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Autore: Eva92    16/06/2009    4 recensioni
-OSTEEEEE!!! AIUTOOOO!!!!- Lei gli sorrise soddisfatta, sicuramente il locandiere l’avrebbe aiutata a liberarsi quello strano ragazzo. L’uomo usci dalla porta laterale e vedendo la scena saltò il bancone e gonfiando il petto si avviò a difendere la sua cliente. A metà strada indietreggiò stupefatto e si sgonfiò immediatamente. -mi scusi signore non avevo compreso la situazione.- Fece un rapido inchino e si allontanò umilmente. -Razza di…- Si fermò subito quando comprese l’atteggiamento del locandiere. Sul petto del giovane brillava la croce argentata, simbolo degli esorcisti. -Piacere Kanda!- stavolta era su suo viso l’espressione di vittoria.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Yu Kanda
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Kanda aveva ancora una mano che stringeva la schiena di Jale, mentre l’altra era appoggiata al suo viso. Tutti e due continuavano ad fissarsi, fino a quando Jale non interruppe quel contatto abbassando lo sguardo. Subito, quasi si fosse destato da un sogno, anche Kanda si staccò indietreggiando di qualche centimetro.

-Cosa… Cos’è successo?- La domanda di per sé era inutile, infatti ricordava benissimo di come si era svegliato poco prima, e quella strana sensazione di calore alle labbra e alle mani glielo ricordava.

Jale si sedette nel letto dopo essersi sistemata, l’asciugamano.

-Bè…- cercò le parole adatte per spiegagli la sua entrata trionfale nella stanza. Mentre ragionava mosse leggermente la spalla rivelando cinque segni rossi, che non avrebbero tardato a diventare viola.

-Ti ho fatto male vero?- Kanda le indicò i segni.

-Oh… no. In realtà non me n’ero nemmeno accorta. Vedi non è che mi abbia maltrattato- e qui arrossì di botto -ma ho capito subito che non eri tu, all’inizio infatti pensavo fosse Lavi alla porta.-

-Quindi ero in uno stato di Trance?-

-si… potevi anche parlare, ma l’espressione dei tuoi occhi non era proprio sveglia. Sei entrato dentro… e poi il resto l’hai capito.-

-Mmh si… Come hai fatto a svegliarmi?-

-Mi sono insospettita,  ho cercato qualcosa con i sensi, ho sentito allora una strana voce. Doveva sicuramente essere quella la responsabile di questo tuo atteggiamento, così ho usato la stessa tecnica di quella volta in mensa: il tuo udito non è in grado di sentire quella voce.- si atteggiò leggermente per aver risolto quel malinteso.

- Sospetti degli akuma?- Jale glielo domandò a causa della sua espressione pensierosa.

-Ovvio… penso anche di aver capito il motivo delle sparizioni e lo strano comportamento delle persone.- Si  pavoneggiò per un attimo, poi schiarì la gola e le presentò la sua idea.

-Se questa  voce è in grado di incantare le persone, una o più persone quindi, non potrebbe essere la responsabile delle sparizioni avvenute qui?- lei ci pensò un attimo e mosse la testa di lato liberando il collo dalle ciocche bagnate di capelli, dettaglio che non mancò di osservare Kanda.

-Non sarebbe meglio che tu ti metta qualcos’altro addosso, oltre a quell’asciugamano?- Lei non lo degnò di troppe attenzioni mentre continuava a pensare, cercando di trovare qualche errore nella teoria del giovane.

-mmh… bè potrebbe essere così…- poggiò il mento sulla mano pensierosa, e socchiuse gli occhi.

-Quindi tu pensi che la causa di queste sparizioni sia ricollegabile alla chimera, o alle chimere. Ma la domanda ora è perché rapire le persone a quale scopo?- Tutti e due pensarono velocemente a qualche motivo, cercando di essere più veloce dell’altro, quasi fosse una gara per decidere chi di loro era il più perspicace, e per adesso il vantaggio era di Kanda.

Jale aprì gli occhi di scatto, pronta ad esporre l’idea al giovane, ma rimase sorpresa di vederlo ad occhi chiusi, con due dita nel mento. In quella posizione sembrava il più pacifico dei ragazzi, nemmeno una ruga increspava quella sua perfetta fronte, e la sua espressione era talmente assorta da farlo sembrare una statua immortale.

-Kanda…- cercò di parlare il più lentamente possibile, avrebbe voluto che rimanesse in quella posizione ancora un po’, ma lui si ridestò e la osservò corrucciato.

-Penso che da questo posto partano i corpi per la creazione delle chimere… Se ci pensi perché allora scegliere i giovani? Semplicemente perché i loro corpi rendono sicuramente di più… E dopo il rapimento zittiscono le persone grazie a questo akuma, o a questa voce che li rende passivi.-

-Bè potrebbe essere…- ci pensò su… e annuì solennemente.

- Già…- Jale si guardò le mani imbarazzata, mentre un ultima goccia d’acqua scendeva dai capelli fino al braccio.

-Vuoi andare a vestirti!-

 

Bussarono alla porta di Lavi, senza però ricevere risposta.

-Mio Dio kanda… è colpa tua lo dovevi avvisare!-

-Si perché ora ci passo io!-

-Ma io mi stavo cambiando!- Jale si spostò di qualche metro per prendere la rincorsa e diede un calciò alla porta facendola spalancare.

-bel colpo vero?- Kanda le passò davanti senza rispondere, e sfoderando leggermente mugen, pronto al peggio come sempre.

-non è che è sceso giù? Prima aveva in mente di chiacchierare con la cameriera dai capelli a baschetto…-

-e non potevi dirlo prima!?-

 

Scesero a velocità sovraumana per le scale, finendo al centro dello stanzone che fungeva da locanda.

C’era più buio dell’ultima volta che erano stati lì, e mormori sommessi arrivavano da un angolo.

-Tu aspetta qui!- Kanda si avvicinò, seguito a ruota da Jale.

La scena che si trovarono davanti i due esorcisti era davvero orribile.

Era chiaro che Lavi doveva essere andato a cercare la cameriera, il problema era: cos’era la cameriera.

Il giovane esorcista stava riverso a terra supino, sotto di lui, una pozza di sangue si allargava nel pavimento.

La cameriera intanto trafficava con strani arnesi di metallo, quasi fosse un chirurgo impazzito, o un crudele macellaio pronto a preparare un animale.

Appena li vide sorrise ingenuamente, come aveva fatto quella stessa sera.

-Buonasera esorcisti… vedo che non avete seguito i miei consigli… vi avrei fatto divertire insieme!- Kanda con un balzo sfoderò Mugen e mentre le si avventava contro, passò il dito sulla sua lama, facendola subito risplendere.

-Prima illusione!- dall’arco di luce che disegnò al passaggio della lama, partirono numerosi fasci con a capo di ognuno di essi una specie di insetto marrone chiaro. Questi arrivarono dall’akuma e entrando in contatto con la sua pelle crearono profonde scottature, che però non parvero disturbarlo troppo.

La chimera infatti non si mosse da lì, al contrario sorrise beffarda contro l’esorcista.

-Aspetta ci penso io.- Jale visualizzò la scacchiera, e con una concentrazione incredibile eliminò i sensi della chimera, mantenendo però alte le difese che aveva dato a Kanda.

-Fatto?- Kanda si preparava per la prossima mossa.

-Si…-

 Creò una seconda spada di pura luce nella mano libera.

-È bloccata vero?-

-Si… il controllo riuscirò a tenerlo per un bel po’ comunque.- I sensi della chimera infatti non lottavano per tornare, non faceva la minima resistenza.

Kanda Si avventò a velocità maggiore verso la chimera, brandendo le due lame identiche.

Appena arrivò a pochi centimetri dal viso di questa un urlo squarciò l’aria, bloccandolo, e facendolo ghiacciare. Quella voce non apparteneva ne al mostro ne a Lavi.

-Jale…- Si girò a osservarla, trovandola inginocchiata con il capo tra le mani.

La chimera intanto stava nello stesso stato di prima perciò si avvicinò di fretta a capire cosa stesse succedendo alla compagna.

-Jale che hai?- la scosse la spalla cercando di farla rispondere, senza però nessun risultato se non vedere il suo viso  bianco, con le labbra violacee.

-Rispondi!-

Gli occhi di lei si socchiusero appena e le labbra si mossero appena.

-l’ho… bl..bloccata… che stai- si bloccò di nuovo mordendosi un labbro dal dolore, fino a farlo sanguinare.

-…aspettando… non resisterò a lungo…-

Kanda, quasi fosse stato spinto da una forza invisibile, si lanciò sulla chimera e con due fendenti la ferì profondamente, ma non inflisse il corpo mortale, aveva ricevuto ordini precisi da Komui, un esemplare sarebbe stato tenuto perché la sezione scientifica facesse ricerche.

Appena quella cadde al terreno, il viso di Jale riprese colore, e lei tornò a respirare normalmente.

-Stai bene?- Kanda subito si accorse che non stava per niente bene, fisicamente non aveva un graffio, ma non aveva capito cosa le era successo in quei pochi secondi in cui era avvenuto tutto.

-Si… o almeno sto meglio di prima. Lavi?- kanda si avvicinò anche a lui, tranquillizzandosi nel vedere che in effetti stava dormendo, solo qualche taglio dalle forme strane lo avrebbero disturbato.

Lo portò affianco alla ragazza.

-Che ti è successo prima?-

-Bè… la chimera non ha affatto cercato di liberarsi dalla mia morsa, e solo dopo ho capito il perché. Si è aggrappata ai miei attacchi, per arrivare direttamente a me, nel momento in cui ero riversa a terra lei era riuscita a distruggere ogni mio attacco. Sono però riuscita a ristabilire la gabbia, per questo lei non si è mossa nemmeno quando l’hai colpita.-

-Bè sarà meglio che avvisi Allen, in questa condizioni sia tu che lavi non potete essere utili, perciò ve ne tornerete alla home, e io con qualcun altro penseremo a cercare qualcos’altro in questo posto.

-ok…- jale si ritrovò insoddisfatta di sé… nonostante fosse riuscita nel suo intento non aveva reso un servizio troppo utile a kanda.

Lui però era di un altro avviso, e osservò Jale, notando quanto era cambiata e cresciuta da quella notte in cui l’aveva costretta a seguirlo.

-Sei migliorata dall’ultima volta…- queste parole le pronunciò a occhi chiusi, pensando che non aveva mai fatto un complimento nemmeno alla Mammoletta.

-Grazie… ma stavolta non sono riuscita a tenere la tua difesa, nel momento in cui mi ha attaccato l’ho lasciata andare.-

-Tsz… ti pare che io abbia bisogno di essere difeso?!-

 

Appena la porta dell’arca si aprì Allen si mosse per aiutare Kanda a portare dentro i due ragazzi, cercando di sollevare Jale.

-Prendi Lavi scusa… è più urgente!- Allen passò al giovane caricandoselo sulle spalle.

Kanda invece si caricò Jale sulle braccia come aveva già fatto più volte in passato.

-Ehi guarda che bene o male riesco a camminare…- sorrise, e si pentì però di averlo detto, in fondo non le dispiaceva quella sensazione che provava stando tra le braccia dell’esorcista.

-Si… più male che bene… siamo di fretta.-

 

 Scasateeee… se mi volete trucidare vi capisco. Vedete ho cominciato altre ff… e diciamo che sono una tipa che non riesce a fare troppe cose…quindi ho fatto una pausettaaaa…Allora nel prossimo capitolo vorrei fare una cappatella a casa del conte… E poi una sorpresa incredibileeeee!!! Jale per migliorare le sua tecniche, dato che si convincerà di essere stata inutile verrà affidata a…(non a Kanda, quindi non fatevi strane idee…)

  
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