Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: darken_raichu    19/10/2017    2 recensioni
Pokémos è una terra lontana, dove i pokémon vivono divisi in 18 nazioni, tra i cui territori si estendono deserti, pianure, foreste e mari, che rendono assai difficoltosi i collegamenti tra i vari paesi. Fino a 10 anni fa la terra era in pace, ma ora le cose stanno cambiando…
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Colli delle Fate, 05/07/4783, circa le 22
«Suichiru…» Disse Eelektross, tenendo d’occhio sia lui che lo Shiinotic «Pensavo fossi morto.»
«Sì, di solito succede quando il tuo maestro ti butta giù da un precipizio.» Commentò il Pachirisu «Ma per tua fortuna conosco un paio di trucchi. Hai sbagliato a non uccidermi direttamente. Ero ferito gravemente, ma sono riuscito ad aggrapparmi a un albero.»
«Speravo fosse sufficiente per liberarmi di te. Bene, poco male, non farò due volte lo stesso errore.» Commentò Eelektross.
«So cosa stai pensando, che dei due il problema non sono io, ma Shiinotic.»
«Ma pensa, forse sei davvero diventato un pelo più intelligente.»
«Abbastanza intelligente da capire che essere il tuo successore è una gran fregatura. Scegli qualcuno, lo addestri, e quando ti senti minacciato dalle abilità che gli hai dato lo uccidi. Se quel Luxray ha metà del sale in zucca che avevo io, ti mollerà prima che accada.»
«Sappiamo entrambi che non sei innocente, Suichiru.»
«Sono un criminale Eelektross, Nessuno di noi è innocente.» Replicò il Pachirisu. Poi puntò contro Luxray il dito «E tu, non farti abbindolare, Eelektross ti sfrutterà e abbandonerà come tutti.»
«Non credo.» Rispose Luxray «Eelektross mi ha accolto e mi ha fatto diventare suo secondo. Credo sia giusto che io abbia fiducia in lui.»
«Beh, ti sbagli.» Disse il Pokémon, e si lanciò all’attacco. Shiinotic lo imitò.
«Oh, d’accordo…» Commentò Eelektross. Vide la Superzanna del Pokémon arrivare appena in tempo, e ruotò lasciandoselo passare di fianco e colpendo con Assorbipugno.
Il Pachirisu schivò con una rotazione a mezz’aria della coda, e si appoggiò a terra con le zampe posteriori per poi balzare indietro.
Eelektross sorrise e colpì con Fuocopugno alle proprie spalle. Shiinotic incassò il colpo e dal suo fungo fuoriuscirono delle spore. Eelektross arretrò e sentì alle proprie spalle Suichiru. Lo afferrò per il collo bloccandone i movimenti e lo sbatté addosso a Shiinotic, che per non fargli subire problemi di stato dovette risucchiare tutte le spore.
A quel punto arrivò un Fulmine, che però non fece praticamente danno a nessuno dei due.
«Che facciamo?» Chiese Luxray, che aveva appena scagliato l’attacco Elettro, avvicinandosi.
«Se pensassi che sono solo loro direi di provare a riunirci al Gruppo, ma sono certo che stanno combattendo anche gli altri.»
«Ottimo.» Commentò Luxray sarcastico «Senti, ma davvero avevi scelto lui come tuo successore?»
«Suichiru era promettente. Era un combattente di livello discreto, era un criminale senza fedeltà particolari. Mi sembrava perfetto. Peccato che non avessi preso in considerazione la sua ambizione. Quando ha ritenuto di essere pronto a prendere il mio posto, ha provato ad uccidermi. Non gli è andata bene però.»
«Bel soggetto…» Commentò Luxray.
«Già. Bene, occupiamocene e…»
«No. Capo, prendi lo Shiinotic. Al Pachirisu ci penso io.»
«Sei sicuro? Suichiru è un combattente migliore di te, sono piuttosto sicuro di questo.»
«Se non ci provo non lo saprò mai. Lasciami dimostrarti che sarò un erede migliore di lui.»
Eelektross sospirò «Vedi di ammazzarlo. Sa troppe cose per lasciarlo vivo. Nella peggiore delle ipotesi, potrebbe aver già rivelato all’Organizzazione tutti i nomi dei miei agenti ad Elettria.»
Luxray annuì e si lanciò con Sgranocchio sul Pachirisu. Lo Shiinotic fece per lanciarsi ad aiutare il Pokémon, ma fu fermato da Eelektross.
«Oh no, io e te ce la vediamo tra noi. Non disturbare il mio braccio destro.»
Shiinotic arretrò e scagliò una Spora, ma Eelektross si allontanò evitando la nube soporifera e scagliando un Tuono.
“Se fa parte del Progetto S, devo stare attento. Non si sa mai cosa potrebbe tirare fuori dal cilindro.” Pensò Eelektross, schivando una Luce Lunare per un soffio per poi rispondere con Fuocopugno. L’attacco arrivò a un centimetro da Shiinotic… e dalla polvere che lo avvolgeva. Poi ci fu un’esplosione ed Eelektross fu scagliato indietro.
“Appunto, Polviscoppio…” Pensò il Pokémon “Ok, niente Fuoco.”
E si lanciò di nuovo all’attacco.
 
«Ghigliottina? Prevedibile. Neropulsar? Lento. Oh, Psichico. Buona mossa, ma se so da dove arriva posso schivarla. Non che debba farlo.» Disse la Florges, schivando uno dopo l’altro gli attacchi dei Pokémon che aveva intorno con facilità. Poi cambiò espressione, e si scansò di lato, pur venendo sfiorata dall’attacco.
«E questo dev’essere il famoso Locomothunder…» Commentò, osservando la mossa passarle di fianco, sorridendo. In realtà era un Thundertail, un Tuono che ricopriva il Codacciaio, ma la Pokémon lo fissò ammirata, ignorando completamente il braccio colpito. Poi un Vento di Fata colpì Raichu scagliandolo all’indietro.
«Gliscor, hai idea di cosa stia facendo?» Chiese il Pokémon Elettro.
«Florges adora le mosse. Non c’è niente che le piaccia di più che vederne in azione una che non conosce. E non l’ho mai vista venir colpita da una mossa che conosce. Una volta che la vede in azione, non si dimenticherà mai dell’uso che se ne fa.»
«In parole povere mi stai dicendo che attaccarla con una mossa che conosce non servirebbe a niente.»
«E aggiungo che non ho la minima idea di quali mosse non conosca.» Commentò il Pokémon.
«Ehi, non è carino ignorarmi.» Commentò la Pokémon lanciandosi contro di loro. Raichu arretrò ma si ritrovò colpito in pieno da uno Stramontante, venendo scagliato in cielo.
Gliscor fece per colpire con Rogodenti, ma la risposta di Florges fu un Geloraggio. Il Pokémon Terra si scansò di lato, interrompendo l’attacco per schivare e in quel momento il Geloraggio si interruppe e la pokémon colpì con Incrocolpo. Gliscor volò indietro centrando in pieno Raichu che ricadeva. I due Pokémon rotolarono per terra in un ammasso confuso.
“Ah, adoro queste mosse Lotta. Sono così semplici, ma così efficaci…” Disse la Pokémon, arrossendo e fissandosi le mani.
«Gliscor, spiega…» Disse Raichu alzandosi e massaggiandosi il collo.
«Già, me n’ero dimenticato. Florges è del Progetto S, e da quel che so una volta ogni sei mesi si presenta da Durant solo per farsi impiantare nuove mosse.»
«Vuoi dire che praticamente ha un arsenale?»
«Sì, credo che calzi.» Disse Florges, avvicinandosi a Raichu «Ma sai che tu mi interessi? Quella mossa di prima… Non l’avevo mai vista. Fammela rivedere, per favore.»
«Con piacere!» Esclamò Raichu, colpendo con la Thundertail il volto della Pokémon. Quella sorrise, e accolse l’attacco.
Arretrò di qualche passo, poi si scrollò e sorrise «Uff, sì, è decisamente un bel colpo, lo adoro. Lo chiederò a Durant, quando ti avrò catturato.»
«Gliscor…»
«Sì, forse avrei dovuto sottolineare anche che è in parte Terra, Buio, Normale e Volante. Serve per potere incassare senza problemi un’ampia gamma di mosse. Ma non Spettro. Almeno, non l’ultima volta. Non so perché, ma non l’ha voluto. E dato che prima ha schivato Ghigliottina, credo non ce l’abbia ancora.»
«Ti giuro Gliscor che se c’è qualcos’altro che mi devi dire su di lei…»
«No, nient’altro. Almeno che io sappia.»
«Confortante. Adesso ascolta, visto che è immune, posso colpirla solo con le mosse del Locomothunder che mischiano due colpi Elettro, o usando Codacciaio. Mi serve che la distrai però.»
Florges intanto stava schivando gli attacchi di Zorua e bloccando con Protezione o Individua le varie Fogliamagica di Lar.
«E proteggi anche loro, se gli succede qualcosa siamo nei guai fino al collo.»
«Oh, fantastico…» Borbottò Gliscor, lanciandosi all’attacco.
“Spero solo di non dover usare quello.” Commentò Raichu, preparandosi a colpire.
 
Emolga scagliò un’Energisfera, ma l’Altaria la schivò agevolmente con una semplice rotazione a mezz’aria, per poi rispondere con Dragospiro. Le fiamme viola investirono Trubbish, che volò all’indietro e cadde a terra sconfitto.
“Sono ancora troppo deboli…” Pensò il Pokémon, poi puntò il dito contro Abra «Abra, prendi i Pokémon che hanno appena finito lo sparring e vattene!»
L’Abra annuì, in preda al panico. Si gettò su Trubbish e Plusle, che erano i più vicini, e scomparve con un lampo di luce.
«Cos’è, avete paura?» Chiese l’Altaria schivando Fangobomba e un Tuono per poi incassare un Lanciafiamme. In tutto ciò non smise di sorridere. Anzi, sembrava perfettamente a proprio agio tra le fiamme.
«Ahahahahah!» Rise, muovendosi in mezzo ad esse e guardando in basso, schivando poi un Dragospiro «Vediamo, chi dovrei colpire adesso? Ambarabà, cicì…» E senza preavviso comparve davanti ad Emolga «Cocò.» E scagliò un Fuocobomba. Emolga volò all’indietro e si schiantò al suolo.
«Spiaciente microbo, il cielo è mio. MIO!»
«Certo che voi membri dell’Organizzazione siete tutti fuori di testa.» Commentò Emolga.
«Credimi, quando muori per centinaia di anni o impazzisci o non sei normale.» Disse Altaria, evitando con calma una Fangobomba.
“Cosa?” Si chiese Emolga, schivando un Dragospiro. Si guardò intorno. Restavano Flaaffy, Minun, Draak, Tri e Chande. La lotta poteva sembrare a loro vantaggio, ma di fatto nessun attacco salvo un paio di Lanciafiamme di Chande erano andati a segno.
«Draak, devi colpirla!» Esclamò «Chande, non puoi fare quella cosa con le fiamme di cui ha parlato Raichu?»
«Ci ho provato, ma chiaramente sa combattere uno Chandelure, perché ogni volta che mi guarda chiude gli occhi. Per questo riesco a colpirla.»
Emolga sospirò. Ovviamente non era così facile.
«Tri, non hai niente per colpirla?!»
«Non posso sprecare una di quelle mosse, sono troppo pesanti. Un’idea ce l’avrei, ma devo essere sicuro che vada a segno!»
“Perfetto…” Pensò Emolga. Guardò verso il Capitano “Vorrei solo che ci fossero il Capitano o Eelektross. Loro riuscirebbero a vincere.”
«Dico, non ti distrarrai mica?» Commentò Altaria, schiantadoglisi addosso con Dragofuria per poi rialzarsi in volo evitando un Fulmine ed un Fangobomba.
“Ouch…” Pensò Emolga, ansimando nel rialzarsi “E ora che faccio?” Si chiese. Fissò la Pokémon. E si chiese se sarebbe sopravvissuto stavolta.
                     
Fiume Draak, 05/07/4783, circa le 22
Marsh sospirò, guardando la nave di Lickylicky abbordare l’ultima nave su cui batteva il vessillo che, secondo Rose, era di un vecchio pirata chiamato Poliwrath, lo stesso che tempo prima aveva provato a rapire Marsh e gli altri. Era strano, ma un po’ alla volta quel combattimento navale lo stava cominciando ad annoiare. Probabilmente perché la sua era la nave più sicura, quella dove viaggiava anche Crult.
Le navi che avevano attaccato appartenevano alla Fratellanza, ed erano state mandate per cercarli. Purtroppo per loro, li avevano trovati solo ora che erano in compagnia di Lickylicky.
“Quel tizio è una bestia…” Pensò Marsh, sospirando “Ma d’altra parte è quello che ci serve.” La prova era che nei giorni precedenti già quattro ciurme di pirati Non Allineati si erano unite a loro per merito di Lickylicky, con la promessa delle teste della Fratellanza.
“Che sono sicuro non piaccia a Crult come promessa.” Pensò Marsh.
«Marsh, vieni. Dobbiamo parlare.» Lo chiamò Rose dalla porta della cabina del comandante. Marsh annuì e la seguì nella stanza dove si trovavano, oltre a lei, anche Crult, Wamps, Simipour e un pokémon legato che Marsh dedusse essere un membro della ciurma appena sconfitta. Il Cinccino si guardava intorno preoccupato.
«Questa l’ho appena ripescata.» Disse Wamps, E Marsh realizzò che era una Pokémon «Ha detto che se l’avessi salvata ci avrebbe detto dov’erano due dei membri della Fratellanza.»
«Quanto odio i pusillanimi…» Commentò Crult.
«Ma questa volta ci fa comodo.» Aggiunse Simipour, fissandolo «Quindi, dove sono?»
«G-Goodra è all’Ansa di Giratina, e Staraptor alla Forca dell’Alakazam.» Rispose il Cinccino «Vi prego, non fatemi fuori, sono solo un mozzo a bordo di quella nave…» Disse. Stava persino cominciando a piangere.
«Stai calma, non ce l’abbiamo con voi ciurme minori, sappiamo che la maggior parte di voi è costretta.» Disse Crult «Ma se ci hai mentito…»
«No, no! È vero! Ve lo assicuro! Ci siamo stati una settimana fa!» Disse la Pokémon, scuotendo la testa.
«Va bene, va bene…» Disse Wamps, poi l’afferrò «Che ne faccio?»
«Tu l’hai raccolta, tu te la prendi.» Commentò Crult.
«Non è esattamente il mio tipo...»
«A bordo. Te la prendi a bordo.» Rispose il Pokémon Veleno «Ha detto che faceva il mozzo, può continuare a farlo sulla tua nave.»
«Come vuoi tu.» Disse Wamps, afferrando di peso la Pokémon «Andiamo, ti faccio conoscere i tuoi nuovi compagni.»
E la trascinò via, chiudendosi la porta alle spalle.
«Una trappola, vero?» Chiese Rose.
«Sicuramente.» Rispose Crult «Almeno Goodra. Potrebbe averci davvero detto dove si trova Staraptor, la Forca era uno dei suoi punti d’approdo preferiti, ma nessuno si avvicina all’Ansa di Giratina senza un buon motivo. Soprattutto non ci si avvicinerebbe mai Goodra, che è sempre stato un gran superstizioso.»
«Vogliono attirarci all’Ansa per attaccarci. Il che vuol dire che lì deve aspettarci una trappola, e dietro la trappola c’è sicuramente uno dei membri della Fratellanza…» Rifletté Crult, e annuì «Andiamo.»
«Prego? Vuoi andare all’Ansa di Giratina?»
«No, voglio andare alla Forca dell’Alakazam. Prendiamo la testa di Staraptor, e fingiamo di aver scoperto solo lì dell’Ansa. Andiamo là, e affrontiamo qualunque cosa ci tirino addosso.»
«Insomma, ci buttiamo nella trappola, sapendo che è una trappola, in modo da affrontarla?» Chiese Simipour «Effettivamente potrebbe funzionare… Però non sarà troppo rischioso?»
«Se volevi evitare il rischio sei sulla nave sbagliata.» Commentò Rose, e annuì «Io sono d’accordo, attacchiamo.»
«Bene allora. Partiamo appena Lickylicky ha finito.» Disse Crult.
 
Drakonia, 05/07/4783, circa le 12
Zangoose guardò in alto. Drakonia era sicuramente una delle città più bizzarre di Normalia. L’avevano costruita chissà quanto tempo prima alcuni Pokémon Drago. Poi erano stati sterminati, pare ai tempi della Terza voce, da un’epidemia, ma si erano lasciati dietro la loro architettura. Mura nere, statue di Loro Drago che facevano parte dell’architettura, avvolgendosi intorno alle torri o posandosi sopra. Le porte della città stesse avevano la forma di una bocca spalancata.
“Ci credo che Drakonia non è mai stata presa, in millenni di guerre. Un esercito avrebbe paura ad attaccarla.” Pensò Zangoose. Guardò Lopunny. Non era certo il posto in cui sperava di portarla per le nozze. Tutti sapevano cosa si diceva di Drakonia. L’esercito più grande nella città più crudele.
Perché la ricchezza di Drakonia si costruiva sul sangue degli schiavi che comprava dai pirati del Draak e poi rivendeva nel resto del paese, eccetto i più forti. Quelli entravano nelle fila di soldati del Duca.
«Questa città mi fa soffrire a guardarla.» Disse Tauros «Fosse per me, dovremmo raderla al suolo.»
«Vedi di non farti sentire.» Rispose il Duca, sussurrando «Se ti sentissero, possiamo dire addio all’incontro con Lord Dramamaran.»
“Lord Dramamaran…” I Dramamaran erano una famiglia antica, Duchi potenti che controllavano le due sponde del Draak tra il Lago delle Lame e il Lago Cornoalto, ma non erano mai stati al centro della scena politica in tempo di pace. In tempo di guerra però erano i primi ad essere consultati, perché di solito erano i loro eserciti a decidere chi avrebbe vinto. Pochissimi avevano sconfitto gli eserciti di Drakonia e vissuto per raccontarlo.  L’idea di incontrare il signore di quell’esercito lo metteva in agitazione.
«Lord Stout, com’è di carattere il Duca di Drakonia? C’è qualcosa che posso fare per rendere più facile ingraziarcelo?»
«Se conosco il Duca, le uniche cose che vuole sono denaro e soldati. Temo che tu non abbia niente da dargli.» Disse Lord Stout «E se devo essere onesto è meglio così. Se avessi qualcosa che lui vuole, te la prenderebbe senza pensarci due volte.»
Zangoose annuì, poi il gruppo entrò nella città.
Anche all’interno, Drakonia era spaventosa come all’esterno. Zangoose non sapeva come, ma erano riusciti a rendere spaventosa persino la cattedrale, costruita in marmo nero. Le case della città erano di legno o di pietra, e quelle intorno all’ingresso apparivano chiaramente male in arnese. Ma gli edifici principali erano le caserme. Su ognuna di esse, ed erano più di quante Zangoose riuscisse a vedere, dato che ovviamente poteva osservare solo quelle ai lati della lunga strada principale, era riportato un numero e dipinto uno stemma. Vide Ali di Charizard, Denti di Drago, Mascelle di Haxorus… E sopra di esse numeri sempre diversi: 6, 7,  26, 27, 46, 47… L’ultimo numero che Zangoose vide, passando all’ingresso delle piccole mura che impedivano alle persone normali l’ingresso al castello del Duca, era 87. Il che voleva dire che c’erano almeno 87 divisioni di soldati.
“Il che vuol dire 8700 soldati… E non sono neanche sicuro se ce ne siano ancora.” Commentò, entrando nel castello. E sperò con tutto il cuore che andasse tutto bene. Se il Duca si fosse adirato, forse neanche Lord Stout avrebbe potuto assicurare loro di uscirne vivi. Guardò di nuovo Lopunny. E pregò ancora più intensamente che andasse per il verso giusto.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: darken_raichu