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Autore: krys    31/10/2017    3 recensioni
Spin-off di NOTTI MAGICHE, dove ritroveremo nuovi personaggi che già conoscete ed anche altri, ma non temete anche se non parleremo esattamente di loro Tsubasa, Sanae e gli altri verranno a trovarci ogni tanto. Se siete un po' curiosi di vedere di che si tratta, fermatevi a leggere
Dal 1° capitolo
“Kazuki …”
“Sì … Atsushi?”
“Ora che ci penso … tu sei bella sempre, non solo quando sei imbarazzata!”
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atsushi Nakazawa, Daichi Ozora, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Ma un figlio non è mai una rovina, alla fine a Françine è successa la stessa cosa ch’è successa a mia madre e lei continua a ripetermi che non devo mai sentirmi un errore.”

Le parole di Kazuki continuavano a rimbombare nella testa di Daichi ch’era rimasto fermo lì, in mezzo alla stanza, proprio dove lei l’aveva lasciato solo qualche minuto prima.

Il suo sguardo era addolorato, i suoi pugni serrati, la sua mente chissà dove.

Le reazioni del giovane Ozora, stavano preoccupando non poco suo fratello e sua cognata,anche lei molto provata anche se per motivi diversi, che, ancora visibilmente commossi dalla scena a cui avevano appena assistito, non riuscivano a proferire parola.

Fu allora che il Capitano decise di prendere in mano la situazione

“Daichi, che ti succede?”

“Tsubasa, mi spieghi una cosa? A che serve crescere come migliori amici, fratelli, lottare insieme per realizzare il proprio sogno, se poi non si condividono insieme le preoccupazioni e i problemi? Perché Atsushi mi ha tagliato fuori e ha fatto tutto da solo? Perché non mi ha voluto ascoltare quando gli dicevo che Françine non era la ragazza giusta per lui? Che questo non era il modo migliore per affrontare la mancanza di Kazuki, che si sarebbe fatto del male e che alla lunga ne avrebbe fatto anche a lei, perché?” chiese stravolto

“Oh Daichi mi dispiace tanto, se solo avessi immaginato, se fossi stata più presente per mio fratello forse tutto questo non sarebbe successo! So bene che Atsushi ha sbagliato e che Kazuki ha ragione, ma non riesco a non essere arrabbiata con quella lì, non riesco proprio a non desiderare di picchiarla!” Disse Sanae mortificata.

“Avevamo giurato di proteggerla Sanae, avevamo promesso di non farla più soffrire, c’eravamo detti che non volevamo più vedere quell’espressione di smarrimento sul suo bel volto, che qualunque cosa fosse successa saremmo rimasti uniti ed invece noi siamo quelli che l’hanno fatta soffrire più di tutti. L’abbiamo lasciata sola per puro egoismo e come se non bastasse ora anche questo, siamo due traditori della peggiore specie, se non volesse più vederci o avere a che fare con noi lo capirei.” Disse il ragazzo non riuscendo più a trattenere le lacrime

“Daichi per quanto si possa amare una persona, non si può sempre proteggerla o impedire che soffra. Kazuki è una ragazza intelligente e so che non ce l’ha con te e sotto, sotto credo neanche con Atsushi. Ora sta soffrendo è vero, ma sono sicura che le passerà e che tornerà più forte di prima, devi solo saperla aspettare e starle accanto per quanto ti è possibile. Si può stare vicino ad una persona anche se si è lontani fisicamente, direi che io e tuo fratello ne siamo la prova vivente.” Lo rassicurò la moglie del Capitano

Le parole della cognata riscossero Daichi, che sembrò risvegliarsi dall’alone di tristezza che l’aveva avvolto fino a qualche minuto prima, alzò lo sguardo su di loro e poi si precipitò al piano superiore, una volta arrivato davanti alla sua porta bussò.

Dall’altra parte nessuna risposta, solo dei singhiozzi sommessi, così, anche se solitamente non era sua abitudine, entrò ugualmente, senza accorgersi che dietro di lui c’erano altre due figure, che preoccupati, l’avevano seguito.

Lei era lì, seduta sul pavimento, le gambe raccolte nel suo stesso abbraccio, i lunghi capelli corvini le ricadevano sul viso come a volerla proteggere dal Mondo che la circondava.

Daichi s’inginocchiò davanti a lei, le prese il viso tra le mani e le asciugò le lacrime, che copiose solcavano il suo giovane viso “Sono qui, esattamente come ci sei stata tu un anno fa, non ho dimenticato Kazuki, perdonaci se puoi ti prego”

Questo le bastò, si gettò tra le sue braccia e non riusciva più a spostarsi dal suo petto, così caldo e accogliente, la sua stretta le dava un senso di protezione e di pace, le sue carezze erano come un balsamo sulle sue ferite che riuscì a calmare almeno un poco i sussulti conseguenti ai singhiozzi.

“Come abbiamo fatto ad arrivare a tanto Daichi? Perché? Perché lo ha fatto?” Chiese lei tremante

“Perché non siamo così infallibili come ci hai sempre visti tu Kazuki, sbagliamo anche noi e come tutte le persone che sbagliano dobbiamo pagarne le conseguenze, Atsushi ti ha amata davvero, entrambi ti amiamo a modo nostro, avevamo giurato di proteggerti ed invece abbiamo finito col farti soffrire, perdonaci ti prego!”

I coniugi Ozora, vedendo che i ragazzi si erano calmati almeno un po’ erano leggermente più tranquilli, così decisero di chiudere quella porta rimasta socchiusa e lasciare ai ragazzi i loro spazi.

“Non ho nulla da perdonarvi Daichi, quando si ama si sbaglia anche per troppo amore e se io vi devo perdonare, voi dovete fare altrettanto con me!”

“Cosa dici Kazuki? Tu non hai fatto niente!”

“Ne sei sicuro? Non sono stata sincera con voi! Non vi ho raccontato nulla di quello che veramente mi stava accadendo, in vostra assenza! Non vi ho raccontato della confusione che albergava il mio cuore, poco prima e durante la vostra partenza, non vi ho parlato dei miei sentimenti per voi che si fondevano in uno solo, non vi ho detto dei pedinamenti, della paura che provavo ma che non volevo confidare a nessuno per non apparire debole, perché una Kanda, un’erede del clan Watanabe non può permettersi di essere debole! Non vi ho parlato della sfida aperta che ho lanciato alla famiglia Lang, non vi ho accennato del mio ammiratore segreto che altri non è che il mio acerrimo nemico. Non ti ho detto di avergli detto di lasciarmi in pace e la sera dopo di averlo baciato in modo decisamente poco casto! No, io non sono migliore di Atsushi! Non sono la brava ragazza che voglio far credere di essere, sono solo un’insulsa ragazzina che soffre dannatamente la solitudine e si sente attratta dal primo venuto che dice di amarla! Quindi Daichi io sono colpevole quanto e forse più di voi e potresti tranquillamente giudicarmi male o odiarmi!”
  Gridò tra le lacrime

Aveva tirato fuori tutto finalmente, niente più segreti, niente più bugie e tanto per cambiare l’aveva fatto ancora un’altra volta tra le sue braccia, era incredibile il potere che aveva Daichi Ozora su di lei, fin da quando erano poco più che bambini lui era stato il suo confidente, Atsushi era il suo primo amore, ma Daichi era da sempre il suo porto sicuro, colui che l’ascoltava senza mai giudicarla ed anche questa volta non fece eccezione.

Avrebbe potuto dirle qualsiasi cosa, guardarla con delusione, usare parole di biasimo nei suoi riguardi, se li sarebbe meritati tutti ed invece non disse una parola, si limitava ad aumentare la stretta del suo abbraccio, come se non volesse farla volare via.

“Odiarti dici? Come ti vengono in mente queste assurdità piccoletta! Non sminuirti mai più così e non essere così dura con te stessa, con tutto quello che hai passato è il minimo che certe cose ti spiazzano e ti lasciano un po’ di confusione. L’adolescenza è un gran casino per tutti e tu non fai differenza, cosa credevi di restarne indenne?” Le disse abbozzando un sorriso

“No hai ragione!” Gli rispose ricambiando il sorriso “Però è strano non hai commentato! Non mi hai detto nulla non una parola neanche sul punto della confusione dei sentimenti per voi!” Gli chiese ancora un po’ timorosa.

“Hai davvero bisogno che ti dica qualcosa Kazuki? Sappi che non importa quanto siamo distanti o con chi ti baci in maniera poco casta e non, non m’importa se sei confusa e pensi di essere perdutamente innamorata di me, come darti torto del resto ahahahahah! A parte gli scherzi, io ci sarò sempre ed avrò cura di te, ovunque andrai e ovunque ti troverai! Siamo intesi?”

“Daichi… resti con me? Non ce la faccio a stare sola stasera …”


“Certo! Tranquilla io non ti bacio però! Anzi facciamo una promessa solenne io e te non ci baceremo mai, a meno che non siamo sicuri di amarci entrambi nel senso più alto della parola!" Le disse ridendo

Ahahahah che sciocco che sei Daichi Ozora, sia chiaro che io non obbligo nessuno a baciarmi non sono mica Hiromi la piattola ahahahahahah! A parte gli scherzi grazie di essere qui e di rimanere con me!”

“Visto questo nostro pigiama party improvvisato, che ne dici andiamo a chiedere alla cognatina se c’è qualcosa di buono da mangiare?”

“Ma voi Ozora pensate sempre solo al calcio e al cibo?! Ahahahahah”


“Certo e a cos’altro se no?! Comunque non credere di farla franca, adesso mi racconti tutto per filo e per segno dei pedinamenti e di  questo damerino che ti corteggia e che ti bacia in modo poco casto!”

“Va bene papà!”

“Kazukiiii!! Smettila di prendermi in giro!!”

“Certo papà! Ahahahahah”


La nottata la passarono così, parlando del più e del meno come quando erano a Nankatsu e Kazuki aveva gli incubi sulla vita al tempio e lui ed Atsushi facevano gli sciocchi per farla sorridere.

Lei fu di parola e gli raccontò tutto ciò che riguardava Hui e la sua famiglia, senza tralasciare nessun dettaglio.

Daichi sgranocchiava patatine e ascoltava in religioso silenzio, ogni tanto Kazuki poteva vedere la sua fronte corrugarsi, ma non una parola di giudizio usciva dalla sua bocca.

“Kazuki, dimmi la verità, la famiglia Lang è la stessa che ha fatto rapire Sanae e Hayate non è così?”

“Si, Daichi anche se i veri mandanti del loro rapimento ormai no possono più nuocere a nessuno, sono entrambi morti!”

“Se anche tu scoprissi di essere innamorata di lui nessuno appoggerebbe la vostra unione lo sai questo vero?”

“Lo so, io stessa non mi fido, suo fratello odia mio padre e mia madre e di riflesso anche me, ma Hui sembra così sincero, così diverso, non so cosa fare?!”

“Cosa ti dice il tuo cuore?”

“Ch’è troppo confuso, ma che assolutamente non vuole legarsi ad un’altra persona per paura!”

“Allora lascia perdere tutto e tutti, parlane con lui e sii sincera e se il fratello continua, chiama la polizia!”

“A quest’eventualità ho già pensato! Zio Fred viene a trovarmi qui la prossima settimana, pensavo di commissionargli un indagine!”

“Ottima idea l’investigatore Kepler all’attacco ahahahaha!”

“Già, solo che non voglio che né mamma, né papà lo vengano a sapere!”

“Visto il rapporto che Frederick ha con Yuuki in effetti potrebbe essere un problema! Ora però sarà meglio riposare un po’! Buona notte Kazuki!”

“Buona notte Daichi!”


NOTE DELL'AUTRICE
Ecco il primo confronto, quello tra Kazuki e Daichi e l'annuncio di un bel ritorno quello dell'investigatore Kepler riuscirà a scoprire le vere intenzioni della famiglia Lang?
Speriamo di si
alla prossima
Krys
 
  
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