Anime & Manga > Rossana/Kodocha
Segui la storia  |       
Autore: Rogigi07    26/10/2017    1 recensioni
Sana Kurata, Akito Hayama.
Il ragazzo A e la ragazza S, la solita storia direte voi?!
Akito e Sana hanno rispettivamente 21 e 20 anni;
Akito è un tipo chiuso, poco socievole e a tratti scorbutico e poco raccomandabile.
Sana è esuberante, piena di vita, logorroica e tremendamente ritardataria.
Due ragazzi completamente diversi, con un passato alle spalle ed un solo elemento a far da collante tra di loro: Natsumi Hayama.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Natsumi Hayama/Nelly, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pov. Akito

Incredulo fisso ancora la schiena di quella che una volta era la persona più importante della mia vita, non posso fare a meno di guardarla con rabbia. Ancora non posso credere che uscirà con lui, con un mio amico, mi sembra tutto così surreale.
- Akito, tutto bene? – Tsuyoshi mi si avvicina preoccupato, so quello che sta pensando, ma in questo momento non ho voglia di parlare, non saprei cosa dire. Mi limito a guardarlo e mi allontano verso la mia aula.
La mia storia con Sana è finita tre anni fa, poco dopo il mio rientro da Los Angeles. Ci sentivamo tutti i giorni, facevamo in modo che la nostra storia non risentisse della lontananza, tutto andava a gonfie vele, fino a quando non ho cominciato ad avere problemi con l’università. Non riuscivo a superare nessun’esame, non riuscivo a concentrarmi sulle materie e questo mi faceva maledettamente innervosire. La frustrazione, il nervoso e la rabbia nel non riuscire mi rendeva totalmente intrattabile. A volte ero schivo, freddo, passavo delle giornate intere senza farmi sentire, né una chiamata, né un messaggio. Niente. Tutto questo perchè Sana non sapeva del mio insuccesso scolastico, il mio orgoglio non mi permetteva di dirglielo. Sono sempre stato un tipo risoluto e con degli obbiettivi e li ho sempre portati tutti a termine con grande orgoglio e soddisfazione, quando mi sono iscritto a medicina nell’università di Los Angeles, ho impiegato tutte le mie forze nello studio perché diventare fisioterapista era il mio sogno. Purtroppo però le cose non sono andate come speravo, non sono riuscito a passare nessun’esame e le lezioni risultavano troppo difficili da seguire. Mia sorella, insieme a Tsuyoshi erano gli unici con cui riuscivo a parlare in quel periodo e sotto i loro consigli, decisi di cambiare indirizzo di studio chiedendo loro di non dire nulla a Sana. Sapevo benissimo che se ne avessi parlato con lei avrebbe capito e sarebbe stata in grado di darmi consigli giusti, ma la verità è che mi vergognavo ed avevo paura di deluderla. Lei che aveva sempre creduto in me, che mi aveva sempre incoraggiato nel seguire i miei sogni e raggiungere gli obbiettivi, lei che nella vita aveva fatto sacrifici per adempire ai suoi doveri e alle sue ambizioni, sarebbe sicuramente rimasta delusa dal mio atteggiamento, magari non me l’avrebbe mai detto, ma avrebbe smesso di credere nelle mie possibilità e pensato che fossi uno che non è in grado di combattere, ma si arrende facilmente e io questo non potevo permetterlo. Una volta tornato in Giappone, purtroppo la situazione non è migliorata, anzi, andava via via peggiorando, fin quando un giorno Sana, spinta dalla convinzione che l’avessi tradita a Los Angeles a causa del mio atteggiamento schivo, decise di porre fine alla nostra relazione.
Cercai invano di spiegarle che non l’avevo mai tradita, né avevo mai avuto intenzione di farlo, ma alla sua richiesta di spiegazioni riguardo il mio comportamento restai in silenzio, silenzio che lei interpretò come una tacità conferma a tutti i suoi dubbi.
I primi tempi sono stati difficili, io l’amavo, l’amavo da morire e lei non si era fidata di me. Dopo 6 anni di relazione, avrei preferito che mi tradisse, ma non che dubitasse del mio amore per lei o della mia sincerità. Questo mi ha spinto giorno dopo giorno a provare una sorta di odio nei suoi confronti, rancore più che odio, lasciando da parte tutto l’amore che provavo per lei. La sua presenza ha cominciato ad essere fastidiosa, non sopportavo la sua voce, il suo profumo, il pensiero che lei fosse lì vicino a me. Non volevo più avere a che fare con lei e per i primi tempi mi rifiutai di frequentare anche i nostri amici. Litigai pesantemente con Natsumi che nonostante sapesse come siano andate realmente le cose, decise di restarci amica, anche Tsuyoshi mi intimò spesso di raccontarle tutto, che avremmo potuto sistemare le cose se lei avesse saputo, ma rifiutavo categoricamente. Lei non si fidava di me, perché non mi amava abbastanza. Se mi avesse amato, mi avrebbe creduto ma non l’ha fatto, così grazie a questa consapevolezza i miei sentimenti pian piano sono svaniti, lasciando in me solo rabbia.
Mentre cammino per il corridoio, da lontano vedo Gomi, la tentazione di spaccargli la faccia è tanta, ma non ne varrebbe la pena. In fondo che motivo avrei? Io e Sana ci siamo lasciati, lei è libera di uscire con chi vuole, la cosa che mi fa incazzare è che lo faccia con un mio amico, o almeno quello che fino ad oggi credevo lo fosse.
- Akito – mi chiama atono, mi volto a guardarlo senza rispondergli e lo vedo avvicinarsi
- Ho visto il tuo sguardo prima, non voglio problemi tra di noi siamo amici – mi dice serio, mi viene da ridere, siamo amici. Gli amici non escono con le ex degli amici, fatto sta che non voglio dargli la soddisfazione di pensare che può mettermi fuori gioco. Che uscisse pure con Kurata, non otterrà quello che vuole da lei, non è quel tipo di ragazza che va con il primo che capita, anche se devo ammettere che sono rimasto scioccato che abbia accettato di uscire con lui.
- Rilassati, non non ci sarà nessun problema. Kurata può uscire con chi vuole, non mi riguarda – detto ciò mi giro e me ne vado nella mia aula, lasciandolo lì interdetto.
La mattinata passa velocemente, durante la pausa pranzo evito accuratamente di aggregarmi al tavolo dei nostri amici, non ho voglia né di vedere né di parlare con qualcuno tantomeno Kurata. Così preferisco sdraiarmi sul prato sotto un albero in totale tranquillità, chiudendo gli occhi.
- Sapevo di trovarti quì – la voce di mia sorella mi riporta alla realtà
- Stavo facendo un pisolino – le dico tranquillo, la vedo alzare un sopracciglio e squotere la testa sorridendo amaramente
- Quando la finirai di prendere in giro te e chi ti sta intorno? – mi domanda con tono serio e rammaricato sedendosi accanto a me
- Non so di cosa tu stia parlando – le rispondo chiudendo dinuovo gli occhi
- Oh andiamo, non fare il finto tonto! Ho visto il modo in cui hai guardato Sana! Non sopporti l’idea che esca con un ragazzo! – mi dice risoluta, d’impulso scoppio a ridere causando la perplessità nello sguardo di mia sorella
- Natsumi, stai sbagliando di grosso. Non m’importa nulla di Kurata, tanto meno con chi esce. Sono solo rimasto sorpreso, non la facevo una tipa così facile! – le dico con tono fermo e con una punta di disprezzo
- Come vuoi, continua pure a mentire a te stesso, ma io so la verità – dice alzandosi da terra e allontanandosi da me, lasciandomi in balia di mille pensieri.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rossana/Kodocha / Vai alla pagina dell'autore: Rogigi07