Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Eirynij    09/10/2017    3 recensioni
Questa storia vuole essere un semplice pedinamento dei ninja di Konoha (e non solo) intenti a percorrere il loro viaggio più lungo: la vita. Piccole cronache del quotidiano mentre una minaccia si addensa ancora una volta per gettare ombra sul mondo conosciuto da Naruto Uzumaki e dai suoi amici. Non mancheranno avventure, paure, emozioni di ogni sorta e briciole di comicità miscelata al romanticismo mentre i fili rossi del destino si intrecciano inesorabili.
La coppie: NaruHina, SasuSaku, ShikaTemari, SaiIno, ChojiKarui e davvero molte altre sia inserite come riferimenti e che protagoniste.
Genere: Avventura, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sai/Ino, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
3. La luce verde
 
 
Kankuro balzò fuori dall’armadio muovendo abilmente le dita che legavano le marionette con spessi fili di chakra per bloccare gli intrusi. Fece scattare il burattino Karasu in avanti verso il nemico che aveva estratto la katana mentre l’altra marionetta, Kuroari, si posizionava alle sue spalle sfruttando la semioscurità della stanza con lo stomaco aperto pronto ad imprigionarlo. Indice e medio sinistro tenevano a bada con Sasori l’altro assalitore che roteava la sua kusari-gama.
Tecnica del Controllo dell’Ombra. Shikamaru comparve alla finestra, la falce di luna alle sue spalle gli consentiva una modesta estensione della propria ombra ma fu sufficiente per bloccare uno dei due uomini mascherati: ‹‹Preso››.
‹‹Dai, non fare capricci›› ringhiò Kankuro ‹‹entra dentro a Kuroari››. Con Sasori finalmente disimpegnato riuscì nel suo intento.
‹‹Eccellente ed ora che vi abbiamo preso…›› Temari accese la luce illuminando i sicari ‹‹vediamo chi siete››.
‹‹Morite con noi›› esclamò l’uomo bloccato dalla tecnica del Nara estraendo la lingua avvolta da una carta bomba. La pancia della marionetta-prigione riuscì a stento a trattenere l’esplosione del complice: la stanza fu invasa da un nugolo di schegge mentre dalle fessure del legno usciva sottile e indolente il fumo dall’odore acre.
La kunoichi balzò davanti al moro aprendo il ventaglio per schermarlo dall’esplosione imminente dell’altro individuo.
‹‹Aspetta Temari›› la bloccò lui. Sono carte bomba temporizzate e, a giudicare dai kanji che le ricoprono, avranno una durata di trenta secondi. Ne sono già passati circa venticinque da quando ha sfoderato la lingua.
Cinque. Dall’ombra che avvolgeva la spalla dell’uomo partì uno sfilaccio nero che delicatamente sollevò il primo lembo dell’ordigno.
Quattro. Staccò la metà superiore prima di armeggiare con la parte più nascosta.
Tre. Anche la falda appiccicata alla pagina inferiore della lingua era andata.
Due. ‹‹Kankuro›› urlò Shikamaru lanciando la carta bomba liberata.
Uno. ‹‹Arrivi tardi, ragazzo›› Kuroari si richiuse inghiottendo la carta bomba mentre il suo costruttore pregava che reggesse a una seconda detonazione.
Dopo il fragore si ritrovarono ancora tutti vivi con una certa sorpresa. Temari colpì col bordo del ventaglio il collo dello sconosciuto che si accasciò al suolo privo di conoscenza. ‹‹Ben fatto›› si rivolse al Nara con un cenno di approvazione.
‹‹Merda›› si lamentò il marionettista ‹‹Kuroari è andata. Dovrò cambiare la maggior parte delle doghe e tutti gli ingranaggi››.
La sorella roteò gli occhi. Quando inizia a parlare dei suoi fantocci non finisce più, fa venire il latte ai gomiti.
 
***
 
Un sole rosso faceva timidamente capolino da est dietro una spessa coltre di nuvoloni plumbei.
‹‹Troviamo il modo per avvertire l’Hokage e Suna che Hinata è salva e poi ci dirigiamo al palazzo di Amegakure dove tengono rinchiuso il nipote di Sanshouo no Jun›› cominciò Gaara con gli occhi arrossati per non aver dormito: mentre i suoi compagni riposavano qualche ora si era offerto di fare la guardia ed escogitare una strategia.
‹‹Posso mandare un rospo con un messaggio›› propose Naruto.
‹‹Temo che possa essere rintracciato: non ci sono fiumi nelle vicinanze, solo questa foresta e tanta sabbia›› il Kazekage scosse la testa conoscendo bene la morfologia del suo Paese.
‹‹Posso farlo io›› intervenne la kunoichi della Pioggia ‹‹una salamandra può procedere anche sotto terra, sarebbe più difficile da intercettare››. Si morse il pollice evocando una piccola bestiolina marrone striata di giallo a cui venne affidato il messaggio che ingoiò leccandosi le labbra con la lingua biforcuta.
‹‹Fa attenzione›› la bionda la lasciò con un leggero bacio.
‹‹Anche tu Jun-ju›› squittì l’animaletto prima di sgusciare in una fenditura del suolo.
‹‹Ora sono un giorno e mezzo di viaggio, conviene muoversi›› il rosso si mise alla testa della comitiva.
Il tragitto fu tortuoso e oppresso da un pesante silenzio sempre più gravoso una volta passata la frontiera. Si accamparono tra un gruppo di vecchi massi di ardesia modellati dalle intemperie solo quando la luna era già alta nel cielo e li guardava indifferente con la gobba a levante a segnare la fine del suo ciclo. Dopo la cena frugale Hinata scrutò l’orizzonte con la sua tecnica oculare: ‹‹Al momento non vedo nulla eccetto scoiattoli e pipistrelli, però è meglio essere prudenti…››. L’Haruno intervenne prontamente offrendosi per il primo turno di guardia e ordinando a Gaara di dormire tutta la notte a causa dell’evidente spossatezza impressa negli occhi arrossati e nelle occhiaie ancora più estese del consueto.
Sakura poteva sentire i respiri pesanti dei compagni mentre il frusciare dell’erba le annunciava dei piccoli passi in avvicinamento: ‹‹Non riesci a dormire?››.
‹‹Affatto, sono proiettata nel domani ormai… spero solo che vada tutto per il verso giusto›› la kunoichi della Pioggia si interruppe aspettando che le parole penetrassero nella sua stessa coscienza. Andrà tutto bene. Caracollò al suolo scacciando gli scenari nefasti che la tormentavano da quando aveva deciso di ribellarsi ai suoi ricattatori: ‹‹Siete dei ragazzi molto strani, sai? Mi state aiutando senza chiedere nulla in cambio, soprattutto Naruto››.
‹‹È un ragazzo davvero fantastico›› ammise Sakura.
‹‹Siete una bella coppia›› si congratulò Jun.
‹‹Cosa? Oh, no! No!›› smentì la rosa con foga ‹‹Lo considero un fratello! Il mio… forse…››. Sasuke, dove sei? Abbassò lo sguardo sul biondo che riposava pacifico pochi metri più in là. Naruto per me c’è sempre stato, mentre tu sei stato sempre assente Uchiha Sasuke. Se solo questo stupido avesse detto “si” quella volta che mi dichiarai a lui per fargli rinunciare a te... Forse, col tempo, avrei imparato ad amarlo e no starei ancora qui a sognerei i tuoi occhi scuri cangianti nel rosso dello Sharingan. ‹‹È Hinata quella innamorata di Naruto›› sussurrò l’Haruno per cambiare il discorso con un pettegolezzo leggero.
‹‹Ohhhh›› la ragazza aprì la bocca formando un cerchio perfetto ‹‹e lui?››.
‹‹È più cieco di una talpa. Si è dichiarata davanti all’intero Villaggio una volta: tutti l’hanno capito tranne quello scemo›› si strofinò la fronte tirandosi le ciocche rosate davanti gli occhi come per formare una tendina che le oscurasse la vista da tanta ottusità.
‹‹Lo facevo più sveglio›› ridacchiò l’altra, le piaceva quella chiacchierata dai tratti così femminili: le sembrava di essere tornata indietro di qualche anno quando stava sveglia tutta la notte ciarlando con la sorella.
Il clima rilassato fu squassato da un rantolo rotto da un sospiro. La ninja medico caricò il chakra sotto la suola dei sandali pronta per scattare temendo si trattasse di un nemico mentre Jun estraeva dallo stivale un paio di shuriken invece, restando in ascolto in attesa di un nuovo rumore, scoprirono che la fonte dell’allarme era Gaara immerso in un incubo.
‹‹Dovremmo svegliarlo?›› si domandò l’allieva della Principessa delle Lumache.
‹‹Io lo trovo inquietante… quegli occhi cerchiati di nero…›› asserì Jun rimettendo le armi nella tasca interna della calzatura ‹‹però dovrò trovare seriamente un modo per scusarmi e ringraziarlo››.
‹‹Credo che si stia impegnando anche più di Naruto… ho come la sensazione che…›› Sakura soppesò le parole che stava per pronunciare facendo rimbalzare il suo sguardo da lui a lei ‹‹…per lui tu sia importante››.
‹‹Non capisco il perché…›› si arrovellò Jun.
‹‹Forse i mesi in cui hai passato a Suna per lui hanno un significato›› suggerì la rosa ‹‹comunque non posso che darti ragione sugli occhi!››.
Il respiro del Kage accelerò ancora diventando affannoso mentre gocce di sudore freddo gli imperlavano la pelle pallida. La bionda gli si avvicinò scuotendolo gentilmente ma venne afferrata per un polso e rivoltata sulla schiena ritrovandosi sotterrata dalla sabbia e da Gaara che la schiacciava puntandole uno spintone di sabbia in mezzo alle sopracciglia. La punta coriacea le aveva inciso la pelle aprendo un graffio sanguinante. Il rosso si ritrasse subito scusandosi ed aiutandola ad alzarsi.
‹‹Io sono a posto: dormite pure, vi do il cambio›› propose molto imbarazzato fissando volutamente un punto indefinito nel buio del tutto divergente rispetto le ragazze. I suoi disturbi del sonno non erano affatto scomparsi nemmeno dopo che Shukaku se n’era andato: troppe notti deste, troppa paura di dormire, sognava ancora l’Ichibi che prendeva il controllo del suo corpo appena abbassava le palpebre.
‹‹Riposa pure Sakura›› Jun era troppo irrequieta per riuscire a chiudere occhio e una parola di troppo detta dall’altra ragazza l’aveva convinta a fare chiarezza sul rapporto che la legava al Kazekage.
L’Haruno distese la coperta e si assopì appena appoggiata la testa sulla bisaccia rivoltata per formare un cuscino improvvisato.
‹‹ Sanshouo no Jun ›› cominciò Gaara dopo diversi minuti di silenzio.
La bionda scosse la testa: ‹‹Solo Jun››.
Il rosso si ammutolì perdendo il filo del discorso memorizzato in precedenza e ricominciò nella sua mente a formulare frasi e scambiarle d’ordine alla ricerca della soluzione migliore.
‹‹Io ti ringrazio›› esclamò lei tutto d’un fiato.
‹‹Vorrei poter fare di più›› rispose pacato il Kage dopo un attimo di sorpresa ‹‹certe volte mi piacerebbe essere come Naruto… ad aiutare la gente intendo››.
‹‹Gli sei molto legato?›› Jun iniziava a capire che quello shinobi all’apparenza un po’ scemo ma molto gentile era il fulcro pulsante di tutta la compagnia.
‹‹Lo considero il mio primo vero amico››.
Soffiò davanti a sé facendo apparire una nuvoletta di condensa, la nottata si faceva via via più fredda mentre le ore trascorrevano lente e dilatate. ‹‹Vai a riposare, se ci sarà da combattere domani avrai bisogno di energie››.
‹‹In realtà non ho molto sonno›› ribatté l’erede di Hanzo ‹‹non vedo l’ora di rivedere il mio cucciolo, chissà come sarà cresciuto in questi mesi…››.
‹‹Erano per lui tutte le fiabe che raccontavi sul tuo balcone?›› azzardò il rosso.
‹‹Sì, spero che in un qualche modo gli sia arrivato il mio amore›› sorrise ottimista alzando lo sguardo verso le stelle ‹‹però mi fa piacere che tu le abbia ascoltate, almeno non si sono perse del tutto››.
‹‹Erano molto belle! Credo che se mia madre non fosse morta quando sono nato mi avrebbe coccolato così, riempiendomi le orecchie con parole dolci›› questo rimpianto lo tormentava spesso. Certe volte la immaginava, cercava di figurarsi come sarebbe stato vivere con lei e mangiare qualcosa di gustoso diverso dalla solita zuppa che preparava Temari.
‹‹Faccio del mio meglio cercando di compensare l’assenza di mia sorella, non voglio che mio nipote abbia gli incubi di notte come te›› Jun si portò immediatamente la mano alla bocca rendendosi conto di essere stata indelicata.
‹‹Sono certo che non li avrà›› confermò Gaara per nulla infastidito, i suoi sogni non li avrebbe augurati nemmeno a Madara Uchiha. ‹‹Comunque dovresti dormire ora››.
‹‹Io mi corico se lo fai anche tu›› la ragazza si alzò senza attendere nessuna conferma per svegliare Naruto che ronfava beatamente mentre un po’ di saliva gli colava dalla bocca leggermente schiusa. Scambiata la responsabilità della vigilanza, la kunoichi si infilò nel proprio sacco a pelo imitata dal Kage. Nel silenzio ansante della foresta sentiva il frusciare insistente delle coperte tessute di inquietudine ed affanno.
Jun fece sibilare la lingua tra i denti per richiamare l’attenzione di Gaara che prontamente si voltò verso di lei in un nuovo sfregarsi di fibre ruvide. ‹‹Ancora incubi?›› sussurrò.
Il rosso annuì.
La ragazza estrapolò impacciata un bracciolo allungandolo verso il Kazekage: ‹‹Allora dammi la mano››.
Dopo un attimo di esitazione obbedì al comando: la trovò calda e rassicurante sentendosi accarezzare il dorso con il pollice.
Jun rigirò le dita fino ad intrecciarle con quelle del ragazzo. ‹‹Dormi›› ordinò fissandolo: le loro iridi verdi si specchiarono prima che le pesanti palpebre annerite dalla fatica di Gaara si chiudessero.
Per la prima volta da quando gli era stato sigillato l’Ichibi in corpo, nei suoi sogni vermigli del sangue di vittime innocenti ed intrisi di cupo terrore, vide una luce.
Una luce verde.
 
***
 
‹‹Bevi››.
Il caffè fumante davanti a sé rendeva ancora più gelido l’ambiente circostante. Erano ore che l’uomo dell’Insurrezione sopportava senza scucire parola l’interrogatorio condotto dai Servizi Segreti di Suna.
‹‹Propongo, in veste di Hokage di Konoha›› il Sesto si alzò abbandonando con uno scricchiolio la poltrona in pelle che gli era stata assegnata nella sala d’attesa ‹‹di portare il prigioniero da Ibiki››.
‹‹Concordo›› asserì Shikamaru ingoiando in un colpo la bevanda amara che Temari gli aveva offerto per tamponare i colpi di sonno che sempre più spesso lo coglievano facendogli ciondolare la testa avanti e indietro.
‹‹Se solo avessimo notizie di Gaara…›› Kankuro sbadigliò sonoramente fregandosi la faccia con le mani per l’ennesima volta peggiorando la qualità del trucco violaceo già abbondantemente sbavato.
‹‹Il Consiglio degli Anziani parla già di eleggere un nuovo Kazekage›› lamentò la kunoichi bionda ‹‹se almeno sapessimo che la Hyuga è salva potremmo svelare che Gaara è in missione segreta e questo cheterebbe gli animi di quei vecchiacci che lo credono già in punto di morte a causa delle voci che abbiamo diffuso sul suo ferimento››.
Gli occhi della Principessa delle Lumache si aprirono in un moto di sorpresa prima di farli tornare alle dimensioni consuete con rapidi battiti di ciglia, con l’indice affusolato dall’unghia laccata di rosso perfettamente in tinta col rossetto segnò agli altri la finestra semiaperta: ‹‹Abbiamo novità››.
Insieme alla luce cupa del crepuscolo, dalla fessura tra le imposte, entrò una piccola salamandra che, con passettini rapidi e felpati, andò a piantarsi proprio davanti l’Hokage in carica. Vomitò la pergamena con il messaggio della squadra di recupero prima di scomparire salutando con un cenno della testolina striata.
Kakashi srotolò il papiro appiccicoso della bavetta dell’animale. ‹‹Hinata è salva›› sospirò sollevato prima di crucciarsi nuovamente e porgere le poche righe di inchiostro a Temari.
‹‹Sconfinano›› sussurrò lapidaria.
Kankuro si portò alle sue spalle per poter leggere: ‹‹Merda! C’è scritto Insurrezione in atto››.
‹‹Portiamo il prigioniero a Konoha›› accettò la kunoichi accartocciando stizzita il foglio tra le mani.
 
 

 
Angolo dell’autrice: Ciao a tutti! Eccomi di nuovo qui con il terzo capitolo (forse un tantino statico ma necessario), questa mini-saga in giro per le diverse nazioni durerà ancora un paio di capitoli e mi serve per introdurvi il nemico che poi sarà un po’ il cardine di questa storia anche se non mancheranno i colpi di scena. Intanto spero che quello che sto pubblicando vi piaccia abbastanza, ringrazio infinitamente chi ha inserito la mia storia tra le seguite, ricordate o addirittura preferite dando così una chance, spero di non deludervi! Ringrazio anche chiunque sia arrivato a leggere fino a qui resistendo alla mia prolissità ma, ehi, complimenti per la tenacia! Ribadisco che ogni recensione, positiva o negativa, è davvero bene accetta, anzi un grazie specialissimo va a chi si ferma a recensire dedicandomi ben più tempo di quanto io ne meriti!
Un bacio,
Eirynij
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Eirynij