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Autore: Longriffiths    26/10/2017    7 recensioni
La pace aleggia nel Mondo Magico, ed Hogwarts è pronta ad ospitare la più numerosa combriccola mai capitata nelle mura del Castello: i rampolli della famiglia Weasley/Potter.
Vi è inoltre un ragazzo vittima dei pregiudizi della gente ancora stabili e fondati sulle colpe di cui la sua intera famiglia si è macchiata, un ragazzo nobile e complicato, fiero ed orgoglioso. Scorpius Malfoy danna chiunque, insidiandosi volente o nolente nei pensieri di ogni singolo individuo che abbia a che fare con lui. Una sola persona pare tenersi volontariamente a distanza, e sarà proprio quella che col tempo, scoprirà essere perdutamente innamorata di lui. L'unico ostacolo è il suo cognome.
Riuscirà quell'amore a coronarsi, malgrado i piani del Malfoy Senior?
Vecchie rivalità, il passato verrà ancora e ancora a bussare alle loro porte, trascinandoli in un vortice irremovibile di emozioni e mura da abbattere.
Genere: Avventura, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Weasley, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nuova generazione
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Piccola nota, il mio Scorpius è nato il 26 novembre del 2006, quindi ha iniziato a frequentare Hogwarts l’anno dopo in quanto 11 anni li ha compiuti dopo il 1° settembre. Nel suo quinto anno quindi, ha sedici anni

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12.11.2021 {Ufficio della Preside, 04:00 A.M.}


《Signor Malfoy, non so più cosa fare con lei. Si rende conto di che ore sono? Lei ha bisogno di disciplina, deve ancora imparare le regole di questa scuola dopo cinque anni?》

《Professoressa, neanche conosco quelle di casa mia dopo sedici.》 

《Suo padre è stato qui nemmeno una settimana fa, e lo aveva avvertito. Quante altre volte devo convocarlo qui perché lei capisca? Non solo ignora le procedure, ma trascina con sé studenti che non hanno intenzione di seguirla nelle sue scorribande. Tutto ciò deve finire.》

《Io non costringo nessuno.》

《L’ho sentito con le mie orecchie professoressa McGranitt, Albus si era rifiutato!》

《Sei un Prefetto o una spia del Ministero? Ficca il naso in uno dei tuoi libri invece di immischiarti nelle mie faccende!》

《Come ti permetti razza di-》

 《SMETTETELA! Signorina Weasley, le sembra il modo?》

《Mi scusi, ma vede il modo in cui tratta la gente? È uno zotico!》

《Zotico a me? Non ti tratterei proprio se mi stessi alla larga, megera!》

《È quello che cerco di fare ogni giorno da quando ti conosco e che farò da ora in poi!》 

《Bene.》

《Bene!》

《E invece no. Signor Malfoy, dato che le piace scorrazzare in giro alle quattro del mattino, saltare le lezioni, combinare pasticci ed azzuffarsi con chiunque, e non posso certo disturbare suo padre ogni volta che ne fa una delle sue, da ora in poi è assegnato ad un mentore che la seguirà. Non mi guardi così, io non potrei neanche volendo. E lei signorina Weasley, da quel che ho potuto capire il suo compagno qui presente grava sulla sua professionalità, ciò è negativo, non voglio che altre lezioni vengano interrotte per i vostri litigi, ieri è stata la terza volta in un mese. Dovrete imparare ad andare d’accordo. Dato che è sempre pronta a condurlo da me il che deve essere un fastidio, si occuperà personalmente della sua condotta e del suo andamento didattico, e questo è quanto, non voglio sentire ragioni! Andate a letto voi due. Per stasera lei ha finito il turno di ronda, si riposi. L’aspetta una lunga giornata domani. Mi verrà un'emicrania..》Visibilmente irritata, Rose salutò educatamente la preside con un cenno del capo ed un freddo augurio per la notte, seguita da uno Scorpius alquanto seccato. Entrambi si diressero tra i bui e quieti corridoi del Castello, i cui unici suoni presenti a rompere quella tacita aria cheta erano i veloci e pesanti passi dei due, spediti ed impazienti di tornare nelle rispettive Sale Comuni. Il ragazzo teneva le mani dietro la nuca ed i gomiti ad angolo, in un’espressione annoiata ed infastidita. I rossi indomabili boccoli della ragazza dinanzi a lui parevano arricciarsi maggiormente ad ogni falcata, più volte il biondo si era trovato a chiedersi se quei crini avessero vita propria. Nonostante egli avesse la sua compagna momentaneamente di spalle, riusciva a percepire come se la stesse guardando in volto tutta la rabbia che in quel momento l’assaliva. Ebbe un forte impulso di bloccarle il passo per pararsi dinanzi ad ella e chiederle una volta per tutta cosa mai le avesse fatto per accrescere quell’astio, l’odio ed il rancore che serbava nei suoi confronti. Era perfettamente consapevole che in merito al ruolo assegnatole dalla preside stessa il suo compito era appunto stabilire l’ordine -e nel suo caso il lavoro risultava sempre pignolo ed impeccabile-, e che quindi ad occhi estranei le sue azioni verso il ragazzo potevano apparire giuste e motivate, eppure Scorpius nutriva in sé da qualche tempo il dubbio che la rossa ce l’avesse a discapito di tutto il resto con lui. Forse erano state le innumerevoli e barbare volte in cui si era pestato col primogenito dei Potter nonché suo cugino “preferito”, o il fatto che l’indole ribelle influenzava il comportamento del loro secondogenito suo migliore amico a renderla tanto aspra nei riguardi del ragazzo, o semplicemente gli stava antipatico. Il che avrebbe facilmente potuto essere plausibile, considerato il fatto che fin dal primo anno aveva sempre fatto di tutto pur di metterlo in cattiva luce, e mostrarlo agli altri per ‘quello che è realmente’, senza contare tutte le lezioni in cui lo aveva volontariamente sopraffatto in bravura e capacità. La risultanza che ne venne in conseguenza ai determinati comportamenti della ragazza, andarono a riversarsi sul personale del ragazzo, e da quel momento in poi per i due fu guerra. Senza rendersene conto, molte volte si erano ritrovati a dare pubblicamente spettacolo divertendo i compagni di classe o qualsivoglia persona presente ad assistere ad uno dei loro momenti di scontro. Al principio, Scorpius adottò una metodologia di studio e diligenza ferrea perfino per se stesso, ma inevitabilmente la Corvonero si era dimostrata molto più avanti in qualsiasi cosa facessero, fatta eccezione per Pozioni. Quella, era la materia in cui la Serpe eccelleva tra i ragazzi del suo corso. Dal momento in cui la malattia di Astoria evidenziò gli stadi del suo progredire, per il ragazzo tutto al di fuori della madre divenne futile ed insignificante. Per un intero anno, Scorpius si assentò per la maggior parte delle lezioni e dalla vita quotidiana della scuola restando parecchio indietro con il programma, rischiando inoltre di ripetere l’anno in quanto col permesso della preside, viaggiava continuamente da Hogwarts al Maniero e viceversa, fino a quando la fine delle sofferenze della donna ruppe definitivamente il suo interesse allo studio, trascinandolo in un oblio di continui sfoghi e scatti d’ira dettati dalla sua mancanza, causa ancora portante di ogni suo attuale atteggiamento. Malgrado il lugubre periodo costretto ad affrontare, il più delle volte il ragazzo provvide a riprendersi cercando di colmare i vuoti concentrandosi per conto proprio su qualsiasi altra cosa, ma mai aveva dato un valido motivo a qualcuno per spingere ad odiarlo. Di fatti, ogni qualvolta un individuo mostrasse riluttanza nei suoi confronti, egli cercava un raffronto ravvicinato con il diretto interessato tentando di chiarire la situazione, detestando il fatto d’essere preso di mira senza motivo. Con lei però, proprio non riusciva a parlare. Per qualche stupida e sconosciuta ragione, quasi si sentiva intimorito. Molti dei rampolli di quella famiglia per cause palesi e rilevanti avevano un grado di sopportazione minimo verso la sua persona, il restante pareva semplicemente tollerarlo quanto bastasse a non accendere il fuoco inestinguibile che consumava il rapporto tra loro. L’unica persona con cui poteva chiacchierare animatamente senza preoccuparsi di creare una barriera protettiva, era Dominique. La ragazza infatti, sin da subito aveva dimostrato apertura mentale e disposizione ed un’approfondita frequentazione, tenendo la giusta distanza, e non aveva mai accennato ad un giudizio negativo, malgrado egli fosse perfettamente consapevole di essere anche di poco il centro e l’argomentazione delle conversazioni dei cugini, ogni qualvolta essi si riunissero. Scorpius era privo di amici.

Chiunque lo conoscesse veniva per l’appunto reputato un normale conoscente da egli stesso, e parecchi individui si erano presto ritrovati a desiderare una forma di contatto longevo e fondato con lui, ammirarlo, e talvolta invidiarlo per la grandezza e popolarità. Inizialmente, le difficoltà ad integrarsi tra la gente gli costarono parte della reputazione, recuperata poi con l’ausilio della corazza che col tempo si era costruito, dandogli modo di camminare a testa alta tra la gente, costantemente in mostra. Nessuno poteva vantarsi di aver trascorso più di un’ora in sua compagnia, nessuno era al corrente degli aneddoti di vita passata del giovane narrati direttamente dalle sue stesse labbra, nessuno aveva mai ascoltato un suo pensiero se non unicamente i più superficiali, nessuno a parte Albus Potter. Egli fu l’unico che fin dal principio volle conoscerlo, insidiandosi nel suo io e conquistando la sua fiducia strappando i roghi della sua anima, arrivando a toccare il vellutato e nobile cuore protetto da trecce di spine, inaccessibili a chiunque. Albus conosceva ogni sua sfumatura. Lo aveva visto piangere, disperarsi e crollare. Lo aveva visto ridere. Cose che mai egli aveva fatto in pubblico. Reciprocamente, il secondogenito del Prescelto si era ormai completamente rivelato al suo compagno, e l’uno nell’altro avevano riscoperto il significato della vera amicizia, quella che non giudica, che non tradisce, che non abbandona. Differenti nella personalità e affini nel carattere, i due maturarono un legame strano ed inspiegabile che diede modo all’intera scuola di definirli un indivisibile duo. Alle volte, Albus comparava il proprio fratello biologico al suo amico, sentendosi rapportato per certi versi in senso fraterno maggiormente a quest’ultimo, nonostante i due fossero esageratamente simili, allo stesso modo in cui James considerasse Lysander Scamander, uno dei suoi compari più fidati. A detta di nonna Molly, James era infatti la precisa reincarnazione di suo nonno paterno, senza alcun limite, egocentrico ed idolo delle folle, l’esatto contrario del minore. Egli era infatti umile, responsabile e pacato. Ciononostante, egli si lasciava troppo spesso convincere nel prendere parte a situazioni che nella stragrande maggioranza delle volte, come esito portava un’intera settimana di pulizie in stanze remote della struttura senza uso della magia, ma nessuno di essi aveva mai osato compiere un’azione infima o sconsiderata. Spesso, i due fratelli non trovavano accordi equi in gesti ed opinioni, ed anche se entrambi sapevano di nutrire per l’altro un amore sincero e inesauribile, la positività tra loro era quasi del tutto nulla. Quando i due coetanei giunsero al bivio che separava le strade da prendere in diverse direzioni, prima che il ragazzo potesse dire pacatamente la sua, Rose prese a voltarsi d’improvviso provocando l’impatto tra i loro corpi, che egli non seppe evitare essendo stato colto alla sprovvista. Minacciosamente, la rossa avvicinò esageratamente il viso al suo, inducendo per un attimo un istante di incanto in cui Scorpius indugiò sul meraviglioso verde delle sue iridi perdendosi in esse, prima che la ragazza poté puntargli contro la bacchetta, assottigliando il taglio d’occhi.

Senti Malfoy, mettiamo in chiaro una cosa. Essere il responsabile di qualcuno significa assumersi ogni colpa e merito delle sue azioni, quindi vedi di comportarti bene o ti affatturo a vita, intesi?》

《Sei carina quando cerchi di farmi paura, lo sai?》 Con tono beffardo e il volto dipinto da sorriso intriso da un moto d’intrigo, la Serpe sfiorò con l’indice la punta del naso della ragazza come un padrone farebbe premurosamente col proprio animale domestico, e sotto il suo tocco ella arrossì violentemente ringraziando la penombra del luogo, mostrandosi perlopiù indignata dal gesto che invece aveva generato in lei un brivido elettrico andatole a percorrere ogni singola vertebra. Per aumentare di credibilità e non risultare domata dal fascino del biondo, Rose lanciò un forte Schiantesimo al petto del giovane, che lo portò a volare per decine di metri precipitando malamente al suolo. Carezzandosi la fronte per la pesante botta subita, egli fece per fronteggiare invano la ragazza intento a chiederle cosa le fosse passato per la mente, ma non ebbe il tempo di rialzarsi che la scena fu in un attimo la medesima.

《Tu credi che scherzi? Non mi rovinerò per colpa tua, sarà meglio che ti impegni e che la McGranitt dica che è fiera di te, perché se mi fai esonerare dai miei incarichi sei un biondo ossigenato morto!》

《Per prima cosa i miei capelli sono naturali.》

《Si, certo..》

《..E secondo hai sentito quello che ha detto, no? È la tua smania di mettermi nei guai che ti ha condotta qui, potevi farti gli affari tuoi e startene comodamente lontano da me ed ora saresti una studentessa felice, e invece no, se la preside ti farà qualcosa indovina un po'? La colpa sarà tua.》

《Sei velenoso quanto il tuo nome.》

《E tu pungente quanto il tuo.》Esternando un pesante sospiro all’unisono, i ragazzi esordirono un lungo e imbarazzante silenzio che portò entrambi a fissare un punto indefinito nel nulla evitando nella maniera più assoluta un contatto visivo con l’altro, persi ognuno nei propri pensieri. A braccia conserte, Scorpius alzò lo sguardo sul volto preoccupato della riccia, andando poi a posare il palmo di una mano sulla sua spalla destra, effettuando una presa ferma senza però procurarle alcuna forma di dolore o fastidio.

《Senti non ho intenzione di farti punire. Collaborerò, ma appena si vedranno i frutti di questa follia tu promettimi che andremo insieme a chiedere di farla finita con questa cosa, e che dopo mi lascerai in pace.》

《Ah-a. Io continuerò a portarti da lei se non osservi il regolamento, e se vedo che esci da dormitori che non sono il tuo in piena notte.》

《Scusami, ma che diavolo ne sai tu di dov’ero io?》

《Sei uscito dalla Sala Comune dei Tassorosso ed hai il Mantello di Albus sotto la camicia, ma sappi che non sei l’unico a cui viene prestato qualcosa di interessante.》

《..Tu hai la Mappa, non è vero?》

《Beh sono una persona affidabile e so tenere un segreto. Me la faccio prestare da Jamie ogni volta che a lui non serve e mi tocca il turno, poi la restituisco. Secondo te come riesco a beccarvi tutti?》

《Sei tremenda, altro che tenera e adorabile!》

《’Notte Scorpius, e metti la camicia nei pantaloni domani.》


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Salve a tutti!

Eh lo so, sono già con il secondo capitolo ma vi giuro ho talmente tante idee per questi due, e come avete potuto vedere abbiamo iniziato coi botti :’D

Sappiate che in ogni singolo capitolo ci sarà una definizione seppur minima del rapporto tra Albus e Scorpius. Pian piano inoltrerò sempre più nel dettaglio il modo in cui mi immagino la loro amicizia, spero abbiate apprezzato questa introduzione dei vari caratteri generici di alcuni personaggi, che vedrete in modo ravvicinato per ciascuno di loro andando avanti con la storia. Il prossimo capitolo toccherà interamente (o per la maggior parte) la signorina Weasley ed i suoi sentimenti, quindi, pronti a scoprire qualcosa in più su di lei?

Ringrazio tantissimo davvero tutti coloro che sono passati a leggere e che mi lasciano un’opinione, ma specialmente, i miei ringraziamenti vanno pubblicamente a FeniceBook per aver inserito questo mio lavoro tra le preferite, Algiel12 e Babyramone tra le seguite, AR_1803 in tutte e due e soprattutto paige95 che ha inserito premurosamente la mia storia in tutti e tre campi, siete dolcissimi♡

Ragazzi, passate su tutte le loro pagine!! 
Alla prossima!♡♡ 

   
 
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