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Autore: ShannaInLuv    25/06/2017    3 recensioni
AU!| Scorose!| textfiction!
Lui si chiama Jedi. Lei si chiama Red.
I due non si conoscono, almeno credono, e iniziano una corrispondenza ,erroneamente, per e-mail, finendo così complici di una serie di sfortunati eventi che li raccomunano.
Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Aiuto!
Ciao, sono nei guai. E non nei soliti guai; stavolta sono nei guai seri... serissimi... anzi, a dirla tutta, sto nella merda. Rischio di finire in un riformatorio! I miei mi ci vogliono mandare... credo che l'alternativa sarebbe soltanto l'isolamento in Alaska... sola... completamete sola... lasciata a macire in questo mondo crudele!
Hanno trovato la droga nel mio zaino!
E tutta per colpa di quel frangisfere di tuo fratello.
Questa me la paga. Giuro.
Red.*
I due non sanno che, in realtà si conoscono benissimo.
Genere: Commedia, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: James Sirius/Dominique, Rose/Scorpius
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Amori&Complotti Via E-m@il
Capitolo 11: Come se ci fosse qualcosa di rotto dentro.
 
canzone del capitolo: Ink- Coldplay

 

Forse, in mezzo a quel gruppo,la mente più lucida era senz'altro Scorpius, che tentava ancora di trascinare due barcollanti Rose e Louis, tenendoli per gli avambracci. Scoccò un'occhiata ad Albus, che camminava mogio accanto a loro.

Scorpius capiva perfettamente la sitazuone, o almeno ci provava: vedere due cugini che se la facevano insieme sarebbe stato uno scandalo ai giorni d'oggi... sopratutto pechè lui - e credeva bene anche gli altri- aveva letto il labbiale di James... quelle inconfondibili parole.

Per fortuna ora la decisione da prendere, cioè se rivelarlo o no ai loro genitori, non spettava a lui, anche se si sentiva in dovere di stare accanto ad Al e Lou in quanto suoi migliori amici... e anche accanto a Rose, che era sua amica - anche se non sapeva di esserlo- e vederla così gli scombussolava lo stomaco.

Il volto era pallido, gli occhi rossi e un po' umidi, segno che si stava trattenendo dal scoppiare a piangere davanti a tutti, le labbra carnose incurvate un poco, il passo ondeggiante...

Ultimamente stava scoprendo una Rose diversa da quella che, per anni, era sempre stata: gli appariva più fragile e molto meno sicura di sè. Molto più simpatica, anche.

 

«Rose?» la chiamò. Nessuno, neppure lei, parvero sentirlo. Scosse un po' il braccio di Rose e quella alzò lo scatto il viso verso di lui. Per un istante gli occhi lattigginosi e azzurri di Rose incontrarono i suoi... e fu come un attimo. Le sue stesse emozioni, la sua stessa angoscia, fu come se le stesse provando lui, in quel momento. Era una senzaione terribile.

Scorpius si ritrovò con la gola secca. «Rose...» fece di nuovo, stavolta con un tono più flebile del precedente.  «... hai bisogno di qualcosa?»

Rose distolse lo sguardo da lui, e lo puntò a terra; tremò impercettibilmente e Scorpius giurò di averla sentita singhiozzare mentre diceva: «Non lo so. Non so più niente...»

«Dovremmo dirlo alla mamma e a zio Bill?» parlò per la prima volta da allora Albus; solitamente, era difficile farlo rimanere senza parole e questa volta James e Dominique c'erano riusciti per bene. Anche la sua voce era rotta dal pianto, anche se aveva più panico che angoscia sul viso.

Louis, invece, si vedeva che era sconvolto ma cercava di rimanere con l'espressione più neutra che potè, capì Scorpius.

«O forse no, chi siamo noi per ficcare il naso?» mugolò Louis. Incredibile sentir dire una cosa del genere a lui, il Re dei Ficcanaso.

«Non c'entra solo ficcare il naso... è... cazzo!» sbottò Albus, passandosi una mano sopra la chioma corvina. Non sapeva che dire, non sapeva nemmeno da che parte stare.

«Sono sempre stati così uniti, da piccoli...» biascicò Rose.

«Uniti è un conto. Anche io e te siamo uniti Rose,» ricordò Albus con un'asprezza nella voce decisamente non da lui.  «ma io e te non andiamo a letto insieme.»

Rose abbassò lo sguardo, incapace di proferire altro. Improvvisamente, l'immagine di Albus e Rose, per quanto cugini siano, che si rotolano tra le lenzuola passò nella mente di Scorpius; fece una faccia disgustata e molto, molto infastidita dall'idea.

Sono cugini. E Rose è... i suoi pensieri stavano prendendo una brutta direzione. Decisamente. Con più amarezza, si corresse in mente: E Rose è fidanzata con Lorcan.

Restarono tutti zitti, per altri minuti interi, proseguendo verso la lunga strada che li avrebbe portati di nuovo a casa Potter. In realtà Scorpius sarebbe potuto girare molte traverse fa, per tornarsene a casa sua, ma preferiva non lasciare i suoi amici in quello stato.

E Rose e se fosse stato necessario l'avrebbe riaccompagnata a casa.

Ma cosa?

Non fece in tempo a protestare del suo pensiero totalmente insolito, perchè Louis e Rose frenarono di botto. Scorpius alzò lo sguardo di scatto, domandandosi di perchè quella brusca frenata, quando vide due persone ondeggiare davanti a loro.

Erano un po' lontane e il buio provocato dai lampioni spenti non aiutava a vedere bene quelle due persone.

«Sono ubriache... e vengono verso di noi.» balbettò Rose, continuando a fissare le due figure che si avvicinavano sempre di più.

Si udì un urletto eccitato di una donna, era palese che fossero una coppia sbronza.

«Forse dovremo cambiare strada, non voglio altri problemi.» borbottò Albus, e gli altri annuirono. Fecero per attraversare la strada deserta, per passare dall'altra parte del marciapiede, quando Louis li bloccò un gesto.

«Guardate...» disse indicando la coppia.

Scorpius sbuffò: era soltanto una coppia un po' avanti con l'età che aveva esagerato nel bere, perchè avrebbero dovuto fissare quei due?

«Scorpius...» lo chiamò Rose e questo si sentì disorientato poichè era una delle poche volte con cui non lo chiamava per cognome. La osservò, con le sopracciglia aggrottate. Ma Rose non lo stava guardando, anzi, non staccava gli occhi dalle due persone davanti a sè. Visto che anche Al e Louis si erano incantati, decise di guardare cosa stava succedendo.

E sentì un crack dentro la sua testa.

Era scioccato. Inorridito. Infuriato. Spaventato. Angosciato.

Tutte quelle emozioni gli mandavano in tilt il cervello; boccheggiò, cercando di far circolare l'aria nei suoi polmoni: era un ottimo rimedio quando sentivi che stavi per svenire.

Ovviamente, Rose non ce la fece a rimanere in piedi: si accacciò di fianco e, se non ci fosse stato lui a sorreggerla sarebbe probabilmente caduta con il naso schiacciato sull'asfalto. Le braccia di Scorpius circondarono la vita di Rose, tenendola in piedi e premuta contro di sè. Nessuno dei due stava badando alla posa, data la sitazuone.

«Ditemi che non è vero.» mormorò Albus.

Stavolta furono Rose e Scorpius quelli a rimanere completamente senza parole.

In una manciata di secondi, la coppia era arrivata dinnanzi a loro e si era fermata, scrutandoli.

«Cosa ci fate qui?» mormorò quel bastardo. Suo padre se ne stava infagottato in un abito nero elegante, la cravatta allentata, la camicia stropicciata e i capelli disordinati sulla testa ( cosa anomala, per Scorpius: era abituato a vedere suo padre in maniera impeccabile. Lo sguardo di Draco Malfoy, nonostante gli occhi opachi e le guancie rosse, evidente segno che aveva superato la sua soglia di sobrietà, saettò sul gruppo e poi sul figlio. Non sembrava nemmeno preoccupato della reazione del figlio.

«Cosa ci fai tu con lei?» ringhiò Scorpius, indicando con il mento la donna. Sentì il sangue salirgi rapidamente al cervello, e il volto diventare rosso come un peperone. Se non fosse sicuro che muovendosi da quella posizione avrebbe fatto del male a Rose, avrebbe mollato un pugno in piena faccia di quell'ipocrita.

«Non sono affari tuoi.» replicò glaciale Draco.

Stava per urlagli in faccia, Scorpius, quando Rose tentò di raddrizzarsi appena, ma il tentativo fu vano, poichè subito dopo si riaflosciò su di lui. «Mamma...» ora stava piangendo. Non c'erano dubbi.  «... papà lo sa?»

Scorpius ricordava che Rose aveva confessato all'amico Jedi che i suoi genitori stavano divorziando e che nemmeno andavano d'accordo, perciò doveva sicuramente riferirsi al fatto che lei stava frequentando proprio Draco Malfoy, tra tanti.

«R-Rose, tesoro...»

«Mamma. Papà lo sa?» scandì in un ringhio Rose; anche lei doveva faticare parecchio per non dare di matto davanti a tutti, sopratutto perchè il suo cervello aveva giù subito uno scandalo, reggerne due a poca distanza di qualche minuto doveva essere davvero difficile.

«Non gli deve importare. Io e tuo padre non stiamo più assieme,Rose.» ribattè Hermione Granger, futuro ministro della città, con un'incrinazione isterica e ubriaca nella voce. Almeno sembrava abbastanza più sobra di Draco.

«E a me? E a Hugo?» sbottò Rose.  «A noi neanche ci deve importare?» puntò il dito contro Draco Malfoy.  «Questo tipo ha cercato di incastrarmi e di sbattermi dentro a un riformatorio!»

Hermione divenne rossa. «Non osare parlare-» ma venne interrotta dal tono gelido e pacato del padre di Scorpius.

«Ti chiedo scusa, Rosie.»

«Sai dove te le puoi ficcare le tue scuse?!» strillò Rose. Se non fosse stato per la situazione, Scorpius avrebbero riso per la rispostaccia al padre; nemmeno lui amava tanto Draco Malfoy.  «E non azzardarti a chiamarmi Rosie o Rose. Nemmeno mi conosci, non sei nessuno, nè mio amico e nè un mio parente. Sono Weasley e basta.»

Draco Malfoy fece una smorfia e Scorpius capì che il padre stava cercando di non insultare la figlia della sua nuova ... ragazza?  di fronte a lei.

«E mamma?»

Draco si voltò verso il figlio, con la bocca spalancata, come se non avesse dovuto osare di nominare l'attuale moglie. «Scusa,Scorpius?»

«Non fare il cazzone,papà. Sto parlando Astoria... quella che è ancora tua moglie. Lei lo sa, di questa nuova situazione? O hai semplicemente sfruttato l'occasione per conificarla?»

Che stupida mia madre, lo ha amato per tutto questo tempo e lui è sempre stato il viscido Draco Malfoy.

Hermione sembrò scandalizzata, invece Draco sembrava che stesse per scoppiare. Invece ribattè, quanto più incolore possibile: «Tua madre ed io firmiamo il divorzio la prossima settimana.»

La prossima settimana? Così presto?

E ora Scorpius capì il perchè Astoria gli sembrasse sempre martoriata e stanca, distrutta, più che altro. Era stato suo padre a distruggerla... sua madre lo amava ancora, ne era certo, nonostante i suoi difetti e le sue stranezze.

Aveva rotto il cuore di sua madre in mille pezzi.

Se prima lo odiava... beh, aveva capito che odiare era stata una parola grossa. Ora lo odiava.

Sua madre, così dolce, così fragile... era stata completamente demolita da uno stronzo come lui. Per il suo tornaconto personale non gliene fregava nulla, a parte il fatto che avrebbe dovuto dirglielo subito e basta; ma era per sua madre che era infuriato.

«Io vado a... casa...» mormorò Rose che per quella giornata aveva avuto abbastanza: era completamente distrutta anche lei. Scorpius odiò suo padre anche per quello, per aver distrutto la sua Rose.

Sua?

Rose barcollò e Scorpius la sorresse, ancora una volta. Hermione fece per aiutarla anche lei ma la figlia la fulminò con un'occhiataccia.

«Ti accompagno io.» le disse Scorpius. Rose annuì piano ringraziandolo.

Sentiva che si era creato una sorta di legame tra loro... ora almeno avevano qualcosa in comune.

Accompagnò Rose a casa e la lasciò suol pianerottolo e prima di fare dietrofront decise di aspettare di vederla scomparire dietro la porta di casa. Poi tornò in fretta a casa.

Il suo cellulare, finalmente riparato, stava sul tavolo del salotto, con una nuova e-mail.

 

 


Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Scusa l'orario...

Sei sveglio? Ho bisogno di parlare con qualcuno e scusami se ho pensato a te... mi serviva una persona completamente estranea alla mia famiglia per dire le cose che penso.

Red.
_______________________________

 
Un debole, seppur amaro, sorriso comparve sulle labbra di Scorpius. Era contento che Rose avesse cercato lui, anche se non sapeva che fosse Scorpius e anche se non era completamente estraneo a quella situazione. Anzi, ci stava con tutti e due i piedi.

Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Non ti preoccupare.

Cosa ti è successo?


Jedi.
____________________________________

 

 

Anche lui aveva bisogno di Rose.

 

AngolinoAutrice(?)

 

Tadàààà! Capitolo completamente dal punto di vista di Scorp; scusate se la storia è arrivata a un tema un po' malinconico ^-^'' giuro che cercherò di sollevare un po' il morale dei protagonisti e di inserire più e-mai, visto che nei scorsi capitoli ce n'erano pochi, anche se per un buono scopo:

Scorpius aveva il cellulare rotto... e Rose pensava che Jedi non le rispondesse perchè si era stufato di lei. C'est la vie!

Comunque, ora mi ammazzare... lo so... vi ho distrutto la Romione e la Draco \ Astoria... anche se nel primo capitoloi avevo avvertito che ci sarebbe stata la Dramione e la Jaminique... quindi ù.ù

 

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Io, onestamente, amo sempre di più il rapporto di amicizia \ indifferenza di Rose e Scorpius.

All the love, xx

Shanna
   
 
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