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Autore: kymyit    06/09/2017    3 recensioni
Salvate Meiko e Meicoomon da Gennai, i digiprescelti fuggono e riflettono. C'è qualcosa che non torna in tutta la faccenda e il tempo non è dalla loro. Infatti, senza tregua, il nemico torna ad attaccarli.
Stavolta è il turno di Pinocchimon e Piemon, ma, non tutto va liscio come Gennai (o chi per lui) aveva pensato.
[Episodio Alternativo dal finale di Soushitsu, ambientato fra questo e Kyosei]
Genere: Angst, Avventura, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note: Ecco qui, il nuovo capitolo! Spero che vi piaccia ^_- Sono Non sono particolarmente convinta delle scene di combattimento, spero di averle rese bene.




2.






-Pinocchimon... - emise Takeru.
Beh, era ovvio che ci fosse anche lui. Dopo Mugendramon e Metalseadramon, non era affatto strano, eppure...
Sentì un forte brivido pervadergli la schiena. Nonostante all'epoca fosse riuscito a sfuggirgli con uno stratagemma furbetto, era rimasto molto turbato da quell'esperienza. Pinocchimon lo aveva rincorso e gli aveva sparato in continuazione, per infinite ore, infiniti minuti e infiniti secondi. E se mai ci furono momenti in cui pensava che stesse solo scherzando, che non lo facesse per ucciderlo davvero, che non capisse... beh, il nemico gli aveva ampiamente dimostrato che, sì, stava giocando, ma con lui. In tutti i sensi.
Poi che avesse rotelle fuori posto era un'altra questione.
Possedeva una sua logica e, a causa di essa, a causa di quel digimon, Takeru aveva ancora gli incubi. Devimon era sempre in cima alle classifiche, per carità, ma anche Pinocchimon si difendeva bene, disturbando le sue notti di tanto in tanto, visitando la sua mente indifesa quando meno se l'aspettava. E adesso, eccolo lì, davanti a lui, in trucioli e bulloni. Per davvero.
Si ricordò le parole dette da sé stesso poco prima e per un attimo pensò: "No, ma neppure per il cavolo che li aiutiamo!"
-Mimi... - la voce spezzata di Koushirou lo riscosse dallo shock.
-Pinocchimon!- esclamò avanzando di un passo con le braccia aperte. -Per favore, lasciala andare!-
Il burattino non rispose, eppure poco prima aveva riso.
-Senti, finiamo il nostro gioco, che ne dici?- insistette il prescelto della Speranza, sudando freddo. Ovviamente era proprio l'ultima cosa che voleva fare, ma non c'era soluzione.
Il burattino lo studiò attentamente per qualche secondo, poi, mosse le dita della mano libera e agganciò il suo secondo bersaglio. Meiko urlò, sentendo il suo corpo avanzare verso il nemico contro la propria volontà, con in braccio la sua partner.
-Non riesco a lasciarla!- gridò. E neppure Meicoomon riusciva a reagire, immobilizzata dai poteri del Padrone delle Tenebre, la cui attenzione tornò a concentrarsi sulla povera Mimi.
-Agh... -
La ragazza aveva ormai gli occhi rivoltati nelle orbite e un rivolo di saliva che le colava dalle labbra.
-Mimi, ti prego, resisti!- urlava Koushirou. La sua voce sovrastava quelle di Palmon, Taichi, Jou e tutti gli altri.
-Mimi... - mormorò Palmon. La piccola digimon vegetale avvolse le sue liane intorno alle braccia di Koushirou e tentò inutilmente di separarle dal collo della sua amica. Le insinuò fra le dita del ragazzo, tentando di allentare la presa, ma non poteva contrastare il potere di quel nemico tanto forte.
Non riusciva a capire bene quella faccenda della memoria, era troppo assurdo dimenticare così qualcuno che si aveva tanto amato. Eppure, per quanto complesso, Palmon percepiva la sincerità della ragazza nelle sue parole e nell'affetto che le mostrava.
Non aveva dubbi.
Non poteva non ricambiarlo.
-Mimi... -
-Palmon, almeno, tu, ti prego... - mormorò Koushirou.
Le liane si strinsero più saldamente.
-Aspetta... - cercò di fermarla Taichi, ma Palmon aveva deciso.
-Perdonami!- esclamò e strinse la presa con più forza, tanto che poté sentire le ossa del rosso scricchiolare. Koushirou si morse le labbra, ma non poté trattenere un forte gemito strozzato.
"Perdonami, ma voglio salvare Mimi. Voglio salvarla ad ogni costo e tornare a ricordare ogni cosa. Vivere quei bei momenti insieme di nuovo!"
Palmon urlò il nome dell'amica e mentre urlava l'energia crebbe in lei.
Un'energia potente, eppure familiare.
-Palmon, warp shinkaaaaaa... Rosemon!-
La luce dell'evoluzione ancora brillava quando un fascio di rovi saettò verso Pinocchimon. Il minuto digimon riuscì a schivarlo, ma per farlo fu costretto a lasciare uno dei due bersagli.
Mimi cadde sulle ginocchia, il collo finalmente libero e gli occhi chiusi. Prima che anche la testa toccasse il suolo, le braccia malconce di Koushirou la afferrarono.
-Mimi!- la scosse -Mimi, ti prego, riprenditi!-
Il ragazzo continuò a scuoterla, ignorando il forte dolore alle braccia e alle mani. Ma non importava. Se Mimi fosse morta, lui...
-Va tutto bene... -
La voce della ragazza arrivò come un sussurro, ma per un attimo gli fermò il cuore. Aveva aperto gli occhi. Era viva.
Intorno a loro c'era ancora il pandemonio, ma per il prescelto della Conoscenza il tempo si era fermato. I digimon, con Rosemon in prima linea,
lottavano per salvare Meicoomon e Meiko, non c'era più tempo.
Gennai era rimasto fuori dalla faccenda, ma se la rideva eccome.
-Falla venire qui da me.- disse con un tono così divertito e maniacale che lasciò trasparire tutte le peggiori intenzioni.
-Scordatelo!- esclamò Yamato -Gabumon, mega digievolvi!-
Anche se intimorito, il digimon dell'Amicizia obbedì, gli venne spontaneo. Riuscì a evolvere, anzi, sentì l'energia scorrere in lui ancora prima che il suo nuovo (o vecchio) amico gli chiedesse di farlo.
-Gabumon, warp shinkaaaa.... Metalgarurumon!-
Davanti al burattino comparve un lupo cibernetico che fece come scattare qualcosa.
Concentrò su di lui l'attacco con le stringhe, ma non ci riuscì. Metalgarurumon non si mosse neppure di un millimetro.
-Non ti obbedirà.- disse Yamato portandosi a fianco del proprio digimon. -Dovresti saperlo.-
Pinocchimon reclinò il capo da un lato, poi scagliò contro il ragazzo una sfera di nastri rossi. L'attacco stavolta non arrivò al bersaglio. Metalgarurumon scaricò i suoi siluri congelanti contro l'avversario, attaccandolo da più lati e costringendolo a lasciare nuovamente la presa per difendersi con la croce di legno.
Libera dai fili, Meiko si allontanò dal nemico e Taichi si frappose fra lei, Pinocchimon e Gennai, che, seccato, aveva iniziato a camminare verso di loro. Il saggio digitale schioccò le dita e qualcosa sfrecciò davanti al prescelto del Coraggio, piantandosi nel terreno a pochi millimetri dal suo piede.
-Vediamo come ve la cavate adesso.- disse gelido.
Alzarono il capo.
Sopra le loro teste c'era Piemon.
-Oh, fantastico, ci mancava!- esclamò Taichi.
Anche i due Padroni delle tenebre Mancanti all'appello erano comparsi e li avevano attaccati. Le loro intuizioni erano forse sbagliate?
C'era solo un modo per scoprirlo e quel modo comportava comunque il rispondere agli attacchi.
-Agumon, te la senti di evolvere anche tu?-
-Sì!- fu la pronta risposta del dinosauro del Coraggio.
-Agumon warp shinkaaaaaa.... WarGreymon!-
Il guerriero corazzato volò immediatamente verso il nemico per impegnarlo nella lotta. A terra, gli altri affrontavano Pinocchimon.
Nonostante l'imprevedibilità e la forza di Rosemon, il burattino riservava i suoi colpi e tutta la sua attenzione SOLO al lupo cibernetico. Si limitava a schivare gli altri, ma attaccava in modo quasi ossessivo solo quell'unico avversario. Taichi e Yamato si accorsero di quel dettaglio e si scambiarono un'occhiata complice.
-Metalgarurumon, dobbiamo allontanarlo dagli altri.- esclamò il prescelto dell'Amicizia.
-Sì!-
Il lupo cibernetico si avventò nuovamente sull'avversario, spingendolo nella boscaglia. Il burattino riuscì a disimpegnarsi in volo e attaccò a sua volta Metalgarurumon con la sua croce lignea. Il digimon dell'Amicizia schivò e l'arma finì per abbattere diversi alberi prima di tornare nelle mani del suo proprietario.
-Ancora un po'.- suggerì Yamato, in groppa all'amico -Portiamolo più lontano.-
Metalgarurumon annuì. Anche se in genere era insicuro, sentiva di poter affrontare quella sfida, anzi, di essere l'unico a poterla sostenere.
Il ragazzo, invece, sperava che gli altri riuscissero a tenere occupati Piemon e Gennai.
Sopratutto Gennai!
Chinandosi, sussurrò qualcosa al suo digimon, il quale assentì scagliò l'ennesimo attacco. Un attacco che, Yamato ne era sicuro, avrebbe fatto irritare molto Pinocchimon, costringendolo a seguirli ovunque.
-Cocytus Breath!-
Il fiume di gelo quasi investì il Padrone delle Tenebre, ma ottenne l'effetto sperato: qualunque ordine avesse ricevuto, ora l'attenzione di Pinocchimon era tutta per loro.

Nonostante non avesse emesso un suono, Piemon pareva divertirsi molto nell'affrontare e umiliare i suoi nemici, nel disperderli e osservarli mentre, affannati, tornavano a schierarsi compatti in difesa di Meiko e Meicoomon. I digimon Intermedi e Tailmon erano poca cosa per lui.
Meicoomon tentò di liberarsi.
-Lasciami, Mei, voglio aiutare anche io!-
-Ma... -
La ragazza fece per obbedire, ma Taichi la redarguì.
-No. Voi due statene fuori. È troppo rischioso che tu combatta, Meicoomon.-
-Ma io... -
La piccola digimon si sentì ferita, ma Meiko la consolò stringendola a sé.
-Va tutto bene, Meichan. Va tutto bene.- le disse, come un mantra, incoraggiando così anche se stessa. O provandoci, almeno.
Rosemon compì un rapido volo scartando a lato di Piemon.
-Thorn Whip!-
La frusta di rovi si avvolse intorno al polso del clown e una scarica elettrica gli attraversò il corpo. WarGreymon attaccò a sua volta con una potente e concentrata sfera infuocata. Poco prima dell'impatto, Piemon creò un cerchio di fiamme intorno ai rovi e se ne liberò bruciandoli. Fu veloce, tanto che riuscì a schivare anche la Gaia Force. Volò in alto e volteggiò sopra i prescelti. Sembrava passeggiare sulle punte, come a sbeffeggiarli. Fece un inchino al suo pubblico, poi scagliò loro contro un concentrato d'aria elettrica che devastò la radura, illuminandola a giorno.

-Cos'è stato?- esclamò Metalgarurumon in apprensione.
-Dannazione.-
E Yamato non lo era di meno. Entrambi guardarono in direzione della luce appena spentasi. Non si sentivano rumori, si erano allontanati abbastanza. In più, non poterono distrarsi per molto, perché Pinocchimon tornò ad attaccarli nuovamente coi suoi proiettili energetici. Il lupo cibernetico si allontanò rapidamente da lui, portandosi a distanza di sicurezza. Era terribile. Oltre al pesante senso di deja vù e alla preoccupazione per gli amici, c'era anche la sua naturale insicurezza. Poteva sostenere lo scontro, ma essere fissato intensamente da qualcuno lo aveva sempre messo a disagio. Essere trafitto dallo sguardo penetrante e dardeggiante del burattino, poi, era al limite dell'angoscia!
-Yamato... kun... chi è questo?-
-Puoi anche togliere il kun. Ricordi quando ti ho detto che i Padroni delle Tenebre erano quattro, no? È uno di loro.-
-Sì, ma perché ce l'ha proprio con noi? Se possiamo aiutare gli altri va bene, ma... -
Yamato esitò.
-Scusami, il fatto è che sei stato tu a sconfiggerlo.-
A quel punto il ragazzo si sarebbe aspettato che l'altro lo sgroppasse e s'infuriasse con lui per non averlo informato a dovere della cosa prima di usarlo come esca. La verità era che per un attimo il prescelto si era dimenticato che l'amico aveva perduto la memoria. Con quell'intesa ritrovata, si era illuso che tutto fosse tornato come prima definitivamente, che i ricordi sopiti si fossero sbloccati.
Ammesso esistessero ancora.
Perciò quasi cascò da sé quando Metalgarurumon esclamò: -Eh? Io?-
-Sì... - disse sollevato, ma con una goccia di sudore alla tempia.
-Te l'ho detto. Sei molto più forte di quello che pensi. Non sottovalutarti.-
-Yamato... -
Una risatina irritata e irritante fece venire a entrambi la pelle d'oca. Pinocchimon stringeva il suo martello a tamburo con forza e il suo sguardo era traboccante d'odio. Caricò l'attacco e colpì, investendo i due coi suoi proiettili luminosi. Stavolta Metalgarurumon non riuscì a evitarli tutti e fu scaraventato diversi metri più in là, disarcionando il proprio partner.
"Ha reagito... " pensò Yamato, dolorante "Avevamo ragione... la nostra ipotesi non era così insensata... "
Tentò di rialzarsi, ma non ci riuscì e ricadde prono.
Un fruscio d'erba calpestata lo fece voltare alle sue spalle.
Pinocchimon era dietro di lui.
"Merda!"





Note: Ho dovuto sistemare questa parte, in quanto c'erano diverse cose che non mi tornavano. Intanto Palmon non doveva digievolvere Rosemon di nuovo, doveva farlo Pyomon. Solo che pensavo che, essendo già evoluta, forse non ce l'avrebbe fatta. Perché, Gabumon e Agumon no? Già. Mancava anche lo stimolo giusto per Pyomon, secondo me, quindi ne ho approfittato per rinsaldare il legame di Palmon e Mimi nuovamente.
Riguardo a Pinocchimon, ho avuto qualche dubbio riguardo a quanti avversari possa controllare contemporaneamente. Sinceramente ricordo che alla prima apparizione contro i ragazzi li ha controllati due per volta, quindi anche qui gli ho fatto controllare due persone/digimon alla volta. Il fatto che controlli anche Meicoomon è semplicemente perché l'ha legata a Meiko.
Se poi ricordo male e in effetti può manovrare più persone contemporaneamente, beh, ignorate quest'ultimo discorso. Non aveva comunque motivo di controllarli tutti, ma il perché, lo scoprirete nei prossimi episodi ^_-
Entro i prossimi giorni finirò di ricopiare il capitolo di Twins' War e potrò aggiornare anche quella (gli toccava domani, ma gira e rigira, gli impegni, poi questo progetto...)
Però sarà un ritardo piccino, prometto ^_-
Al prossimo capitolo!!






   
 
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