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Autore: sognatrice14    29/09/2017    0 recensioni
Marta e Andrea. 2 ragazzi,2 vicini di casa. Si conoscono e diventano amici ma rimarranno solo amici??
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Erano passati tre mesi dalla nascita di questa nuova amicizia, era domenica. Andrea era già pronto da un pò e aspettava Marta sul divano, lei chiusa ancora nella sua stanza , non sapeva ancora cosa mettersi. Alla fine prese il vestito blu a tubo dall'armadio, prese le scarpe argento dalla scarpiere. Dopo mezz'ora che era chiusa nella camera, usci.  " Non capisco, perchè ci metti cosi tanto ogni volta. Vai ogni domenica allo stesso ristorante, allo stesso orario e con lo stesso ragazzo, non hai bisogno di farti sempre cosi carina no?", disse Andrea stanco di aver aspettato.

 Marta ribatte subito " Per te, serve un secondo. Metti un paio di pantaloni, una camicia e poi tu con il tuo fascino tutti ai tuoi piedi, anzi con la tua tecnica ma io  non c'è lo tua tecnica, e poi è giusto che una ragazza si sistemi no!".

Andrea le prende la borsa e scocciato gliela da..Uscirono.

Arrivati al ristorante, si siedono al loro tavolo. Marta attira gli occhi di tutti, anche dei camerieri. Si avicino il proprietario a loro tavolo, con i menù, li saluto poi disse ad Andrea " Oggi, la tua ragazza è in una forma smagliante" vide lo sguardo di Andrea e il suo dito che stava indicando il suo disappunto " lo so, che non è la tua ragazza, ma i vostri occhi" guardo quelli di Andrea, " parlano", Marta fece un leggero sorriso, " anche i suoi signorina, cosa crede" disse guardando Marta, che nascose il sorriso ricoperto dal rossore,il vecchio proprietario continuo " io sono un povero vecchio, ma certe cose le capisco e non ti nascondo, giovanotto, che se avessi avuto quarantanni in meno sarei stato il primo a provarci con la signorina, come vorrebbero fare tutti i giovanotti che ci sono qui dentro, ma non lo fanno perchè guardano i suoi occhi,, quando è entrate guardava te e non si è nemmeno accrorta che aveva cento occhi puntati adosso e anche tu la guardavi , solo che t, voi ancora non lo sapete che cosa provate, non lo sa nessuno di voi due, e mi auguro per voi, miei cari ,che lo capirete presto perchè un giorno sarà troppo tardi. Detto questo che vi porto come vino?"

 Andrea sorrise e disse " Il solito".

Il veccho anziano si trascino verso la cucina, Marta e Andrea spettarono che si fosse allontanato per iniziare  a parlare, " Una cosa è vera, di quello che ha detto- disse Andrea,guardando Marta nei suoi piccoli occhi- qui tuti guardano te, non ti potresti mettere qualcosa di più sobrio?", Marta gli prese la mano e gli disse " no,mio caro. E comunque anche le ragazze ti sbavano, anche quelli con fidanzati, guarda la?" , Andrea guardo nella direzione in cui indicava Marta e le vide, rise compiaciuto.

Uscirono dal locale, lasciando tutti nell'invidia. Tutti avrebbero voluto un uomo che  allungava la mano verso la sua ragazza, che la stringeva se, e tuti avrebero voluto vedere lo sguardo di Marta verso Andrea.  Loro erano felici ne anche se ne accorgevano.

Vicino casa , Marta disse " non mi hai mai parlato dei tuoi amici, i invece ti ho parlato di Manuela, delle Sabrine, di Luigi e di tutti gli altri, ti ho raccontato la mia vita, dimmi almeno come si chiamano i tuoi amici?"

 "Non ne ho molti, sai con il fatto che vieni a diciottani in una città che non conosci non riesci a farti cosi amici, ne ho solo due, Marco e Stefano, sono più amico di Stefano però, Marco a volte è superficiale."

 Meravigliata Marta esclamo " detto da uno che si scopa dieci ragazze in un mese, non so quante vale!"

 Andrea deluso " Io, sono sempre chiaro, le ragazze che vengono con me sanno, io no prendo per il culo", detto questo si stacco da Marta e aunmento il passo per arrivare il più veloce possibile a casa. Marta cerco di inseguirlo ma le scarpe argento non la aiutavano, cosi se le tolse. Andrea entro nell'ascensore e Marta ci arrivo ad un pelo, Andrea premette il cinque, e l'ascensore sali. Al quarto piano Marta disse " Ti sei mai innamorato, tu?", Andrea stete in silenzio un pò, poi arrivati, al quinto, allo aprire le porte disse " Si, una volta, ma ha fatto cosi male che ho giurato di non innamorarmi più."

Usci dall'ascensore e entro a casa, senza salutare Marta, lei rimase immobile, con le scarpe tra le mani e con lo sguardo fisso verso quella porta chiusa. Andarci o non andarci, scusarsi adesso o domani, erano molte le domande che frullavano nella testa di Marta, si decise, cammino verso la sua metà e suono. Andrea apri la porta, aveva gli occhi rossi, pronti allo scoppio di un pianto. Marta lo abbraccio e all'orecchi le sussuro " Scusami, ho esagerato!" , Andrea non rispose, la strinse sempre più forte.  “un giorno mi racconterai tutto quando vorrai dopotutto sono la tua vicina di casa” sorrisero e  poco dopo si lasciarono, si diedoro la buonanotte, entrando ognuno nelle proprie case. La notte calo e con essa i ricordi vennnero fuori.

   
 
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