Torno ad aggiornare questa lunga serie di epic fails letterari ma non con il secondo capitolo del mio "romanzo", bensì con un raccontino scritto per un compito di scuola probabilmente in terza o quarta elementare; noterete forse che è scritto un pochino(INO) meglio del solito, ma questo è dovuto al fatto che talora anche per cercare ispirazione ho "collaborato" con mia madre (anche lei una "crackhead" come me per certi versi XD), ma il disagio penso ci sia ugualmente, così come errori di grammatica o battitura (scritto a mano forse era più corretto, poi nel "passaggio" al pc qualcosa si è perso AHAHAH)... me lo direte voi cosa ci trovate in questo testo, insomma x3
Buona lettura!
Oggi, in campeggio, c’è stata una situazione imbarazzante:a Stefano
sono caduti i pantaloni. È successo così:Stefano, dimenticando di
essere magro come uno stecchino, ha indossato un paio di jeans di
quelli larghi che vanno tanto di moda e, nel girarsi verso i suoi amici,
ha chiesto:-Che ne pensate, ragazzi?-. Il risultato non si è fatto
attendere:dopo un secondo, i pantaloni sono cascati a terra, flaccidi
come un sacco vuoto…Dapprima i suoi amici lo hanno guardato
con gli occhi sgranati ed hanno provato a rimanere impassibili ma
poi Stella, Diego, Francesca, Paolo, Marco Aurelio e Simone
hanno ceduto a una sonora risata. Stefano, rosso come un peperone
per l’imbarazzo, non è riuscito a spiccicare parola. Perfino Marco
Aurelio, uno del gruppo, sempre molto serio, per la prima volta
ha riso di gusto e, insieme agli altri, non è riuscito a smettere per
bel po’. Stefano, allora, ha avuto un’idea:”Occorre un rimedio
al più presto…Mi vestirò in modo tale che…”e si è infilato in
un’altra tenda. I suoi amici, distratti dal troppo ridere, non se
ne sono accorti. Riprendendosi dalle risate, hanno cominciato a
chiedersi:-Qualcuno ha visto Stefano dove è andato? Si è
volatilizzato…Accidenti!!!-.
In quel preciso momento, si è sentito un tuono fortissimo, seguito
immediatamente da un violento acquazzone. Stefano, al sentire
tutto quel frastuono, mormorò tra sé:”Proprio adesso che stavo per
entrare in scena…!”.
Il temporale è durato un bel po’. Al suo termine, i ragazzi si sono
affacciati dalle tende:adesso il cielo è terso e risplende un coloratissimo
arcobaleno. Tutti sono usciti dalle tende e Marco Aurelio ha preso la
parola e ha detto a Stefano, a nome di tutti:-Perdonaci per prima.
È…che…non siamo riusciti…proprio… a trattenerci!-.
-Non fa niente. Siamo pur sempre grandi amici!!!-.
Tutti insieme hanno esclamato:
-Viva il campeggio!!!-.