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Autore: Eich    19/06/2009    4 recensioni
Ciao a tutti, eccomi di nuovo con delle storielle riguardanti i due fratelli D.
Ho pensato a una serie di drabble che riguardano questa coppia di cui si parla un po' poco. In particolare di come si comportano i due dopo che il più piccolo ha combinato qualche guaio...
Spero vi piaccia,e voglio tanti commenti XD
Baciuzzi babypunk90
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Portuguese D. Ace
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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NON VOGLIO PERDERLO

Ace era seduto su una panca fuori dal locale di Makino, si stava decisamente addormentando, era estate e non sapeva cosa diavolo fare.  Suo fratello era in giro a giocare, non sapeva dove... Sbadigliò vistosamente e una vecchietta che passava di lì lo guardò storto. Stava per addormentarsi quando un paio di ragazzini gli  passarono davanti discutendo di una rissa poco fuori il paese, vicino alla spiaggia.
Incuriosito Ace li seguì di soppiatto.

Quando arrivarono sul luogo della rissa Ace vide una massa di ragazzini intorno a una figura. Al ragazzo venne l'istinto di saltare addosso a quei mocciosi, odiava le persone vigliacche che attaccavano briga con quelli più piccoli e spesso da soli. Aspettò ancora qualche istante, il tempo di vedere chi fosse il poveretto che  le stava prendendo. Appena vide un cappello di paglia volare verso di lui, qualcosa bruciò dentro di lui. E non ci vide più dalla rabbia.

Corse verso il gruppo e noncurante del fatto che i ragazzini fossero molto più piccoli di lui, li strattonò e spintonò violentemente scansandoli dalla figurina indebolita a terra.
-Rufy? Stai bene?- chiese prendendo il piccolo per le spalle. Il piccolo era spaventato a morte, piangeva e tremava.
In quel momento sentì tre ragazzini saltargli addosso, lui li spintonò via ma ne arrivarono altri.
-Possiamo batterlo, noi siamo di più!- urlò uno di questi.
I mocciosi continuarono ad attaccarlo fino a quando non persero le forze e piangendo come fontane tornarono al villaggio.
-Avrò un po' di grane...- disse Ace più a se stesso che ad altri.
Controllò che il fratello non avesse niente di grave, alla fine aveva più ferite e lividi lui che quel moccioso.
Se lo caricò sulle spalle e si diresse anche lui verso il villaggio, andò dritto a casa.

-Fratellone, ho fame!- disse il piccolo ancora prima  di aprire gli occhi. Ace gli aveva disinfettato i graffi e messo il ghiaccio sui lividi, fino a quando il bambino non si era addormentato. Lui però non si era disinfettato e pulito, era ricoperto dei graffi e dei lividi della rissa ma non li sentiva.
-Andiamo da Makino.- disse il maggiore. Lo vestì e se lo prese in braccio.

-Fratelloni, non ti curi le ferite? Poi fanno più male...- disse il piccolo mentre andavano alla locanda, il sole era tramontato da un po'.
-Non serve, non mi bruciano.-
-Fratellone ti esce sangue dal labbro.- Il maggiore si succhiò il labbro fino a quando il sangue non smise di uscire.
-Ora non esce più!- lo rassicurò Ace. Nel villaggio la maggior parte lo guardava male.

Makino stava lavando dei piatti, lo sguardo perso, preoccupato.
-Makino una porzione super per il mostriciattolo!- disse Ace entrando nel locale con in braccio il piccolo. Lo depositò su una sedia davanti al bancone e gli si sedette di fianco. Makino sembrò rilassarsi un pochino, ma appena vide il volto di Ace ricoperto di graffi si preoccupò.
-Dovresti disinfettarti quei graffi.- disse la donna al ragazzo che osservava il piccolo che chiacchierava con l'aiutante di Makino.
-Ci penso dopo...-
-Ecco una super porzione di arrosto per il mio piccolino!- annunciò Makino diventando solare.
-Grazie Makino!- disse il piccolo con l'acquolina in bocca.
-Posso rubarti il tuo fratellone per un po'? Gli disinfetto queste ferite e poi te lo riporto!- disse la donna vedendo Rufy mangiare con gusto.
-Sì ma non gli fare male...- si assicuro il piccolo.
-No, non ti preoccupare. Hito ci pensi tu al piccolo.- disse la donna affidando il morettino alle cure del suo aiutante e dirigendosi nel retrobottega con il maggiore.

Tirò fuori tutto il necessario per le medicazioni e lo poggiò sul tavolo. Ace era seduto  sul mobile della cucina e osservava la donna muoversi nel locale, aveva uno sguardo accigliato e Ace sapeva che quando aveva quello sguardo era pronta per una sfuriata. Chissà perchè poi se le prendeva solo lui!
-Vieni sulla sedia.- disse lei indicandogli una sedia vicino al tavolo. Mentre il ragazzo prendeva posizione, Makino si andò a sciacquare le mani.
Se le asciugò e si posizionò di fronte al ragazzo, si guardarono negli occhi...

SCIAFF!!!
Makino aveva tirato uno schiaffo ad Ace, tanto forte da fargli girare il volto di lato e da lasciargli un bel segno rosso sulla guancia.
-Cosa diavolo ti è saltato in mente!?! Pestare in quel modo quei ragazzini?!? Ho fatto i salti mortali per impedire agli uomini del villaggio di venirti a prendere a casa!- iniziò Makino. Ace non connetteva più le parole di Makino erano solo un rumore di sottofondo, sentiva il suo cuore battere a mille, la guacia bruciargli e lo sguardo appannarsi per le lacrime.
-Makino io mi sono spaventato a morte!- riuscì a dire il ragazzo con la voce rotta dalle lacrime, la donna si zittì e comincio a tirare fuori delle garze per disinfettare.
-Quando ho capito che era Rufy qualcosa in me è scoppiato!- scoppiò a piangere, lacrime grosse e piene, lacrime trattenute, lacrime che contenevano rabbia e tristezza, speranza e solitudine, trattenute per apparire forte agli occhi del fratellino.
-Makino... Non posso perderlo, non voglio perderlo!... Se perdo lui, rimango da solo, e ho paura a rimanere solo!- il ragazzo piangeva, le guance rigate, gli occhi lucidi, poggiò i gomiti sulle gambe e affondò il viso nelle mani. Makino si commosse, quel ragazzo così giovane eppure così grande.
-Oh, Ace...- disse la donna avvicinandosi e abbracciando il ragazzo, lo cullò e lo coccolò fino a quando smise di piangere.

-Dai asciugati gli occhi.- gli disse Makino prima di mettersi a disinfettargli le ferite.
-Grazie Makino.-
-Non è finita qui, più tardi ti vai a scusare con tutti i genitori dei ragazzini che hai pestato.-

E così fu, Ace, accompagnato da Makino si andò a scusare con tutti i genitori dei bambini. Intanto Rufy dormiva beato nel suo lettino e sognava felice.


Spero vi sia piaciuta, volevo cimentarmi in qualcosa di più sentimentale e spero di essrci riuscita XD
naruto4evere: ammetto di adorare anche io Ace, spero davvero che questo ti sia piaciuto proprio perchè è incentrata più su di lui XP
Elanor92: questo chappy è un po' meno comico, ma credo, comunque, che sia d'effetto, avere un fratellino come Rufy è difficile, ma dubito che Ace ne farebbe a meno.

Baciuzzi babypunk90

   
 
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