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Autore: stefola93    12/06/2009    5 recensioni
(Dall'introduzione) Il destino gioca scherzi inauditi, portandoci lontani dalla felicità. E per Sana e Akito questo sarà l'inizio della fine... Proprio quando gli occhi di lei avevano guardato attraverso gli occhi di lui. FF a più mani, tutti possono partecipare, contattatemi.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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-Oh mio Dio, ma che ti ha fatto?- fissai con orrore l’occhio gonfio e viola, il labbro spaccato e il taglio sullo zigomo. Il viso pulito e bello che avevo visto ieri mi sembrava solo un lontano ricordo di fronte alla figura di Kamura pieno di lividi e tagli.

Kamura era ridotto davvero male. Se mi capita quell’Hayama tra le mani lo uccido sul serio!! Non posso credere che abbia potuto picchiarlo così selvaggiamente. Solo perché era geloso? Impossibile. Non lo credevo capace di una cosa simile. E poi con tutte le ragazze che poteva avere…proprio io?? Buh

-Che ci fai qui??-Mi chiese stupito. Dalla sua faccia non si direbbe che stesse aspettando me.

-Mi fai entrare?-Questo gioco di continue domande mi stava facendo innervosire. Senza aspettare risposta entrai in casa. E mi diressi verso il divano che stava all’ingresso,posai la giacca e non gli diedi neanche il tempo di respirare,che gli chiesi dove fosse la cassetta del pronto soccorso.

-Non hai risposto alla mia domanda-Fece tornando dal bagno con una valigetta bianca. Io all’inizio non capì,ma dopo mi alzai,presi la valigetta dalle sue mani e lo feci sedere sul divano.

-Mi hanno detto che ti hanno picchiato…-

-Le voci corrono-disse Kamura abbassando la sguardo. Io,che nel frattempo gli stavo medicando le ferite,feci per ribbattere quando lui mi sorprese parlando per primo-Se vuoi sapere se è stato lui,devo rassicurarti-Prese una gran respiro-Hayama mi ha difeso contro quei bulli-

-Davvero?? Dici sul serio??- Non potevo crederci..allora Akito..un cuore ce l’ha!

-Si Sana,è così. Stavo tornando a casa dopo scuola. E un gruppo di ragazzi mi hanno accerchiato,hanno cominciato a picchiarmi,ricordo solo che ho sentito la voce di Hayama,che diceva di lasciarmi stare e qualche urlo da parte di quei bulli,poi non ricordo più niente. So solo che mi sono ritrovato a casa mia-

-Naozumi,tesoro?? Sono a casa!-Sentì una voce provenire dall’ingresso. Probabilmente era sua madre. Avevo già fatto abbastanza per mettere in pericolo Kamura. Era giunta l’ora di andare. Lo salutai e nel passare vidi la madre di Kamura sull’uscio.

-Salve cara,sei un’amica del mio Nao?-disse sorridendo. Era davvero una bella donna. Occhi chiari come il figlio,e dei capelli lunghi e castani sciolti sulle spalle. Sembrava davvero simpatica,ma non avevo tempo di fermarmi. Dovevo correre da Akito.

-Si,signora. Sono venuta per sapere come sta Nao, approfittando dalla pausa pranzo. Ma adesso devo proprio andare. Arrivederci-

-A presto cara-

Uscì il più velocemente possibile da casa si Kamura e mi precipitai a scuola. Per fortuna la pausa pranzo non era ancora finita. Salii le scale il più velocemente possibile e mi ritrovai in classe. Per fortuna vi trovai Aya.

-Aya!!-Gridai con il poco fiato che mi rimaneva

-Sana! Ma dove sei stata?? I professori hanno chiesto di te!!-

-Sai dov’è Hayama??-

-Sana mi stai ascoltando! I professori si sono lamentati col preside del tuo comportamento..e anche di quello di Hayama!-

-E adesso dov’è??-

-Dal preside ma…Sana!!-

Corsi ancora più veloce e mi fermai solamente quando vidi una placca dorata su di una porta con la scritta “Presidenza”.

Appoggiai la mano sulla porta,presi un respiro e bussai.

-Avanti-sentii da dentro.Aprii la porta e vidi Hayama seduto davanti al preside. Hayama si girò verso di me e sorrise. Non potei fare a meno di non notare il grosso taglio che aveva in prossimità dell’occhio destro.

-Benvenuta Signorina Kurata,la stavamo aspettando-

-Salve signor preside- Mi sedetti accanto ad Akito che mi squadrò dall’alto in basso,soffermandosi più di una volta sulla scollatura della camicetta. Ma porca misera è possibile che questo ragazzo non pensi ad altro?? Mi tirai in avanti tutti i capelli,cercando di coprire più che potevo. Ma era impossibile quel ragazzo continuava a guardarmi..sembrava avesse dei raggi x. Finalmente il preside cominciò a parlare,facendo spostare lo sguardo di Hayama lontano dal mio corpo.

-Allora ragazzi,presumo saprete perché siete qui vero?-Io annuì e Akito mugugnò qualcosa.

-Hayama sei stato coinvolto in una rissa ai danni dell’alunno Naozumi Kamura,è vero?-

-Si,signor preside-

-Dato i suoi precedenti,signor Hayama,il minimo che io possa fare è espellerla-

-Cosa?- Dissi io sbarrando gli occhi. -Non interrompa signorina Kurata,ce n’è anche per lei-Mi ricomposi subito e cercai il modo di spiegare quello che era successo realmente a Kamura.

-Sono sicura che non mi crederà,signor preside,ma Akito non ha mai fatto del male a Kamura,anzi lo ha difeso contro quei bulli-

-E’ vero signor Hayama?-

-Anche se non vado fiero di aver protetto chi mi vuol soffiare la tipa,confermo,ho dato una bella lezione a quegli individui ed ho riportato Naozumi a casa. La madre era in casa. Può confermare la mia versione dei fatti-

-Farò qualche telefonata. Andiamo a lei signorina Kurata…ritardi e assenze ingiustificate…qualcosa da dire??-

-Siamo solo stanchi,è difficile conciliare scuola e casa con la nostra punizione-Non potevo crederci Akito mi stava…difendendo?

-Capisco,comunque diversi insegnanti mi hanno informato che il vostro comportamento va sempre più peggiorando e mi chiedo il motivo. In fondo siete dei bravi ragazzi. Conosco i genitori di entrambi,non capisco il motivo del vostro comportamento..beh vorrà dire che vi allungherò la punizione. Finita questa settimana dovrete cominciarne un’altra come aiuto bidelli-

-Stupendo- Mi girai verso Akito. Era stato davvero lui a parlare?? Incredibile.

-Come prego??- ll preside era stupito almeno quanto me,di sentire Hayama così eccitato di lavorare ancora come bidello. Ma lasciò perdere e ci congedò.

-D’accordo ragazzi…vi auguro buona giornata-

-A lei signor preside-dissi io cortesemente. Uscimmo dall’ufficio del preside,Hayama mi guardò fisso e poi mi chiese di seguirlo.Entrammo nell’aula di musica. Vuota come al solito. Mi sedetti su un banco e lui mi disse qualcosa che mi fece sciogliere.

-Sana?-

-Si…-

-Grazie-

-Grazie a te Hayama-

Lui sorrise e mi si avvicinò,mise una mano sulla mia spalla e mi diede un bacio sulla guancia. Io non capì. Non mi diede il tempo di capire,perchè me ne diede un secondo sulle labbra,approfondendo un sempre più il contatto,io non mi fermai..anzi cercai la sua lingua e in men che non si dica ero già sdraiata sul banco. Continuavamo a baciarci passionalmente finchè non si fermò di botto. La campanella era suonata,e la pausa pranzo più strana della mia vita era finita.


  
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