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Autore: breathekate    27/10/2017    2 recensioni
Cosa accadrebbe se finalmente Ladybug iniziasse a provare qualcosa per Chat? E se quest'ultimo scoprisse l'identità della sua Lady? I sentimenti però dovranno aspettare, poichè una lunga battaglia attende i nostri eroi...
Genere: Avventura, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Papillon, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11 - Inganno

 

La piazza davanti a casa Dupain-Cheng era gremita di cadaveri, tutti vestiti da Ladybug e Chat Noir. A colpo d’occhio, Adrien (ancora nelle vesti del suo alter-ego), ne avrebbe contati una ventina. Ma la cosa che innorridì i due ragazzi non fu tanto il numero di morti, quanto il grosso lago di sangue che ristagnava sotto di loro.

“Dove sono Ladybug e Chat Noir?” urlò una donna disperata, seduta sui gradini della scuola “dove sono?” continuava a gridare, dondolandosi avanti e indietro, in stato di shock. Chat, stranamente, non si sentì impietosito da quella vista e si parò istintivamente davanti a Marinette con un braccio.

“Chat Noir è qui” disse, avvicinandosi cautamente alla donna, mentre con una mano teneva stretto il bastone dietro la schiena. Marinette lo seguiva ansiosamente a passo lento, tenendosi dietro al braccio dell’eroe. Era così confusa che non aveva nemmeno idea su cosa volesse fare in quel momento: se trasformarsi rivelando la sua identità o restare nei suoi panni civili e aspettare un momento migliore. Ma l’improvviso attacco della donna, che ora rivelava un tatuaggio di una farfalla viola sulla guancia sinistra, la richiamò all’ordine mentale. Lasciò che Chat la spingesse di lato per parare il colpo, poi approfittò della spinta per rifugiarsi nella siepe che circondava l’edificio e si trasformò.

“Scusate il ritardo” disse, lasciando che l’adrenalina del momento parlasse al posto suo. Si avventò sulla donna con un calcio volante, poi atterrò con grazia dietro di lei, giusto in tempo perchè Chat facesse un affondo con il suo bastone e la spingesse tra le braccia dell’eroina. Ladybug allora sfoderò il suo yo-yo e lo usò come lazo per intrappolare la donna, che ora si dimenava e urlava come un animale in gabbia.

“Cosa significa tutto questo?” chiese arrabbiato Chat, indicando prontamente la massa di cadaveri in piazza.

“Significa sconfitta, mio caro” rispose beffarda l’akumatizzata, approfittando della distrazione dei due eroi per liberarsi dalla trappola dello yo-yo. Assestò una gomitata tra le costole di Ladybug, poi mirò al volto di Chat. Mentre i due erano presi dalla lotta, la rossa notò che i cadaveri nella piazza si stavano dissolvendo, trasformandosi in mille scintille viola. Ci mise un attimo a capire che l’akumatizzata aveva teso loro una trappola, e cercò di avvisare Chat, ma il dolore lancinante al petto glielo impedì. Si sentì mancare l’aria e tossì bruscamente, portandosi istintivamente una mano sotto le costole colpite. Si inginocchiò, continuando a tossire, mentre Chat cercava un modo per avvicinarsi a lei senza subire danni.

“M’Lady! Tutto ok?” le chiese, appena fu abbastanza vicino da farsi sentire.

“Sì, sì” rispose la rossa, recuperando il fiato e rimettendosi lentamente in piedi. Chiuse gli occhi, concentrandosi, prese un bel respiro e li riaprì, giusto in tempo per schivare un colpo dell’akuma e attivare l’incantesimo di purificazione.

“Miracoulous Ladybug!” gridò, lasciando che una rete da pesca si afflosciasse sulle braccia. Chat le fece cenno con la testa, prima di tornare a combattere per lasciarle tempo di pensare. La mente di Marinette volò veloce, più veloce che mai, e poco dopo l’idea che aveva trovato fu messa in pratica: l’akuma venne catturato e neutralizzato.

“Batti il pugno” disse Chat, chiudendo una mano a pugno. Ladybug sorrise e battè il pugno con il suo. Un improvviso senso di nostalgia la pervase, impedendole di staccare lo sguardo da quello del gatto. Non sentiva nemmeno più il dolore, anche se probabilmente quello era dovuto all’effetto del suo Miraculous.

Beep! Beep!

“Oh no” disse, risvegliandosi dal provvisorio torpore “devo andare”

“Aspetta” la bloccò Chat, mentre sentiva le sirene della polizia in lontananza. Ladybug sussultò, le pupille ridotte a puntini per la tensione.

“Lasciami andare” disse, cercando di liberarsi dalla stretta del gatto. Le sirene si facevano sempre più vicine e con loro il rischio che la polizia scoprisse l’identità dell’eroina. Chat sospirò, lasciando il polso della coccinella, che scattò in direzione del balcone di casa sua, senza minimamente pensare all’errore che stava commettendo. Quando se ne rese conto fu troppo tardi: era già distesa sul lettone rosa, con la testa sul cuscino.

“Tikki?” sussurrò, cercando la compagnia del kwami.

“Sono qui” rispose la creaturina, svolazzando nel campo visivo della mora.

“Cosa ho fatto?” Mugugnò Marinette, scattando a sedere e schiaffeggiandosi in faccia “Vedendomi saltare sul balcone Chat avrà capito chi sono”

“Marinette” la richiamò dolcemente “probabilmente lo aveva già capito”

“Cosa?!” sbottò la ragazza, puntando le braccia sul materasso. L’idea che Chat sapesse della sua identità e glielo avesse tenuto segreto le balenò in testa come un fulmine a ciel sereno. Rimase folgorata dal pensiero che la loro promessa di non svelarsi le identità potesse essere stata infranta da un errore così banale.

“Non può aver capito, ho aspettato a trasformarmi a posta per non essere palese” borbottò, cercando una scusa che potesse calmarla. Ma l’agitarsi servì solo a far preoccupare Tikki.

“Perchè non cerchi di capire se Chat sa davvero di te?” le propose, sedendosi sulle sue gambe. Marinette la guardò pensierosa per un attimo, poi i ricordi di qualche ora prima fecero nuovamente capolino e si ritrovò a scuotere la testa, ormai rossa come un pomodoro.

“Tanto ci avresti dovuto parlare comunque, dico giusto?” La incitò Tikki, sorridendo sorniona.

“Tikki!!” sbottò la ragazza, possibilmente ancora più rossa. Si guardarono per un attimo, poi scoppiarono entrambe a ridere.

Sarebbe stata una bella chiacchierata.

 

 

Spazio Autrice:

*resuscita*

Sono tornata! Mi scuso enormemente per la mia lunghissima assenza, ma ora sono qui con un capitolo un po’ più lungo del solito per farmi perdonare ^^

Spero vi piaccia :3

P.S. = Ringrazio tutti/e coloro che hanno seguito e, se avranno voglia, continueranno la storia. In particolare, un grazie a Lady_Sue1789 <3

-Bk

   
 
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