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Autore: Hinny109    15/08/2017    3 recensioni
Una forte esplosione mise tutto a tacere... Tre corpi accasciati a terra... Dei passi... Delle urla di terrore... Delle ombre... Delle mani che scuotono con forza uno dei tre corpi... Un gruppo di persone che accorrono e che si mettono in cerchio attorno a quella scena atroce... E poi... Il buio più totale
Genere: Azione, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Tsunade | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Sai/Ino, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Il Natale di quell'anno era passato precisamente da sei giorni perciò, quelle ore, sarebbero state le ultime dell'anno.
Poiché i suoi amici, dopo essere passati ad augurarle una buona festa, si erano dileguati con l'intenzione di passare quel 25 dicembre con le proprie famiglie, Sakura Haruno si era decisa a ricominciare la riabilitazione per accorciare ancora un po' la sua permanenza in quell'ospedale.
La mente della rosa venne levata dai vari pensieri quando la porta della sua stanza si aprì mostrando la figura imponente dell'Hokage e quella più minuta di Shizune.
< Non starai mica progettando nuovamente una fuga spero. > la frase detta da Tsunade con quella cadenza dura e ironica, fece ridacchiare la ragazza dai capelli rosa che, dopo essersi resa conto della grande cavolata compiuta, si era scusata con Ino e con la maestra ma, purtroppo, le scuse non erano bastate; ricevette una di quelle sgridate che se la sarebbe ricordata per tutta la vita non solo per il volume di voce utilizzato dalle due bionde, ma anche per le "dolci" parole che le urlarono contro da: stupida incosciente, ad alunna degenere per concludere con la frase della Yamanaka: " Ma dietro quella fronte spaziosa, ce l'hai un cervello?!"
Alla fine di tutto Sakura, pur sentendosi tremendamente in colpa, si era messa a ridere assolutamente divertita dalle facce incavolate delle due - per poi beccarsi un'altra strigliata coi fiocchi -.

< No Tsunade-sama, stia tranquilla... Oggi passo. >
< Sarà meglio Sakura, anche perché la signorina Tsunade voleva prolungare ancora un po' la tua permanenza qua all'Ospedale... >
< SHIZUNE! Ti avevo detto di non dirle nulla! >
< Mi scusi signorina! Mi è sfuggito! >
< C-cosa? State dicendo che potrei già essere dimessa? > chiese incredula la più giovane delle tre.
< Esatto, dato che le tue capacità di recupero sono straordinarie... ma vista la tua incoscienza volevo farti rimanere ancora a letto. >
< Si, però... >
< Lasciami finire! >
< Oh mi scusi > disse Sakura abbassando leggermente il capo.
< Comunque, per sicurezza, poiché non puoi andare avanti a flebo, dovrai prendere delle pastiglie per cercare di portare a valori normali praticamente tutto il sistema immunitario. Poi, settimanalmente dovrai venire in Ospedale per delle visite di controllo alle protesi quindi sei esonerata per 5 mesi da missioni e allenamenti e infine... cerca di mangiare molte carne, ne hai bisogno. Domande? >
< Quindi... Significa che mi state dimettendo?! > lo stupore e la gioia della rosa erano assolutamente palpabili perciò l'Hokage decise di rispondere:
< E tu mi stai dicendo che ho parlato fino ad ora per dirti che devi rimanere ancora chiusa qui? Sì. Verrai dimessa, ma domani! I tuoi genitori sanno già tutto... Ora andiamo Shizune. >
< A domani Sakura! > la segretaria dopo aver salutato l'Haruno prima di uscire, incominciò a parlottare con l'Hokage che si fermò di colpo e girandosi aggiunse:
< Se hai problemi con i tuoi... Non farti problemi a venire da me ok? >
Sakura sorrise dolcemente e rispose con un semplice < Non si preoccupi Shisho. Buona giornata >
Chiusa la porta della camera, Haruno scese dal letto e si diresse verso la finestra per osservare da vicino la neve cadere. Dopo aver litigato un po' con la maniglia, riuscì ad aprire un'anta per poi, con cautela allungare il braccio verso l'esterno.
Respirò a fondo l'aria fresca e, quando un fiocco di neve le cadde sul palmo della mano aperta, esso si sciolse divenendo acqua fredda facendo rabbrividire la rosa; la ninja sorrise felice: ormai grazie alla riabilitazione era migliorata un sacco ed ora, non aveva più problemi nel muoversi, forse per qualche azione con le dita delle mani impiegava ancora tempo, ma per il resto era a posto. L'unica cosa che le dava fastidio era il fatto di dover andare in giro con una stampella ma a quello si sarebbe abituata.

< Cosa stai facendo? > una voce maschile la riportò alla realtà e con un sussulto, chiuse velocemente la finestra per poi voltarsi verso la figura alle sue spalle.
< Kakashi-Sensei! Sai! Ci sei anche tu? Come state? > iniziò entusiasta la ragazza.
< Ciao Sakura, noi stiamo bene e a quanto pare anche tu giusto? Però non hai risposto alla domanda. > Sai prese la parola e con uno dei suoi soliti sorrisi, si andò a sedere sulla sedia di fianco al letto della ninja.
< Oh ehm... Eheheh -le guance della rosa assunsero colore- volevo solamente sentirmi un po' più vicina alla libertà ecco tutto. >
< Lo dici come se fossi in un carcere Sakura > aggiunse Kakashi osservando accuratamente l'allieva; successivamente il ninja-copia affiancò l'altro ragazzo e continuò a parlare:
< Sai già quando potrai uscire? >
< Domani! Tsunade-sama è venuta a dirmelo poco fa, non sapete come sono contenta! > gli occhi di Sakura erano brillanti, con una nuova luce che fece sorridere il maestro.
< Ah! Allora bisogna andare a dirlo a tutti gli altri! Così festeggiamo anche il tuo rientro in squadra! >esclamò il moro.
A quelle parole Sakura si rabbuiò e, prima che potesse dire o fare qualcosa, Kakashi rispose al posto suo.
< l'Hokage-sama ha deciso di sospenderla dagli allenamenti e dalle missioni per 5 mesi Sai... Quindi dovremo aspettare ancora un po' per essere di nuovo al completo come Team... ma sono sicuro che appena Sakura tornerà saremo imbattibili > imbarazzato per aver dovuto aggiustare la frase appena detta dall'altro ragazzo, Kakashi ridacchiò e si passò la mano destra tra i capelli, scompigliandoli.
< Come se non lo foste già... Ma aspetta un momento. Come fai a saperlo? Te l'ha detto la signorina Tsunade? > masticò Sakura.
< Non dire sciocchezze... Non sai cosa hanno combinato Naruto e Sasuke mentre non c'eri... Hanno rischiato di distruggere una parte del villaggio in seguito a una discussione alquanto stupida. Quando ci sei tu, riesci a tenerli a "bada". Quindi non dire così... E per tua informazione sì, me l'ha detto l'Hokage prima di venire da te.> continuò Kakashi.
< Stai dicendo che riesco solo a fare quello?! >
< Sakura non siamo venuti qui per discutere con te. Siamo passati per vedere come stavi dato che tra qualche ora partiremo per una missione ANBU... > Sai non riuscì a finire la frase che Sakura lo zittì subito:
< ANBU? Sai sei entrato a far parte degli ANBU? E lei maestro Kakashi? >
< Sai sì, io faccio unicamente da supporto. >
< Ma è fantastico! Complimenti Sai! Però... Ci vedremo molto meno e... Vuol dire che hai abbandonato il Team 7?! >
< Sakura non ti arrabbiare, ho fatto la mia scelta, loro sono praticamente uguali a me ed io mi trovo bene con loro e poi... Potremmo vederci quando torno dalle missioni. >
< Si lo so... Il punto è che mi dispiace... Ma se tu sei felice così, mi va bene! >
< Grazie Sakura >
il silenzio prese possesso di quella stanza creando così un'atmosfera abbastanza imbarazzata.
< Be' ora sarà meglio andare... Riposati Sakura >
< O-Ok... A presto allora! >
L'Haruno rimase così nuovamente da sola in quella camera che ormai poteva essere considerata una seconda casa.
Quella notte la rosa la passò senza chiudere occhio troppo emozionata per riuscire ad addormentarsi.

Alle 11:30 precise del giorno dopo Shizune entrò in camera per consegnarle il foglio delle dimissioni dall'Ospedale.
< Bene Sakura, consegna questo in segreteria e torna a casa mi raccomando > l'alunna dell'Hokage sorrise alla donna che ricambiò senza indugio; l'Haruno si alzò dal letto e, preso il foglio in mano, lo posò sul materasso e, dopo aver ringraziato la bruna, iniziò a cambiarsi indossando i soliti vestiti portati da Ino: maglia rossa, pantaloncini neri attillati e gonna corta rosa con spacchi laterali con sopra un mantello invernale per coprirsi dal freddo.
Allungò il braccio verso il muro dove stava la stampella e preso l'oggetto, ci si appoggiò incominciando a camminare zoppicante per i corridoi dell'Ospedale diretta verso la segreteria.
Giunta a destinazione consegnò il modulo e mentre camminava verso l'uscita venne più volte fermata da medici e infermiere che o la salutavano o la ringraziavano per il suo operato durante la guerra.

Finalmente dopo venti minuti buoni trascorsi tra i vari corridoi dell'edificio ospedaliero, Sakura ai ritrovò nella strada davanti alla costruzione.
L'aria fredda di dicembre la circondò portandola a chiudersi maggiormente il mantello intorno al corpo; sotto di esso, la mano destra stringeva maggiormente la presa della stampella per poi iniziare a spingerla camminando lentamente verso casa.
Ad un tratto la ragazza finì addosso a qualcosa e, perdendo l'equilibrio, scivolò verso terra senza mai toccare però il suolo; alzò lo sguardo e incontrò due pozzi neri più del buio.
< Oh, s-scusami non ti avevo visto > disse la rosa senza guardare in volto l'altra persona.
< Non fa niente tranquilla... Piuttosto, ti sei fatta male? > il tono dolce della voce bassa, fece stupire la rosa che iniziò ad osservare con cura il suo interlocutore .

Quello che si trovò davanti era un ragazzo dai capelli biondi come il grano e occhi neri, più di quelli di Sasuke. I lineamenti del volto maturo e serio, erano decisi e molto eleganti, mentre sulla guancia appariva una cicatrice che partiva da sotto l'occhio destro giungeva poco sopra il labbro superiore. Indossava una maglia a rete coperta da una felpa grigia, che però non nascondeva affatto il petto e le braccia parecchio muscolose. Le gambe erano fasciate da dei semplici pantaloni di un verde scuro che arrivavano fino a metà stinco, all'altezza della coscia era posizionato il porta kunai mentre ai piedi portava dei semplici stivaletti neri alti da ninja. Il tutto era accompagnato da un sorriso mozzafiato.
Era praticamente un misto tra Naruto e Sasuke: i capelli biondi scompigliati e l'espressione come quelli dell'Uzumaki e gli occhi scuri, ma molto più scuri e i lineamenti come quelli dell'Uchiha.
< A-ah no... Ehm... Grazie per avermi presa > l'Haruno si accorse solo in quel momento che la mano del ragazzo era appoggiata sulla schiena di lei con una presa decisa in modo da non farla cadere; Sakura cercò di rimettersi in piedi quando il giovane disse < Tranquilla... Be'... -continuando a sorridere si presentò- Takeru Shinsui, molto piacere >
< Piacere Takeru -allungò la mano destra- io sono Sakura... >
< Haruno... Lo so, ormai tutti ti conoscono nel Mondo Ninja. Sono incantato. > disse il ragazzo stringendo con la sua mano quella di Sakura.
< Ahh.... Non so che dire ehm... Grazie ancora. Be' io dovrei andare, ti ringrazio per non avermi fatta cadere... >
< No per favore non scusarti così tanto! Sarei io a doverti ringraziare per averci salvato! Piuttosto... - si portò una mano dietro la nuca per grattarsi i capelli - eh... che ne dici di andare a fare un salto da Ichiraku? > chiese imbarazzato.
< Mi dispiace ma ora dovrei a dare a casa... Sai, sono appena stata dimessa dall'Ospedale e volevo sistemare un po' di roba > rispose cordiale la rosa
< Allora ti accompagno! Non mi sembra cavalleresco lasciare un ragazza da sola in balia di questo tempo... Se non ti disturbo ovviamente > aggiunse il biondo con gentilezza.
< Ah o-okay grazie! Allora incamminiamoci che fa davvero freddo >
< Ma certo! >

I due iniziarono così ad incamminarsi verso la dimora dell'Haruno parlando del più e del meno; Sakura scoprì che quel ragazzo era un suo coetaneo -ninja anche lui-, ma non era di Konoha bensì era del Villaggio della Pioggia ecco spiegato il copri fronte differente rispetto a quello di Sakura.
< Be'... Sono arrivata... Grazie mille della tua compagnia >
< Grazie a te per avermi permesso di accompagnarti > affermò con un sorriso Takeru che, quando Sakura stava per voltarsi per entrare in casa le chiese:
< Scusa, volevo chiederti se uno di questi giorni sei libera per andare a mangiare insieme per... conoscerci ecco... >
< Andare a mangiare? Okay sì... Sì va bene! > sorrise ampiamente Sakura a quella proposta fatta così di getto: aveva proprio bisogno di conoscere persone nuove e quel ragazzo le pareva davvero la persona giusta per ricominciare.
< Che ne dici dopodomani a pranzo? >
< Va benissimo... Verso quell'ora sono all'Ospedale e... >
< Non c'è problema! Ti vengo a prendere così andiamo insieme! Bene... Allora a dopodomani! > il volto entusiasta di Takeru fece arrossire Sakura che dopo aver guardato un'ultima volta negli occhi, il giovane, pensò che quello fosse davvero un bel ragazzo e che, se doveva iniziare una nuova vita, uscire con lui fosse un ottimo inizio.
Entrò in casa e subito si fiondò -per modo di dire- in camera sua.

< Ehi Ino, ma Sakura-chan è già stata dimessa? >
Naruto Uzumaki si trovava nel negozio di fiori della famiglia Yamanaka insieme a un Sasuke Uchiha - ovviamente obbligato a muoversi dalla sua dimora dal dobe - dal cipiglio accigliato e strafottente.
< Dimessa? Ehm... Si mi pare di sì, Tsunade-sama me lo aveva accennato... Sarei andata a trovarla ma mia madre mi ha chiesto di occuparmi del negozio e... >
< Non ci interessa Yamanaka il dobe era venuto solo per chiederti una cosa. >
< Sempre gentile e simpatico eh Sasuke? Mi chiedo come facessi a piacermi... > rispose a tono la bionda.
< Tsk. >
< Eddai teme sii più gentile! Comunque Ino, te lo chiedo perché ho visto Sakura-chan per strada mentre andava a casa credo. >
< E cosa c'è di strano in questo scusa? >
< Era con un ragazzo e non sapendo chi fosse sono venuto qui a chiedere a te, in più... > l'Uzumaki non ebbe tempo di finire che la Yamanaka urlò:
< Con un ragazzo?! Lei brutta cretina! Non me ne ha mai parlato! E dimmi Naruto, com'era? >
< Eh...ah... Ehm - il biondo iniziò a balbettare imbarazzatissimo - questo non credo dovresti chiederlo a me però! Ti dico una cosa! - si avvicinò all'orecchio della ragazza e sussurrò in modo tale che l'Uchiha non sentisse - Sasuke quando li ha visti insieme sembrava furioso! Eheheh... Non sai che faccia ha fatto! >
< Dobe! Chiudi quella boccaccia che ti ritrovi! >
< Ehi teme non ti scaldare! E la mia non è una boccaccia! Come ti permetti?! >
< Tze come no... Io mi permetto eccome >
< Ora ti faccio vedere io! >
< NO NO NO! Qui nessuno farà vedere nulla a nessuno! Se dovete menarvi uscite dal mio negozio! >
< C-cosa? Ah... Okay Ino... Però per Sakura-chan? Ci pensi tu o ci pensiamo noi a estorcerle informazioni? >
< Perché noi dobe? Io non voglio averci a che fare! E da quando ti esprimi in questo modo eh? >
< Perché Sakura-chan è nostra amica! E guarda che io so parlare benissimo se voglio! In più... Non credo proprio che non ti "interessi" data la faccia che hai fatto quando l'hai vista con quel tipo >
BAAAM!
Una esplosione avvenne vicino alla testa di Naruto che, voltandosi verso la fonte del rumore, notò dei vasi saltati in aria.
< SASUKE! NON PUOI USARE IL CHIDORI PER TUTTO! GUARDA I MIEI FIORI... E I VASI! ORA CHI LA SENTE MIA MADRE! >
< Cavoli teme rilassati! Tranquilla Ino il dobe pagherà tutti i danni! Tanto è ricco sfondato... >
L'Uchiha non disse nulla poiché sapeva che purtroppo, Naruto aveva ragione e che quindi, lui avrebbe dovuto risarcire i danni e che se non l'avesse fatto, l'Uzumaki l'avrebbe stressato a vita.
Quando Naruto stava per tirargli un pugno, lo sguardo truce di Ino lo fece desistere fino a quando la Yamanaka non urlò:
< USCITE IMMEDIATAMENTE DA QUA! - nel momento in cui i due eroi superarono la soglia, il tono di Ino si calmò - Comunque Naruto stai tranquillo! Ci penserò io a fronte spaziosa! E ora SPARITE! >
In strada Naruto disse:
< Dovevi proprio far saltare in aria una parte di negozio eh Sas'ke? >
< Io faccio quello che mi pare se non l'hai ancora capito dobe... E che la Yamanaka non provi più a parlarmi in quel modo altrimenti salterà in aria l'intero negozio la prossima volta. >
< Uhhhh che noia che sei teme! Mi manca la mia Sakura-chan! E mi manca anche Hinata... Quanto vorrei che il signor Teuchi aprisse di nuovo Ichiraku... Uffi >
< Sei patetico lo sai? Ora, io me ne torno a casa. >
< Ehi Sas'ke aspetta! Tsunade-baachan ci vuole vedere! Dobbiamo andare a Palazzo. >
L'Uchiha, che si era già incamminato verso il suo quartiere, si bloccò e, dopo un sonoro insulto rivolto al biondo e all'Hokage, si voltò e si diresse verso la Magione dell'Hokage.
< Se Sakura-chan avesse sentito ciò che hai detto sulla nonna.... Ti avrebbe di sicuuuuurooo preso a pugni! Ahahahah! Che peccato! >
< Muoviti Usuratonkachi. >
All'insulto del moro, gli occhi di Naruto si illuminarono di gioia, dato che -per la prima volta dopo tanto tempo- Sasuke l'aveva chiamato com'era solito fare da bambini.
< Arrivo teme! >
I due ragazzi si diressero così fianco a fianco verso la loro destinazione mentre, in una casa nel centro di Konoha, una ragazza dai capelli rosa si sdraiava sul letto alquanto emozionata per l'incontro appena fatto.
   
 
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