Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _SummerLove_99    22/08/2017    0 recensioni
''Quando penso a come abbiamo fatto ad arrivare a questo punto mi esplode il cervello'' disse mentre mi teneva la mano
''E' stata una serie di strane coincidenze'' risposi
''Come se i pianeti in quel momento si fossero allineati'' ci guardammo dritti negli occhi e ......
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quella mattina mentre andavo a scuola la mi camminata da carcerato che sta per essere gettato sulla sedia elettrica era meno pesante. Il fatto che fosse l'ultimo giorno mi consolava un bel po. Nonostante fosse un giorno meno triste rispetto agli altri il cielo era grigio, si prospettava una bella pioggia. La musica nelle mie orecchie faceva da colonna sonora al mio ingresso nel carcere (comunemente conosciuto come scuola). Quando fui dentro mi tolsi le cuffie e fermai a malincuore la musica lasciando Dark Paradise di Lana Del Rey a metà. Vidi Amy in lontananza che sistemava le sue cose nell'armadietto così la raggiunsi 
''giornata stupenda'' disse con tono sarcastico
''da a amare la vita'' risposi 
Lei si che mi capiva. Non per niente era l'unica persona con cui parlavo in tutta la scuola. La cosa non mi dispiaceva per niente dato che non ci tenevo a parlare con quelle teste vuote dei miei compagni
''Stasera danno una festa per la fine della scuola sai?'' 
''Davvero?Perchè non ci andiamo?'' 
''Dici sul serio?'' 
''No.'' risposi seccamente mentre chiudevo con forza il mio armadietto. La speranza nei suoi occhi di portarmi ad una festa si spense 
''E dai, come fai a sapere che non ti diverti se non sei mai stata ad una festa?'' Mi chiedevo come potessi divertirmi in un branco di ubriachi che ballano e pimiciano in tutti gli angoli della stanza...
''E poi ci sarà da bere e altre cose da sballo'' 
''Oddio hai veramente detto ''sballo''. Chi sei mia madre?'' dissi ridendo. Dopo notai la sua espressione da ''ti prego ti prego ti preeeego'' 
''E va bene...ci farò un pensierino...'' non lo dissi solo per farla contenta. Ci avrei fatto veramente un pensierino.
''FANTASTICO!Stasera passo da casa tua e ti aiuto a scegliere qualcosa da mettere'' 
''Hey non ho bisogno di aiuto per scegliere cosa mettere'' quando finì la frase Amy mi guardò dall'alto in basso 
''Ne sei sicura?'' rispose. Il suono della campanella la salvò dalla mia reazione alla sua ''fantastica'' battuta
''Ci vediamo staseraaa'' disse mentre correva via ridendo. A quel punto mi diressi anche io verso la mia classe con tutta la lentezza possibile. Quel goiorno i professori non avevano voglia di fare lezione e gli alunni non avevano voglia di stare ad ascoltarli. Trascorsero le loro ore a parlare dell'anno che stava per terminare e di quello che sarebbe cominciato l'anno successivo ed era tutto un bla bla bla. Fortunatamente quel giorno la campanella suonò un'ora prima del solito. Sistemai le mie cose nello zaino lentamente per dare tempo ai miei meravigliosi compagni di lasciare l'aula. Non avevo molta voglia di finire nella calca di studenti che correvano verso l'uscita. Non appena ebbi finito scattai anche io fuori dall'edificio. Come avevo previsto mi ritrovai di fronte ad una magnifica pioggia che avrebbe sicuramente reso il mio cammino più sereno. Stetti un al riparo, pensai che non avevo scelta dato che avevo scordato l'ombrello e mi buttai sotto la pioggia. Ma non potei proseguire 
''Hey'' sentì la voce di un ragazzo che mi chiamava e mi voltai per vedere chi fosse 
''Hai intenzione di tornare a casa con questo tempaccio?'' mi disse un tipo che stava seduto suoi gradini della scuola
''Ho qualche alternativa?'' risposi con un tono di voce abbastanza alto per via del rumore delle gocce che cadevano per terra. Lui rise e mi chiesi cosa diavolo ci fosse da ridere
''Che ne dici di parlarne al riparo?'' mi disse. Non mi andava molto di parlare con qualcuno ma aveva un viso simpatico quindi, dopo un'attimo di esitazione, decisi di raggiungerlo 
''Sei pazza se credi di andare in giro così''
''Ci hai azzeccato'' ecco che un'altro sorriso spuntò sul suo volto 
''Beh senti a meno che tu non abbia una soluzione al mio problema io penso che potrei andare'' dissi incrociando le braccia 
''Potrei darti io un passaggio'' le sue parole mi lasciarono abbastanza sorpresa e anche in imbarazzo. Probabilmente lui lo notò per questo disse ''non mordo mica'' 
''Ehm..e va bene'' dissi con gli occhi puntati verso il basso 
''Fantastico, dobbiamo solo fare una corsetta verso la mia auto'' indicò la sua macchina, non era molto lontana. Mi misi il cappuccio della felpa in testa e cominciai a correre. Una volta arrivati da perfetto gentiluomo mi aprì lo sportello e io mi gettai nella macchina con la delicatezza di un'ippopotamo. 
''Pioggia a Giungno, una vera bellezza'' disse mentre metteva in moto la macchina
''Già'' 
Mi guardai un po intorno. Era un tipo davvero disordinato, i cd sparsi sul cruscotto e le bottigliette d'acqua sui sedili posteriori la dicevano lunga al riguardo. Cercai di mettermi la cintura ma era come incastrata
''Oh aspetta faccio io'' si avvicinò a me e tirò forte la cintura per poi allacciarla.
''Ecco fatto'' rimise le mani al volante 
Fortunatamente non mi stava guardando perchè il fatto di averlo avuto così vicino mi aveva fatta arrossire. Mi stupì di me stessa. Mi chiese dove abitassi, scopì che non era molto lontano da casa sua 
''Bene'' dissi sforzando un sorrisetto. La verità era che mi sentivo leggermente a disagio. Non mi capitava spesso di parlare con dei ragazzi...Lui mi lanciò un'occhiata veloce poi tornò a guardare la strada 
''Sei una tipa di poche parole vedo'' 
''Esatto...'' risposi guardando fuori dal finestrino. 
''A bene credevo di essere io a non piacerti'' rise. Si sbagliava di grosso, ma questo non potevo mica dirglielo. Nonostante avesse fatto ''bella figura'' con me non vedevo l'ora di arrivare a casa 
''Non preoccuparti'' risposi tanto per dire qualcosa. Ci fu un po di silenzio e mentre io mi sentivo incredibilmente a disagio lui continuava a guidare con tutta la calma possibile. Pensai che era abituato ad approcciare con le ragazze...oppure non era malato di mente come me e basta. Fui sollevata nel vedere casa mia alla fine della strada, allo stesso tempo però mi dispiaceva abbandonare quel ragazzo di cui non sapevo neanche il nome. 
Lui accostò e io feci per togliermi la cintura ma...era incastrata, come se non bastasse. Mentre cercavo di toglierla lui mise la sua mano sulla mia per spostarla. Non si rese conto del fatto che il suo semplice tentativo di aiutarmi a libererarmi da quell'aggeggio infernale mi aveva fatta arrossire una seconda volta. 
''Ehm..ok beh grazie per il passaggio eh...ciao'' mentre farfugliavo i miei ringraziamenti lui mi fissava con i suoi occhi blu e un sorrisetto sulla faccia. 
''Di niente'' dissse mantenendo quell'espressione
Scesi subito dalla macchina per evitare di arrossire una terza volta e corsi verso la porta di casa.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _SummerLove_99