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Autore: Elly_46    21/09/2017    4 recensioni
Prima long su questo fandom (siate clementi). E' una Thiam, ragazzi. Quei due sono il massimo dell'ispirazione.
Tratto dal capitolo 3
"Dire che aveva corso era praticamente un eufemismo. Non guardò nemmeno se qualcuno potesse averlo visto, semplicemente i suoi occhi divennero gialli e a velocità mannara si lanciò nel bosco, dal momento della telefonata di Stiles non aveva nemmeno respirato, e se ne stava rendendo conto solo ora. Il suo lupo era irrequieto da giorni, non si spiegava il perchè, ma in quel momento si stava agitando come un matto, tanto da farlo incazzare. E la ragione era solo una. Liam".
Thiam!centric Accenni!Sterek
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam, Liam Dunbar, Stiles Stilinski, Theo Raeken
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Altro pugno, altro ringhio, altro sbuffo. Ormai non aveva più altri mezzi per calmarsi, l’unico modo era sfogare tutta la rabbia che sentiva dentro fino allo stremo. Una volta esaurite le energie, allora si calmava. Era passata un’altra settimana, una settimana di tensione e rabbia continua, stava diventando qualcosa di insopportabile. Non era mai arrivato a quei livelli in tutta la sua vita, iniziava ad avere persino paura di se stesso. Gli unici momenti in cui era più tranquillo era quando aveva gli allenamenti con Derek e il branco, ma solo per due motivi. Il primo era che Derek li stancava talmente tanto che arrivava così sfinito da crollare a letto, il secondo, che durante gli allenamenti c’era ovviamente anche Theo. La sola presenza dell’altro lo calmava e la sensazione di pace tornava a travolgerlo zittendo il suo lupo. La cosa che aveva però aumentato il nervosismo in quella settimana erano le continue occhiate di Lydia, quasi si aspettasse qualcosa da un momento all’altro, e insieme a lei Stiles, che d’altro canto faceva ruotare gli occhi a intervalli regolari da lui a Theo.

<< Amico – lo richiamò Corey – domattina a che ora? >>

<< Credo alle nove, Derek alle sette ha un impegno >> gli rispose Liam uscendo insieme all’altro dal portone principale del liceo.

<< Alle sette ? Chi cavolo ha impegni alle sette? >> disse Corey spalancando gli occhi.

<< Derek – ridacchiò Liam – vai da Mason? >>

<< Sì, gli porto i compiti e sto un po' con lui. Non ci voleva questa febbre, ci teneva ad allenarsi domani mattina >> disse la chimera.

<< Un giorno di pausa non gli farà male. Corre ovunque, sta seguendo le orme di Stiles >> disse Liam alzando gli occhi al cielo. Corey rise annuendo d’accordo.

<< Allora, ci vediamo domani >> lo salutò il moro.

<< A domani >> gli rispose Liam con un sorriso prima di avvicinarsi alla macchina e aprirla con il telecomando. Lanciò lo zaino dietro per poi sedersi davanti, quando dallo specchietto vide Alex salire in un auto nera, tipo suv. Liam strinse la mani sul volante, mentre un ringhio gli risaliva nel petto. L’auto di Theo sparì quasi subito ingoiata dall’ingorgo, mentre lui con una manovra a U andò dalla parte opposta, non potendo sapere di un paio di occhi blu che da uno specchietto retrovisore, lo fissavano preoccupati.

 

 

 

 

 

 

 

 


<< Dove siete stati tu e Alex? >> gli chiese Stiles quella sera al Mcdonald. Stavano aspettando Scott, Malia e Lydia che erano al bancone. Derek aveva degli impegni, Mason con la febbre aveva Corey a fargli compagnia. Liam non c’era, ma Theo non sapeva se chiedere o meno, sebbene continuasse a mordersi il labbro inferiore torturandolo.

<< Liam non è voluto venire, e Scott è sempre più preoccupato >> disse Stiles quasi leggendogli nel pensiero.

<< Per colpa mia? >> chiese il biondo.

<< Theo, non è colpa tua. Prima o poi chiarirete, in fondo non è nulla di irreparabile. Credo piuttosto che siate due zucconi >> gli disse il moro.

<< Già, e tu? Hai risolto con Derek? >> chiese cercando di portare il discorso lontano da lui, ma con Stiles non era una tattica che poteva funzionare.

<< Io risolverò con Derek quando tu risolverai con Liam >> fece quello.

<< La mia situazione è diversa >> disse Theo.

< Già, esci con un ragazzo da quasi un mese e sembra non te ne freghi niente. Magari perché al posto di due occhi caramellati vorresti avere davanti due occhioni azzurri da cucciolo >> disse Stiles facendo spalancare gli occhi della chimera.

<< Che diavol . . . >> provò, ma l’altro lo bloccò sul nascere.

<< Senti, tu mi hai fatto ammettere ad alta voce che provo qualcosa per il sourwolf, e io ti ringrazio per questo. Non voglio dire che devi fare lo stesso, ma voglio solo farti notare che sei preoccupato per Liam anche se avete litigato. Anche io lo sono, così come Scott, o Mason. Quello che intendo è che tu lo sei in maniera diversa, e che forse è per questo che la discussione si sta dilungando così tanto >> disse Stiles. Theo si passò una mano sulla faccia, fino a quel momento non ci aveva nemmeno pensato. Sentiva di essere protettivo nei confronti di Liam e di averlo salvato più volte, sapeva perfettamente cosa aveva sentito lui e come aveva reagito il suo lupo a quegli occhi tristi quel giorno davanti la scuola. Ma da lì a quello che diceva Stiles, Dio, non ne aveva nemmeno idea.

<< Sono solo preoccupato, come tutti del resto >> disse il biondo in un sospiro.

<< Questo lo so, ma cerca di ragionare. Forse non te ne accorgi, ma ti assicuro che sei diverso con lui, in senso buono. Noi siamo preoccupati, ma tu sei attento. Non è una cosa da tutti >>

<< Quindi secondo te qual è il punto? Che sto prendendo in giro Alex? >> borbottò la chimera.

<< Non dico questo, ma ti piace? Cioè ti piace davvero? >> chiese Stiles.

<< E' carino >> disse Theo scrollando le spalle. Stiles alzò gli occhi al cielo e sembrava pronto a dirgliene altre quattro, ma l'arrivo degli altri tre con i vassoi lo bloccarono mettendo fine alla conversazione.

<< Dio, sto morendo di fame >> disse Scott sedendosi accanto al migliore amico e afferrando il primo hamburger che gli capitava a tiro.

<< Questa di sicuro non è una novità >> disse Lydia alzando gli occhi al cielo, mentre il moro aveva già ingurgitato metà panino, sotto gli occhi allibiti di Theo.

<< Come diavolo fai a non strozzarti? >> chiese infatti il biondo, mentre Scott arrossiva imbarazzato.

<< E' tutta pratica – rise Stiles – dovresti vedere quando iniziano a divorare schifezze lui e Liam >>

<< Già, ti senti male solo a guardarli >> intervenne Malia ridacchiando. Theo sorrise. Il pensiero di Liam che divorava cioccolato e schifezze come un qualunque altro ragazzo lo fece d'un tratto sentire più tranquillo. Una sensazione che non aveva mai provato prima.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Non poteva fare sul serio, no. Derek non poteva davvero aver detto che dovevano fare venti giri correndo intorno a villa Hale. Era un tiranno, sì, un tiranno coi fiocchi, ma non glielo avrebbe mai detto, probabilmente lo avrebbe sbranato . Si fermò di colpo cercando di riprendere fiato almeno per un secondo, ma poi una presenza alle sue spalle lo fece sobbalzare e per poco non cadde a terra per lo spavento.

<< Cristo, sourwolf – disse il ragazzo portandosi una mano al petto – vuoi uccidermi? >>

<< Se avessi voluto ucciderti lo avrei fatto anni fa, Stiles >> disse Derek con le braccia incrociate al petto e lo sguardo fisso su di lui.

<< Buono a sapersi. Allora, che c'è? >> fece il figlio dello sceriffo allargando le braccia.

<< Perchè ti sei fermato? >>

<< Perchè sono umano, Derek, e ho bisogno di più ossigeno di te o l'hai dimenticato? >> disse Stiles alzando un sopracciglio.

<< Se qualche strano essere prova ad inseguirti devi essere veloce, quindi no, non puoi permetterti di fermarti a respirare >> disse il mannaro.

<< Beh, per quello c'è Scott >>

<< Non ci sarà sempre Scott o qualcun altro del branco a difenderti, Stiles. Devi imparare a cavartela da solo, a difenderti in caso uno di noi non fosse presente. Lo stesso vale per Mason >>

<< E Lydia? E Corey? A loro non pensi? >> borbottò il più piccolo.

<< Lydia è una banshee, potrebbe perforare i timpani di chiunque, mentre Corey può rendersi invisibile e nessuno lo vedrebbe. Tu e Mason siete scoperti >> disse Derek inspirando con pazienza. Forse era la prima volta che Stiles lo vedeva mettere tutte quelle parole in fila.

<< Però non mi pare che ti preoccupi di Mason >> gli fece notare.

<< Mason deve capire da solo che deve darsi una mossa. Tu ci sei dentro da anni, e fino ad ora sei stato molto fortunato. Per quel che mi riguarda mi preoccupo di te. Un ragazzino alla volta è già complicato da gestire >> rispose il lupo facendo spalancare gli occhi scuri di Stiles.

<< Dovrei sentirmi onorato che ti è cara la mia incolumità, sourwolf? >> sbottò quello.

<< Sì, forse dovresti >> disse Derek.

<< Per favore >> sbuffò.

<< Ok, qual è il problema? Non smetti di essere astioso nei miei confronti da quando sono tornato, quindi sputa il rospo, Stiles >> sbottò il lupo con un ringhio.

<< Sputare il rospo? Non fai altro che dire cazzate, Derek. Pensa all'allenamento che è meglio >> disse il più piccolo a denti stretti facendo accigliare il lupo. Derek emise un ringhio frustrato e stava sul serio per strangolarlo, stavolta davvero, ma la presenza di Scott accanto a loro stroncò il discorso.

<< Qualche problema? >> chiese l'alpha pensando di essere capitato in un momento sbagliato. E dall'occhiataccia che ricevette dai due capì che sì, aveva sbagliato momento.

<< No >>

<< Sì >> risposero in sincrono facendolo solo diventare più confuso del solito. Cosa che per Scott era già complicata di suo.

<< Lascia perdere. Dividiamoci in coppie per il corpo a corpo >> disse Derek non degnando l'umano di uno sguardo e avviandosi dinnanzi allo spiazzale.

<< Mi spiace se ho interrotto qualc. . . >> iniziò Scott, ma l'amico lo fermò subito.

<< Non era niente di importante, Scotty. Tranquillo >> disse Stiles mettendo un braccio attorno alle spalle dell'amico e iniziando a camminare nella stessa direzione presa poco prima da Derek.

<< Direi che possiamo iniziare >> fece l'alpha mettendosi davanti a tutti. Derek accanto a lui lanciò un'occhiata ai ragazzi, poi inarcò un sopracciglio, e vide Liam fare lo stesso.

<< Dov'è Theo? >> chiese il lupo più grande.

<< Aveva un impegno stamattina >> disse Stiles.

<< Un impegno? >> continuò Derek accigliato.

<< Sì, sourwolf, un impegno. Alcuni di noi hanno una vita privata, sai? >> gli rispose Stiles facendolo ringhiare. Liam li osservava cercando di cogliere i segni nascosti dai ringhi e dal sarcasmo. Deglutì profondamente, la calma data dal fatto che in breve tempo la chimera sarebbe stata lì era stata spazzata via non appena Stiles aveva detto che Theo non ci sarebbe stato. Era sempre stato tranquillo nei precedenti allenamenti, soprattutto per la presenza dell'altro, ma adesso lui non c'era, e Liam iniziava a sentirsi nervoso e agitato. Come se non bastasse il suo lupo stava scalpitando di colpo. Theo non c'era perchè era con Alex. Perchè quel pensiero sembrava incidere ancora di più sul suo stato alterato? Aprì piano la bocca inspirando ed espirando lentamente, concentrandosi sul numero di respiri che faceva, isolando gli altri rumori che lo circondavano. Quarantasette, quarantotto . . .

<< Liam >> la voce di Scott lo raggiunse facendogli aprire gli occhi, ma la distrazione non lo aiutò, anzi. Li aprì e dovette respirare a fatica, notando che tutti gli sguardi erano su di lui, la maggior parte dei quali gridavano preoccupazione.

<< Liam, calmati >> provò il suo alpha, e lui annuì notando solo allora che Scott faceva vagare gli occhi dai suoi alle sue mani. Abbassò lo sguardo osservando come piccole goccioline scarlatte scendessero dai suoi pugni chiusi. Quando li aveva stretti? No. Quando si era trasformato? Dio, di sicuro i suoi occhi erano gialli, e il suono che avvertiva erano i suoi ringhi? Stava ringhiando e nemmeno se ne rendeva conto. Strinse gli occhi cercando di contrastare le sue stesse emozioni, ma non serviva. Li riaprì piano, quando vide Scott far brillare i suoi di rosso.

<< Liam, basta >> ordinò l'alpha, ma lui per tutta risposta gli ringhiò contro facendo spalancare gli occhi rossi del ragazzo e quelli degli altri. Continuava a ringhiare, e se si fosse avvicinato gli sarebbe saltato addosso.

<< Come ha fatto a ringhiarti contro? >> sussurrò Malia alle sue spalle. Scott scosse il capo all'ennesimo ringhio facendo ritornare i suoi occhi normali, ma senza distogliere l'attenzione dal beta. Quando Scott tornò normale Liam parve rendersi conto di quello che stava facendo e di colpo aprì i pugni, ma i ringhi non smettevano di pervaderlo. Aveva bisogno di Theo, non riusciva nemmeno a ragionare normalmente, ne a pensare. Il lupo stava prendendo completamente il sopravvento. Doveva allontanarsi da lì, e doveva farlo in fretta. Vide Lydia osservarlo attenta, certo, lei era intelligente, forse lei aveva già capito.

<< Theo >> ringhiò a denti stretti, prima di scappare via da lì a velocità soprannaturale. Non appena scomparve dalla loro vista, la rossa si riscosse, ma con sorpresa di lei fu Derek a girarsi verso Stiles.

<< Chiama Theo >> disse all'umano.

<< Cosa? >> balbettò Stiles ancora sconvolto come Scott.

<< Chiama Theo, adesso >> ringhiò il lupo, e Stiles afferrò in fretta il telefono componendo velocemente il numero. Dopo sette squilli il biondo rispose e lui emise un sospiro di sollievo.

<< Stiles, che . . >>

<< Devi correre subito qui. Liam è uscito di testa e ha persino dato addosso a Scott >> disse velocemente il moro a raffica. L'altro sembrò quasi strozzarsi attraverso la cornetta.

<< Che cazzo ha fatto? >> urlò quello incredulo.

<< Hai capito bene, e adesso è scappato dopo aver ringhiato il tuo nome. Quindi muovi il culo e vieni subito qui >> disse Stiles sibilando un ordine e chiudendo la comunicazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Dire che aveva corso era praticamente un eufemismo. Aveva mollato Alex nel bel mezzo del centro commerciale senza nemmeno una spiegazione, e aveva iniziato a correre come un pazzo fino alla macchina. Stiles gli aveva detto di andare lì, ma se conosceva Liam, aveva una vaga idea di dove potesse essere scappato il beta. Frenò come una furia bloccando la macchina al limitare della foresta e scese subito. Per poco non faceva un testacoda, e probabilmente gli sarebbe arrivata una multa per eccesso di velocità. Non guardò nemmeno se qualcuno potesse averlo visto, semplicemente i suoi occhi divennero gialli e a velocità mannara si lanciò nel bosco, dal momento della telefonata di Stiles non aveva nemmeno respirato, e se ne stava rendendo conto solo ora. Il suo lupo era irrequieto da giorni, non si spiegava il perchè, ma in quel momento si stava agitando come un matto, tanto da farlo incazzare. E la ragione era solo una. Liam. Non gli importava che avessero litigato qualche settimana prima, la sensazione di ansia che provava lo stava soffocando. Come aveva potuto ringhiare a Scott? Era impossibile, non poteva esistere beta che si opponesse al proprio alpha, non in circostanze come quelle. La rabbia di Liam poteva arrivare a tanto? Non gli serviva nemmeno individuare la sua scia, sapeva già dove fosse il lupo. Prese a correre più veloce che poteva fino ad arrivare alla stessa radura dell'altra volta, stavolta in meno tempo. Sapeva esattamente che lo avrebbe trovato lì, e infatti, lo vide. Era poggiato allo stesso albero, ma stavolta aveva il capo chino tra le ginocchia con le braccia strette intorno, quasi a proteggersi, e tremava. Gli occhi di Theo ripresero il loro colore blu oceano e si avvicinò con passo leggero. Non sapeva come comportarsi, ma il suo lupo parve agitarsi più di prima, sembrava quasi sentirlo in apprensione, e uno spasmo d'ansia lo attanagliò facendogli mancare il respiro, nel rendersi conto che l'unica cosa che gli interessava era sapere che Liam stesse bene. Non gli importava che potesse saltargli al collo, o meglio, non se ne preoccupava. Il lupo scalpitava ad ogni passo che faceva avvicinandosi, fino a quando l'altro non alzò il capo e alla sua vista gli occhi gialli e pieni di rabbia si dissolsero, lasciando spazio a un paio di iridi azzurre che sembravano man mano riprendere lucidità. Theo trattene il fiato, o forse, non aveva mai smesso di trattenerlo da quando Stiles l'aveva chiamato. Liam lo scrutò bene per qualche attimo, quasi si stesse chiedendo se fosse davvero lui o meno. Theo fece un altro paio di passi fregandosene che l'altro potesse scattare nuovamente e stavolta gli fu davvero vicino. Quando quegli occhi azzurri lo guardarono si sentì paralizzato e inchiodato coi piedi per terra. Sentì di colpo i polmoni riempirsi d'aria nuovamente tornando a respirare. Si sentiva strano, ma una sensazione di pace lo avvolse. Liam stava bene. Era l'unica cosa che riuscì a pensare in quel momento, e il suo lupo parve acquietarsi a quel pensiero.

<< Liam >> sussurrò abbassandosi alla sua altezza, e non seppe ne come ne perchè, ma si ritrovò il ragazzo addosso che lo stava stringendo in un abbraccio talmente forte da stritolarlo e fargli male. Ma non sembrava arrabbiato, sembrava piuttosto sollevato. Aveva il viso nell'incavo del suo sollo e stava facendo dei respiri così profondi che Theo li avvertiva sulla pelle. Era una sensazione strana, ma gli piaceva. Lo strinse in automatico, quasi una forza oscura gli stesse ordinando di farlo, e lui non se ne sarebbe lamentato in quel momento.

<< E' tutto ok >> gli disse pianissimo in un orecchio. Il ragazzo parve annuire con il capo, ma Theo non capiva se stesse davvero annuendo o se stesse solo accompagnando i respiri con il movimento del capo.

<< Scusa >> disse in un sussurro Liam, così piano che Theo si chiese se avesse parlato davvero.

<< Come? >> chiese infatti, ma senza muoversi. Aveva come l'impressione che se si fosse scostato gli sarebbe partito un embolo, e non ne capiva il motivo. Avere Liam così vicino gli stava scombussolando lo stomaco.

<< Mi dispiace per quello che ti ho detto >> disse Liam stringendo la presa più forte. Si stava calmando, si sentiva bene ad avere il ragazzo così vicino.

<< Va bene, Liam. Non è successo niente, eri solo arrabbiato >>

<< Faccio casini quando sono arrabbiato >>

<< Tutti facciamo casini >> sospirò il più grande sentendolo annuire contro la sua spalla.

<< Devo chiedere scusa a Scott, non so nemmeno come. . .>> disse in un sussurro il beta.

<< Glielo dirai domani, ok? Adesso che ne dici se ce ne andiamo? Ti accompagno a casa >> disse Theo. Liam sembrò pensarci qualche istante e poi annuì leggero con il capo, e si staccò piano dalla spalla dell'altro ragazzo. Scostandosi così da quell'abbraccio così strano, ma che lo aveva tranquillizzato al limite del possibile. Quando fu abbastanza distante da poter guardare il più grande negli occhi arrossì all'inverosimile causando una risatina a Theo che gli smosse il petto.

<< Che c'è, cucciolo? Non sei tipo da abbracci? >> ridacchiò la chimera vedendo quegli occhi così azzurri divenire lucidi dall'imbarazzo. Il biondino scosse il capo e si alzò in silenzio, facendo solo ridacchiare Theo di più. Non lo aveva nemmeno rimproverato per il cucciolo questa volta. In silenzio camminarono fianco a fianco fino a raggiungere la macchina di Theo, che era parcheggiata malissimo, e lo sguardo di Liam glielo fece capire.

<< Beh, che c'è? Avevo fretta, sai? Un cucciolo si era smarrito >> disse facendo accigliare Liam che però non rispose, limitandosi ad aprire la portiera del passeggero e a salire in auto. Theo lo imitò mettendo in moto e uscendo sulla strada principale.

<< Mi dispiace >> disse Liam dopo qualche minuto di silenzio all'interno del veicolo.

<< Per cosa? Puoi chiedere a Scott . .>>

<< No, intendevo per te – disse Liam – ti ho rovinato l'appuntamento. Mi dispiace >>

<< Il branco viene prima di queste cose >> rispose Theo non distogliendo gli occhi dalla strada. Se doveva essere completamente sincero con se stesso, non aveva minimamente pensato ad Alex. Non fino a quando Liam non glielo aveva ricordato. Il suo cervello lo aveva completamente rimosso nel preciso istante in cui Stiles aveva detto “Liam” al telefono. Si sentiva in colpa, non avrebbe dovuto trattare quel ragazzo così, in fondo un po' gli piaceva. Il problema era che a quel pensiero il suo lupo aveva ringhiato quasi arrabbiato facendolo sussultare, e il suo cervello gli aveva riproposto le parole di Stiles della sera prima. “ Magari perchè al posto di due occhi caramellati preferiresti un paio di occhioni azzurri da cucciolo”. Scosse il capo a quel pensiero per scacciarlo via. No. Non poteva. Non doveva pensarci. Liam sembrò lanciargli un'occhiata, ma non disse nulla per il resto del viaggio, e lui ne fu grato. Quando parcheggiò davanti casa di Liam si ricordò del perchè l'aveva cercato e mandò un messaggio a Stiles dicendogli che era tutto sotto controllo. L'altro rispose subito con un “Posso immaginare” al quale rivolse un sopracciglio.

<< Tutto ok? >> gli chiese Liam vedendolo fissare il telefono con intensità.

<< Sì, certo >> abbozzò un sorriso, e poi scese dalla macchina imitato dal più piccolo. Liam si avvicinò al portone aprendolo piano. I suoi non c'erano, ma Theo non ricordava che lavoro facessero, però era davvero una bella villetta. Liam pareva abbastanza indeciso sul da farsi, non aveva idea di cosa dire all'altro o di come rivolgersi, quindi prese a mordersi il labbro inferiore torturandolo fin troppo. Theo davanti a quella scena prese a deglutire, perchè gli faceva quell'effetto? “Te lo stai chiedendo, davvero?” disse la voce squillante di Stiles nella sua testa, che scacciò immediatamente scuotendo il capo. Sì, passava decisamente troppo tempo con lui.

<< Se è tutto ok, io andrei. Sono un po' stanco >> disse la chimera, e l'altro sembrò sussultare a quelle parole spalancando gli occhioni azzurri e facendo venire a Theo un milione di dubbi.

<< Resta >> gli disse pianissimo, tanto che Theo pensava di averlo immaginato.

<< Liam, stai bene? >>

<< Puoi restare qui? >> disse il più piccolo tornando a mordersi il labbro e entrando in agitazione all'improvviso. Non sapeva da dove venisse fuori quella paura, ma il solo pensiero che l'altro sparisse lasciandolo solo lo stava spaventando a morte. E se avesse perso di nuovo il controllo? Se stavolta avesse fatto del male a qualcuno?

<< Va bene >> disse Theo annuendo e sentendo chiaramente l'altro rilassarsi immediatamente. Liam si spostò sul divano accendendo il televisore su un film a caso e Theo lo seguì sedendosi di fianco a lui. Lo fissò qualche istante mentre lo osservava continuare a mordersi il labbro e a torturare il cuscino che aveva tra le mani. Sorrise trovandolo per l'ennesima volta tenero in quello che faceva, e si chiese se mai avrebbe avuto il coraggio di dirgli che oltre che cucciolo fosse anche tenero. Probabilmente se l'avesse fatto si sarebbe beccato un pugno. E avrebbe fatto di sicuro male. Liam picchiava piuttosto duro.

<< Io riesco a calmarti >> constatò dopo qualche istante la chimera. Vide Liam irrigidirsi di nuovo accanto a lui. Si voltò piano e annuì.

<< Sì >> sospirò infine.

<< Perchè? >> chiese Theo, sebbene la cosa lo facesse sentire quasi bene. Qualcuno aveva bisogno di lui. Liam aveva bisogno di lui.

<< Non lo so >> rispose sinceramente Liam guardandolo negli occhi per poi tornare con lo sguardo al film. Theo non aggiunse altro, ma si mise più comodo, mentre una sensazione di pace e tranquillità lo avvolgeva e il suo lupo inquieto sembrava d'un tratto docile. E quando Liam si addormentò sulla sua spalla qualche ora dopo, poteva giurare di averlo sentito uggiolare quasi felice.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

<< Non so cosa fare con Liam. Mi sento inutile >> disse Scott affranto posando il capo sui palmi delle mani, mentre se ne stava seduto vicino al bancone della cucina di Stiles.

<< Senti, amico. Io non mi preoccuperei più di tanto >>

<< Sono il suo alpha, Stiles. Il mio legame con lui resta comunque più forte rispetto a quello con gli altri, perchè sono stato io a trasformarlo. E invece, non sono capace di occuparmi di lui >> sbottò il lupo.

<< Capisco come tu possa sentirti, ma Liam ha solo bisogno di tempo. Vedrai che presto tornerò tutto tranquillo come al solito. E' solo un periodo >> disse il figlio dello sceriffo sedendosi difronte all'amico.

<< Sì? E che mi dici di Theo? >> disse l'alpha guardandolo con fare ovvio. Stiles si accigliò fissando Scott come se gli fosse spuntata un'altra testa all'improvviso.

<< Scusami? >> fece il moro.

<< Stiles, mi prendi per scemo? Ero lì quando Liam completamente fuori di se ha implicitamente chiesto a Lydia di chiamare Theo, per ragioni a me sconosciute. Ma visto che tu e Theo avete legato molto in questo periodo forse tu ne sai qualcosa >> disse l'alpha osservando l'amico che a quel punto si morse l'interno guancia. Perchè in realtà, il fatto era che Stiles non sapeva dargliela una spiegazione. O almeno non quella che comprendesse cose di cui non era a conoscenza.

<< Ok, senti. Non so molto. Posso dirti solo che Lydia ha notato delle cose e che ragionandoci su sono arrivato alle sue stesse conclusioni. Ma non posso dirti altro, perchè non ne so niente >> premise il ragazzo. Scott annuì passandosi una mano tra i capelli, finendo per chiedersi se fosse giusto avere un branco del genere, che ne combinava una ogni due minuti.

<< A quali conclusioni sei arrivato? >>

<< Sono dell'idea, piuttosto certa aggiungerei ora, che per qualche motivo a noi sconosciuto Theo sembra essere l'unico in grado di calmare Liam >> disse Stiles scrollando le spalle.

<< Questo non è possibile – disse Scott scuotendo il capo – io non ci sono riuscito ieri, Stiles. Io sono il suo alpha e lui mi ha ringhiato contro. Devo ancora capire come sia possibile una cosa del genere a proposito >>

<< Beh, senti. A meno che non sia così allora non so che dirti. Non avrebbe senso che un licantropo arrabbiato in un momento di lucidità cerchi un altro membro del branco e per poco non dia addosso al suo alpha >> continuò l'umano.

<< E' colpa mia. Non sono stato abbastanza attento a lui quando Hayden è andata via, e non mi sono nemmeno reso conto che c'era qualcosa che non andava. Ha dovuto iniziare ad avere di nuovo problemi a controllarsi prima che me ne rendessi conto >> sussurrò Scott scuotendo il capo. Stiles lo fissò alzando gli occhi al cielo.

<< Non fare il martire, Scotty. Liam è grande abbastanza da cavarsela da solo. Sono sicuro che risolverà il problema, ma io resto della mia idea. Theo riesce a calmarlo >> continuò a ripetergli Stiles.

<< L'unico motivo per cui Theo potrebbe calmarlo sarebbe essere la sua ancora, ma è impossibile >> disse l'alpha.

<< Per essere l'ancora di qualcuno ci vuole un legame molto forte, e non credo che il loro sia sviluppato fino a quel punto. E poi in quel caso a Liam basterebbe pensare a Theo per calmarsi, non è necessario averlo vicino. Invece lui è calmo quando Theo è nei paraggi >> disse Stiles ragionando.

<< Appunto. Quindi non può calmarlo e basta >> disse Scott ovvio.

<< Sì, Scotty, ho capito. Ti sei offeso che ti ha ringhiato contro, ma ti dico che è così >> sbottò il moro.

<< Non mi sono offeso >> fece il lupo fissando male l'amico che ridacchiò.

<< Senti, non crucciarti inutilmente. Risolveremo il problema “rabbia” di nuovo >> disse alla fine Stiles dandogli una pacca sulla spalla. Scott alla fine annuì e cambiò argomento quando Stiles gli chiese degli allenamenti con il coach.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Era scappato come un ladro da casa di Liam, quasi correndo via a gambe levate. Si sentiva anche un po' idiota per il modo in cui si stava comportando, solo che non sapeva nemmeno lui come comportarsi. Adesso credeva di essere lui quello con problemi a gestirsi. La sera prima, poco dopo che Liam si era addormentato sulla sua spalla, era crollato anche lui non resistendo alla stanchezza. Fin lì tutto normale, non c'era niente di strano ad addormentarsi con un amico. Il fatto era che quando si era svegliato quella mattina si era ritrovato sdraiato sul divano con le spalle verso l'esterno, e Liam era completamente spalmato su di lui, con il viso premuto tra il suo petto e l'incavo del collo. I capelli biondi del più piccolo gli solleticavano il mento, e il respiro lento e regolare gli accarezzava il collo facendolo rabbrividire. Si era perso a guardarlo incantato, con gli occhi incapaci di staccarsi dal viso dell'altro ragazzo. Al mugolio che Liam aveva fatto all'improvviso si era ritrovato a sorridere come un cretino e aveva portato una mano a carezzargli i capelli, che al tatto gli erano parsi morbidissimi. Quando a quel contatto il beta si era messo più comodo contro di lui si era paralizzato, il cuore aveva fatto uno strano tonfo, mentre il lupo uggiolava nuovamente. Di colpo era scattato in piedi correndo fuori da quella casa in cerca d'aria, come se non respirasse da mesi. Era saltato in macchina e aveva iniziato a correre con il piede sull'acceleratore il più lontano possibile da lì. Aveva guidato come un pazzo, e stavolta se l'avessero beccato di sicuro la patente gliela toglievano. Era arrivato a casa sua e si era fiondato sotto la doccia cercando di togliersi l'odore di Liam da dosso, ma qualsiasi cosa facesse continuava a sentirlo, quasi gli si fosse appiccicato alla pelle. Alla fine ci aveva rinunciato e si era lasciato cadere sul divano fissando con insistenza il soffitto, quasi quello potesse mandargli delle risposte per delle domande che non sapeva nemmeno ancora di avere. Il telefono sul tavolino vibrò un paio di volte, e di colpo si ricordò di avere effettivamente un telefono. Lo prese vedendo di avere tre chiamate perse da Alex del giorno prima, probabilmente subito dopo la sua fuga improvvisa. Aveva anche cinque messaggi. Uno sempre di Alex, tre di Stiles che gli chiedeva che diavolo di fine avesse fatto, e l'altro con sua somma sorpresa, da parte di Mason. Voleva sapere se aveva trovato Liam. Rispose a Stiles dicendo di essersi appena svegliato, e poi disse a Mason che Liam stava bene. Non aveva intenzione di dire che aveva dormito a casa del beta. Lasciò il messaggio di Alex in sospeso per qualche minuto, poi alla fine rispose scusandosi per la fuga e dicendo che aveva avuto un'emergenza. Sbuffò rimettendo il telefono sul tavolino e alzandosi. Non fece nemmeno due passi che quello prese a squillare. Si avvicinò afferrandolo convinto che fosse Stiles, ma il nome sullo schermo lo fece bloccare. Liam. Posò di nuovo il telefono sul tavolino continuando a fissarlo fino a quando non smise di suonare. Qualcosa gli impediva di rispondere, non ne capiva nemmeno il motivo. Quando riprese a suonare di nuovo si dovette allontanare dalla stanza con la forza. Il lupo stava protestando nuovamente.

 

 






Eccomi di nuovo qui!!!

Spero che anche questo capitolo, in cui vediamo un riavvicinamento tra Theo e Liam, sia di vostro gradimento. Abbiamo anche una prima discussione tra Stiles e Derek, ma ovviamente, cosa possono fare quei due se non litigare? Sono felice delle tante visualizzazioni che la storia sta avendo, e ringrazio ancora chi di voi l'ha aggiunta tra le seguite, preferite e ricordate. Un grazie speciale a chi ha recensito gli scorsi capitoli, e come sempre, aspetto i vostri commenti e pareri. Non siate timidi, fatevi sentire! Al prossimo capitolo, un bacio

Elly

  
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