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Autore: CapitanCivettictis    08/10/2017    2 recensioni
Stanco di aspettare per la prossima stagione? Stanco di vedere troppo poco romance tra Ladybug e Chat Noire?
Questa fic fa al caso tuo! Preparati alla versione più romantica del tuo cartone preferito!
(E goditi la carenza di scene riciclate sulle trasformazioni)
Genere: Azione, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 2

 

-Dopo scuola io e Alya vogliamo andare a prendere una crepe in quel posto che ti piace, perché non venite anche tu e Marinette?

Guardai Alya e Marinette, ma Marinette era paonazza e faceva di tutto per non guardarmi negli occhi.

-Sì, e poi potremmo andare a fare una passeggiata al parco!- disse Alya.

-Sembra un’idea fantastica! Ma mio padre mi ha chiesto...-

-Oh andiamo- Nino interruppe -Qualsiasi cosa ti abbia chiesto tuo padre può aspettare giusto un’oretta, no? Da quant’è che non passi un po’ di tempo con i tuoi amici?-

Controllai la data sul mio telefono. Oggi mio padre sarebbe rimasto fuori per lavoro fino a tardi, mi aveva chiesto di tornare a casa per le quattro, ma in effetti avevo un po’ di tempo per me stesso dopo la fine delle lezioni. Inoltre, se mio padre non era a casa non poteva sapere per certo a che ora fossi tornato.

Annuii e Nino esultò e batté il pugno con Alya. Marinette non aveva aperto bocca. Ma stava sorridendo.

Mi piaceva parlare con lei: era una ragazza molto dolce, ma lei pareva preferire Chat Noir a me.

A quel punto suonò la campanella che segnava la fine della pausa e ci spostammo per andare nel laboratorio di chimica.

La professoressa Mendeleiev stava parlando di come si forma l’ossidiana.

-Quando la lava viene raffreddata improvvisamente dal contatto con l’acqua…

Qualcosa mi colpì sulla nuca, un bigliettino accartocciato rotolò accanto al mio piede.

Lo raccolsi.

Mentre stavo per aprirlo sentii una voce chiamarmi alle mie spalle.

-Adrian!- era Alya -Passalo a Nino!- feci come diceva, senza leggerlo.

Nino scrisse una risposta, accartocciò di nuovo il bigliettino e lo lanciò verso Alya.

Lei lo lesse e se lo mise in tasca.

La professoressa Mendeleiev si schiarì la gola. Andò alla postazione di Alya e Marinette e porse la mano.

-Avrete tutto il tempo di comunicare dopo scuola, signorina Césaire.

Alya si scusò sottovoce e diede il bigliettino alla professoressa, che accese un becco di Bunsen e lo bruciò.

La professoressa Mendeleiev sembrava avere una vera ossessione per il fuoco.

Anche Kim sembrò averlo notato, lo sentii che mormorava un commento ironico a Max.

-Silenzio! Possibile che per dieci minuti non riusciate a stare zitti? La lezione è quasi finita!

Non passò molto che la penna di Rose finì l’inchiostro e dovette chiederne un’altra in prestito a Juleka.

-Bene! Se non avete intenzione di ascoltare fate pure! Domani test sul capitolo 4, immagino siate pronti se potete permettervi di sprecare una lezione a blaterare tra voi!

Prese la sua valigetta ed uscì dalla classe.

Tutti si guardarono esterrefatti, mi voltai verso Nino, e poi verso Alya e Marinette, tutti avevano un’espressione incredula.

Poco dopo la campanella suonò.

 

Mentre andavamo verso la creperia, parlavamo della reazione della professoressa.

-Di solito è antipatica, ma così antipatica? Non era mai successo!- disse Nino.

-Tenere a bada una classe di adolescenti non è facile- commentai.

-Ma non è quello che l’ha fatta sbottare. Ho sentito che suo marito la vuole lasciare- rispose Alya.

-Marito? Sono solo voci di corridoio, al massimo uno dei suoi diciassette gatti vuole divorziare.

Ridemmo tutti alla battuta di Nino, anche Marinette che era stata stranamente in silenzio. Aveva una risata chiara e acuta, solo sentirla metteva allegria.

Alya e Nino ora erano davanti a me e Marinette e parlavano tra loro a voce bassa.

-Cosa avevano da dirsi di tanto importante da rischiare la rabbia della Mendeleiev?- chiesi, giusto per iniziare una conversazione.

-Non saprei- rispose Marinette, -Non mi ha lasciato leggere il bigliettino.

Seguì un attimo leggermente imbarazzante di silenzio.

Marinette era mia amica, ma di tanto in tanto era difficile comunicare con lei.

-Oh, ho comprato Ultimate Mecha Strike IV, ma non ho nessuno contro cui giocare, magari possiamo provarlo insieme!

Il volto di Marinette si illuminò -Di già? Ho letto che ci sono delle nuove skin per i mecha come delle armature da samurai! L’artista si è ispirato alle armature dell’epoca sengoku, e ci sono anche dei nuovi livelli a tema…

Cominciammo a parlare di videogiochi e del nuovo design e per un attimo vidi Alya sorridere maliziosamente, e mi sembrò di averla vista sbirciare verso di Marinette con la coda dell’occhio.

Arrivati alla creperia ordinammo delle crepe da mangiare mentre passeggiavamo per il parco: Nino prese una crepe con banana e nutella, Alya ne prese una con gelato e burro di arachidi e Marinette ne prese una con le fragole e pezzetti di cioccolato.

Ordinai la mia con una palla di gelato alla liquirizia e sciroppo di cioccolato bianco, e ci incamminammo verso il parco.

Mi sedetti su una panchina e ad un tratto Alya prese Nino per il polso.

-Oh no, mi sono dimenticata le cannucce!

-Le cannucce?- chiese Nino. -Ma se non abbiamo neanche preso una bibita.

-Oh nooo! Mi sono dimenticata anche le bibite!- con un gesto drammatico Alya si diede un colpetto sulla fronte.

-Cosa volete? Voi restate pure qui, io e Nino andiamo a prenderle-

-Un latte al cioccolato per me!- dissi io. Marinette si mise a ridere

-Davvero?- chiese.

-È così strano?- domandai.

-No, è solo… Adorabile?- si fece rossa in volto e distolse lo sguardo.

-Io prendo un tè al limone… Se vuoi vengo con te!

Alya scosse la testa -Nooo no no no, tu stai qui a fare compagnia ad Adrian- disse facendole l’occhiolino -Io e Nino dobbiamo dirci le cose dolci da fidanzatini

-Che cose dolci da...?- Chiese Nino, ma fu interrotto da Alya con una gomitata nel fianco.

-Ah sì, quelle, tesoruccio mio.

Alya fece una faccia disgustata e si trascinò dietro Nino.

Io e Marinette fummo soli, e di nuovo venne il silenzio imbarazzante.

Per un po’ mangiammo le nostre crepe, poi le chiesi se aveva disegnato niente di nuovo.

-Sì, ma niente di che, non ho neanche il blocco da disegno con me adesso…

-Capisco- dissi.

Aaaah, odiavo quei momenti di silenzio, non ero ancora abbastanza intimo con Marinette perché potessimo goderci un momento senza parlare, era solo estremamente imbarazzante.

Sul fondo della crepe era rimasto un sacco di sciroppo di cioccolato bianco, era la mia parte preferita.

-Mmm, delizioso- dissi.

Guardai Marinette negli occhi, erano di un bell’azzurro profondo, non li avevo mai notati.

-Sì… sei delizio- Marinette si morse il labbro inferiore -Cioè sì, è deliziosa… La crepe, sai? Buonissima.

Mi guardava di sbieco, c’era qualcosa nei suoi occhi… Qualcosa di familiare.

Sentii il rumore metallico di un bidone della spazzatura che si rovescia, uno schiocco e un grido.

Un uomo corse attraverso il parco, seguito da una donna con i capelli viola e un camice verde acido con delle enormi spalline.

-ELIO!- gridò la donna. Il grido dell’uomo si fece sempre più acuto ed era veramente buffo da sentire, l’uomo stesso si mise a ridere e a ridere e a ridere sempre di più finché si sollevò da terra. Le sue grida di paura venivano interrotte da risate isteriche, ma il suono andava affievolendosi man mano che l’uomo si sollevava in aria.

Marinette si era alzata in piedi -Io… Io devo andare a cercare Alya e Nino! Nasconditi!

Balbettai un “Sì” e corsi a cercare un posto dove trasformarmi.

Finii in un vicolo vicino ad un bar, non c’era nessuno nei dintorni.

-Plagg! Trasformami!-

 

  
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