LA VOLONTA’
Aver la volontà di vivere,
la volontà di scrivere,
credere o non credere
in quel che si sente dire;
scegliere di fare
oppure di disfare,
di stenti morire
o dal troppo ridere perire;
la volontà di oggi
è nel credere nel futuro,
nel futuro,
e nulla è più sicuro.
Tra cent’anni
la vita migliore,
l’esistenza indistinta
di un dio minore.
Il programma dell’umanità
va oltre la realtà
delle cose, non vive nell’attimo in
cui
un cuore non batte più.
La volontà di credere nel prossimo
e di perdere l’attimo,
di cogliere lo squallido idolo
di un uomo totalmente solo;
solo, l’uomo è solo, abbandonato a
sé;
per questo mi vien da stringermi a
te.
Non mi scacciare, o mia cara sorella;
rendi la vita mia un po’ più bella.
Si crede nel futuro,
il missile nello spazio,
un vuoto nel dazio
che pur si deve pagare! Eh, futuro…
E si parla di futuro, di forza di
volontà
dei giovani, che in verità
non sanno manco uscire dal portone di
casa;
scatafascio, il convento più nulla
passa.
Se i conventi chiudono le porte,
addio, ferrosa botte
che conteneva i sogni di una gioventù
sciupata,
trasandata,
di una gioventù malmenata,
di una giovinezza scialacquata.
Piano, sul latte versato:
qualcuno, delle impronte ci ha
lasciato.
Il gatto del vicino?
O è tornato a farsi vivo Odino?
Passato e presente,
la pace è assente,
la volontà dell’uomo perì
in poco meno di un dì.
Distinzione;
passato e presente in fusione,
libertà di scelta,
e con i fiumi dalla foce a delta.
La volontà di scrivere cose a caso,
per riempire un foglio bianco.
Per chi ci crede ancora, vada pure
avanti a naso,
ma io mi fermo, ora, poiché sono
stanco.
NOTA DELL’AUTORE
Sinceramente, non ho idea di quel che voi possiate pensare di
questa poesia xD mi è venuta già spontanea, ha un qualcosa di rap, a mio avviso
xD
Grazie di cuore per il costante supporto che mi offrite ^^