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Autore: Violetta_Keehl_2002    03/11/2017    1 recensioni
Stufi di vivere nelle fredde strade di San Pietroburgo, tre fratelli di nome Alek, Klara e Nico decidono di andarsene dalla città per dirigersi verso i freddi boschi della Russia, alla ricerca di una nuova casa
Genere: Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Mentre camminavamo, San Pietroburgo iniziava a farsi sempre più lontana, fino a scomparire del tutto.
Il nostro viaggio era appena cominciato, per cui cercammo di essere prudenti e di razionare le nostre provviste.
Potevamo sentire i nostri scarponi calpestare la neve, fredda e bagnata e il tempo era imprevedibile:C'erano giorni in cui pioveva, altri in cui nevicava e altri ancora in cui capitava addirittura una tempesta.
Il nostro primo giorno andò alla perfezione:Avevamo abbastanza cibo e acqua per sopravvivere, i nostri vestiti erano molto caldi e il tempo era ottimo, tanto che qualche volta ci fermavamo a giocare con la neve.
Dopo alcune settimane, però, iniziammo ad avere molti problemi, tra cui il cibo che iniziava a scarseggiare e le tempeste che si facevano sempre più frequenti. Mi ricordo che una notte c'era un vento terribilmente forte, con la neve che ci bucava la faccia come  degli aghi e la nebbia che ci impediva di vedere dove andavamo, tanto che abbiamo dovuto usare la torcia per andare avanti.
"Che gelo!" Esclamai "Dobbiamo trovare un riparo, qui rischiamo di morire di freddo!"
"Si, ma dove cazzo lo troviamo, un riparo?" Chiese Nico
"Ragazzi" Disse Alek "Non mi sento bene, credo di stare per..." Non finí la frase che poi svení, così me lo portai in spalla, lasciando la torcia e gli zaini a Nico, scambiandoci le cose (e nostro fratello) ogni tanto.
Faceva freddo, sempre più freddo ed eravamo davvero preoccupati sia per la paura di morire in mezzo ai boschi, che per Alek, che si era preso la febbre e non riusciva più a camminare o a smettere di dormire.
C'era anche un altro problema riguardo il riparo:Essendo noi tre ricercati come assassini e ladri, nessuno ci avrebbe mai accolti. In realtà non volevamo fare male a nessuno, lo facevamo solo per fame. Purtroppo la gente non capisce quanto sia difficile la vita per le persone come me, Alek e Nico.
Eravamo sempre più preoccupati:La fame ci divorava, ci sentivamo sempre più deboli e infreddoliti e la febbre di Alek non faceva che aumentare. Lo sentivamo piangere e tremare e si sentiva davvero molto debole.
Stavamo per morire congelati, quando vidimo una casetta calda e accogliente, nella quale abitava una signora molto anziana.
Provammo a bussare e a chiedere ospitalità ma, al contrario di quel che ci aspettavamo, ci fece entrare senza fare domande.
Spazio autrice:Ho un buon presentimento per questi tre poveri fratelli, soprattutto grazie all'anziana e gentile signora! ;)
Comunque, i prossimi capitoli saranno raccontati da Alek, visto che voglio far sapere il punto di vista di tutti e tre i fratelli, oltre a Klara. Ora vado, a presto!
   
 
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