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Autore: Kemil    28/09/2017    0 recensioni
Questa è una storia che, grazie alle vicende narrate, si rende verosimile per quanto sia Fantasy, narra del nostro mondo che, dopo un certo momento, è cambiato al punto da rendere la storia inverosimile, ma impossibile da confutare.
Si tratta di una storia di magia a livello mondiale, potrete anche non crederci, ma può risultare vera.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Giunti ai pressi delle porte della capitale del regno, i due, che non l'avevano mai visitata, rimasero a bocca aperta dalla vastità delle mura, erano alte così tanti metri che non riuscivano a stimarne una cifra precisa, le torri erano circondate di cristalli magici fluttuanti che ereggevano una barriera attorno al perimetro delle mura per proteggere la città da qualsiasi attacco di natura magica; senza dubbio, si trattava della città più importante al mondo per quanto concerne la magia.
Non ebbero il tempo di far passare lo stupore generale per la vista della capitale, che i ragazzi giunsero all'accademia, i soldati li fecero scendere per potarli alla sala d'ingresso, e mentre venivano scortati, i due ragazzi si guardavano attorno increduli, venivano da un umile villaggio e tanta meraviglia architettonica non se la potevano nemmeno sognare, senza contare il vasto numero di cadetti che giravano attorno ai giardini dell'accademia e si divertivano con incantesimi di basso livello come il far levitare gli oggetti o creare piccole sfere di luce.
Entrati finalmente nell'edificio principale, i due vengono fatti unire al resto delle matricole che attendevano in fila, fortunatamente erano gli ultimi della lista quindi appena arrivati diedero inizio alla cerimonia d'immatricolazione, la cerimonia consisteva nel dare il proprio nome ed inserire la mano destra sopra un cerchio alchemico che avrebbe valutato il potenziale magico dei cadetti ed avrebbe consigliato i ragazzi su quale corso seguire, anche se più che un consiglio si sarebbe trattato di un ordine diretto da parte di un loro superiore.
Finalmente giunge il momento per i due ragazzi di presentarsi davanti agli addetti per l'immatricolazione, il ragazzo, che è un galantuomo, concede alla ragazza di immatricolarsi per prima, lei imbarazzata dal gesto, in quanto molto timida, sussurra agli addetti il proprio nome, con un tono così basso che solo loro riescono a sentirla, poi procede a passare la mano sopra il cerchio alchemico, e finalmente riesce a vedere com'è composto, c'erano 3 centri concentrici di colore diverso, uno rosso e luminoso, uno blu ed uno verde, appena ha passato la mano sul cerchio quello rosso diventò leggermente più brillante e quello blu iniziò a girare in modo estremamente veloce, i due addetti erano molto sorpresi, e consigliarono alla ragazza di iscriversi ad un corso di magia bianca, e di specializzarsi sulla guarigione.
Arriva quindi il turno del ragazzo prodigio, il quale rivela di chiamarsi Heric. Subito dopo aver rivelato il suo nome, gli addetti gli fanno segno di passare la mano sul cerchio alchemico, e dopo averlo fatto, il cerchio azzurro inizia a girare velocemente, anche se nulla di straordinario, gli addetti non sembrano essere sorpresi, ma subito dopo, quello rosso inizia a brillare talmente tanto da risultare quasi accecante, al punto che tutti i presenti hanno dovuto distogliere lo sguardo, spaventato dalla reazione del cerchio, Heric tolse la mano, e poco dopo la situazione si calmò.
Gli addetti, con un sorriso colmo di sollievo, consigliano ad Heric di iscriversi a qualsiasi corso lui desideri, escluso quello di magia bianca.
La ragazza sembrava quasi triste al sentire la notizia, anche se non capendo nemmeno la situazione, cercava di nascondere la propria reazione con un falso sorriso. Heric si avvicinò a lei per parlarle, le disse che provenendo dallo stesso villaggio e non conoscendo altri, forse avrebbero dovuto fare amicizia e restare uniti, e poi chiese il nome della ragazza, non essendo riuscito a sentire prima il suo nome; la ragazza annuì, e con voce timida e quasi balbettante disse:
-M-mi chiamo Miriam-.
   
 
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