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Autore: Mewpower    18/06/2009    4 recensioni
Un pericolo incombe su Konoa, un pericolo chiamato Akatsuki che vuole impossessarsi della forza del giovane Naruto Uzumaki. Ma un altro problema sembra preoccupare i personaggi di questa storia... Quando al sangue si mischiano le lacrime, quando alla disperazione si aggiunge l'odio, quando si è pronti a rischiare e a morire anche per amore!
Genere: Romantico, Triste, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Akatsuki, Naruto Uzumaki, Neji Hyuuga, Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Il cielo era sereno quel giorno, le nuvole completamente assenti. Il sole sorrideva felice accarezzato da un soave venticello, atteso da tempo da coloro che più soffrivano il caldo di quel periodo... La vita nel villaggio proseguiva tranquilla per la maggior parte della popolazione, i bambini giocavano allegramente, altri si allenavano con grinta e voglia di fare, i più grandicelli avevano il lavoro a cui pensare, altri invece si godevano il riposo tanto atteso… In quello sfondo così lieto però vi erano delle macchie che rovinavano l’atmosfera di felicità e di pace apparente, ombre cupe e angosciate da ricordi tetri e dolorosi. Una lunga fila di figure nere fronteggiava tre lapidi l’una accostata all’altra cariche di fiori profumati e candidi che risaltavano su quei vestiti scuri, funerari, che tutti indossavano. Uno dopo l’altro appoggivano con lentezza quell’ultimo dono agli amici scomparsi, chi con le lacrime agli occhi, chi invece tentava di essere forte, sforzo inutile che rendeva l’animo ancor più pesante. A capo di quella lunga fila vi era una donna che aveva aperto quell’ angosciante cerimonia e che ora stava per chiuderla. Infatti si accostò nuovamente alle tombe toccandone una ad una. Si arrestò a contemplare l’ultima, quella della giovane rosa dalla fronte spaziosa, il cui ricordo le faceva sorridere il cuore, ma la cui scomparsa lo aveva squarciato inesorabilmente. Non poteva dimostrare la sua debolezza, la sua umanità, non ora che era di fronte a tutti, a tutte quelle persone che avevano tanto bisogno di essere confortate… Si girò verso la platea e il suo sguardo finì per caso su una giovane ragazza bionda, i cui capelli sembravano essersi scoloriti in un colore più opaco, come se la loro luminosità se ne andasse pian piano ad ogni fuoriuscita delle lacrime. Piangeva anche in quel momento, afflitta dalla perdita dell’amica più cara, della nemica più tenace, della compagna di sempre. Si copriva gli occhi divenuti gonfi e con loro anche la bocca che vibrava senza più alcun controllo. Una fontanella di tristezza per un’amicizia persa, il leone che la rendeva simile all’amica era scappato con la coda tra le gambe e un incantesimo l’aveva tramutata in un pulcino bisognoso del calore materno… E poi soffriva per la partenza di lui, stavolta non sarebbe mai più tornato e il rimpianto di un amore perduto non era altro che un’altra freccia diritta al cuore. L’amarezza di essere ancora su quel mondo la rendeva infelice:
- Sciocca… sei una sciocca…-  era Ino che balbettava quelle apparenti parole insensate, che solo lei poteva capire, perché aveva intuito ciò che era accaduto… Sakura senza Sasuke non avrebbe mai potuto vivere, morire con lui era l’unica soluzione. Ciò che rimaneva dei loro corpi era poco, polvere nera alternata a brandelli di materia quasi irriconoscibile, ma l’importante era che fossero almeno vicini, avrebbero dormito l’uno accanto all’altra.
Mirar piangere lei, una delle più forti, rendeva tutto ancor peggio, ma dopotutto era una delle più affezionate ai due ninja…
Anche Kakashi era pianto, la sua lapide era accuratamente ornata di corolle colorate come le altre due, l’unico dispiacere era che non si sarebbe potuto piangere sul suo corpo poiché non ritrovato.
Nonostante la sua fuga pure Sasuke non era stato trascurato…insomma la loro mancanza si sarebbe fatta sentire, il loro ricordo non avrebbe mai lasciato nessuno dei presenti.
Poche, ma efficaci parole vennero pronunciate dall’Hokage in loro ricordo, con il tono un po’ smorzato, ma che si dimostrava voler esser forte, pronto a proseguitare nell’andare avanti, il minimo incoraggiamento per risollevare quegli animi distrutti dal dolore. La cerimonia si concluse con un fragoroso applauso e con calma tutti si dileguarono un poco alla volta. Una figura rimase un po’ più delle altre a contemplare quelle tre pietre, tenendo il capo chino in segno di rispetto, concentrata come se stesse comunicando con le anime dei defunti. Una voce proveniente da dietro la fece voltare:
- Non vieni a casa?-
La voce calma di Neji era paragonabile all’aria fresca di quel mattino estivo.
- Sì…arrivo…-
Hinata fissò un attimo gli occhi del cugino cercando lì le parole che avrebbe voluto sentire, parole di spiegazione che da tempo attendeva, ma non c’era stata ancora l’occasione giusta…tra le visite mediche, il funerale…i due non avevano potuto parlare di quel bacio…e in fin dei conti nemmeno quello era il luogo né il momento più opportuno… Fece qualche passo verso di lui, passandogli però accanto, facendo strisciare involontariamente i capelli corvini lungo il braccio del cugino.
-…Passi a trovare Naruto?-
La domanda la fece bloccare, quando c’era di mezzo lui tutto sembrava prendere un’altra tonalità e l’agitazione prendeva il sopravvento. Annuì con la testa aggiungendo che quello era il suo ultimo giorno di ricovero. Sarebbe andata a casa solo per cambiarsi d’abito, non intendeva presentarsi da lui con le lacrime e l’angoscia che trasmetteva quel vestito addolorante. Attese qualche secondo, tenendo le spalle all’altro e lui fece lo stesso. Un silenzio interminabile e di imbarazzo. Si ritrovavano soli, incapaci di spiegarsi, di parlare… In verità Neji rifletteva e lei attendeva ciò che doveva dirle. La decisione fu dura, ma contro i sentimenti non si poteva andare.
- Ti voglio bene, Hinata… Sappi solo questo…-
Lei si girò appoggiando una mano al petto, il cuore pareva voler uscire. Arrossì in volto, rimanendo immobile ad osservare la schiena di lui. L’immagine del bacio rubato ripiombò nella sua mente, si trattava d’amore, era sul serio innamorato di lei.
- Io…io…- barbugliava senza giungere al dunque. La confusione e l’ansia la stavano facendo andare in tilt e il rossore aumentò appena lui si girò e la fissò con quegli occhi magnetici:
- Va da lui ora.-
Un brivido la attraversò tutta. Il battito cominciò a rallentare.
- Ma se dovesse farti soffrire…ricorda che ci sarò sempre io-
La ragazza rimase per un attimo immobile, riuscendo a riprendere il controllo del suo animo entrato in agitazione. Neji aveva capito che sarebbe stato impossibile togliere Naruto dal suo cuore. Era lui che la dominava per intero, era solo lui la persona che avrebbe potuto renderla felice. E lui voleva la felicità di Hinata. Le voleva bene, davvero tanto…non era un semplice sentimento d’affetto fra cugini, era puro amore. Ma lei era troppo lontana, irraggiungibile, poiché innamorata, troppo innamorata di quel buffo biondino dalla testa quadra. Sorrise Neji alla ragazza, tranquillizzando il suo animo in subbuglio e lei fece altrettanto. Non c’era bisogno che aggiungesse altro, Neji aveva capito tutto alla perfezione. Intraprese così di corsa la strada di casa, abbandonando il cugino in quel giardino desolato, ansiosa di precitarsi da Naruto, aveva assoluto bisogno di vederlo.


Le tendine della finestra ondeggiavano con grazia in sincronia con i soffi del vento, che rinfrescava almeno in parte le membra sudate del biondo disteso sul letto a fissare il soffitto. Sapeva che quel giorno ci sarebbero stati i funerali, pensiero che lo rattristava, triste anche per il fatto di non aver potuto partecipare. Teneva le gambe piegate e le mani dietro la nuca, cercava le posizioni più strane per riuscire a prendere sonno, almeno così non avrebbe più dovuto pensare a nulla, la sua testa si sarebbe liberata per lo meno per qualche ora di quei terribili ricordi e dell’amaro di sangue che sembrava non voler lasciare la sua bocca. Stranamente però le palpebre non volevano proprio serrarsi, la stanchezza e la noia di stare lì steso non lo incoraggiava per niente ad appisolarsi. Avrebbe tanto voluto fuggire da quelle quattro mura e sdraiarsi sull’erba fresca, ma non ci provava neanche. Non aveva voglia neppure di alzarsi. Una terribile nausea lo colpiva ogni volta che tentava di muovere un muscolo. Ciò che l’avrebbe fatto star meglio, forse, sarebbe stata la visita di qualcuno, magari scambiare quattro chiacchiere lo avrebbe tirato su. Il cigolio improvviso della porta gli fece spostare lo sguardo e intravide così una timida figura che faceva capolino:
- Hinata…!-
-C…ciao Naruto-kun…-
- Sei uscita dall’ospedale, allora! Ti vedo in forma.-
- Già, anche tu domani esci non è vero?-
Inizio in questo modo un’allegra conversazione, che rasserenò l’animo di Naruto, distraendolo da ciò che fino ad allora lo aveva fatto star male. Di tanto in tanto finirono per ritornare a quegli angusti giorni di poco tempo prima, ma alla fine riuscivano a svincolarsi e a ritornare a sorridere. Hinata cadde spesso nel tranello di quegli occhi blu mare e quando lui se ne accorgeva e la interrogava lei si trasformava in una fiamma, divenendo ancor più impacciata e farfugliando spiegazioni senza capo né coda.
- Lo sai che sei strana?- le disse ad un certo punto toccandole la fronte con un dito – diventi rossa all’improvviso come se avessi la febbre-
Al solo contatto lei perse il controllo e un improvviso mancamento la fece accasciare sulle sue ginocchia coperte da una leggero lenzuolo.
- Ehi, ehi, che ti prende!?-
Le mise una mano dietro la testa e usando lo sgabello sul quale era rimasta fino a quel momento seduta, la fece distendere completamente…le sue gambe erano il cuscino della bella addormentata. Pochi attimi dopo riaprì gli occhi. Naruto le accarezzava con delicatezza la scura chioma, come se fosse un gattino desideroso di affetto, e lei come risposta faceva le fusa, guardandolo intensamente e rilassandosi per quel piacevole massaggio. Era bello stare con lui, la tranquillità e la piacevolezza di quel momento rendevano il mondo intorno sfocato, mentre lasciva nitida solo l’immagine di quel ragazzo, il più bello, il migliore…colui che amava. Avrebbe voluto rimanere in quella posa per sempre, facendosi coccolare in quella maniera, diventare il suo animaletto da compagnia, cosicché da stargli sempre accanto e di ricevere quotidianamente le sue coccole. Naruto sembrava incantato pure lui dalla morbidezza di quei capelli, rimembrando le sfumature che li decoravano quando vien sera, la leggiadria dei suoi lineamenti sotto il chiarore lunare, la sua dolcezza, che era in grado di rasserenare il suo animo, il sacrificio e la determinazione che aveva dimostrato quando tutto sembrava perduto…Proprio in quell’attimo si ricordò di non aver fatto la cosa più importante, non aveva detto grazie alla sua salvatrice, a quell’angelo custode che aveva rischiato di morire al posto suo, a quella dea che gli era sempre stata vicino e che lo aveva allietato con la sua sola presenza, durante quelle notti di luna.
- Grazie di tutto…- quel ringraziamento imprevisto la colse di sorpresa, ma la sincerità e la dolcezza di quelle parole la fecero sorridere e rispondere così:
- Sono io che ti ringrazio…per essere ancora qui con me…-
La promessa che le aveva fatto era stata mantenuta. Lui aveva lottato duro ed era ancora in quel mondo, ci sarebbe rimasto e avrebbe continuato a vivere…solo per lei. Si abbassò con la schiena avvicinandosi a lei con calma, senza fretta, pregustando l’arrivo sulle sue labbra che sapevano di rosa, profumo leggero e gradevole, non era esagerato, era semplice come lei. Il contatto la fece fremere e l’imbarazzo fece colorare nuovamente le sue guance, ma il desiderio di ricevere quel bacio era celato nel suo cuore da tempo e non poteva permettersi di perdere i sensi nonostante la forte emozione. Le sue forme a contatto con il petto dell’altro prolungarono il piacere di quel momento, che parve interminabile, volevano entrambi che fosse così, e in effetti le due bocche rimasero addoggiate l’uno all’altra a lungo, finché si lasciarono per riprender un minimo respiro, ma soprattutto per sospirare quelle tenere parole:
-Ti amo, Hinata…- la fissava intensamente un po’ rosso in volto pure lui. Era lei la ragazza che gli aveva impedito di baciare l’altra, che lo aveva portato in confusione ed ora che era là, tra le sue  braccia, era felice di poterla stringere e di poterla ammirare, convinto stavolta che era veramente lei l’unica ragazza del suo cuore. Hinata lo rimirava con la stessa intensità trattenendo le lacrime di gioia per quella dichiarazione che aveva sempre sperato sentire, mormorando pure lei lo stesso con i singhiozzi che si bloccavano in gola. Arrivarono altri baci l’uno più passionale dell’altro, mentre le mani si eccitavano al solo toccare il viso dell’altro, un tocco delicato, di vero affetto, per nulla invogliate a strafare, bensì bramose di assaporare ogni secondo di quel contatto e di quei respiri estranei sulla loro pelle con assoluta flemma. E il venticello continuava a soffiare leggiadro facendo accostare e spalancare con ritmo la finestra, dilettanto le loro membra accalorate, ma agognanti di sentir il calore del rispettivo amante e di provare il piacere di possederlo realmente.




E adesso piango!!! Uno perché la mia prima fanfiction ha avuto fine e due perché adesso qualcuno mi ammazzerà! Aiutooooooooo!!! XD Ok, oramai tutto è venuto a galla e io vi do la conferma: ho voluto che la mia prima storia fosse una NaruxHina, uno dei miei paring preferiti, e l’ho dedicata a tutti i fan di questa coppia. So che ci sono molti di voi che desideravano che il paring fosse diverso e forse qualcuno ne era veramente convinto…però una volta presa una decisione non potevo cambiare all’ultimo momento^^. Mi auguro comunque che vi abbia colpito e che vi rimanga nel cuore! Vi voglio poi preannunciare l’uscita di un capitolo extra di questa fanfiction (che avverrà la settimana prossima!) e se vi va leggetelo^^…e lasciate un commentino (anche con gli insulti se volete XD). Bene, sembra proprio che siamo giunti ai saluti e quindi…

                             
       

 akatsukina fur immer, grazie!  
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trasgressione93 , grazie!
Tsukiyama , grazie!
__JUN__ , grazie!
Ma un saluto particolare va a:

_Alechan: Ciaoooooooooo!!! Ho bisogno di un abbraccio perché sono tristissima T.T. Già, non posso ancora credere che questa fanfiction sia finita…mi dispiace, però doveva arrivare la fine! O meglio, la fine decisiva sarà sancita dal prossimo cappy! Quindi, mi raccomando, ci sentiamo al prossimo! (dunque ancora non ti saluto :P) Bacioni^___^  Ps: Ehehehe, sul prossimo verrai a conoscenza della sorte di Itachi!!!

_EroSennin425: Ehilà! Allora ti voglio nuovamente ringraziare! Soprattutto perché tu sei stato il mio primo critico personale!!! Esatto, il primo ragazzo che si è interessato a tal punto alla mia fanfiction da analizzarla sempre nei più minimi particolari! Grazie molte, mi ha fatto veramente piacere^___^. Dunque, sei contento? Sei un fan del NaruxHina, no? Beh, fammi sapere la tua opinione e…al prossimo capitolo!

_ Lonely Angel: Ti prego, non farmi del male!!! XD Mi dispiace forse sarai rimasta delusa dal paring…(T.T Non volevo deludere nessuno, io!!!; Altri: Su,su *pacca sulla spalla*), ma mi auguro di no!! Comunque volevo infinitamente ringraziarti per i complimenti e le recensioni che hai lasciato (non fa nulla se non hai potuto recensire sempre^^). Grazie, grazie!!! Non saluto neppure te ancora perché…DEVI ESSERCI ANCHE ALL’ULTIMO CAPPY! Ok?^___^ Bacioni.

Allora, non perdetevi l’ultimo capitolo e ci vediamo la prossima settimanaaaaa!!!    
Mewpower
  
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