"Hai
avuto un incubo?" "Anche."
Quella sera i
due fratelli avevano cenato un po' più tardi del solito, Ace
era tornato tardi dal suo lavoro al porto. Rufy stava guardando i
cartoni animati alla Tv mentre mangiava la sua bistecca, un po'
arrabbiato. Infatti erano diverse sere che Ace tornava tardi dal
lavoro, spesso non lo sentiva nemmeno arrivare perchè si era
già addormentato.
-Ace, posso stare sveglio un po' di più questa sera?- chiese il piccolo speranzoso.
-E come mai vorresti stare sveglio di più?- chiese il maggiore guardandolo con curiosità.
-C'è un film che voglio vedere...-
-Che film?- un'altra domanda posta dal maggiore, ma stavolta Rufy tacque.
-Non sarà mica quello horror?- si illuminò Ace. Il piccolo abbassò lo sguardo.
-Sei troppo piccolo. Quindi no, stasera vai a letto alla stessa ora di tutte le sere.-
Il piccolo lasciò cadere rumorosamente la forchetta nel piatto e con gli occhi lucidi mise il broncio incrociando le braccia al petto.
-E' inutile che metti il broncio tanto la mia decisione non cambia.-
Ace dormiva profondamente il lavoro l'aveva distrutto. Rufy aveva aspettato che il fratello dormisse per sgattaiolare in cucina a guardare il film. Se lo guardò tutto, ma quella stessa notte il piccolo ebbe un sonno agitato.
Nel bel mezzo della notte il piccolo si alzò dal suo letto ormai scomodo. E si piazzò davanti al quello del fratello.
-Fratellone?- chiamò con una vocina da bambino che stava per mettersi a piangere.
-Mmh?- rispose il maggiore con la testa affogata nel cuscino.
-Posso dormire con te?- ad Ace non venne immediatamente in mente il motivo di quella domanda.
-Perchè? C'è il temporale e hai paura?-
-No.-
-Hai paura del buio?-
-No.-
-Hai avuto un incubo?-
-Anche.- quell "anche" detto in modo colpevole fece alzare di scatto la testa al maggiore.
-Non avrai mica visto il film?- chiese allarmato, accendendo la lampada che aveva sul comodino, illuminando così il bambino che annuiva con gli occhi lucidi, molto vicini a scaricare una cascata di lacrime.
-Ho fatto la pipì a letto.- disse il piccolo scoppiando a piangere.
-Su su non è successo niente, adesso sistemiamo tutto.- lo rassicurò Ace alzandosi di malavoglia dal letto.
-Sei arrabbiato?- chiese Rufy mentre Ace gli infilava il pigiama pulito dopo averlo lavato per bene.
-Un po'.- ammise il ragazzo.
-Scusa.- disse il bambino pentito saltando al collo del fratello, scoppiando nuovamente a piangere.
-Ora basta piangere. Vai nel mio letto.- disse Ace staccandoselo delicatamente di dosso. Il piccolo annuì, ma appena voltò le spalle al maggiore questo gli diede una leggera sculacciata. Il piccolo si voltò di scatto con le lacrime agli occhi.
-Vai.- gli disse Ace indicando la loro camera.
Dopo che ebbe pulito tutto per bene, Ace si infilò nel suo letto, per metà già occupato.
-Sei ancora arrabbiato?- una vocina soffocata dal piumone.
-No, ma credevo di potermi fidare di te. Ti avevo detto che non potevi guardare quel film, perchè sapevo che ti avrebbe spaventato. Ma tu non mi hai dato retta.-
Ace sentì dei singhiozzi trattenuti e percepì un live tremito del bambino. Si voltò verso il bambino, lo abbracciò e lo cullò fino a quando non si addormentò profondamente, concedendosi, così, anche lui un meritato riposo.
-Ace, posso stare sveglio un po' di più questa sera?- chiese il piccolo speranzoso.
-E come mai vorresti stare sveglio di più?- chiese il maggiore guardandolo con curiosità.
-C'è un film che voglio vedere...-
-Che film?- un'altra domanda posta dal maggiore, ma stavolta Rufy tacque.
-Non sarà mica quello horror?- si illuminò Ace. Il piccolo abbassò lo sguardo.
-Sei troppo piccolo. Quindi no, stasera vai a letto alla stessa ora di tutte le sere.-
Il piccolo lasciò cadere rumorosamente la forchetta nel piatto e con gli occhi lucidi mise il broncio incrociando le braccia al petto.
-E' inutile che metti il broncio tanto la mia decisione non cambia.-
Ace dormiva profondamente il lavoro l'aveva distrutto. Rufy aveva aspettato che il fratello dormisse per sgattaiolare in cucina a guardare il film. Se lo guardò tutto, ma quella stessa notte il piccolo ebbe un sonno agitato.
Nel bel mezzo della notte il piccolo si alzò dal suo letto ormai scomodo. E si piazzò davanti al quello del fratello.
-Fratellone?- chiamò con una vocina da bambino che stava per mettersi a piangere.
-Mmh?- rispose il maggiore con la testa affogata nel cuscino.
-Posso dormire con te?- ad Ace non venne immediatamente in mente il motivo di quella domanda.
-Perchè? C'è il temporale e hai paura?-
-No.-
-Hai paura del buio?-
-No.-
-Hai avuto un incubo?-
-Anche.- quell "anche" detto in modo colpevole fece alzare di scatto la testa al maggiore.
-Non avrai mica visto il film?- chiese allarmato, accendendo la lampada che aveva sul comodino, illuminando così il bambino che annuiva con gli occhi lucidi, molto vicini a scaricare una cascata di lacrime.
-Ho fatto la pipì a letto.- disse il piccolo scoppiando a piangere.
-Su su non è successo niente, adesso sistemiamo tutto.- lo rassicurò Ace alzandosi di malavoglia dal letto.
-Sei arrabbiato?- chiese Rufy mentre Ace gli infilava il pigiama pulito dopo averlo lavato per bene.
-Un po'.- ammise il ragazzo.
-Scusa.- disse il bambino pentito saltando al collo del fratello, scoppiando nuovamente a piangere.
-Ora basta piangere. Vai nel mio letto.- disse Ace staccandoselo delicatamente di dosso. Il piccolo annuì, ma appena voltò le spalle al maggiore questo gli diede una leggera sculacciata. Il piccolo si voltò di scatto con le lacrime agli occhi.
-Vai.- gli disse Ace indicando la loro camera.
Dopo che ebbe pulito tutto per bene, Ace si infilò nel suo letto, per metà già occupato.
-Sei ancora arrabbiato?- una vocina soffocata dal piumone.
-No, ma credevo di potermi fidare di te. Ti avevo detto che non potevi guardare quel film, perchè sapevo che ti avrebbe spaventato. Ma tu non mi hai dato retta.-
Ace sentì dei singhiozzi trattenuti e percepì un live tremito del bambino. Si voltò verso il bambino, lo abbracciò e lo cullò fino a quando non si addormentò profondamente, concedendosi, così, anche lui un meritato riposo.