come fidanzato una persona come lui, il quale non meritava di stare con una ragazza come lei.
< Dovrei essere io a ringraziare te > la informò sorridendo specchiandosi negli occhi della ragazza, la quale perse un battito osservando gli occhi color cielo del suo fidanzato. Proprio quando stava per rispondergli, sentì un suono provenire dalla stanza. Si voltò per osservare cosa stesse accadendo al suo interno, rimanendo sorpresa nel guardare Shino suonare la chitarra, intonando la canzone Your Song di Elton John. Rimase colpita dal fatto che il suo amico sapesse suonare uno strumento musicale, ma ancora di più dalla scelta della canzone che era una delle sue preferite.
< Mi permetti questo ballo? > domandò Naruto poggiando un ginocchio a terra, afferrando dolcemente la mano di Hinata, la quale non riuscì a credere che quello che stesse accadendo in quel momento fosse vero.
< È un sogno questo? > chiese guardandosi intorno non riuscendo a intuire se tutto quello fosse reale. Sentendo ciò, Naruto sorrise. Pensò che dovesse mostrare ad Hinata che tutto ciò era reale. Di conseguenza si alzò, avvicinando il suo viso a quello della ragazza, donandogli un dolce bacio a stampo, grazie al quale Hinata intuì che tutto quello accaduto fin lì non fosse un sogno, ma fortunatamente era tutto reale. Strinse la mano del ragazzo per poi buttarsi tra le sue braccia poggiando li capo sul petto di Naruto, sentendo il battito accelerato di quest’ultimo, iniziando a ballare sulle note della canzone scelta dal ragazzo, il quale sentì crescere l’imbarazzo in lui, in quanto non riusciva a calmare il suo cuore. Credeva che se continuasse così potesse venirgli un infarto, poiché il battito del suo organo non faceva altro che aumentare sempre di più. Mentre Naruto si preoccupava di ciò, Hinata credeva che quel suono fosse il più bello del mondo, anche più bella della canzone suonata da Shino. Anche quando questo terminò la canzone, i due continuarono a ballare, mentre il loro amico aveva optato per andarsene. Potevano continuare all’infinito. Non si sarebbero stancati mai di stare uno vicino all’altro.
< Hinata > la chiamò guardandola negli occhi < Ti amo > disse avvicinando il viso a quello della ragazza, baciandola dolcemente.
< Anche io > baciandolo nuovamente, con la luna unico spettatore del loro nascente amore.
 
Note autore:
Eccoci arrivati al sedicesimo ed ultimo capitolo di questa storia. Come vi sembra? è stato di vostro gradimento? Spero che vi sia piaciuto come ho concluso questa storia. Non andatevene perché c’è una sorpresa per voi.
                                                     
                                                      EXTRA
 
< Sei nervoso? > chiese Itachi osservando il volto del fratello alquanto preoccupato
< Un po' > rispose picchiettando il dito sul tavolo
< Vedrai che tra poco Sakura rientrerà > lo informò cercando di tranquillizzarlo. Sfortunatamente quelle parole non servirono a niente, in quanto Sasuke prese nuovamente il telefonino componendo ancora una volta il numero di Sakura.
< Cazzo > urlò sbattendo il cellulare sul tavolo < Perché ha il telefono spento? > domandò voltandosi verso il fratello maggiore, il quale non aveva nessuna risposta da dargli a quella domanda. Doveva ammettere che si stava preoccupando anche lui, in quanto non solo Sakura era una persona puntuale, ma soprattutto per il fatto che fosse al nono mese di gravidanza. Nelle sue condizioni non doveva fare nessun sforzo, ma purtroppo la fidanzata del fratello minore era una ragazza con un carattere forte, il quale non fece altro che aumentare durante la gravidanza. A causa di ciò, aveva deciso di recarsi da solo all’università per consegnare un documento in segreteria. Il problema era che non fosse ancora rientrata. Solitamente avrebbe dovuto impiegare una mezz’oretta in quanto fortunatamente l’università si trovava vicino al loro appartamento. Il problema era che fosse passata un’ora e di Sakura non c’era nessuna traccia. Proprio quando stava cercando di calmare nuovamente suo fratello minore, sentì squillare il telefonino di Sasuke, il quale lo afferrò velocemente, rispondendo all’istante senza neanche vedere chi lo stesse telefonato
< Pronto > disse sperando di udire la voce di Sakura provenire dall’altro capo telefonico
< Sasuke, devi venire immediatamente in ospedale > lo informò la voce, la quale il ragazzo la identificò con quella di Karin. Sentendo ciò, staccò immediatamente la chiamata, alzandosi per poi voltarsi verso il fratello, il quale sperava che Sasuke gli avrebbe spiegato quello che stesse accadendo
< Dobbiamo andare velocemente in ospedale > gli comunicò correndo verso la porta, mentre Itachi rimase ad elaborare le parole appena dette da Sasuke. Quando capì cose stesse accadendo in ospedale, raggiunse come un lampo il fratello minore, già posizionato vicino la macchina
< Ti porterò in un lampo > affermò Itachi aprendo la macchina per poi entrare, imitato da Sasuke
< Lo spero > disse voltandosi verso di lui. Sentendo ciò, sul volto di Itachi sorse un piccolo sorriso e senza farselo ripetere nuovamente accese l’auto partendo a razzo.
 
< Karin > la chiamò appena entrò nella sala d’attesa < è accaduto qualcosa a Sakura? > domandò raggiungendo la ragazza seduto in compagnia di un ragazzo che non avesse mai visto prima d’ora
< In questo momento è in sala parto > rispose alzando il capo, osservando lo sguardo agitato di Sasuke, il quale non poteva credere che da lì a qualche ora sarebbe diventato padre.
< Siediti > disse Itachi poggiando una mano sulla spalla del fratello, il quale seguì il consiglio del fratello maggiore < Vado un attimo a fare una telefonata, torno subito > aggiunse incamminandosi verso l’uscita dell’ospedale. Appena giunse lì, estrasse dalla tasca dei pantaloni il telefonino. Lo sbloccò per poi comporre un numero in particolare.

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< Adesso potete entrare > esclamò l’infermiera entrando nella sala d’attesa. Sentendo ciò, Sasuke si alzò e velocemente raggiunse l’infermiera, la quale lo accompagnò nella stanza di Sakura. < Potete stare solo pochi minuti > li informò aprendo la porta, permettendoli di entrare.
< Scusa > disse Sakura quando vide la figura di Sasuke, il quale corse verso di lei, abbracciandola
< Grazie > affermò donandole un bacio sulla fronte < Mi hai reso l’uomo più felice del mondo > aggiunse mostrando uno dei più bei sorrisi che Sakura avesse mai visto.
< Devi ringraziare anche loro > gli comunicò Sakura indicando Karin ed il ragazzo al suo fianco < Senza il loro aiuto non sarei mai riuscita ad arrivare qui > aggiunse. Ascoltando ciò, Sasuke si voltò verso di loro
< Vi ringrazio > affermò abbassando il capo
< Non ti preoccupare > si affrettò a dire Karin < Adesso vi lasciamo soli > continuò stringendo la mano del ragazzo al suo fianco per poi uscire dalla stanza. Appena i due uscirono, entrò l’infermiera con imbraccio la loro bambina. Quando la vide, Sasuke pensò di essere l’uomo più fortunato del mondo, anzi dell’universo.
< È bellissima > disse strofinando il dito contro la guancia della bambina, la quale sorrise a quel contatto. In quel momento, entrarono nella stanza altre persone. Mentre Sasuke non si accorse di questo, in quanto troppo impegnato ad osservare la figlia, Sakura percepì la presenza di altre persone. Quando notò di chi si trattasse, rimase alquanto meravigliato nel guardare quella certa persona lì.
< Volete vedere vostra nipote? > chiese facendo voltare il capo a Sasuke, il quale volle controllare a chi si stesse rivolgendo Sakura
< Mamma, papà > disse meravigliato non tanto nel vedere la madre lì, ma il padre
< Mi hanno costretto > gli comunicò Fugaku avvicinandosi al letto insieme alla moglie, la quale prese imbraccio sua nipote
< Avete già scelto il nome da darle? > chiese guardando verso i due mentre cullava la bambina
< Si > rispose Sasuke < Si chiamerà Sarada > continuò
< È un nome bellissimo > affermò Mikoto sorridendo osservano sua nipote. In quel momento si ricordò di aver dimenticato il regalo in macchina, quindi senza neanche pensarci affidò la bambina al marito, alquanto sorpreso da ciò
< È magnifica > disse osservandola. Istintivamente il suo dito le carezzò la guancia. Questo non solo fece sorridere la bambina, ma questa afferrò il dito del nonno. Quel gesto, scosse il cuore dell’uomo, il quale pensò che da quel momento in poi avrebbe protetto quella bambina a cosato della vita.
< Mi dispiace, ma dovete andarvene > li informò l’infermiera. Sentendo quelle parole, Fugaku si voltò verso la donna, la quale fece un passo indietro intimorita dall’espressione dell’uomo
< Dove starà mia nipote? > domandò
< In questo reparto con gli altri bambini > rispose la donna non capendo il perché l’uomo gli avesse chiesto quella informazione
< Ci sarà qualcuno nella stanza? > chiese
< No > rispose < Ma abbiamo le telecamere ed i baby monitor > aggiunse < Quindi stia tranquillo > continuò avvicinandosi verso l’uomo per prendere la bambina
< Itachi > disse voltandosi verso il figlio maggiore, il quale aveva intuito già cosa gli avrebbe chiesto il padre < Torna a casa e preparami la borsa > aggiunse < In più porta con te una sedia pieghevole > continuò stupendo tutti i presenti
< Non può fare una cosa del genere > lo informò a donna avendo capito che l’uomo voleva passare lì a notte
< Senta > disse l’uomo infastidito dalle parole dell’infermiera < Io non lascerò mia nipote alle sue cure. Mi occuperò io di lei > continuò
< Torno in un attimo > li informò Itachi uscendo dalla stanza, venendo imitato dall’infermiera, la quale pensò di chiedere aiuto al direttore, sperando che ameno lui avrebbe convinto l’uomo ad andarsene.
< Cos’è accaduto? > domandò Mikoto entrando nella stanza guardandosi intorno sperando che qualcuno gli avrebbe spiegato cose stesse accadendo. Quando vide il marito seduto sulla sedia con imbraccio la bambina, capi istintivamente cosa fosse successo
< Per caso ha intenzione di rimanere qui stanotte? > chiese voltandosi verso il figlio
< Si > rispose Sasuke, il quale era rimasto alquanto sorpreso dal comportamento del padre, in quanto di certo non si sarebbe mai aspettato un atteggiamento del genere da lui. Sentendo ciò, Mikoto sorrise riflettendo sul fatto che il marito non si smentisse mai
< Si è comportato allo stesso modo quando siete nati tu ed tuo fratello > lo informò
< Auguri Sasuke, Sakura > urlò un biondino entrando nella stanza
< Naruto > lo ammonì la ragazza al suo fianco
< Naruto, Hinata > disse Sakura sorridendo alla vista dei suoi amici. Da quando si erano fidanzati, i due facevano qualsiasi cosa insieme.  Non si separavano mai. < Sono contenta di vedervi > aggiunse sorridendo
< Dov’è la bambina? > chiese Naruto guardandosi introno, curioso di osservarla per la prima volta
< Lì > rispose Sasuke indicando verso la direzione del padre. Sentendo ciò, il ragazzo si avvicinò per osservarla
< È bellissima > affermò per poi voltarsi e guardare verso Hinata, la quale percepì in quel momento che qualcosa di inappropriato stesse frullando nella testa del fidanzato.
< Hinata > disse avvicinandosi lentamente verso la ragazza, la quale sentiva crescere in lei una certa agitazione < Facciamo anche noi un bambino >
< È ancora troppo presto > lo informò < Inoltre non siamo ancora laureati > aggiunse
< Quindi appena mi laureo, avremo anche noi un bambino tutto nostro? > domandò volendosi accertare di questo piccolo dettaglio
< Si > rispose Hinata
< Ok > disse sorridendo per poi afferrare la mano della fidanzata < Noi andiamo. Ciao > aggiunse salutando i presenti
< Andate già via? > domandò Sakura
< Si > rispose Naruto voltandosi verso di lei < Devo andare a studiare, così anche noi presto avremo un figlio > continuò sorridendo lasciando la stanza
< Credo che Naruto si laureerà molto presto > fece notare Sasuke sorridendo
< Sono d’accordo con te > disse Sakura, convinta che il ragazzo avrebbe dato il meglio di se nello studio. Infondo quando aveva un obbiettivo in testa non lo fermava nessuno.
 
Note autore:
Con questo extra la storia è terminata. Spero che questo extra sia stato di vostro gradimento.
Vorrei ringraziare starfire5 e tayly06 per aver commentato il capitolo precedente; Kula per aver inserito la storia tra quelle da ricordare; Ice dragon per averla aggiunta tra le preferite; Nerbo_Akatsuki_09 per averla inserita tra le seguite. Un ringraziamento a tutte le persone che hanno letto la storia.
   
 
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